IL REGNO DEI GIORNI FELICI

La purificazione di oggi costa dolore, ma ha per scopo di prepararci alla civiltà voluta da Dio per domani: la civiltà dell'amore

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Capitolo III

NUOVI CIELI E NUOVA TERRA RIVELATI

 

1 - Splendore del mondo nascituro.

L’umanità è in cammino sulla Terra da secoli, [90] ma anziché camminare, e nella buona direzione, essa dà l’impressione di trascinarsi sulle ginocchia. Finora, escludendo i primissimi istanti, è stato sempre così, ma è lecito chiedersi se in futuro sarà ancora così. Per fortuna sembra di no. I Profeti cristiani contemporanei dicono che per questa nostra umanità è imminente un rinnovamento singolare. Stando alle loro profezie, l’umanità è in procinto di rialzarsi. Essa sta per riprendere la sua posizione normale al fine di e proseguire il suo cammino con l’andatura che Dio le aveva dato prima del Peccato originale. Il messaggio che segue è di quelli che Suor Marie-Nathalie [91] ha ricevuto nell’autunno del 1985. Esso parla della nostra prossima risurrezione.

90, 91
  • [90] La tradizione cristiana dice che l’umanità è sulla terra da sei mila anni. Per esempio, Mgr James Ussher, antico vescovo di Armagh e grande specialista della Bibbia, dice che la creazione d’Adamo ed Eva è da situarsi nell’anno 4,004 prima di Cristo. Le conclusioni di Mgr Ussher sono all’origine delle date che dopo di lui sono state inserite ai margini della Bibbia. Si consulti, volendo: “Annales veteris e novi testamenti” , di Mgr J. Ussher (1581-1656). Volendo, si consulti pure al primo capitolo, la sezione # 2 (le note 5 e 6).
  • [91] Suor Marie-Nathalie è una religiosa ungherese.

Suor Marie-Nathalie dice: "All’umanità, sottomessa per il momento alla purificazione che la farà rinascere alla grazia, verrà concesso fra poco il privilegio che avevano i nostri Progenitori nel Paradiso terrestre. La felicità di quel paradiso attende tutti quelli che si convertono e vivono nell’amore delle otto Beatitudini." (21 novembre 1985). [92]

92
  • [92] Suor Marie-Nathalie: “Marie, Reine Victorieuse du monde”, pagina 194. Edizioni Parvis. 1648 Hauteville, Svizzera.

A qualcuno potrà sembrare assurdo che il Paradiso terrestre debba ritornare sulla terra, ma non c’è nulla nella Bibbia che neghi una tale possibilità. La vera assurdità, a pensarci bene, sarebbe che il mondo continuasse fino alla fine nelle condizioni attuali. Il messaggio di Suor Marie-Nathalie che abbiamo appena letto non è l’unico ad annunciare il ritorno del Paradiso terrestre. Negli anni ‘80, don Stefano Gobbi [93] ha ricevuto dalla Madonna parecchi messaggi, molti dei quali confermano le parole di Suor Marie-Nathalie. Per esempio:

93
  • [93] Don Stefano Gobbi ha fondato il Movimento Sacerdotale Mariano (o MSM) a partire dal 1973. Questo Movimento permette ai sacerdoti e ai laici che lo desiderano, di riunirsi periodicamente per pregare. In occasione di questi incontri, o “cenacoli”, dopo la preghiera, i partecipanti ascoltano i messaggi del “Libro azzurro” per mezzo dei quali la Madonna parla loro. L’insieme mondiale di questi piccoli cenacoli di preghiera finisce per costituire un grande “piccolo gregge” che la Madonna considera come suo.

La Madonna a don Gobbi: – "Un’era di grazia, d’amore e di pace sta per nascere dai giorni dolorosi che vivete." (31 dicembre 1980).

La Madonna a don Gobbi: – "Quando avrà instaurato il suo Regno, regno eucaristico, Gesù vi condurrà a godere di questa sua abituale presenza, che voi sentirete in maniera nuova e straordinaria, e vi condurrà a fare l’esperienza di un secondo, rinnovato, e più bel Paradiso terrestre." (21 agosto 1987).

 

DON STEFANO GOBBI

Fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano,
autore del “Libro azzurro”: “Ai Sacerdoti, figli prediletti della Madonna”.

 

Se questi testi profetici dicono il vero, Dio vuole che la Creazione abbia un finale degno del suo inizio. Per questo avrebbe concepito un Paradiso terrestre finale all’immagine di quello iniziale, e forse superiore. Troppo bello perché sia vero? La nostra sorpresa non dovrebbe essere eccessiva dinanzi a questa scoperta che forse oltrepassa le nostre speranze. Le opere di Dio sono meravigliose sotto tutti gli aspetti. Questo Piano di Santificazione generale ne offre una prova supplementare. È un Piano degno in tutto della grandezza divina, come il Piano della Creazione e quello della Redenzione. Se questa scoperta è per noi sorgente di gioia, dovremmo approfittarne per ringraziare Dio, nostro Padre e Creatore, anziché negare tutto per ostinato pessimismo. Dio ci rivela, e lo fa in mille modi diversi ma concordanti, che ha concepito le cose in modo che la Terra sia ricondotta alle condizioni di vita che esistevano prima del Peccato originale, quando la santità innocente di Adamo ed Eva gli permetteva di avvicinarsi ad essi, e di conversare con essi “nel venticello della sera”. E quando queste condizioni di vita saranno ripristinate, è certo che Dio tornerà ancora, e volentieri, a dialogare con l’essere umano “nel venticello della sera”. E gli esseri umani non faranno a meno di mostrare la loro gratitudine dicendo:

“Grazie di averci creati, di averci riscattati per opera della seconda Persona, il Figlio, e di accordarci ora la grazia della santificazione per opera dello terza Persona, lo Spirito Santo!”

 

2 - Felicità terrestre degli eletti all’Era nuova.

In passato il Cielo non è mai intervenuto come ora sta facendo per richiamarci alla memoria l’imminenza di quell’età che i Profeti-poeti del vecchio testamento chiamavano l’Età d’oro, l’era in cui l’agnello e il lupo “cammineranno alla pari”. [94]

94
  • [94] Isaia 11, 6-9 e 65, ed anche 17-25 (La Nuova Creazione).

A proposito di questo tema, una profezia recente descrive questa Età d’oro in questo modo:

Voce divina alla Monaca di clausura: "Il rinnovamento sarà come una nuova creazione, e allora molti crederanno in Me. Da tanto male tirerò fuori tanto bene. Ora voi gemete come una madre nelle doglie del parto. Piange e si rattrista la Chiesa tutta, il Papa, il popolo di Dio, dinanzi a tanti lutti, a tanto disordine che grava su tutta l’umanità, ma quando sarà nato l’uomo nuovo, quando il mondo sarà rinnovato nel suo dolore e nella sua pena, allora il vostro pianto si muterà in grande gioia. Sarà questo il nuovo giorno, la nuova epoca che finalmente sostituirà all’odio l’amore. Nel mio Nome gli uomini diventeranno davvero fratelli fra di loro. [...] Quando tutto sembra perduto, allora tutto è guadagnato. Non temete, o piccolo gregge! Il mio nome è Redentore e Salvatore!" 6 aprile 1969. [95]

95
  • [95] Religiosa di clausura: «Il gran messaggio d’amore. Messaggi del Cielo." p. 79. Libreria “Propaganda Mariana”, Via Acciaioli, 10, Roma. Questo libretto ha ricevuto l’Imprimatur di parecchi vescovi. Vedi le note n. 56 e n. 68 (con il loro contesto).

Sullo stesso soggetto, il 26 luglio 1988 la signora Vassula Ryden ha scritto le parole seguenti:

Gesù a Vassula Ryden: "Sono Io, il Signore, che ricostruirò la mia nuova Gerusalemme. Rinnoverò le sue mura, la renderò bella affinché possiate tutti vivere su di una Terra nuova, e sotto un tetto nuovo, un Cielo nuovo. L’Amore ritornerà a vivere fra voi come Amore. Sarò il vostro Dio, e sotto il mio Nome vivrete tutti in pace. Il vostro spirito sarà pieno di santità e di purezza. Sì, Io scenderò dall’alto come un baleno e rinnoverò completamente la mia Gerusalemme." [96]

96
  • [96] Su Vassula Ryden, rileggi la nota n. 26.

Il 16 settembre 1943 Maria Valtorta aveva scritto qualcosa di simile. Il testo dice:

Gesù a Maria Valtorta: "Dopo le guerre tremende che Satana avrà portato alla Terra attraverso il suo messo di tenebre, l’Anti-Cristo, verrà il periodo della tregua in cui, dopo avervi mostrato con la cruenta prova di che doni può essere autore Satana, cercherò di attirarvi a Me, colmandovi dei doni miei. Oh, i miei doni! Saranno la vostra dolcezza! Non conoscerete fame, stragi, calamità. I vostri corpi, e più le vostre anime, saranno pasciute dalla mano mia. La Terra sembrerà sorgere per una seconda creazione, tutta nuova nei sentimenti, che saranno di pace e concordia fra i popoli, di pace fra Cielo e Terra, perché farò dilagare su voi lo Spirito mio, che vi penetrerà e vi darà la vista soprannaturale dei decreti di Dio. Sarà il Regno dello Spirito, il Regno di Dio, quello che voi chiedete e non sapete ciò che chiedete perché non riflettete mai col "Pater noster". Dove volete che avvenga il Regno di Dio se non nei vostri cuori? È da lì che deve iniziarsi il Regno mio sulla terra. Regno grande, ma sempre limitato [il “Millennio di Pace” sarà limitato nello spazio e nel tempo]. Dopo [dopo il “Millennio di Pace” e l’ultima persecuzione] verrà il Regno senza confini nè di terra nè di tempo. Il Regno eterno che farà di voi degli eterni abitatori dei Cieli." [97]

97
  • [97] Questo brano, del 16 settembre 1943, si trova alla pagina 353 del primo volume de: I “Quaderni”, di Maria Valtorta. Su Maria Valtorta, vedi la nota 33.

Tutto concorda per assicurarci che questi Tempi di felicità sono alle porte, e che la morte purificatrice che li precederà ne è solo la porta di accesso. Questa “morte” significa la fine dell’impero del male sulla terra. È come la fine del deserto, seguita dall’entrata del Popolo eletto nella Terra Promessa. Per aiutare la nostra speranza a non morire, Gesù ci fa altre rivelazioni tramite Marie Sevray: [98]

98
  • [98] Marie Sevray, “Divins Appels”: Il brano n. 1 si trova alle pp. 32 e 33; il brano n. 2 alla p. 62; il brano n. 3 alla p. 70; il brano n. 4 alla p. 133; il brano n. 5 alla p. 154; e il brano n. 6 alla p. 178.

Gesù a Marie Sevray: – "Alla Fine dei Tempi [99] [...] mi riporto all’inizio, e prima di chiudere il Tempo voglio come sfruttare al massimo tutta la mia forza creativa! Ci sarà un rinnovamento magnifico, come uno splendido concerto universale, ogni anima dicendo la sua nota, quella che avrà appreso dallo Spirito di Luce e d’Amore, lo Spirito delle divine trasformazioni. Periodo luminoso e pacifico! Tutto sulla terra mi loderà! Ogni creatura mi dirà sulla terra quello che i miei eletti mi dicono in Cielo!"

99
  • [99] Sul tema della “Fine dei Tempi” vedi la sezione # 6 del primo capitolo: «Le tre venute di Cristo (o “Parusie”)."

Gesù a Marie Sevray: – "Ho serbato le mie più grandi prodigalità per questi ultimi secoli del mondo."

Gesù a Marie Sevray: – "Sono venuto per realizzare il più possibile il mio Piano iniziale, nonostante la caduta. Era così bello, il mio Piano, che non l’ho più abbandonato!"

Gesù a Marie Sevray: – "Ho molta sete di comunicarmi alle anime, soprattutto in questi ultimi secoli del mondo, come all’inizio. [...]"

Gesù a Marie Sevray: – "Allora... lo Spirito soffierà il suo soffio infuocato di trasformazioni possenti! E poiché nessun ostacolo sarà in grado di chiuder­gli la strada, andrà come un gigante, attraversando regioni intere nell’anima umana, penetrando fino a profondità non ancora esplorate! Si faccia posto allo Spirito d’Amore, allo Spirito di fuoco, allo Spirito delle divine trasformazioni! Così, in questi ultimi secoli del mondo mi potrò ripagare per gli scompensi su­biti, operando trasformazioni profonde nelle anime aperte alla mia azione."

Gesù a Marie Sevray: – «Prima di chiudere il tempo, Io Creatore voglio godermi (...) la mia creatura. La voglio vedere bella, risplendente, prima di distruggere la terra che ho formato. ..." [100]

100
  • [100] Dopo questo brano n. 6, Gesù confida a Marie Sevray che la distruzione della terra non sarà un annientamento assoluto, perché la Fine del mondo “non è distruzione vera e propria”, cioè totale. (Anche Maria Valtorta, nell’opera “I Quaderni”, parla di una sfera planetaria che in una visione le è apparsa eccessivamente silenziosa e deserta; tale sfera, lei disse, mostrava la nostra Terra dopo la Fine del mondo).

 

3 - Madre Venturella: la Pentecoste universale.

Qualche anno fa Gesù ha predetto a Madre Carolina Venturella, soprannominata da lui “La Povera Anima”, che presto ci sarà sulla terra una Pentecoste universale. [101]

101
  • [101] Esiste un libro intitolato: “Potenza Divina d’Amore” che riferisce le parole che Gesù ha affidato alla Povera Anima circa la Seconda Pentecoste (la Grande Pentecoste Universale), e l’Era dello Spirito Santo che con essa prenderà inizio. (Povera Anima è l’espressione che Gesù utilizzava spesso nel rivolgersi ad una sua interlocutrice, la religiosa italiana: Madre Carolina Venturella, deceduta nel 1984). I messaggi ricevuti da Madre Venturella sono stati raccolti dal suo direttore spirituale, Padre Davide De Angelis, un frate cappuccino morto nel 1996. A seguito delle rivelazioni di cui stiamo parlando, un’opera è sorta a Palestrina, in provincia di Roma, la cui missione è la glorificazione dello Spirito Santo (e la costruzione di un tempio a lui consacrato). Quest’opera è stata approvata da Mgr Tomassetti, vescovo di Palestrina, e dal suo predecessore, Mgr Spallanzani. Il libro di Madre Venturella si può ottenere a Palestrina tramite un’offerta libera, oppure gratis.

Se il Regno di Dio è destinato a venire su questa terra (e tutto sembra confermare tale ipotesi) è probabile che la Pentecoste Universale ne sia l’avanguardia. L’umanità purificata e invasa dallo Spirito d’Amore tramite la Nuova Pentecoste sarebbe in grado di ritornare a uno stato di grazia (e quindi di felicità) simile a quello che Adamo ed Eva conobbero prima del Peccato originale. Se le cose stanno così, come lo spera ogni anima di buona volontà, ciò significa che il piano iniziale di Dio, malgrado l’interruzione del Peccato originale, è destinato a ritornare alla sua perfezione primordiale. Significa pure che quelli che riusciranno ad attraversare con successo la prova della presente Purificazione saranno riempiti di una gioia e di una pace mai conosciute prime, benché sempre sperate.

Molti dicono che oggi la terra avrebbe bisogno di una grande purifica­zione. E d’altronde un Regno di Dio in terra, Paradiso Terrestre vero e pro­prio, non sarebbe concepibile su di una terra invasa dall’orgoglio, dall’egoismo, dalla ribellione, dal disordine, come lo è adesso. Il testo se­guente, preso alla pagina 145 del libro “Potenza Divina d’Amore”, che con­tiene le rivelazioni ispirate da Dio alla Povera Anima, parla dell’urgente ne­cessità di una Purificazione destinata a preparare l’Umanità a ricevere la Pentecoste Universale.

La Voce divina a Madre Venturella: "Ora il mondo corre alla sua perdita ... Ciò rende necessaria una nuova Pentecoste, una nuova ondata di fuoco dello Spirito Santo, che con il suo calore penetri e riscaldi il cuore degli uomini."

 

CAROLINA VENTURELLA

La reverenda Madre che Gesù chiamava: La “Povera Anima”.

 

Alla pagina 51 dello stesso libro si può leggere anche questo messaggio:

La Voce divina a Madre Venturella: "È per la Carità del Padre e del Figlio che gli uomini sono ritornati a delle relazioni filiali con Dio. Tutto ciò si è prodotto negli ardori ineffabili dello Spirito Santo. [...] È ancora per lo stesso Spirito, che sostiene e governa tutto, che le cose visibili e invisibili continuano ad esistere. Ecco dunque l’obbligo di un omaggio giustamente dovuto all’eterno Divino Spirito, omaggio d’una più grande adorazione, benedizione e amore. [...] Ci si accorgerà d’avere aperto all’umanità una via nuova, nella quale le anime saranno più portate a riconoscere e ad amare Dio, loro Creatore e Redentore. E una nuova Era si aprirà per tutta l’umanità."

Queste cose sono confermate anche da don Stefano Gobbi, a cui la Madonna ha rivelato, il 22 maggio 1994:

La Madonna a don Gobbi: "Una effusione dello Spirito Santo, nuova e universale, è necessaria per giungere ai tempi nuovi tanto attesi. Bisogna che la seconda Pentecoste venga presto. Essa non può arrivare che nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato. È per questo che oggi tutta la Chiesa è invitata ad entrare nel Cenacolo che la vostra Mamma Celeste ha preparato per gli ultimi tempi. Vi potete entrare attraverso l’atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato. Chiedo che questa consacrazione, che vi ho proposto con tanta insistenza e ansietà, sia fatta da vescovi, preti, religiosi, e fedeli. E che tutti la facciano per accorciare i tempi della grande prova che ormai è arrivata. Lo Spirito Santo vi condurrà allora alla comprensione della Verità intera. Lo Spirito Santo vi farà comprendere i tempi che vivete. Lo Spirito Santo sarà la luce sul vostro cammino, e farà di voi dei testimoni coraggiosi del Vangelo nell’ora tremenda della grande Apostasia. Lo Spirito Santo vi farà capire quanto vi rivelerò di ciò che è contenuto nel libro ancora sigillato. Lo Spirito Santo darà la sua perfetta testimonianza al Figlio preparando i cuori e le anime a ricevere Gesù che ritornerà a voi nella gloria. “Vieni, Spirito Santo. Vieni per la potente intercessione del mio Cuore Immacolato.” [...] Sono la divina Sposa dello Spirito Santo. Come per un singolare disegno del Padre sono divenuta la vera Madre del Figlio, così sono divenuta la vera Sposa dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo si è donato all’anima mia in una vera unione coniugale interiore, dalla quale è nato il frutto divino della concezione virginea del Verbo nel mio purissimo seno. Lo Spirito Santo non può resistere alla voce della sua Sposa che Lo chiama. Per questo, unitevi tutti a Me, piccoli bambini miei, per invocare oggi il dono dello Spirito Santo. Che questa vostra implorazione diventi la preghiera di questi ultimi tempi. Che sia la vostra preghiera abituale, ripetuta spesso da voi perché vi è stata insegnata e ardentemente richiesta dalla vostra Mamma Celeste. “Vieni, Spirito Santo. Vieni per la potente intercessione del Cuore Immacolato di Maria, tua diletta Sposa”. E aprite i vostri cuori alla speranza perché sta per arrivare su di voi il più grande prodigio, quello della Seconda Pentecoste."

Coloro che hanno letto il Vangelo sanno che due mila anni fa la Madonna ha accettato da Dio la missione di dare al mondo il Redentore. Oggi la Madonna ha per missione di offrirci lo Spirito Santo. Il motivo è che suo Figlio sta per ritornare sulla terra come Trionfatore, e Dio vuole che per tale circostanza la Terra sia purificata, resa degna di accoglierlo. Colui che purificherà la Terra è lo Spirito Santo.

Quanti messaggi arrivano oggi al mondo tramite la Madonna! Ognuno è in grado di constatare di persona ciò che accade in occasione delle sue frequenti apparizioni. Anche se sotto certi aspetti il mondo è ancora un deserto, il Cielo dice che con l’Era nuova (essa seguirà di poco la presente Tribolazione) questa nostra desertica valle di lacrime si trasformerà in giardino, un giardino bello e accogliente come un nuovo Eden. I veggenti e le persone mistiche che al giorno d’oggi annunciano tali eventi sono concordi nel dire che l’inizio di questa grandissima e bellissima trasformazione coinciderà col trionfo del Cuore Immacolato di Maria. A tale riguardo, ecco un passo che don Stefano Gobbi ha ricevuto dal Cielo il 22 maggio 1994.

La Madonna a don Gobbi: "Il trionfo del mio Cuore Immacolato coinciderà con il grande prodigio della Seconda Pentecoste. Dal cielo scenderà un nuovo fuoco che purificherà tutta l’umanità, ridiventata pagana. Sarà come un giudizio in piccolo, e ognuno vedrà se stesso nella luce della verità di Dio. Così i peccatori ritorneranno alla Grazia e alla santità; gli sbandati sulla strada del bene, i lontani alla casa del Padre; gli ammalati alla completa guarigione. Gli orgogliosi, gli impuri, i cattivi collaboratori di Satana saranno vinti e condannati per sempre." [102] (22 maggio 1994).

102
  • [102] Ap 21, 8; 22, 15

I messaggi di don Gobbi e di Madre Venturella riguardanti la Pentecoste Universale sono confermati anche da Marthe Robin, la mistica francese di Châteauneuf de Galaure, deceduta nel 1981. Nel primo incontro che questa mistica francese ebbe col suo futuro direttore spirituale, essa gli disse:

Marthe Robin a George Finet: "Dopo la sconfitta materiale dei popoli, assisteremo all’unità dei cristiani. [...] Gli errori diabolici saranno distrutti. Ne seguirà una risurrezione, una grazia immensa: la Nuova Pentecoste d’amore. [...] I laici assumeranno un ruolo molto importante, e bisognerà formarli." [103]

103
  • [103] Marthe Robin è una mistica francese del ventesimo secolo. Ha vissuto a Châteauneuf de Galaure. Il suo direttore spirituale, Padre Georges Finet, l’ha aiutata a fondare i Foyers de Charité che oggi sono presenti un po’ ovunque nel mondo.

In che modo saremo noi trasformati dalla Nuova Pentecoste d’amore? I quattro testi che seguono rispondono a questa domanda. I primi tre sono di don Stefano Gobbi, il quarto è stato scritto da Vassula Ryden.

La Madonna a don Gobbi: – "Sarà lo Spirito di Amore, con la sua potente azione di fuoco e di grazia, a rinnovare dalle fondamenta tutto il mondo. Sarà Lui, lo Spirito di Amore, con la sua grande forza di santità e di luce a portare a nuovo splendore la mia Chiesa, a renderla perciò umile e povera, evangelica e casta, misericordiosa e santa. Sarà lo Spirito di Amore, attraverso il fuoco di innumerevoli sofferenze, a rinnovare tutto il creato, perché torni quel giardino di Dio, nuovo Paradiso terrestre in cui Gesù sarà sempre con voi, come un sole di luce che ovunque rifletterà i suoi raggi." (28 gennaio 1984).

La Madonna a don Gobbi: – "Lo Spirito Santo verrà per instaurare il Regno glorioso di Cristo, e sarà un Regno di grazia, di santità, di amore, di giustizia e di pace. Col suo divino Amore aprirà le porte dei cuori e illuminerà tutte le coscienze. Ogni uomo vedrà se stesso nel fuoco bruciante della divina Verità. Sarà come un giudizio in piccolo. Poi Gesù Cristo porterà il suo glorioso Regno nel mondo." (22 maggio 1988).

La Madonna a don Gobbi: – "Allora lo Spirito Santo opererà il nuovo miracolo della trasformazione universale nel cuore e nella vita di tutti. I peccatori si convertiranno, i deboli saranno sostenuti, gli ammalati otterranno la guarigione, i fuorviati ritorneranno alla casa del Padre. Le vittime della separazione e della divisione ritroveranno la piena unità. Sarà così che si compirà il prodigio della seconda Pentecoste. Essa verrà col trionfo de mio Cuore Immacolato nel mondo." (4 giugno, 1995).

Recentemente Gesù ha affidato a Vassula Ryden le parole seguenti: [104]

104
  • [104] Su Vassula, vedi la nota n. 26.

Gesù a Vassula Ryden: "Io che sono l’autore d’inestimabili meraviglie, sto per aprire i cieli, e farvi conoscere il mistero del mio disegno: l’effusione del mio Spirito Santo. Questa promessa è nelle Scritture. Il mio Spirito agirà sulla creazione come mai l’avrà fatto prima. La solleverà verso il Cielo in tutte le maniere. Porterà vicino al Cielo tutto ciò che è sulla terra, lo porterà il più vicino possibile. Vassula, Io che dirigo ogni cosa, e decido secondo la mia Volontà, non ho mai tradito una promessa. [...] Come ti ho detto, sto per mandare a pezzi le barriere delle vostre divisioni, e questo tramite la potenza e la grazia del mio Spirito Santo. Sto per unirvi in un solo Corpo, e questo per il mio onore."

 

4 - Messaggi del Cielo sull’Era nuova.

Perché tante apparizioni in questi tempi? Qualche anno fa questa domanda era sulla bocca di molti, ma ora è svanita anch’essa, e le persone che danno peso alle apparizioni soprannaturali sono un numero esiguo. È come se tutti si fossero stancati di ricevere messaggi celesti. Eppure nulla è più importante di questi messaggi, che ci dicono e ridicono che questi tempi sono preziosi per preparare l’Era nuova. Nel “Libro azzurro” di don Stefano Gobbi si trova il testo seguente:

La Madonna a don Gobbi: – "È vicino il Regno glorioso di Cristo, che si stabilirà fra voi con la seconda venuta di Gesù nel mondo. È il suo ritorno nella gloria. È il suo glorioso ritorno per instaurare fra voi il suo Regno, e riportare l’intera umanità, redenta con il suo preziosissimo sangue, allo stato del suo nuovo Paradiso terrestre. Quanto si prepara è cosa tanto grande che mai è stata dalla creazione del mondo. Preparatevi con umiltà, con fede, e con intensa preghiera. Preparatevi raccogliendovi tutti nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato. Preparatevi nel silenzio e nell’attesa. ... Con un piccolo numero di questi piccoli bambini, il Signore instaurerà presto sulla terra il suo glorioso Regno d’amore, di santità e di pace." (13 ottobre 1990).

Come saranno la futura Chiesa e la futura Umanità? È normale, mi sembra, che il corpo della Chiesa risuscitata sia come quello di Gesù risuscitato: glorioso. Su tale argomento il brano seguente è per noi di grande interesse.

Gesù a Vassula Ryden: "Come in passato già lo dissi davanti a tutti, ve lo ridico ora: un tempo verrà – e l’ora è vicina – in cui il vostro spirito, benché in mezzo agli uomini, sarà in Cielo a glorificare la nostra Santità trinitaria. Mentre il vostro corpo si muoverà tra gli uomini, la vostra anima ed il vostro spirito, catturati nella mia Volontà e riempiti della nobiltà della mia Luce, saranno simili a quelli degli angeli. Camminerete nell’Eden, in Paradiso, tra gli angeli e i santi, perché la vostra unione con Me sarà completa. (...) Ah! Sarà la nostra gioia il rispecchiarci in voi. Avrete in voi l’immagine di quel Dio mai visto, ed in voi Noi contempleremo il Cielo. Possedendo Noi sarete capaci di condurre quel tipo di vita che ci aspettavamo da voi, una vita che raggiungerà la conoscenza più completa della nostra Divina Volontà, grazie ad una saggezza e a una comprensione spirituale perfette. La vita che voi condurrete, bambini miei carissimi, voi che siete stati creati per le nostre Corti Imperiali sarà sotto tutti gli aspetti conforme al mio Pensiero. Vi santificherò, e riceverete il potere di diventare devoti completamente. Benché tutte queste cose siano state già annunciate nel Messaggio di Verità, molto pochi tra di voi hanno capito la mia Parola. Oggi il mondo sente, ma non capisce proprio. Vede, ma contempla immagini che per lui non hanno significato." [105]

105
  • [105] Sulla persona di Vassula Ryden, vedi la nota n. 26.

 

VASSULA RYDEN:

Messaggera di Dio. Ha ricevuto come missione
di prodigarsi alla riunificazione delle Chiese cristiane.
I suoi libri hanno per titolo: “La Vera Vita in Dio”.

Coloro che accettano le parole appena ascoltate si rendono conto che a cambiare la faccia della terra sarà l’ideale del Divin Volere, quello che Dio ci propone tramite Luisa Piccarreta. La scelta che gli uomini faranno di vivere nel Divin Volere trasformerà le loro anime in altrettanti Paradisi, e l’associazione di tutti questi Paradisi individuali finirà per costituire il grande Paradiso terrestre finale. [106] Tutto questo ci permette di dedurre che il genere umano, creato nella santità (santità d’innocenza), si spegnerà pure nella santità (santità di penitenza). [107] La grande notizia del tempo presente potrebbe quindi essere formulata nel modo seguente:

106, 107
  • [106] Queste parole descrivono il Paradiso Terrestre che sta per venire, parte conclusiva del Piano divino di Salvezza. Il Piano di Dio appare formato da tre parti distinte, ma connesse tra di loro e solidari l’una dell’altra: Creazione, Redenzione, Santificazione. Questo Piano triplice ci fa pensare inevitabilmente al Padre, al Figlio, e allo Spirito Santo. Di queste tre parti, la terza è quella che ci riguarda più da vicino, visto che è imminente. Essa sorpassa in bellezza tutto ciò che noi potremmo immaginare. (Su Luisa Piccarreta, leggere le sezioni # 6 e # 7 del presente capitolo. Sul tema del Piano generale di Dio Uno e Trino rileggere la seconda sezione del primo capitolo, sezione intitolata:“L’Equazione (triplice) del Creatore (trinitario)”).
  • [107]  Su questi due tipi di santità, vedi la nota 25.

"Il Piano di Dio sarà riattivato là dove il Peccato originale lo ha interrotto. A riattivarlo sarà un atto di volontà umana contrario a quello che Adamo ed Eva hanno compiuto rifiutando la Volontà di Dio (per seguire la loro propria)."

L’esempio che segue è tratto dal mondo delle automobili, e ci dà un’idea di che mondo ci aspetta. L’umanità attuale è come un’automobile accidentata. L’incidente che ha avuto si chiama “Peccato Originale”. Ognuno sa che un’automobile che già fu coinvolta in un incidente stradale non è più quella di prima, soprattutto se l’incidente era grave. Nei casi meno disperati la macchina può ancora avanzare, ma con estrema fatica. L’incidente l’ha mezza distrutta, e tutto vi è precario: vetri rotti, carrozzeria contorta, volante incrinato, leve di comando che funzionano sì e no, freni che frenano e non frenano... Tutto è precario, e assieme al conforto è sparita la sicurezza. L’uomo sensato deplora l’incidente, ma non si lascia abbattere oltre misura, anche perché suo Padre gli ha promesso che un giorno Lui stesso rimetterà il veicolo a nuovo. Quel giorno è arrivato, perché Dio Padre ci manda a dire che sta per iniziare un nuovo corso di eventi. Ci manda a dire che grazie al suo intervento e alla nostra collaborazione, l’umanità sarà come un’auto rimessa a nuovo. Dell’incidente non si vedranno più le tracce. Del Peccato originale rimarrà sì e no il ricordo.

Per inaugurare questo suo Nuovo Regno, che sarà un regno di giustizia, di verità, e di pace, Gesù ritornerà nella gloria. Non può non essere vero. È da credersi. Si tratta della Venuta Intermedia di Gesù, della sua Parusia Intermedia. Siamo alla vigilia di un’Era Nuova di pace, quella che S. Giovanni descrive in Apocalisse 20, 1-6. L’Eterno Padre mantiene la promessa che fece all’Umanità quando Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso Terrestre, quello iniziale. [108]

108
  • [108] Il New Age è una contraffazione dell’Era Nuova.

Nel supplemento n. 11 di “La vera vita in Dio”, di Vassula Ryden [109] si possono leggere le parole seguenti:

109
  • [109] Su Vassula vedi la nota n. 26.

Gesù a Vassula Ryden: "Ornerò questa terra in una Primavera, la mia Primavera. Che cos’è la Primavera di Yahvé? La mia Primavera, o miei eletti, sarà quando la mia intera creazione brillerà di fulgida luce. Il battesimo della Purificazione vi avrà riformato secondo la vostra immagine iniziale, e grazie a questa Purificazione ognuno aspirerà a una più intima unione d’amore con Me. I vostri cuori cercheranno con ardore la Verità, la Via, e la Vita. La vostra anima, dotata del mio Spirito di grazia, sarà resa perfetta nella Verità, e così potrà gustare sapori inebrianti. Non esisterà più la vostra immagine opaca perché Io, vostro Sposo, e il più dolce dei Padri, brillerò su di voi. L’Amore è sulla via del ritorno per restaurare il suo Regno. Sarà il mio Regno terrestre, e la mia Volontà sarà fatta sulla terra come lo è in cielo. L’ora del pentimento è dunque l’ora presente, quella di adesso. È un’epoca cattiva, ma le vostre vite la devono redimere. Rinunciate alla vostra volontà e troverete grazia presso di Me riconoscendo quello che è la mia Volontà. Ah! Vassula benedetta della mia Chiamata, diffondi le mie parole in fiumi di misericordia e di speranza. ..."

Perché è bene prepararsi a questa nuova Era? Perché l’uomo prepara sempre in anticipo le cose importanti che desidera fare: feste, matrimoni, discorsi, concerti, cerimonie, etc. Nulla è più importante di questa nuova Terra Promessa.

Gesù a JNSR: "Dopo l’Evangelizzazione del mondo intero, allora scenderò dal Cielo, e il mio Nome sarà cantato anche dagli uccellini del nido. La natura intera canterà il mio Ritorno glorioso. Il Vento d’Amore è già alle vostre porte. Ed ecco che Io vengo. Amen." [110]

110
  • [110] Messaggio ricevuto il 20 luglio 1997 dalla messaggera francese JNSR. (JNSR = Je Ne Suis Rien = Sono un Niente.)

Il lavoro che la Madonna sta facendo per preparare i nostri cuori a vivere bene i gravi avvenimenti che ci aspettano, le sue numerose apparizioni, le sue locuzioni interiori, tutto il suo comportamento attuale fanno pensare a una mamma che si prodiga in tutti i modi per salvare i suoi figli. Per Maria noi siamo figli, ma figli che dispongono di un libero arbitrio. In virtù di esso noi siamo liberi di accettare l’acqua e le cure che ci sono offerte in questi tempi di siccità, oppure rifiutarle. Se le rifiutiamo, che conseguenze non avrà il nostro rifiuto?

 

5 – La risurrezione della Chiesa secondo S. Giovanni, don Gobbi, Maria Valtorta.

C’è forse un rapporto fra la risurrezione di cui parliamo dall’inizio di questo libro e la risurrezione di cui S. Giovanni parla nell’Apocalisse? Il rapporto c’è, e ci fa pensare che forse si tratta della stessa risurrezione. Per verificare se ciò è vero, la cosa migliore è di confrontare i testi che da una parte come dall’altra ci parlano di risurrezione. A tale scopo siamo in grado di esaminare tre fonti di informazione: la prima fonte è don Stefano Gobbi (tre testi), la seconda è S. Giovanni (un passo dell’Apocalisse), la terza è Maria Valtorta (un passo de: “I Quaderni”). I tre testi di don Stefano Gobbi ci parlano di risurrezione, ce l’annunziano come imminente, ce la descrivono.

La Madonna a don Stefano Gobbi: – "La nuova era che vi attende [...] è la Gerusalemme celeste che discende dal Cielo sulla terra, per trasformarla completamente, e formare così i nuovi cieli e la nuova terra. [...] La nuova era che vi annuncio coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre celeste: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”. [...] La nuova era che vi preparo coincide con la sconfitta di Satana e del suo universale dominio. Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato con tutti gli spiriti cattivi, e rinchiuso nell’inferno da dove non potrà uscire per nuocere nel mondo." (15 agosto 1991).

La Madonna a don Stefano Gobbi: – "In questa creazione, rinnovata da una perfetta comunione di vita col Padre, Gesù Cristo instaurerà il suo Regno di gloria, perché l’opera della sua divina Redenzione possa avere il suo perfetto compimento. Lo Spirito Santo aprirà i cuori e le menti in modo che tutti possano adempiere il volere del Padre e del Figlio, così che sulla terra sia perfettamente realizzata la Divina Volontà, come in cielo." (22 novembre, 1992).

La Madonna a don Stefano Gobbi: – "Il momento del rinnovamento universale si avvicina. Satana sarà sconfitto, il potere del male distrutto. Gesù instaurerà il suo Regno di gloria in mezzo a voi, ed è così che saranno stabiliti i cieli nuovi e la terra nuova." (1 gennaio 1995).

Dal canto suo, l’evangelista S. Giovanni scrive: «Beati e santi coloro che saranno ammessi alla prima risurrezione ! La seconda morte non avrà nessun potere su di loro, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, con chi regneranno per mille anni." [111]

111
  • [111] Ap 20, 1-6: Il Regno del millennio felice. «Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico cioè il diavolo, satana e lo incatenò per mille anni. Lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse, e ne sigillò la porta sopra di lui perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo, questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni, e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua, e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. COSTORO ripresero vita, e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni."

Questo testo di S. Giovanni solleva nuvole di domande nello spirito dei lettori dell’Apocalisse. Fra queste ce ne sono tre che sembrano più frequenti:

Domanda # 1: Che significa “prima” risurrezione nel linguaggio di S. Giovanni?
Domanda # 2: Chi avrà il privilegio di ritornare sulla terra a quelle condizioni?
Domanda # 3: Chi sono i “COSTORO” ?

 

Tentativo di risposta alla domanda # 1.

Che significa “prima” risurrezione nel linguaggio di S. Giovanni? Siccome S. Giovanni parla di “due” risurrezioni, prima e seconda, la cosa implica l’esistenza di due morti (e parallelamente di due tipi di morte). La prima morte sarebbe individuale, la seconda mondiale (parallelamente: il primo tipo di morte sarebbe fisico, il secondo spirituale). Su questa base, la “prima” risurrezione farebbe seguito alla morte chiamata da S. Giovanni “prima morte”, quella individuale e soltanto fisica, invece la “seconda” risurrezione farebbe seguito alla morte finale, quella del mondo (Giudizio Universale).

Ragionamento: se ad essere dichiarato morto è soltanto il corpo, in questo caso è lecito supporre (ammettere come ipotesi) che durante il Millennio di Pace la persona morta fisicamente, ma non spiritualmente, possa ritornare sulla terra come: “Sacerdote di Dio e del Cristo”, se Dio la giudica degna di questo, e la persona è d’accordo. Ma se la morte dell’individuo è quella dello spirito (seconda morte), S. Giovanni dice che nessuna risurrezione è più possibile per detto individuo. L’espressione: “La seconda morte (quella dello spirito) non avrà potere su di essi” sembra indicare che questi “Sacerdoti di Dio e del Cristo”, benché viventi sulla terra per una seconda volta, sarebbero sicuri di essere già salvi visto che la morte dello spirito (chiamata “seconda morte” da S. Giovanni) non avrebbe più “nessun potere su di essi”. [112]

112
  • [112] Sembra che qualche caso di risurrezione si sia già prodotto.

 

Tentativo di risposta alla domanda # 2:

“Chi potrà avere il privilegio di ritornare sulla terra [113] a quelle condizioni?” La mia risposta è nelle parole stesse di S. Giovanni: “Contrariamente agli altri morti che non ripresero vita che alla fine dei mille anni, COSTORO ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni”.

113
  • [113] “Ritornare sulla terra”? Il concetto di risurrezione è all’opposto di quello di reincarnazione.

 

Tentativo di risposta alla domanda # 3.

"Chi sono i “COSTORO”?» La mia risposta è ancora nelle le parole di S. Giovanni: sono le persone «che avevano rifiutato di adorare la Bestia e la sua immagine, e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano." [114]

114
  • [114] Questa espressione sacra è quella di Ap 20, 4, ma nessuno la poteva comprendere prima del 1989. In quell’anno la Madonna la spiegò a don Stefano Gobbi. Il vocabolo “Vergine della Rivelazione” è quello che la Madonna ha preso quand’è apparsa a Bruno Cornacchiola, che l’ha vista con il libro dell’Apocalisse in mano. (Apocalisse = Rivelazione). Ciò avvenne verso la fine degli anni quaranta. Anni dopo, nel 1989 appunto, la “Vergine della Rivelazione” e “Regina dei Profeti” ha spiegato il “Libro sigillato” (l’Apocalisse) nei suoi significati nascosti tramite don Stefano Gobbi.

La risurrezione di cui S. Giovanni parla nell’Apocalisse è forse una specie di biglietto d’entrata che permetterà agli eletti di essere ammessi nel Paradiso Terrestre finale? Il testo seguente permetterà al lettore di dare lui stesso la risposta che più lo convince.

Gesù a Maria Valtorta: "Continuo a parlare ai miei precursori, a coloro che col loro olocausto preparano le vie del Signore, e evangelizzano senza altra forma che non sia quella della loro vita santa. Gioite, o miei servi fedeli, che non vi accontentate di salvare la vostra anima, ma vi offrite perché la Luce vinca sulle Tenebre, e la salvezza sia data a molti che ora di essa non sono ansiosi. Quando sarà la mia ora, non sarò solo a regnare. Voi sarete con Me. Fin da questa terra sarete con Me durante il mio Regno d’amore e di pace. Non ve l’ho forse promesso che voi sarete dove Io sarò, e che avrete un posto nel mio Regno?
Come dignitari di una reggia, i vostri spiriti mi saranno corona sulla terra servendomi come luminosi ministri. Essi erediteranno quel possesso della Terra che Io ho promesso ai mansueti,
[115] e che diventerà possesso dei cieli quando la Terra più non sarà. Molto prima di quell’ora, voi, o giusti, possederete il Cielo. Esso sta già aperto a ricevervi nell’ora del vostro transito fuori dal carcere attuale. Ma allora [dopo il Giudizio Universale] sarà possesso fulgido e completo, cognito a tutte le creature, assunzione alla gloria anche della carne con la quale avete conquistato il Cielo facendo di essa il principale strumento di sacrificio per fedeltà al vostro Dio. Vincitori di Satana che la carne ha corrotto, vincitori del senso che in voi si agita per eredità di peccato e per aizzamento di Satana, possederete l’Universo assieme al vostro Dio, e sarete specchi di Dio che apparirà nelle vostre carni glorificate in tutto il suo splendore. Simili al Padre sarete, o figli santi.” (Una noticina di Maria Valtorta ci avverte che qui è intervenuto Dio Padre per continuare il discorso.)

Simili a Gesù, Figlio mio santissimo. Simili a Maria, Regina nostra. Del Padre avete la somiglianza intellettiva e dei due gloriosissimi Viventi in Cielo la somiglianza umana. E poiché avere l’Intelletto è come avere la Parola e l’Amore, e dove è Uno sono i Due altri della Triade perfetta, voi avendo la somiglianza del Padre sarete possessori di quella Perfezione che fece l’uomo simile a Lui e lo elesse per figlio. Prima di quell’ora sarete i dignitari di mio Figlio, vedrete il miracolo d’amore di una Terra immersa nella pace e volta a udire Dio. Conoscerete quale sarebbe stato il vivere dell’uomo se non avesse avvilito se stesso col connubio di Satana. Non sarete defraudati di quest’ora, [l’ora del Regno di Dio su questa Terra] o amorosi seguaci dell’Amore fatto carne. Quello che ora udite suonare in voi, parola del mio Figlio ai suoi più diletti, lo udrete suonare ai quattro punti del globo, e vedrete gli uomini accorrere per sete della scienza vera." [116]

116
  • [116] Cf.: "I Quaderni", primo volume (1943), pp. 565-566.

 

Maria Valtorta

Mistica italiana autrice dei dieci volumi: L’Evangelo come mi è stato rivelato,
e di altre opere dette “minori” fra le quali i tre volumi intitolati: I Quaderni”.

 

La conclusione di questo studio comparativo tra la voce di don Stefano Gobbi (“Libro azzurro”), quella di S. Giovanni (“Apocalisse”), e quella di Maria Valtorta (“I Quaderni”), è che Dio ha disposto le cose in modo che al Paradiso Terrestre iniziale faccia eco un Paradiso Terrestre finale. Ciò significa che la parte finale della storia umana sarà come il riflesso di quella iniziale, con la differenza che alla santità d’innocenza di Adamo ed Eva si sostituirà una santità di penitenza. [117]

117
  • [117] Vedere capitolo I, sezione # 4, nota 5.

Accettando di rimpiazzare la nostra volontà umana con quella divina, la figliolanza divina diventerà per noi una cosa concreta, assoluta, sicura. Saremo dei nuovi Adamo, delle nuove Eva, dei veri, autentici Figli di Dio. Per aiutare l’Umanità a capire questo, il Signore si è servito di tante voci Profetiche, tra le quali quella di Luisa Piccarreta. Il suo importantissimo messaggio è presentato nelle pagine che seguono (sezioni # 6 e # 7, e annesso successivo).

L’albero della Redenzione che Gesù ha piantato due mila anni fa ha raggiunto l’età adulta. I suoi frutti sono maturi, la loro raccolta è imminente.

 

6 - Luisa Piccarreta: I tre “Fiat” della Trinità.

Luisa Piccarreta [118] è stata scelta da Dio per far conoscere al mondo l’ideale del Divin Volere. Essa è anche conosciuta come la messaggera del Terzo “Fiat” di Dio. “Fiat” è una parola latina che significa: “Che ciò sia fatto”. Esempio: “Fiat lux” = “Che la luce sia fatta”. Luisa dice che il “Fiat” divino è triplice, proprio come la Santissima Trinità. Essa ci rivela pure che l’umanità di oggi è alle soglie del terzo di questi “Fiat” divini, quello della Santificazione. Per capire meglio, il lettore è invitato a osservare i quadri che seguono.

118
  • [118] Luisa Piccarreta ha vissuto a Corato dal 1865 al 1947. I suoi concittadini solevano chiamarla “Luisa la Santa”. A partire dall’età di 10 anni ha vissuto fenomeni mistici che l’hanno spinta, poco a poco, ad offrire la sua vita a Dio, per amore, per imitare Gesù nella sua Passione. Si è quindi ammalata, e la malattia l’ha obbligata a rimanere a letto per il resto della sua vita. Alla sua morte, sopravvenuta all’età di 82 anni, non è stato possibile raddrizzare il suo corpo, che durante i numerosi anni di degenza aveva finito per prendere la forma di una “L”. Per la sepoltura le è stata fabbricata una bara speciale, essa pure in forma di “L”. Oltre alla sua corrispondenza, Luisa ha lasciato 36 quaderni manoscritti che parlano del Divin Volere in noi e tra di noi. (In noi = corpo individuale. Tra di noi = corpo sociale). Questi manoscritti, dopo essere stati confiscati dalle autorità ecclesiastiche per ragioni ancora mal definite, sono stati dimenticati per 58 anni negli archivi vaticani. Recentemente sono stati recuperati grazie all’intervento provvidenziale di due vescovi, Mgr Carata e Mgr Cassati, ex-titolari della diocesi di Trani, dov’è situata la cittadina di Corato. Ispirati senza dubbio dall’alto, questi due vescovi si sono dedicati alla riabilitazione di Luisa, ed hanno introdotto la sua causa di beatificazione presso le autorità vaticane. La persecuzione che per tanti anni è stata quella di Luisa Piccarreta, fa pensare alla persecuzione che per tanti anni è stata quella di Suor Faustina Kowalska, l’apostolo dell’Amore Misericordioso.

Il primo di questi quadri mostra che il Piano generale di Dio implica l’intervento delle Tre Persone della Santissima Trinità, ciascuna nel momento che le è riservato. Per esempio, il primo “Fiat” Trinitario è quello del Padre (Creazione), il secondo quello del Figlio (Redenzione), e il terzo quello dello Spirito Santo (Santificazione).

 

Quadro # 1:

Primo “Fiat” divino
PADRE
Sia fatta la Luce.
(“Fiat Lux”)
CREAZIONE
Vita fisica
Dio è vita.

Secondo “Fiat” divino
FIGLIO
Sia fatta la Redenzione.
(“Fiat Redemptio”)
REDENZIONE
Vita spirituale
Dio è amore.

Terzo “Fiat” divino
SPIRITO SANTO
Sia fatta la Santificazione.
(“Fiat Sanctificatio”)
SANTIFICAZIONE
Vita divina
Dio è santità.

 

Questi tre “Fiat” esistono sul piano universale, ma anche sul piano individuale, quello nostro, personale, perché ognuno di noi è come un piccolo universo (microcosmo) fatto però all’immagine di quello grande (macrocosmo). Questi tre “Fiat” sono per ognuno di noi l’equivalente di tre nascite:

1) Nascita alla vita fisica;

2) Nascita alla vita spirituale;

3) Nascita alla vita divina.

 

La vita fisica ci è concessa dalla prima Persona trinitaria (Dio Padre), quella spirituale dalla seconda Persona trinitaria (Dio Figlio), e quella divina dalla terza Persona trinitaria (Dio Spirito Santo). Chi accetta da Dio la vita fisica accetta da Dio un dono grandissimo; chi accetta da Dio la vita spirituale, accetta da Dio un dono ancora più grande; chi accetta da Dio la vita divina, accetta da Dio il massimo dei doni. Questo terzo dono, della Vita divina, è legato ai primi due ma superiore ad essi. La Vita divina è una Vita senza limiti che Dio concede agli esseri umani che dimostrano di apprezzare l’adozione divina (che dimostrano di apprezzare di essere da Lui addottati come figli). Questo spiega, almeno in parte, l’invidia tremenda che gli Angeli dannati hanno sempre nutrito – e tuttora nutrono – nei confronti della creatura umana.

 

Quadro # 2:

IL PIANO DIVINO
Tre periodi

1
Era di Giustizia

2
Era di Misericordia

3
Era di Santità

 

L’evidenza mostra che il terzo Testamento, quello venturo, corrisponde al Millennio felice che S. Giovanni descrive nell’Apocalisse (Ap 20, 1-6). I messaggi di Luisa sottintendono che l’umanità di detto Millennio vivrà felice grazie al Divin Volere. Se una persona accetta di dare la precedenza alla Volontà Divina anziché dare la precedenza alla sua propria, tale persona dimostra di amare Dio sopra ogni cosa, di amarlo anche più di se stessa.

Se il Divin Volere potesse essere paragonato a una sorgente, la Nuova Era è il ruscello che si forma partendo da essa. L’uomo che si sente attirato dal Divin Volere costruisce la sua dimora sulle rive di detto ruscello, e nel berne l’acqua trova la felicità per la quale Dio l’ha creato. La Nuova Era assomiglia a quel Paradiso che Adamo ed Eva hanno conosciuto prima del Peccato originale.

Quadro # 3:

Il primo "Fiat" di Dio è quello del Padre (Creazione),
il secondo è quello del Figlio (Redenzione),
il terzo è quello dello Spirito Santo (Santificazione).
* * *
Siccome la coesione divina è coesione perfetta, ogni volta che una delle Tre Persone trinitarie interviene per realizzare la parte di Piano che è la sua, è come se le Tre Persone fossero tutte presenti (con la loro rispettiva Volontà) nell’azione divina in corso.

“Dio è Amore”. Riflettendo sulle pagine di Luisa Piccarreta è facile dedurre che l’elemento essenziale che forma l’unità Trinitaria è l’Amore. Siccome l’Amore divino è amore perfetto, è possibile concludere che le tre Volontà divine formano una sola ed unica Volontà. Il loro Amore reciproco, perfetto com’è, le unifica perfettamente. Ecco il motivo per cui Dio è unico, benché formato da tre Persone. Si tratta di tre Volontà distinte, ma unificate alla perfezione (dall’Amore che le abita).

Gli stessi maestri che ci hanno insegnato che “Dio è Amore”, ci hanno pure insegnato che l’amore è attivo per definizione. Dato che Dio è Amore, e che l’amore è attivo per definizione, ne risulta che in Dio c’è sempre azione, un’azione derivante dall’Amore. La parola latina che rappresenta una forma di vita che si realizza a partire da una volontà capace di concepirla è: “Fiat”. (Traduzione: “Che ciò avvenga” ). Ne deriva che se il concetto espresso dalla parola “fiat” è fuso col concetto della parola “amore”, questa fusione riesce a dare una spiegazione umana di “Dio”, giacché l’unione dei due concetti ne fa nascere un terzo che potrebbe chiamarsi: Potenza d’amore sempre attiva. [119]

119
  • [119] “Potenza Divina d’Amore” è la definizione che lo Spirito Santo ha dato di se stesso a Madre Carolina Venturella. (Questa espressione ci aiuta a capire che il Dio unico e trinitario che ci ha creati “a sua immagine., ha agito per amore. Dunque, essendo stati concepiti per Amore e “all’immagine” di questo Amore, noi non possiamo realizzare la nostra felicità lontano da Esso. S. Agostino dice: “Ci hai creati per Te, Signore, ed il nostro spirito non trova pace finché non si riposa in Te” ).

Luisa Piccarreta ha vissuto nell’isolamento ma le voci profetiche che dall’esterno confermano il suo insegnamento sono assai numerose. Tra queste voci è possibile annoverare le due che seguono.

La Madonna a don Gobbi: "La Nuova Era che vi annuncio coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre celeste. “Sia fatta la tua volontà sulla terra come in Cielo”. È il tempo in cui dalle creature si compie il Divin Volere del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Dal perfetto adempimento del Divin Volere viene rinnovato tutto il mondo, perché Dio vi trova come il suo nuovo giardino dell’Eden, in cui può abitare in amorevole compagnia con le sue creature." (15 agosto 1991).

Gesù a Vassula Ryden: "Finché rimarrete attaccati a questo mondo transitorio, non riuscirete a capire che per trasformare i vostri pensieri in nobili pensieri è necessario che vi abbandoniate anima e corpo allo Spirito Santo. Soltanto allora sarà fatta la mia Volontà, e cioè: dopo che avrete assorbito in voi la potenza della Divinità. Solo allora si compirà in voi la mia Opera, e si compirà in virtù di questa divina nobiltà di pensiero, di questo stato di divina grazia che in voi si sarà installato. [...] A proposito di coloro che sembrano vicini al mio Cuore perché tengono le chiavi del mio Regno, neppure loro hanno capito. Lo prova il fatto che quando il mio Soffio divino manda il suo profumo per rinnovarvi, sì, quando il mio Spirito Santo scende dal più alto dei Cieli per infuocare la terra come per un bacio battesimale, essi ce la mettono tutta per spegnere il fuoco di questo mio Spirito. S’impauriscono al di là del ragionevole davanti alla mia Voce che oggi si fa sentire, e fanno di tutto per soffocarla. Fanno questo malgrado aspirino ardentemente ad offrirmi atti di devozione, azioni di grazia, e malgrado trattino il loro corpo severamente, emulando in questo quelli che ho già assunto nella gloria. Ah! Giglio mio! Il tuo Creatore ti dice questo affinché tu vada a dire ai miei: “Yahvé, il mio Signore e Padre graziosissimo, ci ornerà dei suoi abiti imperiali, e la terra sarà ornata dei tesori nascosti che così gentilmente ci ha tenuti in serbo per questo tempo”." [120]

120
  • [120] Sulla persona di Vassula Ryden, vedi la nota n. 26. Il brano qui riportato proviene dalle pagine 61-64 del supplemento francese n. 11 di “La vraie Vie en Dieu”, che riporta i messaggi ricevuti da Vassula tra il 21 maggio 1997 e il 22 giugno 1998.

 

7 - Luisa Piccarreta: ritornare al Divin Volere (rinunciando a quello umano, il nostro).

L’ideale che Luisa Piccarreta ci propone è molto elevato, benché semplice da praticarsi. Secondo questo ideale non si tratta solo di fare la Volontà di Dio, ma di vivere nella Volontà di Dio, come ha fatto la Madonna, e come Luisa Piccarreta si è sempre sforzata di fare. [121]

121
  • [121] Un esempio della differenza che c’è tra fare la Divina Volontà e vivere nella Divina Volontà si può avere leggendo l’annesso intitolato: «Come interpretare il “Vivere nel Divin Volere”», che si trova a seguito del presente capitolo, prima delle sette sezioni dell’appendice finale.

 

LUISA PICCARRETA
(1865 - 1947)

La piccola Figlia della Divina Volontà,
l'annunciatrice del terzo “Fiat” divino,
l'apostolo del “mistico innesto” nel Divin Volere.

 

Per vivere nel Divin Volere l’uomo deve rimpiazzare la sua volontà umana con quella divina. Questo lo può fare se accetta di offrire a Dio la propria volontà in cambio di quella divina. La persona offre a Dio la sua volontà umana in sacrificio di olocausto, ed il resto lo fa il Signore. Quello che il Signore fa è come un innesto, ma innesto di natura spirituale, e quindi mistico. In altre parole, se una persona vuole che l’“innesto” si operi in lei, essa prende l’iniziativa di rinunciare alla sua volontà umana, che è come un ramo “selvatico”, e di offrirla a Dio in cambio della Volontà divina, che è un ramo preziosissimo. [122] Allora Dio, come un buon Vignaiolo, rimpiazza il ramo da noi reciso. Lo rimpiazza con un innesto nuovo, la cui linfa è di natura divina, perché è la sua, cioè la sua Volontà. Ma attenzione, quello che Dio vuol fare in noi come Vignaiolo non lo farà senza il nostro consenso. Egli agisce in noi, ma solo quando gliene diamo il permesso, perché siamo “viti” vive, intelligenti, e libere. Agisce in risposta alle nostre preghiere, alle nostre suppliche, perché non vuole forzare nessuno, ma rispettare in tutto, e sempre, la libertà che ci ha data. Nei nostri confronti Dio si è dato una legge, basata sull’amore, che Gli dice di non intervenire in noi – nemmeno per guarirci! – se prima non Gli abbiamo dato il nostro consenso, se non è sicuro al 100% che questo consenso glielo abbiamo dato liberamente, e per amore.

122
  • [122] Questa volontà è la stessa di quella che ci ha traditi nella persona dei nostri Progenitori (Adamo ed Eva). Essa può essere paragonata ad un ramo selvatico che conviene recidere e rimpiazzare con un nuovo innesto.

Ma è proprio vero che c’è un vantaggio a chiedere a Dio di realizzare in noi questo “innesto mistico” ? Certo! Un vantaggio immenso! Le anime “innestate” finiscono per sentirsi in Paradiso. Quando un’anima accoglie in sè la Divina Volontà, e lo fa con amore, per amore, al punto che la suddetta Volontà può fissarvi liberamente la sua dimora, in modo stabile e sicuro, quell’anima diventa Paradiso, non può rimanere più a lungo quello che è. Se già non è Paradiso, lo diventa, ed è cosa normale, perché la linfa di Dio, che è la sua Divina Volontà, trasforma in Paradiso il posto dove risiede, sia che si tratti dell’anima di un individuo, oppure dell’anima di una collettività. Le persone e le comunità che accettano l’innesto mistico finiscono per abbandonare l’orgoglio, la ribellione, l’egoismo, tutti quei “virus” che il Peccato originale ha generato in noi, esseri umani. Li abbandonano per forza di cose, come fanno quei rami innestati che inevitabilmente finiscono per produrre la qualità dei frutti del nuovo innesto.

Per noi che viviamo in questo tempo di transizione purificatrice, è un conforto il sapere che nel corso del millennio che è appena iniziato, questo ideale di vita santa sarà adottato dalla quasi totalità degli esseri umani, e farà nascere sulla nostra terra l’Era nuova, il Millennio felice, l’Era dello Spirito Santo. [123] Questo è quanto ci lasciano intravedere i messaggi dei Profeti cristiani contemporanei, compresi quelli di Luisa Piccarreta.

123
  • [123] Vedi la nota n. 117.

 

8 - Divin Volere: Tre esempi.

Sulla base degli insegnamenti di Luisa Piccarreta [124] molti lettori s’interrogano sulla differenza che c’è tra fare la Divina Volontà e vivere nella Divina Volontà. Avevo anch’io questo problema, e avendo chiesto aiuto al Signore, la spiegazione mi è venuta in tre successivi momenti, con tre immagini diverse.

124
  • [124] Su Luisa Piccarreta, rivedere la nota n. 124.

 

1 - Autista privato:

Mentre riflettevo sul contenuto di un articolo che avevo appena letto in una rivista che parlava di automobili, mi sono trovato mentalmente alla guida della mia automobile. Solita posizione, il volante tra le mani. Sentendo che al mio fianco c’era un passeggero, mi sono girato a destra per vedere chi era. Con mia grande sorpresa ho scoperto che si trattava di Gesù. Proprio Lui, in persona! Stava lì, seduto a mio fianco, tranquillo, e occasionalmente mi dava un buon consiglio su che strada prendere, dove girare, quando rallentare, eccetera. Io lo ascoltavo, e seguivo i suoi consigli con sincera gratitudine, anche perché vedevo che mi erano di grande aiuto.

“Questo è fare la Volontà divina”, mi sono sentito dire all’interno da una voce silenziosa.

Qualche istante dopo mi sono trovato seduto come passeggero, alla destra dell’autista. Guardando verso sinistra per vedere chi guidava, ho scoperto con meraviglia che il mio illustre Passeggero di un momento prima, ora era diventato autista, il mio. Gesù in persona stava al volante della mia macchina e la guidava bene, come uno chauffeur di professione. Ci eravamo scambiati di posto, e con Gesù come autista mi sembrava che il mondo non era più quello di prima, nel senso che con Lui al volante non ci sarebbe potuto mai capitare un incidente grave. Mi sentivo al sicuro. Mentre Lui guidava avrei potuto persino chiudere gli occhi, e riposarmi.

“Questo è vivere nella Volontà divina”, mi ha suggerito dall’interno la voce silenziosa.

Ricordo di aver pensato, e forse detto: Ma è normale questo? È mai possibile che Dio mi faccia da autista? Non ci posso credere! A questo mio ragionamento Gesù ha risposto: Cos’è più facile, morire in croce o guidare la tua macchina, farti da autista? Siccome continuava a guidare la mia macchina con tanta naturalezza, gli ho ancora detto: Col privilegio dell’autista potrei quasi chiudere gli occhi, riposarmi la mente. E se mi addormento? Senza distrarsi dalla guida, il mio caro, divino, adorabile “Chauffeur” ha sorriso, poi mi ha detto: Se ti addormenti, penserò Io a tutto.

Da qui ho capito che quando l’uomo rinuncia alla propria volontà per vivere nella Volontà divina, è come se cedesse al Signore il volante della propria macchina, cioè la guida della propria vita. I vantaggi che ha non hanno fine. [125]

125
  • [125] Un conoscente, scettico di natura, mi ha fatto notare che questa immagine, secondo lui, invitava alla pigrizia spirituale, quella pigrizia che i teologi hanno l’abitudine di chiamare “quietismo”. Preoccupato dall’osservazione abbastanza pertinente, io ho chiesto aiuto al Signore. Il giorno seguente mi è accaduto un fatto singolare. Uno dei miei libri stava per cadere dalla mensola dov’era piazzato, e nel respingerlo per fargli riprendere il suo posto mi è venuto il desiderio di aprirlo. Caso o provvidenza, il mio sguardo si è posato su di una frase che sembrava scelta appositamente per rispondere alla domanda che dal giorno prima occupava la mia mente. La frase era di Gesù, e diceva: “A questa vita interiore si giunge non tanto scegliendo tale metodo di orazione anziché tal altro, ma accettando con piena volontà di lasciarsi modellare, e rimanendo interamente disponibile per questo. Nessuna paura: questa passività non ha nulla di riprovevole perché nel compimento del loro dovere queste anime saranno attive, e ciò nella misura stessa con la quale si lasceranno modellare dallo Spirito Santo”. (Divins Appels, p. 178. Questa traduzione è dell’autore J. De Parvulis).

 

2 - Gli scacchi.

Il giorno dopo mi permetto ancora di dire al Signore: Signore, non vi sembra che manchi qualcosa per far comprendere ancora meglio, e a tutti quanti, quello che ieri mi avete concesso di capire tramite l’immagine dell’autista privato? Non avreste per caso un’altra immagine per coloro che, spinti dalla buona volontà, hanno veramente sete di capire ancora meglio questa lezione? Mi sembra che...

Non ho finito di formulare la richiesta, che mi si presenta un’altra immagine. Vedo due Esseri che giocano a scacchi. Da solo non sarei mai riuscito a immaginare che Dio possa mettersi a giocare a scacchi col Diavolo. Eppure... Ma sento che si tratta di un’immagine, e che devo viverla. Mi applico quindi a capire l’immagine.

Innanzi tutto capisco che i pezzi del gioco che sono mossi sulla scacchiera sono degli esseri umani, nel senso che li rappresentano; e mi sembra addirittura di riconoscermi in una pedina, direi tra le più piccole... Mi rendo conto che al gioco degli scacchi anche una semplice pedina può essere preziosissima, se per esempio si trova al posto giusto, al momento giusto. Tutto dipende dalla strategia di colui che studia le mosse che deve fare.

Mentre osservo il gioco, mi diventa sempre più evidente che il Buon Dio è in posizione di svantaggio. Nell’immagine il Buon Dio è mio Papà. Penso: " È impossibile che mio Papà, che è Dio, non vinca la partita. Dio è più forte del Diavolo. Il Diavolo è una creatura, e non può vincere contro il suo Creatore. Il Creatore è necessariamente più intelligente delle sue creature, anche le più intelligenti."

Eppure... Lo svantaggio di mio Papà-Dio è ben visibile. Allora lo guardo con occhi pieni di ansia. Sono come un bambinello che guarda il Papà, lo sa onnipotente, e malgrado ciò lo vede indietreggiare di fronte a un brutto e misterioso avversario vestito di nero. Peggio ancora, vedo che a tratti a mio Papà gli vengono le lacrime agli occhi, o quasi, perché il gioco lo obbliga a cedere uno, due, o magari tre dei suoi pezzi, che per lui sono così preziosi ... Il bambino che sono nella visione si ribella all’idea che suo Papà, che è bravissimo, il più bravo di tutti, perda terreno di fronte a un avversario così brutto, ma brutto! Bambino in tutto, scopro per la prima volta l’esistenza del male: un qualcosa di brutto e di opprimente che sembra capace di sconfiggere il bello e il buono, di sopprimerlo, di ucciderlo, di annientarlo, il che per me non ha senso. Per la prima volta nella mia vita scopro l’esistenza del male e della morte, e ne soffro moltissimo. Non riesco a concepire che la morte possa vincere la vita, nemmeno in forma parziale, nemmeno per un istante. Il fanciullino che sono nella visione ha bisogno di un aiuto, di una luce, ha bisogno di una spiegazione che gli permetta di respingere un dubbio così schiacciante, così atroce ... Non potendone più mi metto a dire con voce di pianto: Papà … ! Papà … ! Papà … ! Non voglio che perdiate. Non voglio. Fate qualcosa. Siete Dio. Siete onnipotente. Lo so … lo so che siete onnipotente … e allora dovete vincere. Non potete perdere. Dovete vincere … vincere ... Voglio che siate il vincitore.

Mi sento schiacciato, pieno di dolore, immerso nel dispiacere, e mentre soffro di questa esperienza i miei occhi si mettono a guardare la scacchiera. La guardo, la fisso, e mentre la fisso … così, senza un motivo particolare, di punto in bianco... Teeh! Eccola! Ecco la spiegazione! Ce l’ho davanti agli occhi!

Scopro, infatti, che tutti i pezzi che appartengono a mio Papà hanno il privilegio di essere dotati di libertà, e che alcuni di essi, credendosi in posizione di svantaggio, anziché rimanere sul quadratino dove Dio li ha messi, si spostano da soli, chi verso un quadrato vicino, e chi più lontano ancora. Ed è questa loro mancanza di fiducia nei riguardi del Papà – mio e loro – che provoca la loro perdita, la loro squalifica.

Sempre nella visione, pur rimanendo il fanciullino che sento di essere, capisco che mio Papà è davvero onnipotente, ma che la libertà che la sua legge d’amore esige nei confronti dei pezzi presenti nel suo gioco, lo mette in una posizione di svantaggio di fronte all’Avversario. Invece nel campo di questi non c’è nessuna libertà. Al posto della libertà c’è la paura; ed è tramite la suddetta paura che l’Avversario riesce a mantenere ogni suo pezzo solidamente ancorato al quadratino che la sua diabolica intelligenza gli sceglie di volta in volta. [126]

126
  • [126] Coloro che in questa vita vendono la loro anima in cambio dei vantaggi materiali che il diavolo promette loro, e che effettivamente è in grado di fornire (soldi, poteri, onori, facili carriere), perdono la loro libertà anche su questa terra (chi in un modo, chi nell’altro). Per esempio, l’iniziazione massonica prevede che il candidato si impegni ad obbedire ciecamente agli ordini che gli arriveranno “dall’alto”. Ma chi c’è “in alto”? Visi mascherati, e chi non ubbidisce ai visi mascherati perde il lavoro, l’impiego, e poi la vita.

A questo punto mi ritrovo da questa parte della realtà, quella di tutti i giorni, e la voce silenziosa mi dice: «Mia cara, piccola pedina, ti ricordi quel testo che diceva che qualsiasi cosa avvenga, Io ricostruirò la mia Chiesa?» Me lo ricordo, sì, ma non con le parole esatte, e allora cerco il testo. Trovato il testo mi metto a rileggerlo. Porta la data del 19 marzo 1969, e dice: "Il mondo moderno è la mia rinnovata Passione. Anche se tutti i miei Sacerdoti mi dovessero abbandonare, come fu il caso per i miei Discepoli, e uno solo rimanesse sul Golgota, come fu il caso per Giovanni, tramite quel Giovanni Io rinnoverò il mondo." [127]

123
  • [127] “Il gran messaggio d’amore”, p. 78. (In data 19 marzo 1969).

La rilettura di questo testo mi fa capire che la vittoria finale appartiene a Dio. La cosa è certa, sicura, ma durante la “partita” che oppone Dio all’Avversario ci possono essere delle sconfitte apparenti di Dio, delle vittorie apparenti della morte sulla vita, del male sul bene, di Satana su Cristo, dell’Infelicità sulla Felicità. E tuttavia, anche se sembra che a volte la morte trionfi sulla vita, tale trionfo non sarà mai definitivo ma sempre provvisorio. Dio ha deciso che il bene e il male si separino l’uno dall’altro in questa maniera, che la morte si squalifichi da se stessa credendosi vittoriosa sulla vita. Quello che conta, dunque, non sono le vittorie temporali e transitorie, ma solo quella finale.

Sto riflettendo su quanto il Signore mi ha appena fatto capire. Aspetto un commento da parte della voce silenziosa, ma siccome non viene, ne deduco che l’esperienza che ho appena vissuto dev’essere chiara a sufficienza. Per me lo è, ma mi chiedo sempre se lo è anche per tutti gli altri. Intuisco che se una persona non ama la Verità con cuore sincero, queste immagini, malgrado la loro potente chiarezza, non le saranno sufficienti. Mi chiedo che cos’è che impedisce certe persone di lasciarsi convincere dalle spiegazioni che la Provvidenza di Dio manda a tutti indistintamente. Allora la Voce immateriale si fa udire di nuovo, e mi parla così:

"Esistono due tipi di persone. Le prime si accontentano di quello che offre la Provvidenza, le seconde invece non si vogliono accontentare. Le prime credono alla Provvidenza, le seconde non ci vogliono credere. Le prime hanno buona volontà, le seconde invece non ne hanno, e non vogliono neppure averla. Le prime sono come bambinelle che inventano la loro felicità con quello che ricevono dagli adulti dai quali sanno di dipendere, le seconde invece hanno un’anima che assomiglia a quella dei contestatori professionali. Non c’è nulla che le convinca di accettare la Verità quando qualcuno la propone. Per esse la Verità non esiste, o se esiste, non ha nessun valore. Non amano la Verità, la odiano. Se si accorgono che la Verità sta per nascere da qualche parte, le negano in anticipo il diritto di nascere, la uccidono prima che nasca, la fanno abortire. Di conseguenza, se un testimonio della Verità non dice il suo nome, la sua testimonianza non è valida, se invece lo dice, è il suo nome che non è valido. Se un libro presenta la Verità con tanto di “Imprimatur”, si tratta per loro di vecchio paternalismo, se invece si presenta senza nessun “Imprimatur”, guai a colui che ha osato pubblicarlo in simile stato!"

A queste condizioni, mi dico, a che scopo indugiare oltre? È meglio che continui per la mia strada senza perdere altro tempo, che faccia quel che Virgilio consigliava di fare al suo caro compagno Dante Alighieri durante il viaggio che insieme facevano tra i meandri dell’inferno: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. [128]

128
  • [128] Dante Alighieri: “La Divina Commedia”, vol. 1: Inferno, 3, 51.

 

3 - L’amore al suo apice.

Ora per me esistono tre tipi d’amore: primitivo, evoluto, divinizzato. Per vederci più chiaro sarà necessario leggere l’episodio che segue, che ormai fa parte delle mie esperienze personali.

Tempo fa mi è capitato di contemplare spiritualmente tre coppie di novelli sposi. Le tre coppie erano tutte nel loro periodo detto “luna di miele”, e guardandole vivere ho notato che in ognuna di esse i due sposi avevano l’uno per l’altro gli stessi gesti di gentilezza, di affetto, di attaccamento reciproco, di passione amorosa. Di primo acchito nessuna differenza esteriore permetteva di distinguere qual’era la coppia che si amava meglio, o “di più”, ma quando – subito dopo – mi è stato concesso di “vedere” nell’anima degli sposi, ho costatato che malgrado l’apparente identità dei gesti esteriori, le tre coppie non si amavano allo stesso modo. Nella prima coppia la passione amorosa era presente in ambedue gli sposi come conseguenza del bisogno che essi avevano di ricevere amore; nella seconda coppia la passione era presente in ambedue gli sposi come conseguenza del bisogno che essi avevano di dare amore (oltre che riceverlo); nella terza coppia, la passione amorosa era presente in ambedue gli sposi come conseguenza di un bisogno specialissimo, quello di amare Dio insieme. Significa che ambedue gli sposi volevano amare Dio, ma non solo come individui, cioè ognuno per sè, ma collettivamente, cioè insieme, come coppia. [129]

129
  • [129] Questa verità è stata confermata da Vassula Ryden, che un giorno è venuta in Canada e ha parlato di Dio dicendo: “Quello che glorifica Dio più di tutto, e che più gli piace, è quando noi lo amiamo tutti insieme”

Qui ha parlato la mia coscienza. Mi ha chiesto:

“Se Dio ti chiamasse a scegliere per te una di queste tre forme amorose, quale sceglieresti?”

− “La terza!”

“Perché la terza?”

− Perché l’amore ideale io lo percepisco nella terza coppia. La terza coppia mi fa capire che l’amore umano, amore creato, diventa completamente degno dell’Amore increato (dando così il meglio di sè, sbocciando in tutto il suo splendore) solo quando accetta di unirsi a Lui – all’Amore increato – in maniera collettiva oltre che individuale. È logico che nelle tre coppie ambedue gli sposi possono permettersi di amare Dio individualmente, ma se ambedue accettano di amare Dio collettivamente, come coppia, ecco che il loro amore umano diventa ideale, ovverossia perfetto. Questo è quanto io percepisco. Sono convinto che il nostro mondo per diventare Paradiso avrà bisogno di questo tipo d’amore. Solo un amore a carattere universale – che io sappia – è in grado di garantire il Paradiso in terra mantenendo tutti gli esseri umani uniti tra di loro e uniti a Dio (senso orizzontale e senso verticale dell’unione).

Mi sembra che per forza di cose l’amore vissuto nel Divin Volere sarà un amore che abbraccerà l’universo, non solo quello immanente (senso orizzontale) ma anche quello trascendente (senso verticale). Questo tipo d’amore io l’ho sentito presente solo nella terza coppia. È da essa che ho potuto capire come sarà l’amore umano – sia esso coniugale, fraterno, materno, paterno, filiale, amicale, patriottico – quando sarà divinizzato.