IL SOLE DEL DIVIN VOLERE

La vita nel Divin Volere permetterà all’uomo di ritrovare su questa terra la felicità del primo Paradiso terrestre. In altre parole, gli esseri umani che accetteranno di rimettere il Volere divino al suo vero posto – quel posto prioritario che esso occupava nell’anima umana prima del Peccato originale – risorgeranno a vita gloriosa. Ciò significa che è giunto il momento, per chi si sente chiamato, di rifare alla rovescia il cammino che ha condotto Adamo ed Eva a commettere il Peccato originale.

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INDICE

Capitolo I
Presentazione
IL VOLERE DIVINO E NOI
Introduzione
1 - Il tempo del Divin Volere
2 - L’ordine primordiale
3 - L'equivalente terrestre del paradiso
4 - Il contrario del Peccato originale
5 - Tre nascite: fisica, spirituale, divina
6 - La strada che conduce alla divinizzazione
7 - Dio vuole raccogliere il suo frumento
Capitolo 2
LUISA PICCARRETA, APOSTOLA DEL DIVIN VOLERE
1 - L’ “Uomo Nuovo” sceglie il Divin Volere
2 - Volontà divina in azione: “Fiat”+“Fiat”+“Fiat”
3 - Azione ordinata e perenne dell’Amore trinitario
Capitolo 3
LUISA PICCARRETA: VITA E OPERE
1 - Luisa Piccarreta. L’essenziale della sua vita
2 - Luisa Piccarreta. “Primogenita dei Figli di Luce della Seconda Generazione”
3 - Gesù ci istruisce sul Volere divino
4 - Gesù rivela a Luisa l’età dell’uomo
5 - Importanza degli scritti di Luisa per l’avvenire dell’Umanità
QUATRO ANNESSI
QUATRO ANNESSI
Annesso n. 1 - Domande e risposte
Annesso n. 2 - Tre immagini sulla Divina Volontà
a - Autista privato
b - Il gioco degli scacchi
c - L’amore al suo apice
Annesso n. 3 - La centrale elettrica
Annesso n. 4 - Citazione di JNSR
Comunicato
Bibliografia.

 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DA PARTE DI DON PABLO-MARTÍN SANGUIAO

L’autore di queste pagine riassume il Messaggio che tramite Luisa Piccarreta Dio ci dà sul Volere divino. Per convincere gli amanti della verità che si tratta di un Messaggio importante e attuale, l’autore lo inserisce fin dall’inizio nel suo contesto globale: il Piano divino di Salvezza. Secondo questo Piano, Dio ha prima di tutto creato l’umanità, poi l’ha redenta, e adesso intende santificarla. Per realizzare questa terza ed ultima parte, chiamata Santificazione, Dio ha previsto il Regno messianico, quel Regno che noi cristiani invochiamo da due mila anni con le parole del Padre Nostro: “Venga il tuo Regno, sia fatta la tua Volontà come in cielo così in terra”. Spiegazione: Prima del peccato originale, tra Dio e i suoi figli c’era un idillio d’amore, ma col peccato l’idillio è cessato, ed è iniziata la tragedia. L’autore afferma che nel Piano di Dio il paradiso terrestre è stato solo rimandato, e che esso sta per tornare, accompagnato dalla felicità della vita divina. Ora l’Umanità è come il “figliuol prodigo” che non riesce più a vivere lontano dal Padre, e sta per tornare alla casa paterna: il Volere divino. Un banchetto lo aspetta nella casa paterna, quello delle “Nozze dell’Agnello”. [Ap 19, 7] La notizia riassunta in questo libro riguarda ognuno di noi, ed esige una risposta personale a Dio: “Ecco il dono meraviglioso che Dio ti offre: la sua Volontà!  In cambio ti chiede di dargli la tua; e tu cosa gli rispondi?”I testi di Luisa che qui sono citati, malgrado non siano ufficiali (siamo in attesa di una “editio typica” che sarà approvata dall’autorità della Chiesa) mi sembrano sufficientemente fedeli.

Civitavecchia, 6 dicembre 2004 - Don Pablo-Martín Sanguiao

 

INTRODUZIONE

Questo libro fa la sintesi di quello che Dio ci rivela a proposito di un’operazione prodigiosa – specie di “innesto mistico” – che permetterebbe agli esseri umani che noi siamo di mettere la Volontà divina, perfetta, al posto della nostra volontà umana, imperfetta o malata. Quello che Dio ci rivela su questa operazione, ce lo rivela tramite Luisa Piccarreta, la mistica pugliese che negli 82 anni che durò la sua vita terrena fu sempre in contatto col soprannaturale. Secondo Luisa Piccarreta, la vita nel Divin Volere [1]  permetterà all’uomo di ritrovare su questa terra la felicità del primo Paradiso terrestre. In altre parole, gli esseri umani che accetteranno di rimettere il Volere divino al suo vero posto – quel posto prioritario che esso occupava nell’anima umana prima del Peccato originale – risorgeranno a vita gloriosa. Ciò significa che è giunto il momento, per chi si sente chiamato, di rifare alla rovescia il cammino che ha condotto Adamo ed Eva a commettere il Peccato originale. Luisa Piccarreta non ha avuto una vita facile, perchè le persone della sua cerchia non erano in grado di capire la natura dei fenomeni mistici che essa viveva. Fra le eccezioni si trova tuttavia un santo sacerdote, il Padre Annibale Di Francia, che fu suo direttore spirituale dal 1910 al 1927. Annibale Di Francia è oggi un santo canonizzato. Da vivo fu spesso ricevuto in udienza da Pio X. Alcuni testimoni riferiscono [2]  che un giorno egli ritornò da Luisa più contento che mai. Le raccontò che durante l’udienza che aveva avuto con Pio X, il Papa gli aveva chiesto di leggergli una parte degli scritti che don Annibale intendeva pubblicare. Erano le pagine del futuro libro: “L’Orologio della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo”, che Gesù aveva inspirato a Luisa qualche anno prima. Il Padre stava leggendo al Pontefice la pagina della Crocifissione quando questi lo interruppe dicendo: “Non così, Padre, ma in ginocchio bisogna leggere. È Gesù che parla”. Luisa non è stata capita da tutti in questa maniera. Alcuni sacerdoti l’hanno trascurata, altri l’anno osteggiata, altri ancora l’hanno perseguitata. È stata come Cristo – e come Lui continua ad essere – una pietra d’inciampo per molti.

1, 2
  • [1] Quando Gesù parla con Luisa Piccarreta, usa l’espressione Divin Volere per significare: “L’azione concreta della Volontà divina”, o “La Volontà divina in azione”. C’è dunque una piccola differenza tra Volontà divina e Volere divino: l’espressione “Volontà divina” è l’equivalente di un concetto astratto, mentre “Volere divino” è la versione concreta di questo stesso concetto. Vedi anche la domanda e risposta n. 94 che si trova a fine libro (Vedi annesso n. 1).
  • [2] Uno di questi testimoni è il Padre cappuccino Bernardino Giuseppe Bucci, che ogni tanto si recava da Luisa per renderle visita. Infatti sua zia, Rosaria Bucci, era amica di Luisa, con la quale condivideva il lavoro di merletto. Dopo la morte di Luisa, Rosaria Bucci ha raccontato a suo nipote che Pio X aveva esortato Padre Annibale a pubblicare tutto ciò che poteva degli scritti di Luisa, soprattutto L’Orologio della Passione. (La fonte di queste informazioni è il libretto che Padre Bucci ha pubblicato nel 1980 col titolo: “Luisa Piccarreta : raccolta di memorie”).

 

Capitolo I

IL VOLERE DIVINO E NOI

 

1. - Il tempo del Divin Volere

Nel giro del ventesimo secolo il Cielo ha scelto Luisa Piccarreta, [3]  una donna della regione delle Puglie, per proporre all’umanità un nuovo ideale di vita destinato alle persone disposte a rimpiazzare la loro volontà umana con la Volontà divina. La proposta assomiglia ad un nuovo “contratto” spirituale [4]  che il Cielo offre all’umanità per permetterle di realizzare la felicità per la quale è stata creata, ma che il Peccato originale le ha fatto perdere. 

3, 4
  • [3] Luisa è vissuta dal 1865 al 1947. La parte che riguarda la vita e le opere di Luisa Piccarreta si trova all’inizio del cap. 3 (sezioni 1 e 2).
  • [4] Nuovo “contratto” nel senso di: nuovo patto, nuova intesa.

Di tutti i messaggi che il Cielo ha inviato alla terra nei secoli posteriori alla Redenzione, questo si presenta come il più importante. Basti sapere che l’ideale che Luisa propone all’umanità trasformerebbe il mondo in un paradiso terrestre. Il nostro mondo diventerebbe l’equivalente del Regno di Dio in terra, quel Regno che da due mila anni i cristiani invocano con le parole del “Padre Nostro”: “Venga il tuo regno e sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”.

Di fronte a una notizia così grande e inattesa molte persone si domandano se questo Regno è o non è quello che Gesù ci ha promesso per questa terra. Nel riflettere a ciò mi sono chiesto: Perchè Gesù ha accettato di morire crocifisso?  Lui stesso ha detto, a quel che sembra, che lo scopo finale del suo sacrificio era di vedere un giorno realizzato il suo Regno. Ora questo Regno, che gli esegeti della Bibbia hanno più tardi battezzato “Regno  messianico”, è forse già esistito su questa terra? Molti mi rispondono, e con ragione: “Se fosse già esistito, la cosa si saprebbe”.

Assumendo dunque come cosa certa che questo Regno deve ancora venire, è evidente che un bel giorno esso finirà per arrivare. E se quel giorno fosse domani? Nulla lo esclude. Molte profezie recenti lo affermano chiaramente, aggiungendo che questo Regno è il Regno messianico, quel Regno che Dio ha promesso all’umanità come anticipo del Regno celeste. [5]

Non è solo nel Vangelo che il Regno messianico è presentato come lo scopo ultimo del sacrificio di Cristo. Maria Valtorta, [6]   alla quale Gesù ha rivelato molti segreti, anch’essa ne parla. Per esempio, nel 1943 Gesù le detta il testo seguente:

Gesù a Maria Valtorta: “Come uno a cui prema di fare intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa, e che qui è il mio Regno.  [Regno temporale, ma di riflesso anche quello eterno].  Perchè nel mio Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perchè nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza.  Perchè nel Regno è la prova della vita eterna, della risurrezione della carne, del mio potere di Giudice.  Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio Trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso [7]nella sua creatura [8]nei suoi precursori. [9]  »

5, 6, 7, 8, 9
  • [5] Sembra che Dio abbia concepito il “Regno messianico” per darci un assaggio del suo Regno celeste.
  • [6] Maria Valtorta (1898 - 1961) è una mistica italiana. Ha scritto i dieci volumi di: “L’Evangelo come mi è stato rivelato”. Essa ha pure scritto altri libri, tra i quali si trovano i tre grossi volumi intitolati“I Quaderni”. Questo brano proviene dal primo volume. (Vedere vol. 1, in data 27-08-1943).
  • [7] Secondo Maria Valtorta l’anti-Cristo che verrà dopo il “Millennio felice” sarà Satana stesso, ovvero Satana in persona  (“Satana in se stesso”).
  • [8] Sempre secondo Maria Valtorta l’anti-Cristo che verrà prima del “Millennio felice ”, sarà una persona posseduta da Satana (“Satana nella sua creatura”).
  • [9] Chi sono i precursori di Satana? Hitler, Stalin, etc. ...

Questi dati suggeriscono che è possibile, anzi probabile, che il Regno messianico [10]  e il Regno del Divin Volere siano la stessa cosa. Gesù lo conferma ulteriormente il 15 settembre 1922 parlando a Luisa in questi termini:

Gesù a Luisa Piccarreta: “Anelo ardentemente a che siano conosciuti gli effetti del mio Divin Volere. Da esso mi verrà la completa gloria della Creazione ed il compimento finale e definitivo della Redenzione. Oh, quanti effetti sono ancora sospesi, tanto della Creazione quanto della Redenzione, perchè il mio Volere non è conosciuto, e non tiene il suo vero Regno nella creatura, e non regnando, la volontà umana resta sempre schiava di se stessa!” [11]

10, 11
  • [10] Secondo la tradizione cattolica, il Regno messianico è il Regno temporale di Cristo. Questo Regno messianico, a mio avviso, corrisponde in pieno a quello che Luisa Piccarreta chiama: Regno della Divina Volontà.  Dopo il Regno di Giustizia di Dio Padre, e quello di Misericordia di Dio Figlio, questo Regno, attribuibile allo Spirito Santo, sembra destinato ad essere chiamato: Regno di Santificazione. Nella simbologia proposta da Stefano Cagnola a proposito della Tenda di Mosè, questo Regno coincide con quella parte della tenda che gli Ebrei chiamavano: Il Santo dei Santi. 
  • [11] Pablo-Martin Sanguiao: «Luisa Piccarreta “La piccola figlia della Divina Volontà”», p. 57.

  Se queste parole sono autentiche – e a mio avviso lo sono – esse ci permettono di affermare che l’Era nuova  che si annuncia garantirà il compimento definitivo della Redenzione, e che questo compimento si realizzerà col trionfo del Volere divino. Questa notizia è grandiosa, anche perchè che questo Regno messianico presenta dei punti in comune con l’Era nuova annunciata da tutti i profeti cristiani contemporanei, e che a loro volta i due assomigliano al“Millennio felice” che S. Giovanni evangelista descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse. Ecco il testo di S. Giovanni:

“Il Millennio felice”.  “Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, Satana – e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta, Perchè non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione.  Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni".  [12]

Di fronte a tutti questi annunci profetici, una domanda appare con sempre maggior frequenza: Quand’è che questo Regno comincerà, o potrebbe cominciare ? 

Le profezie, quelle vere, non offrono date precise, ma un’interpretazione accorta del loro senso nascosto può condurre a delle rivelazioni interessanti. Nel caso attuale, per esempio, un attento esame del loro contenuto permette di concludere che l’inizio del Regno messianico coincide con l’inizio del settimo millennio della storia umana, il quale a sua volta corrisponde al terzo millennio della storia cristiana. Tutto questo fa parte del piano globale concepito da Dio. [13]

12, 13
  • [12] Cf.: Ap 20, 1-6. Informazioni supplementari sul significato escatologico di questo brano sono accessibili nel volume: “Mondo Nuovo Profetizzato”.
  • [13] Tramite i suoi profeti Dio ci rivela che l’uomo è sulla terra da sei mila anni. Molti scienziati profani non sembrano d’accordo con questa cifra, ma le teorie che inventano per rimpiazzarla sono tirate per i capelli, e manca l’unanimità. Per maggiori informazioni leggere la sezione intitolata: L’Equazione triplice del Creatore trinitario, che si trova nel libro: “Mondo Nuovo Profetizzato”; cap. 1, sez. # 2. Disponibile anche su Internet. (Vedi la nota precedente).

Continuando il ragionamento, visto che il terzo millennio cristiano è quello che l’umanità ha appena iniziato, vuol forse dire che il Regno messianico sta per cominciare? Sì, certamente. E le profezie aggiungono che prima di entrare in questo millennio felice l’umanità dovrà subire una grande purificazione, senza la quale non le sarebbe possibile arrivare alla felicità, che di tale millennio è proprio la caratteristica principale.

Luisa Piccarreta dice che il tempo presente è propizio alle grandi conversioni, e ci informa che le persone che desiderano vivere nel Volere divino possono già da subito incamminarsi su questa via. Le porte del Regno del Divin Volere sono aperte a partire da questo tempo attuale.  Grazie al ritorno sulla terra del Volere divino, i dolori e le sofferenze che il Peccato originale ci ha lasciato in eredità non esisteranno più. Spariti completamente!  L’umanità potrà vivere la felicità per la quale Dio l’ha creata. Questa felicità si stabilirà ovunque come conseguenza diretta di una comunione spirituale generale, resa possibile dalla presenza santificatrice del Volere divino nelle persone sopravissute alla Purificazione. Quante sono le persone invitate a questo appuntamento? L’invito è per tutti, ma già si sa che alcuni l’accetteranno e altri no. A coloro che tuttavia lo accetteranno Dio darà la possibilità di recuperare i privilegi persi col Peccato originale, e questo permetterà loro di realizzare il sogno dei sogni, quello di diventare Figli di Dio in pienezza.

 

2. - L’Ordine primordiale

Dalla Bibbia sappiamo che Adamo ed Eva al momento della loro creazione erano perfetti. Oltre alla loro vita fisica, intellettuale, e spirituale, Adamo ed Eva avevano ricevuto da Dio un dono eccezionale, la Vita divina, frutto della presenza in essi del Volere divino.  Sì, prima del Peccato originale, il Volere divino era innestato nella natura umana, integrato in essa, e questo aveva come effetto di divinizzare l’essere umano appena creato, e di avvicinarlo al suo Creatore in maniera molto intima, la maniera filiale. Ciò significa, in un certo senso, che il Volere divino era per noi umani più prezioso del sangue che scorre nelle nostre vene. Infatti, se il sangue fisico è in grado di garantire in noi la vita fisica, il Volere divino garantiva in noi la Vita divina[14]  sorgente delle gioie più ineffabili. [15]

14, 15
  • [14] Si sa che il sangue porta la vita nel corpo fisico dove circola. Ora la Volontà divina comunicava all’uomo la Vita divina, come se avesse avuto il potere di un “sangue” divino.
  • [15] La nostra vita attuale è fisica, intellettuale, spirituale, ma non divina. Con il Peccato originale dei nostri Progenitori noi abbiamo perso la Vita divina. I nostri Progenitori hanno preferito la loro propria volontà alla Volontà divina, il loro proprio “sangue” al “sangue” divino. Questo ci ha fatto perdere la Vita divina. (Il “sangue” di Adamo ed Eva, corrotto dal Peccato originale, si è comunicato all’intera umanità).

Il Volere divino che abitava l’uomo prima del Peccato originale era per lui fonte di felicità perfetta, ma il peccato che ha cacciato via ilVolere divino, ha cacciato via anche la Vita divina, giacchè i due vanno insieme. Privato della Vita divina l’uomo ha scoperto il dolore, la sofferenza, la morte, e tutti i figli di Adamo hanno ereditato questa condizione di decadimento. Da quel tempo gli esseri umani camminano in ginocchio in una terra cosparsa di spine. [16]  Bisogna capire che le nostre volontà umane, molteplici ed imperfette, hanno lo sventurato potere di dividere il Corpo sociale che  formiamo tutti insieme, mentre il Volere divino, unico e perfetto, avrebbe avuto il potere di unificarlo nella pace.

Allora Dio, che vuole aiutarci a ritrovare la felicità che il Peccato originale ci ha fatto perdere, ci accorda oggi la possibilità di ritornare all’Ordine primordiale, quello che era in noi all’inizio della creazione. È come se a partire da oggi Dio ci accordasse la possibilità di rifare in senso inverso il cammino del Peccato originale. [17]

16, 17
  • [16] La cronologia delle tappe principali chi fanno la storia dell’umanità è presentata da Gesù a Luisa Piccarreta in un riassunto molto interessante, riprodotto alla sezione # 4 del capitolo n. 3. In detto riassunto Gesù conferma la tesi di Fernand Crombette, la quale coincide con quella di Mgr James Ussher, ex-vescovo di Armagh e distinto esegeta. Secondo questa tesi la creazione di Adamo ed Eva risale all’anno 4004 prima di Cristo.
  • [17] Le nostre divisioni, lotte, malattie, sofferenze, sono una conseguenza della Colpa originale, ma sono aggravate dalle nostre prevaricazioni individuali ripetute.

Detto questo, le persone che si sentono attirate da questo progetto non devono far altro che rispondere “sì” all’invito che Dio ci manda oggi tramite Luisa Piccarreta. Per ottenere questa grazia basta che esse chiedano allo Spirito Santo di fare il necessario, in modo che il Volere divino riprenda in esse quel posto d’onore che già possedeva all’inizio della creazione. Per vivere nella felicità del Regno messianico l’uomo futuro rinuncerà al suo volere umano per far posto al Volere divino[18]  Ciò avrà per effetto di ristabilire in lui l’Ordine primordiale.

Una volta compiuto quest’atto di offerta, lo Spirito di Dio prenderà possesso di coloro che l’avranno compiuto per amore. [19]  Il loro volere umano sarà sostituito dal Volere divino, che in tal modo ritornerà dove all’inizio Dio l’aveva posto. Questo restauro provocherà la divinizzazione del loro essere, ed il loro corpo sarà glorioso, simile a quello di Cristo risuscitato.

18, 19
  • [18] Vuol forse dire questo che la volontà umana sarà distrutta? No di certo! Condivido la risposta che appare nel libro di Thomas M. Fahy: Book of Glory. La risposta di M. Fahy è così formulata: “Tale idea sarebbe un errore teologico grave. La volontà umana deve assolutamente esistere, altrimenti l’essere umano non sarebbe più un essere umano”. (Vedi pure in appendice la risposta alla domanda n. 104).
  • [19] Madre Carolina Venturella era una religiosa canossiana alla quale Gesù si rivolgeva chiamandola alle volte “Povera anima”. Madre Venturella, deceduta nel 1984 in età piuttosto avanzata, avrebbe ricevuto da Gesù dei messaggi profetici secondo i quali l’era dello Spirito Santo comincerà con una “Pentecoste universale”. Questa Pentecoste segnerà l’inizio di una risurrezione spettacolare della Chiesa cattolica e, attraverso la Chiesa, di tutta l’Umanità. (Dopo queste rivelazioni, un movimento di pietà popolare si è organizzato in Italia. Tale movimento è all’origine di un grandioso progetto, la costruzione di un Tempio dedicato allo Spirito Santo. Il tutto avviene a Palestrina, una cittadina situata nei pressi di Roma).

Questo momento è vicino, ma sarà decretato dall’eterno Padre dopo l’inevitabile purificazione che ormai sembra del tutto imminente. Luisa Piccarreta, conosciuta anche come: “La piccola Figlia della divina Volontà”, ci informa che il fatto di vivere nel Volere divino ha per effetto di santificarci. Infatti, coloro che per amore accettano di conformarsi a questo ideale di vita, vivono la loro santità in modo spontaneo, naturale.

Conclusione: le persone che dopo la Purificazione saranno ammesse al Regno messianico (la Sala delle Nozze della parabola delle dieci vergini [20] ) lo saranno grazie all’amore che avranno espresso a Dio attraverso questo atto di offerta liberamente compiuto. [21]  È ovvio che la forza che si trova all’origine di questo atto deve essere l’amore. Gli altri sentimenti, come la paura, il timore, la sensazione di obbligo, o quello di dovere, non convengono perfettamente a questo atto di offerta.

20, 21
  • [20] Le anime che desiderano entrare nella Sala delle Nozze (il Regno messianico) si arrangiano per mantenere accesa la lampada della loro fede. Come spiegare che alcune vergini, le cinque prudenti, pensano di prendere con sè un po’ d’olio di riserva, mentre le altre non ci fanno caso? Tutto si spiega, secondo me, con la presenza o l’assenza di un ingrediente miracoloso chiamato... amore.
  • [21] Offrire a Dio la nostra volontà umana in sacrificio di olocausto, è un po’ come rifare il gesto di Abramo, che si è dimostrato capace di offrire a Dio ciò che possedeva di più caro e prezioso: suo figlio Isacco. (Il termine olocausto ci richiama alla mente i sacrifici di animali che gli Ebrei dell’antica alleanza offrivano a Dio nel Tempio di Gerusalemme).

 

3. - L’équivalente terrestre del Paradiso

Vi è forse una parte di ignoto in questo ideale di vita che Dio propone all’Umanità? Sì. Questo ideale può essere  considerato nuovo secondo vari punti di vista. Lo prova il fatto che coloro che cominciano ad interessarsene si fanno molte domande, alcune delle quali possono apparire persino bizzarre, come ad esempio: L’essere umano ha forse diritto di rinunciare alla sua volontà? È razionale un simile atto? In che modo la Terra potrebbe accogliere una Comunione di esseri che, da quel che si sa, non s’è mai vista applicata altrove che in Cielo? Eccetera... 

Dopo avere riflettuto e pregato sui testi di Luisa, un’idea ha attraversato il mio spirito. Sappiamo che il Volere divino è l’elemento che unifica le tre Persone divine al punto di farne un unico Dio. [22]  In Cielo questo unico volere si applica in maniera assoluta alle Persone della Trinità santissima, ma anche, nei limiti consentiti da questa stessa Trinità, agli esseri che vivono in comunione con Essa, e in comunione tra di loro. Se questo stesso Volere si installasse in Terra come già lo è in Cielo, sarebbe forse in grado di unificare gli esseri della terra come già unifica gli esseri del Cielo?

La risposta non può essere che affermativa. Le anime che vivono in Cielo adottano il Volere divino come se fosse il loro proprio. Se gli esseri che attualmente vivono sulla terra facessero la stessa cosa (adottare anch’essi il Volere divino come se fosse il loro proprio), è lecito pensare che le condizioni di vita presenti in Paradiso finirebbero per essere presenti anche sulla Terra. La comunione degli esseri che attualmente forma l’anima del Paradiso formerebbe pure l’anima della Terra. Felicità celeste e felicità terrestre si rifletterebbero l’una nell’altra.

Il risultato è che la terra ridiventerebbe ciò che era all’origine, un giardino, un Paradiso. Gli esseri infelici verrebbero trasformati in esseri felici. Il Regno di Dio, quello che invochiamo con la recita del “Padre Nostro” diventerebbe una realtà. Dopo averlo atteso ed invocato con tanta speranza e trepidazione per due mila anni, noi ne saremmo i primi cittadini. [23]

22, 23
  • [22] Per tentare di spiegare umanamente il mistero della Santissima Trinità, il catechismo della Chiesa cattolica non si serve dell’espressione “una sola e medesima Volontà”, ma dell’espressione “una sola e medesima natura, la natura divina”. (n. 253 e 258).  L’unicità del Volere divino dipenderebbe quindi dall’unione perfetta generata dalla natura divina presente nelle tre Persone trinitarie.
  • [23] Il fatto di essere un cittadino del Paradiso terrestre, che cosa implica, o implicherebbe?  Già sappiamo che le anime del Paradiso celeste vivono unite a Dio e unite tra di loro, e che la loro felicità deriva proprio da questa unione meravigliosa, risultato di una volontà che in tutti è la stessa. Secondo tale principio, se gli abitanti della terra fossero tutti animati da un’unica volontà, chi agirebbe contro il suo vicino? Nessuno! (Sarebbe come voler agire contro se stessi!) Il risultato sarebbe la pace generale.
    L’unione delle volontà individuali spiega il segreto del Paradiso, ma tale unione non può essere forzata. Allora Dio la propone, ma non l’impone. (Tipico dell’amore è il proporsi. Tipico dell’odio l’imporsi).

 

4. – Il contrario del Peccato originale

Le persone che si sentono attirate dall’ideale proposto da Luisa Piccarreta si fanno generalmente la seguente domanda: “Se è vero che per noi è arrivato il tempo di mettere il Volere divino al posto del nostro volere umano, esiste un percorso suscettibile di aiutarci a raggiungere presto e bene questo obiettivo? Se sì, qual’è questo percorso?

Il percorso esiste. Si tratta di adottare un comportamento che sia all’opposto di quello che ha spinto Adamo ed Eva a commettere il Peccato originale. Se l’uomo d’oggi vuole onorare il Volere divino che Adamo ed Eva hanno rigettato e offeso, esso deve accettare che questo Volere riprenda in lui il posto che Dio gli aveva dato all’origine. In altre parole: visto che i nostri Progenitori hanno preferito il loro volere umano al Volere divino, Dio ci invita oggi a preferire il Volere divino al nostro volere umano. Tutto ciò comincia con un atto di sottomissione amorosa a Dio: l’opposto della ribellione iniziale.

Diciamolo con poche parole: per onorare il Volere divino in modo conveniente occorre umiltà, sottomissione; per arrivare all’umiltà e alla sottomissione occorre l’amore; e che questo amore sia orientato verso Dio, e che Dio lo accetti, e che a seguito di questa accettazione Dio venga a rifare in noi l’Ordine primordiale.

Una persona ha tutti i diritti di rinunciare al suo a volere umano a vantaggio del Volere divino. Se a seguito di questo desiderio concepito interiormente, la stessa persona si inginocchia davanti a Dio e gli chiede la grazia di potere vivere nel Volere divino, questo atto di fiducia amorevole finisce per provocare la divinizzazione della persona che lo compie. Dio infatti non rifiuta mai questa grazia a chi gliela chiede con fiducia e sottomissione amorosa. I sentimenti di umiltà, di sottomissione e d’amore che normalmente accompagnano questa preghiera hanno per effetto di spingere Dio a ripristinare l’Ordine primordiale nella persona interessata.
L’Ordine primordiale, che Dio aveva concepito per il nostro bene, rimette il Volere divino al primo posto, l’unico che gli conviene. Questo produce la divinizzazione della persona interessata. [24]  Ma per ottenere bisogna sapere umiliarsi, al punto di voler chiedere.

La natura di questo atto di sottomissione amorosa è talmente gradevole a Dio, che in cambio Dio si impegna a cancellare le tracce del Peccato originale in coloro che lo compiono. L’anima e il corpo di coloro che aderiscono a questo ideale saranno interamente rinnovati. La loro persona assomiglierà a quella di Cristo risuscitato. Il loro corpo sarà l’equivalente di un corpo glorioso, e l’insieme di tutti questi corpi gloriosi formerà il Nuovo Corpo mistico di Cristo, la Nuova Chiesa.

Conclusione: le persone che, spinte dall’amore, si sentono chiamate a vivere nel Divin Volere, possono giungervi grazie ad una semplice preghiera di offerta compiuta con amore. Questa preghiera, da ripetere a piacimento, con la frequenza desiderata, potrebbe essere la seguente:«Padre nostro, Dio d’amore, io rinuncio alla mia volontà umana. Te l’offro in sacrificio di olocausto. Ti chiedo umilmente di sostituirla con la tua, che è divinaGrazie[25]

24, 25
  • [24] San Pietro, nella sua seconda epistola, dice che l’uomo è destinato a condividere la natura divina. San Agostino dice anche lui: “Se Dio si è umiliato al punto di diventare uomo, lo ha fatto per esaltare gli uomini al punto di farne degli Dei”. Nel vangelo di S. Giovanni, al versetto 34 del cap. 10, si legge: «Gesù rispose loro: «“Non è scritto nella vostra legge: “Ho detto: Voi siete degli dei”» ?
  • [25] Questa formula di preghiera è adatta, ma un’altra formula lo può essere altrettanto purchè traduca un sentimento spontaneo di donazione.

 

5. – Tre nascite: fisica, spirituale, divina

La pienezza della nostra vita si realizza con tre nascite: fisica, spirituale, divina.

La lettura dei libri di Luisa Piccarreta ci permette di concludere che il progetto concepito da Dio per ricostruire la perfezione umana originale comporta tre tappe. Queste corrispondono a tre forme di vita: 1) fisica, 2) spirituale, 3) divina. Ciascuna di queste forme di vita comincia con una nascita, il che spiega le famose parole di Gesù a Nicodemo: “In verità ti dico, se un uomo non rinasce nuovamente, egli non può vedere il Regno di Dio”.  [26]

La nostra prima nascita, quella della Vita fisica, avviene nel momento in cui l’essere che noi siamo inizia a vivere tramite sua madre. È una creazione individuale, che comincia alla fecondazione e continua al momento del parto. La potremmo considerare come un prolungamento della Creazione dell’Universo che fu realizzata da Dio Padre

La nostra seconda nascita, quella della Vita spirituale, avviene nel momento in cui la parte spirituale del nostro essere inizia a vivere in seno alla Chiesa. Questa seconda nascita è come una redenzione individuale, personale. Essa inizia col battesimo e arriva a compimento il giorno della nostra adesione volontaria al battesimo stesso. La potremmo considerare come un prolungamento della Grande Redenzione, che fu realizzata da Dio Figlio.

La nostra terza nascita, quella che ci immette nella Vita divina, riguarda la santificazione totale e definitiva della nostra persona individuale. La sua realizzazione dipende da Dio Spirito Santo. Essa è in divenire. È iniziata alla morte di Gesù, e conoscerà la sua piena espansione – o maturità – il giorno in cui la Volontà divina riprenderà in noi il posto che Dio le aveva assegnato prima che avvenisse il Peccato originale. Leggendo fra le righe i messaggi dei profeti cristiani contemporanei, una persona intuisce che questa terza nascita, del tutto imminente, è un qualcosa di nuovo, di inedito nella storia umana. [27]  

Possiamo dire in sintesi che dopo il dono della Vita fisica e quello della Vita spirituale Dio ci concede oggi la più alta espressione del suo amore, la sua Vita divina. Se questo dono non è da noi rifiutato, Dio terminerà di ricostruire in noi la perfezione iniziale grazie ad esso (per suo tramite). [28]

Questa Vita divina che Dio vuole trasmetterci implica la presenza in noi del suo Volere divino. Questo Volere, che è supremo e perfetto, negli esseri che l’accolgono ha il privilegio di garantire l’unità, sia quella interiore che quella, e la vita che ne consegue. Al momento della Colpa originale questo Volere supremo e perfetto è stato detronizzato dal volere umano, fonte inevitabile di individualismi e divisioni. [29]

26, 27, 28, 29
  • [26] Gv: 3: 3.
  • [27] Non soltanto Luisa Piccarreta ma tutti i profeti cristiani contemporanei, tra cui Carolina Venturella e Vassula Ryden, dicono che questo evento è imminente. Qualche tempo fa Gesù avrebbe dato a Vassula Ryden il messaggio seguente: “Io che sono autore di inestimabili meraviglie, sto per aprire i cieli, per farvi conoscere il mistero del mio Disegno: l’effusione del mio Spirito. È la promessa che si trova nelle scritture. Il mio Spirito agirà sulla mia creazione come mai lo ha  fatto prima d’ora. L’alzerà verso il cielo in tutti i modi. Porterà il più vicino possibile del cielo tutto ciò che è sulla terra.» (Cf: “La vera Vita in Dio”...). ». Rivedere anche la nota 19 sulla Pentecoste universale.
  • [28] La perfezione umana iniziale, o primordiale, è quella che l’uomo aveva in se stesso prima del Peccato originale.
  • [29] Le volontà umane, purtroppo, favoriscono la divisione. La favoriscono perché sono molteplici, e perché ognuna di esse cerca il proprio tornaconto in modo individualistico. Questo spiega il motivo per cui le persone incapaci di rinunciare al loro volere umano non potranno entrare nel Regno messianico. Se invece un uomo sa che la vera vita è frutto di unità, non di divisioni, egli aspira all’Ordine primordiale, e fa di tutto per meritarlo. (Quest’ordine ha il privilegio di ridare al Volere divino il posto d’onore che esso aveva nell’anima umana all’origine della Creazione).

Domanda n. 1: Perchè il dono della Vita divina (che si manifesta con il dono di Volere divino) non è stato accordato all’umanità prima d’oggi?

Molti pensano, con ragione, che questo grande dono non ci poteva essere concesso prima d’oggi perchè l’albero della Redenzione doveva giungere all’età adulta per potere dare i suoi frutti più saporiti. Ogni cosa ha bisogno di tempo per maturare. Se Dio ha voluto far conoscere solo oggi il messaggio sulla Divina Volontà, è perchè il momento più adatto per conoscerlo è quello presente. [30]

30
  • [30] Come dal quaderno n. 12 di Luisa, il 29 gennaio 1919 Gesù ha detto a Luisa: “Figlia mia [...] la creatura è incapace di comprendere tutto insieme il mio operato, perciò vado manifestandomi poco a poco”. Per avere una risposta più dettagliata sul Piano di Dio, vedere il libro di J. Da Parvulis, «Mondo Nuovo Profetizzato», cap. 1, sezione # 2:“L’Equazione tripla del Creatore trinitario”.

 

Domanda n. 2: A chi spetta il compito di realizzare questa trasformazione mistica nelle persone che la desiderano?

Sono convinto che questo compito spetta allo Spirito Santo. La sola cosa che l’uomo deve fare è quella di dare allo Spirito Santo il permesso di agire. L’uomo che sinceramente desidera che il Volere divino trionfi sul suo proprio, rinuncia al suo proprio volere a vantaggiodel Volere divino, domanda allo Spirito Santo la grazia del mutamento, e attende con fiducia che al momento giusto Dio operi in lui la trasformazione promessa. Siccome questo piano è fondato sull’amore, Dio si impegna a riporre in noi il suo Volere divino se vede che è per amore che accettiamo la sua proposta.

La presenza in noi del Volere divino trasformerà la nostra vita in modo radicale. La nostra persona – la cosa si può intuire – assomiglierà a quella di Gesù risorto. Il nostro corpo sarà un corpo glorioso, simile a quello di Gesù dopo la sua risurrezione.

Siccome Dio è trinitario, il suo Piano di Salvezza comporta tre momenti. Per conoscere questi momenti basta riflettere sulle tre nascite di cui abbiamo appena parlato:  [31]  

→  Prima nascita: Nascita alla Vita fisica. Attraverso i nostri genitori Dio Padre ci fa dono della vita fisica. È il “respiro” fisico. [32]

→  Seconda nascita: Nascita alla Vita spirituale. Attraverso suo Figlio, Dio Padre ci fa dono della Vita spirituale. L’uomo che accetta il“Credo” cristiano diventa possessore della vita presente in questo Credo. Quest’uomo potrebbe essere paragonato a una lampada elettrica che diventa luminosa nel momento in cui accetta l’energia elettrica che la investe. [33]  

→  Terza nascita: Nascita alla Vita divina. Il tempo è arrivato per gli esseri umani di ritornare a questa forma di vita di cui hanno perso anche il ricordo. [34]  La Vita divina si aggiungerà alle due precedenti grazie alla presenza del Volere divino che l’uomo avrà saputo riconquistare.  [35]

Secondo le voci profetiche cristiane contemporanee, di cui quella di Luisa Piccarreta è tra le più importanti, la conclusione finale della Risurrezione di Cristo è la Risurrezione del suo Corpo mistico, la Chiesa. [36]  L’idea che interiormente mi viene proposta, è che questa Risurrezione, sperata ed attesa da tutte le anime di buona volontà, sia quella che S. Giovanni qualifica di Prima Risurrezione[37]  Se questa mia “luce” interiore dice il vero, questa Risurrezione, che S. Giovanni qualifica di Prima Risurrezione, significherà al mondo il trionfo dell’amore sull’odio, annuncerà la vittoria definitiva della grazia sul peccato, della vita sulla morte, e coinciderà con l’apoteosi della potenza di Dio sui suoi nemici. Sarà essa a dare inizio al Regno messianico[38]

Questo Piano è degno in tutto della sapienza divina, e corrisponde a una realtà bellissima; ma quanti sono coloro che accettano di approfittarne? 

31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38
  • [31] Dopo la sua Risurrezione, Gesù Cristo aveva un corpo glorioso. Sarà lo stesso per ogni nuovo risuscitato.
  • [32] L’uomo che accetta questa forma di vita per quello che è − un dono di Dio − rifiuta d’istinto l’idea del suicidio (o dell’eutanasia, intesa come suicidio assistito).
  • [33] L’essere che crede alla Redenzione operata da Cristo, e l’accetta, diventa vivo spiritualmente. La sua anima riceve la vita spirituale come una lampadina riceve l’energia elettrica che la accende e la fa risplendere. (La fede è l’energia elettrica; la vita che da lei si sprigiona è la luce).
  • [34] Gli umani hanno perso anche la memoria di questa forma di Vita. L’hanno persa quando Adamo ed Eva sono stati cacciati dal Paradiso terrestre. In quel momento Dio ha chiuso l’ingresso dell’Eden, e per impedire i contatti inopportuni tra il mondo del soprannaturale (l’al-di-là) e il mondo naturale (l’al-di-qua) ha messo due Cherubini a guardia di questo “cancello” chiuso. Vedi: Gn 3, 24.
  • [35] Se la Vita fisica è preziosa, e la Vita spirituale ancora di più, che dire della Vita divina!  Grazie ad essa Dio ci offre oggi uno statuto ancora più prezioso di quello che Adamo ed Eva possedevano inizialmente. C’è infatti di mezzo la Redenzione, che è di una “ricchezza”  incalcolabile, se uno l’accetta.
  • [36] Nella risurrezione del Corpo mistico di Cristo è compresa la risurrezione dell’intera umanità.
  • [37] Leggere l’inizio del XX capitolo dell’Apocalisse: “È la prima risurrezione. Felici e santi coloro che saranno ammessi alla prima risurrezione! La seconda morte non avrà alcun potere su di loro, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo, con cui regneranno per mille anni”. (Ap: 20, 5-6).
  • [38] Ogni risurrezione implica una morte preliminare. Siccome Cristo è morto, c’è da aspettarsi che muoia anche il suo Corpo mistico, cioè la Chiesa, ma solo di morte materiale, non di morte spirituale. Come Cristo è risorto, così anche la sua Chiesa risorgerà: «Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa». In fin dei conti sarà proprio questa  Risurrezione che darà inizio al Regno messianico.

 

6. - La strada che conduce alla divinizzazione

La strada che conduce alla divinizzazione è quella dell’amore. Non ce ne sono altre. Per meritare Dio, amore perfetto, è necessario amare del suo stesso amore. Come fare per raggiungere questo amore? Desiderarlo e chiederlo. Non chiederlo alle creature, ma a Dio stesso. 

Spiegazione: Il Volere divino e il Potere divino sono inseparabili. Lo dice la logica e lo dice l’evidenza. È dunque normale pensare che se un essere umano accetta che il Volere divino sia innestato in lui (come frutto dell’adozione divina), con il Volere divino egli riceve anche il Potere divino. Ma che cosa diventerebbe il Cielo se i suoi abitanti, o una parte di essi, decidessero di ribellarsi contro Dio dopo aver ereditato il suo stesso Volere e quindi il suo stesso Potere? Dato che i ribelli sarebbero potenti della Potenza divina, che non ha limiti, il confronto sarebbe tra due potenze infinite. La cosa è inammissibile. (Cosa mai non diventerebbe il Cielo se ciò si dovesse produrre magari una volta sola? Cosa mai non è successo quando Lucifero si è ribellato, lui che pure non era unito a Dio in maniera intima come soltanto noi lo saremo, in quanto figli adottivi dell’Altissimo?) Tutto questo spiega la necessità che Dio ha di condividere il suo Volere – ed il Potere che ne consegue – con delle persone desiderose di vivere con Lui in una comunione di intenzioni assolutamente perfetta, come quella che già esiste tra le Persone dellaTriade santissima.

Quante possibilità ci sono di raggiungere questa comunione perfetta in Cielo senza un addestramento preventivo in Terra? Nessuna. La divinizzazione prevista per il Cielo esige una preparazione in Terra, e questa preparazione si realizza in questo mondo attraverso l’amore. Praticare l'amore su questa terra è come un esercizio. L'amore dovrà raggiungere il massimo delle nostre capacità per renderci abili a vivere in paradiso.

Conclusione: visto che la comunione che esiste tra gli abitanti del Paradiso è frutto di un amore perfetto, gli umani che vorranno vivere sulla terra divinizzata dell’Era nuova dovranno accettare di amare Dio ed il loro prossimo di un amore vissuto al massimo delle loro capacità.Così la Comunione dei cristiani divinizzati, sia con Dio che tra di loro, sarà all’immagine della Comunione Trinitaria. L’uomo si accorgerà che grazie a questa nuova forma di vita le distanze psicologiche che da sei millenni dividevano gli esseri umani saranno tutte sparite. [39]

39
  • [39] Dato che l’amore respira nella libertà è importante che gli aspiranti alla Vita divina, che è vita d’amore, fondata sull’amore, vi aderiscano liberamente, non in modo forzato. (L’amore è una cosa tipica del Regno di Dio, sia del Regno messianico che di quello celeste). 

 

Domanda – Se è vero, come dicono i profeti, che Dio ha previsto che la Terra ritorni com’era prima del Peccato originale, quand’è che questo accadrà? 

Risposta – Quando gli uomini vivranno d’amore.

Domanda – Ma la Terra di oggi è piena di odio!

Risposta – È vero. L’odio ci domina ancora, ma non per molto.

Domanda – È Dio che vuole quest’odio?

Risposta – No, Dio non vuole mai l’odio, ma lo permette. Lo fa per rispetto della libertà di scelta di cui Lui stesso ha gratificato ogni essere umano. Per un po’ di tempo Dio permette che il male trionfi sul bene. Lo fa per verificare chi di noi merita premio, e chi castigo. Ma il male non prevarrà sul bene. Non è possibile che la divinizzazione sia destinata a degli esseri che rifiutano di amarsi. [40]

40
  • [40] Per prepararsi alla divinizzazione è bene conoscere i messaggi che Dio ci manda tramite Luisa Piccarreta, a cui Gesù ha riservato il titolo di: “Prima dei Figli di Luce della Seconda Generazione”. (Vedi capitolo 3, sezione # 2).

 

7. – Dio vuole raccogliere il suo frumento

Siamo realmente all’alba di un’era nuova? Tutto lo conferma. Tutto dice che è tempo di raccolta, la raccolta del frumento, [41]  In questa occasione un grande lavoro di battitura avrà luogo nell’aia dell’azienda agricola, come vuole la tradizione, per separare il buon grano della paglia, dalla pula, e dal loglio. (Le moderne trebbiatrici non fanno altro che rimpiazzare i flagelli tradizionalmente usati per la battitura del frumento) Al termine di questo lavoro di separazione, il buon grano sarà messo nel granaio del Signore, corrispondente al suo Regno messianico, e la paglia, la pula e il loglio andranno nel fuoco, o dove si meritano.

Queste verità non sono proclamate soltanto da Luisa Piccarreta. I profeti cristiani contemporanei affermano tutti, chi in un modo e chi nell’altro, che il Regno messianico è alle porte, che sarà fondato sul Volere divino, e che detto Volere sarà riattivato in noi dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo interverrà in noi grazie alle invocazioni che noi stessi lanceremo verso di Lui in risposta alla sua chiamata.

Gli abitanti della Terra che accetteranno di mettere il Volere divino al posto del loro proprio, formeranno il Nuovo Corpo mistico di Cristo, che allora sarà realmente unificato.

Gli esseri umani sono tutti invitati ad accettare la proposta dello Spirito Santo a partire da oggi stesso. [42]  

41, 42
  • [41] Questo “raccolto” non è quello della Fine del mondo ma quello della Fine dei tempi. I due raccolti si assomigliano molto, ma non sono affatto la stessa cosa. È previsto che la Fine dei Tempi accada subito prima del Regno messianico, e che la Fine del Mondo accada subito dopoil Regno messianico.
  • [42] A proposito della Santissima Trinità, Dio uno e trino, a me le cose appaiono così: L’unicità divina deriva dal fatto che le tre Persone divine, pur essendo distinte, hanno la stessa volontà, vogliono le stesse cose, condividono gli stessi desideri. (Li condividono alla perfezione perchè il fatto di avere la stessa natura divina rende perfetto l’amore che le abita, lo rende perfetto in tutto, inclusa la reciprocità). È lecito quindi affermare che a merito di questa Volontà divina, che è unica e condivisa alla perfezione, le tre Persone divine costituiscono l’equivalente di un solo Dio. Per esempio: Ciò che il Padre vuole è voluto anche dal Figlio e dallo Spirito Santo; ciò che il Figlio vuole è voluto anche dal Padre e dallo Spirito Santo; ciò che lo Spirito Santo vuole è voluto anche dal Padre e dal Figlio.   Il ragionamento si può estendere anche agli esseri umani. Gli uomini che adottassero il Divin Volere adotterebbero anche il Divin Potere poichè, come già detto, la Volontà divina e la Potenza divina sono inseparabili. Conclusione: Dio non può permettersi di condividere il suo Paradiso con dei figli suscettibili di abusare del suo Divin Volere, che sarà anche Divin Potere (potere quindi, on-ni-po-ten-te!). Allora, se una persona umana vuole andare in Paradiso, dove con Dio si condivide il Divin Volere e il Divin Potere, è necessario che sia piena d’amore, come lo è Dio stesso. L’amore collega gli esseri. L’egoismo e l’odio li dividono.