IL REGNO DEI GIORNI FELICI

La purificazione di oggi costa dolore, ma ha per scopo di prepararci alla civiltà voluta da Dio per domani: la civiltà dell'amore

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Capitolo II

TRASFORMAZIONE DEL MONDO RIVELATA

 

1 - “Morte” e risurrezione della Chiesa.

Fatima, La Salette, e molti Profeti cristiani contemporanei annunciano la “morte” prossima della Chiesa di Cristo, la Chiesa cattolica, provocando reazioni violente in numerose persone. Il vangelo dice infatti che “le porte dell’inferno non prevarranno contro di Essa (Chiesa)”, e questa frase non è intesa da tutti allo stesso modo. I nostri vescovi e i nostri sacerdoti, quasi tutti, reagiscono come reagirono gli Apostoli due mila anni fa, quando Gesù li avvertì dell’atroce morte che lo attendeva: sordità e rifiuto. È come se un consacrato “normale” non potesse permettersi di pensare che Cristo (2000 anni fa) o la Chiesa di Cristo (oggi) possano morire.

Su tale soggetto esiste un messaggio che Mgr Ottavio Michelini ha ricevuto da Gesù nel 1975, l’otto di ottobre. Il messaggio dice:

Gesù a Mgr Michelini: "Neppure gli Apostoli vollero mai accettare l’idea della mia Passione e Morte. Non vollero credere alle mie parole. La presunzione impedì loro di veder chiaro, e cioè li privò del dono di Sapienza. Ora, per molti si ripete la stessa cosa..." [52]

52
  • [52] Mgr Ottavio Michelini: “Confidences de Jésus à ses Prêtres et à ses fidèles”, Éditions du Parvis, p. 119. (I sei piccoli volumi originali in italiano essendo fuori commercio, il testo riportato è stato tradotto dal francese).

Che significa l’espressione “non prevarranno” ? Che la Chiesa di Cristo non può morire? Chi lo pensa dimentica che la morte fisica non è vera morte, ma passaggio a livello superiore. [53] Per questo sarebbe più esatto dire che l’espressione: “Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” significa che la Chiesa di Cristo non può morire in senso assoluto, cioè di morte spirituale, o eterna (morte spirituale = morte eterna, assoluta). [54] Da venti secoli il cristiano vede nella morte di Cristo la base della sua salvezza. Che senso avrebbe impedirgli oggi di interpretare la morte della Chiesa allo stesso modo? Se è vero che Cristo è morto, morto per davvero, che meraviglia c’è se anche la sua Chiesa – che è il suo Corpo mistico – fosse destinata a vivere la stessa esperienza? [55]

53, 54, 55
  • [53] Per ogni essere creato immortale la morte fisica è solo una tappa di transizione, fatta per sfociare nella gloria della risurrezione o nella morte vera e propria (morte spirituale). Sappiamo che la Chiesa di Cristo è immortale come il suo Fondatore. Se Cristo immortale ha potuto subire la morte di Croce, a maggior ragione la sua Chiesa.
  • [54] Siccome Gesù è risuscitato, e in gloria, nessuno si è mai sognato di dire che la morte abbia prevalso contro di Lui. (“Portæ Inferi” = le porte degli inferi = le porte della morte = la morte eterna). Allo stesso modo nessuno potrà dire che la morte avrà prevalso contro la sua Chiesa se questa subisce l’annientamento fisico, e dopo averlo subìto risuscita gloriosa. Quindi l’espressione latina: “Et portæ inferi non prævalebunt adversus eam” significa che le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (Chiesa). Queste “portæ inferi” sono le porte della morte eterna. La traduzione approssimativa “porte dell’inferno” anziché "porte della morte eterna", è forse all’origine del “qui pro quo” interpretativo, ma alla radice di tale errore ci sta pure un’altra ragione, più profonda, di natura psicologica: visto che per molti cristiani la parola “morte” ha ancora una connotazione negativa anziché positiva, per essi è difficile ammettere che questa loro Chiesa possa un giorno “morire” umanamente. (I Dodici reagirono allo stesso modo quando Gesù tentò di informarli su come sarebbe “morto” umanamente).
  • [55] Il cristiano che sa queste cose ha un grande vantaggio su colui che non le sa. La ragione è semplice. Se un giorno gli succede di vedere la sua Chiesa morta (nelle sue strutture visibili), e la Terra invasa dalla decadenza totale, egli sarà meno portato a scandalizzarsi inutilmente, o a scoraggiarsi, o a lasciarsi rovesciare dall’eccessiva sorpresa. Il vantaggio del cristiano informato è di poter più facilmente mantenere intatte la propria fede, la propria speranza, e la propria carità, anche in mezzo alla peggior tempesta. L’imminenza di questa tempesta spiega e giustifica il grande numero di messaggi e visioni che il Cielo ci manda in questa fine di secolo.

Il 3 aprile 1969, Gesù ha dettato le parole seguenti a una religiosa di clausura che ha chiesto di rimanere anonima.

Gesù a una religiosa: “Lascerò che la Barca di Pietro vada a fondo, e poi la tirerò in salvo”. [56]

56
  • [56] Queste parole fanno parte dei dialoghi intimi che un’ anonima religiosa di clausura ha avuti con Gesù verso la fine degli anni ‘60. La religiosa, di natura schiva e timida, ha accettato di scriverle e anche di farle pubblicare, ma a condizione di mantenere l’anonimato. Grazie al suo direttore spirituale il libretto è stato pubblicato dalla libreria “Propaganda Mariana”, (Via Acciaioli n. 10, Roma), col titolo: “Il grande messaggio d’amore” . La citazione di cui sopra si trova alla pagina 78 del libretto, che tra l’altro si presenta con diversi "Imprimatur" ufficiali. Vedi le note n. 68 e n. 101.

La Barca di Pietro è la Chiesa cattolica, e secondo questa profezia detta Barca farà naufragio, ma non rimarrà a lungo in fondo al mare. Gesù la rimetterà a galla, lavata e purificata.

Qualche anno fa un cardinale di nome Ottaviani, dopo aver letto il segreto di Fatima disse che la versione diplomatica redatta da Paolo VI non era che un pallido riflesso del vero segreto. E avrebbe aggiunto alla fine: “soprattutto per quanto riguarda la Chiesa cattolica”. Questo ci permette di supporre che il terzo Segreto di Fatima non si limiti a parlare della grande Apostasia ma annunci pure ciò che molti prelati rifiutano di ammettere: una “morte” eventuale della Chiesa di Cristo.

L’inno religioso latino Rorate cæli è come una profezia. Anni fa veniva cantato nel periodo dell’Avvento, ma oggi non più. Eppure le sue parole sono attuali. Qui ognuno può giudicare da se stesso:

 

TEMPORE ADVENTUS
Rorate

In latino:

"Ecce, Civitas Sancti facta est deserta, Sion deserta facta est, Jerusalem desolata est. Domus sanctificationis tuæ et gloriæ tuæ, ubi laudaverunt te patres nostri, desolata est."

Ritornello:

Rorate cæli desuper, et nubes pluant Justum.

Traduzione:

"Ecco, la Città Santa è divenuta un deserto. Gerusalemme è come un deserto. Sion è devastata. La casa delle tue lodi e della tua gloria, dove i nostri padri hanno inneggiato alla tua gloria e a quella del tuo santo nome, altro non è che desolazione.» Ritornello: Che i Cieli facciano scendere il Giusto come una pioggia, come una rugiada."

 

Le parole di questo inno descrivono la notte della Chiesa (Civitas Sancti = la Chiesa), il suo stato di morte. È evidente la nostalgia espressa da coloro che da lontano oppure di nascosto ne piangono il lutto. Il ritornello Rorate invoca il ritorno del Giusto. L’umanità ne ha bisogno come la terra ha bisogno di pioggia e di rugiada quando è arida. I tre brani che seguono, di don Stefano Gobbi, sembrano confermare le parole di questo inno, dichiarandole attuali:

La Madonna a don Gobbi: – "La grande prova è giunta per la vostra Chiesa. Si sono continuati a diffondere gli errori che hanno portato alla perdita della fede. Molti Pastori non sono stati attenti nè vigilanti, ed hanno permesso a tanti lupi rapaci, vestiti da agnelli, di introdursi fra il gregge a portare disordine e distruzione. Quanto grande è la vostra responsabilità, o Pastori della santa Chiesa di Dio! Si continua sulla strada della divisione al Papa, e del rifiuto del suo Magistero; anzi, di nascosto si prepara un vero scisma che presto potrà diventare aperto e proclamato. Allora rimarrà solo un piccolo resto fedele, che Io custodirò nel giardino del mio Cuore Immacolato. La grande prova è giunta per tutta l’umanità. Sta per giungere il castigo, da Me predetto a Fatima, e contenuto in quella parte del segreto che non vi è stato ancora svelato. È arrivato sul mondo il grande momento della divina giustizia e della misericordia." (15 novembre 1990)

La Madonna a don Gobbi: – "In questi tempi la Chiesa è chiamata a vivere le ore dell’agonia e del Getsemani; le ore della passione redentrice; le ore della sua cruenta immolazione sul Calvario. (...) È vicino per la mia Chiesa il momento dello spargimento di sangue e della sua cruenta immolazione. Soprattutto in questi tempi io sono sempre accanto a questa mia figlia sofferente e agonizzante, come lo sono stata sotto la Croce su cui Gesù veniva immolato per la nostra redenzione. Pregate, figli prediletti, perché ormai siete entrati nel tempo del grande castigo che il Signore manderà per la purificazione della terra." (1 gennaio. 1991)

La Madonna a don Gobbi: – "Siete ora entrati negli ultimi anni che vi preparano a questo nuovo e secondo Avvento. Sono anni importanti più che mai, difficili, dolorosi, sanguinosi più che mai, perché in essi devono compiersi gli ultimi avvenimenti che vi ho predetti." (Messaggio del 1o gennaio 1995).

Da tutti questi messaggi si deduce che il motivo principale della nostra crisi, che in fin dei conti è una purificazione, è di prepararci alla grande Pentecoste e a tutto ciò che essa rappresenta per i secoli futuri. Il brano che segue, di Mgr Ottavio Michelini, ne costituisce una prova supplementare.

Gesù a Mgr Michelini: "La Purificazione non è un avvenimento di cronaca quotidiana. È un fatto unico nella storia del genere umano, perché è una svolta decisiva non per una nazione soltanto ma per tutta l’umanità, di cui ne cambierà il volto. Come per la "creazione" intervenne Dio Onnipotente con un atto della sua divina Volontà, così per la purificazione, da Dio non voluta ma da Lui permessa, ci sarà l’intervento diretto di Gesù, Dio Uno e Trino, e della Madre sua santissima per ripristinare l’armonia e l’ordine del creato così gravemente compromessi dalla perversità e cecità del genere umano." [57]

57
  • [57] Mgr Ottavio Michelini: “Confidenze di Gesù a un sacerdote”. Si tratta di sei libretti fuori commercio. Questo testo si trova alla pagina 19 del quinto libretto, ma nella traduzione francese si trova alla pagina 329 del volume unico che riunisce tutti i sei libretti col titolo: “Confidences de Jésus à ses prêtres et à ses fidèles”. (Edizioni Parvis, Svizzera).

È lecito immaginare che la morte della Chiesa di Cristo assomigli a quella di Cristo stesso, suo divino Fondatore, a tal punto che un cristiano poco preparato correrà il rischio di perdere la Fede, vittime dello scandalo o dello scoraggiamento generale. Stando così le cose, Dio Padre si preoccupa di avvertirci del pericolo, e lo fa attraverso le sue voci profetiche. Oltre ai nomi già citati, da qualche tempo esiste anche una mistica francese di nome Françoise. [58] Recentemente Gesù le ha affidato dei messaggi importanti a carattere profetico. Eccone alcuni esempi:

58
  • [58] I primi messaggi di Françoise sono stati pubblicati in Svizzera dalle Edizioni Parvis, col titolo “Messages de conversion des cœurs”. Verso la fine dell’anno 1997 Françoise ha ricevuto altri messaggi che al presente (settembre 1998) non sono ancora stati pubblicati, ma di cui la rivista Stella Maris ha pubblicato qualche brano nel suo numero 340, p. 30-31. Con questi messaggi, che hanno per titolo: “Jésus révèle aux siens ce qu’est la Franc-maçonnerie”, nostro Signore ci mette in guardia contro la sete di potere della Massoneria, soprattutto quella che opera all’interno della Chiesa, la Massoneria ecclesiastica.

Gesù a Françoise: 3 ottobre 1997. "Presto tuoneranno le mie folgori, e il fuoco scenderà su quelli che mi feriscono, mi crocifiggono all’interno della mia Chiesa. Una grande parte di coloro che bestemmiano contro di Me sarà incenerita dal fuoco. Gli altri, che sono fedeli, mi rimarranno vicini ed Io li proteggerò. Prima che ciò arrivi dovrai avanzare ancora un po’ per la tua strada. In modo da poter riportarmi le pecorelle smarrite. Nemmeno una dovrà poter dire: 'Non sapevo'."

Gesù a Françoise: 4 ottobre 1997. "Come ho cacciato i mercanti del Tempio, così ora ritorno, con la frusta in mano, per cacciare coloro che non mi appartengono. Sono pronto a penetrare in seno alla mia Chiesa per denunciare gli impostori. Non insulteranno più la mia gloria. Non lo sopporto. Li rovescerò dai loro troni, e mai più vi saliranno. Ritorno con un’armata di piccoli per rifare della mia Chiesa un Corpo santo e puro. Restaurerò la mia Chiesa. L’ho deciso."

Gesù a Françoise: 6 ottobre 1997. "Il male rode attorno a te e in te, o Chiesa, Figlia mia. Ecco perché mando i miei piccoli, a rivelarti il tuo errore. ... All’interno di te ospiti delle vipere che ti morderanno e ti distruggeranno, se non fai attenzione. Ospiti dei malfattori che usurperanno il mio Trono, se non faccio giustizia. Allora ascolta ... rovescerò gli invasori, e li rimpiazzerò con il mio gregge sano e fedele. Nei tuoi membri malsani tu sarai gettata fuori, lontano da Me."

Gesù a Françoise: 8 ottobre 1997. "Fra poco gli angeli verranno a fare la separazione fra coloro che vogliono servirmi e coloro che mi disonorano. Costoro saranno cacciati perché Dio, Padre mio, più non li sopporta. Va dunque, piccola anima, adunare gli uni e gli altri affinché questo piccolo intervallo serva a convertire gli uni, e ad allontanare gli altri, quelli che non sono miei, e che non lo vogliono essere."

Gesù a Françoise: 9 ottobre 1997. "La rapidità improvvisa con la quale agirò ne lascerà alcuni sbalorditi, alcuni altri morti, talmente li spazzerò col fuoco della mia Gloria."

Gesù a Françoise: 13 ottobre 1997. "I miei angeli sono al lavoro per unire e santificare i miei, coloro che mi devono appartenere per l’eternità. Satana, lui, sta facendo cadere il più gran numero possibile di anime, per segnarle col suo marchio diabolico. Si tratta di un vero combattimento tra la luce e le tenebre. Presto apparirà Maria, e con il suo sguardo spazzerà il male rimasto sulla terra. Satana dovrà obbedirle, e sarà cacciato. Sulla terra rimarranno i piccoli, quelli che hanno sempre cercato il bene, la giustizia, l’equità, ed hanno dato a Dio il primo posto."

Molti si assurgono contro questi messaggi, che secondo loro contengono solo minacce. Se Dio si preoccupa di avvertirci su quanto deve accadere, non è forse per bontà? La prevenzione di un malanno costerà sempre meno della sua guarigione! S. Giovanni Bosco, maestro e pedagogo, diceva ai suoi assistenti che era bene avvertire gli allievi almeno due volte prima di castigarli: la prima mostrando i vantaggi dell’obbedienza, e la seconda mostrando gli svantaggi della disobbedienza e la natura del castigo in arrivo. Se Dio ispira i suoi santi ad agire in questo modo, non c’è bisogno di stupirsi che poi ci applichi la stessa pedagogia.

Queste informazioni sono l’equivalente di quell’olio che le vergini sagge della parabola evangelica hanno saputo prendersi come scorta, mentre le meno sagge lo hanno trascurato. [59]

59
  • [59] Dio ci invita ad essere prevedenti. Se necessario, rileggere la Parabola delle dieci vergini, dove l’olio delle lampade simboleggia l’informazione necessaria a vederci chiaro la notte. Nel caso presente la notte è quella della Chiesa. «Il Regno è simile a dieci vergini che con le loro lampade andarono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte, e cinque sagge. Le stolte presero le lampade, ma non presero con sè olio. Le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi ..."  Mt 25, 1-13.

Dato che lo scopo del nostro sforzo è di preservare in noi la Fede cristiana, è consigliabile la prudenza preventiva. Gli scogli da superare sono due: l’oscurità della notte e l’apparente ritardo dello Sposo. Lo sposo si è annunciato, e noi tutti lo aspettiamo da un momento all’altro. Non arriva? È in ritardo? Come mai non rispetta l’ora? Se non la rispetta, è perché così deve essere. Se così non fosse, come avverrebbe la selezione tra chi ama e chi non ama, e magari pretende di amare? I veri innamorati non si scoraggiano subito, subito. Sanno aspettare anche al di là dei limiti di tempo. Lo esige il loro istinto d’amore. [60]

60
  • [60] La selezione, ognuno se l’applica da sè, in proporzione al grado d’amore che lo abita.

 

2 - Lo “Scandalo della Croce”: versione attuale.

Oggi, come due mila anni fa, si rinnova lo scandalo della Croce, col Mistero d’Iniquità, ma al posto di Cristo c’è il suo Corpo mistico, la Chiesa.

Nei suoi “Quaderni”, Maria Valtorta ci apprende che nel momento della crocifissione della Chiesa ognuno di noi finirà per partecipare al nuovo Sacrificio d’immolazione secondo i sentimenti che si sarà abituato a coltivare in fondo alla propria anima. Questo condurrebbe alla formazione di tre categorie di persone:

 

1) quella dei veri amici di Cristo,
2) quella dei veri nemici di Cristo,
3) quella degli indifferenti a Cristo.

 

I sentimenti che ognuno si sarà abituato a coltivare in fondo al proprio cuore, anche se nascosti lo spingeranno a far parte di uno di questi gruppi, e il quadro finale avrà le stesse caratteristiche di quello che due mila anni fa si formò alla morte di Cristo. Ma noi sappiamo che in quell’ora un apostolo su dodici, uno solo, ha avuto il coraggio di seguire Gesù lungo il Calvario: Giovanni. Uno su dodici ha scelto di tradire, per poi suicidarsi: Giuda Iscariota. Dieci su dodici sono spariti dalla scena, dandosi chi più e chi meno alla fuga. [61]

61
  • [61] Chi oggi guarda al Nuovo Calvario scopre che tutto è come due mila anni fa, eccetto che al posto di Cristo viene crocifisso il suo Corpo mistico (la Chiesa). Ai piedi della Croce, assieme a Maria madre della Chiesa, si trovano tutt’oggi persone i cui volti e sguardi fanno pensare a S. Giovanni e alle Pie Donne. Esse, quasi tutte, frequentano i cenacoli di preghiera del Movimento Sacerdotale Mariano, e non temono la persecuzione perché fiancheggiano Maria, presente ovunque nel mondo tramite le sue apparizioni e locuzioni interiori.

Se Maria Valtorta dice il vero, c’è da aspettarsi che nell’ora fatale, che è prossima, non tutti i vescovi sapranno imitare l’apostolo Giovanni, e non tutti i laici sapranno imitare il Cireneo, la Veronica, Maria Maddalena, le pie Donne. Un consacrato su dodici seguirà l’esempio di Giuda, il traditore. Uno su dodici farà come l’apostolo Giovanni, che ha seguito il Condannato sulla strada del Calvario, ed è rimasto davanti alla Croce fino alla fine del grande Sacrificio. Dieci su dodici, presi da timore, cercheranno riparo lontano dagli sguardi feroci delle masse. Ciò che eventualmente ci sarà dato di vedere nell’ora della “morte” della santa Chiesa di Dio è questo: un Corpo mistico odiato, tradito, torturato, beffeggiato, oppure un Corpo mistico amato, sostenuto, difeso, e pianto, come avvenne con Cristo due mila anni fa. Con ogni probabilità questo è quanto si riprodurrà alla “morte” della santa Chiesa di Dio.

A quei dieci Consacrati che si nasconderanno, o che per paura si daranno alla fuga, sarà comunque concessa, ma più tardi, una possibilità di ripresa: la grazia del martirio, la stessa che fu concessa pure agli Apostoli, che al termine della loro missione terrena accettarono di morire per Cristo. L’apostolo Giovanni è l’unico cui Dio non chiese il martirio cruento, visto che lo aveva già vissuto in modo incruento ai piedi della Croce. (Giovanni visse il martirio in modo spirituale).

 

3 - Un Papa falso?

Esiste forse qualcosa di più desolante e abominevole che il vedersi costretti a subire il giogo di un falso papa al posto del Vicario di Cristo? Benché inaudita e apparentemente inammissibile quest’idea non è una semplice ipotesi. Dai messaggi di don Gobbi si capisce che il “Falso Pastore” riuscirà ad arrampicarsi fino al Trono pontificio, e ad occuparlo. Ecco due messaggi, fra i più recenti, ripresi dal “Libro azzurro” del Movimento Sacerdotale Mariano.

La Madonna a don Gobbi: – "Il 666 indicato tre volte, cioè per 3, esprime l’anno 1998. In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa. Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto, la statua costruita in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli abitanti della terra, e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno comprare o vendere, è quella dell’anti-Cristo. Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione e dell’apostasia. L’apostasia sarà ormai generalizzata perché quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa Chiesa. Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell’uomo o della persona stessa dell’anti-Cristo! Ecco, figli prediletti, perché ho voluto illuminare le pagine dell’Apocalisse che si riferiscono ai tempi che vivete." (17 giugno, 1989). [62]

62
  • [62] Anche se le pagine dell’Apocalisse si riferiscono ai tempi che viviamo, esse vi si riferiscono nel senso di apocalisse relativa, non assoluta. L’assoluta avrà luogo soltanto alla Fine del Mondo. Nei “Quaderni” Gesù dice a Maria Valtorta che l’Apocalisse della Fine del Mondo sarà più severa dell’apocalisse attuale.

La Madonna a don Gobbi: – "Sono particolarmente vicina alla Chiesa in questi ultimi tempi nei quali dovrà vivere l’ora sanguinosa della sua purificazione e della sua grande tribolazione. Anche per essa il disegno del Padre celeste deve compiersi; così essa è chiamata a salire il Calvario della sua immolazione. La mia amatissima Figlia sarà colpita, ferita, tradita, spogliata, abbandonata e condotta al patibolo, dove sarà crocifissa. L’Empio entrerà nel suo seno e porterà al sommo l’abominio della desolazione profetizzata nelle Scritture sacre." [63] (1 gennaio, 1994).

63
  • [63] Mt 24, 15; Dn 9, 27.

A prima vista tutto questo può sembrare improbabile. Com’è possibile che succedano cose del genere? In che modo potrebbero prodursi? Le risposte più chiare ci vengono dai messaggi ricevuti da don Stefano Gobbi nel 1989, quelli che spiegano i simboli dell’Apocalisse. Per esempio, nel messaggio del 13 giugno 1989 si possono leggere le parole seguenti:

La Madonna a don Gobbi: "La Bestia nera simile a una PANTERA indica la Massoneria. La Bestia con due corna, simile a un AGNELLO, indica la Massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la Massoneria ecclesiastica che si è diffusa soprattutto fra i membri della gerarchia. Questa infiltrazione massonica all’interno della Chiesa vi è già stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della Chiesa. Se il compito della Massoneria è di condurre le anime alla perdizione portandole al culto di false divinità, lo scopo della Massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa." (13 giugno, 1989).

La stessa fonte ci informa sul significato del marchio sulla fronte e sulla mano. Si tratta del messaggio dell’8 settembre 1989, di cui ecco un estratto:

La Madonna a don Gobbi: "Questi sono i tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristo vengono segnati con il suo marchio sulla fronte e sulla mano. Il marchio sulla fronte e sulla mano è espressione di una totale dipendenza da chi viene significato da questo segno. [...] Il marchio è impresso sulla fronte e sulla mano. La fronte indica l’intelligenza perché le mente è sede della ragione umana. La mano esprime l’attività umana, perché è con le sue mani che l’uomo opera e lavora. Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell’Anti-Cristo nella sua intelligenza e nella sua volontà. 

Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad accogliere la dottrina della negazione di Dio, del rifiuto della sua legge, dell’ateismo che in questi tempi viene sempre più diffuso e propagandato. Così è sospinto a seguire le ideologie oggi di moda, ed a farsi propagatore di tutti gli errori. Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire in maniera autonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria attività alla ricerca di un bene solo materiale e terreno. Così sottrae la sua azione al disegno del Padre, che vuole illuminarla e sostenerla con la sua divina Provvidenza; all’amore del Figlio che rende la fatica umana un mezzo prezioso per la sua stessa redenzione e santificazione; al potere dello Spirito che agisce ovunque per rinnovare interiormente ogni creatura. 

Chi è segnato dal marchio sulla mano lavora solo per se stesso, per accumulare beni materiali. Fa del denaro il suo dio, e diviene vittima del materialismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano opera solo per l’appagamento dei propri sensi, per cercare il benessere ed il piacere, per dare piena soddisfazione a tutte le sue passioni, specialmente a quella dell’impurità, e diviene vittima dell’edonismo. Chi è segnato dal marchio sulla mano fa del proprio io il centro di tutto il suo operare, guarda gli altri come oggetti da usare e da sfruttare per il proprio tornaconto, e diventa vittima dell’egoismo sfrenato e della mancanza di amore. Se il mio avversario segna, con il suo marchio, tutti i suoi seguaci, è giunto il tempo che anch’io, vostra celeste Condottiera, segno con il mio materno sigillo tutti coloro che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato, e fanno parte della mia schiera. Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo della Croce di mio figlio Gesù. Così apro l’intelligenza umana ad accogliere la sua divina Parola, ad amarla, a viverla. Vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù che ve l’ha rivelata, e vi rendo oggi coraggiosi testimoni di fede. Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i miei figli segnati con la Croce di Gesù Cristo. Poi ordino tutta la vostra attività alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo, che è il segno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo." (8 settembre, 1989).

Subire il giogo di un falso papa al posto del Vicario di Cristo sarebbe veramente il colmo dell’abominio. Tuttavia coloro che di fronte a tali rivelazioni si sentono deboli e sprovveduti, hanno invece tutte le ragioni del mondo per non perdersi di coraggio. La prima di queste ragioni è che Cristo è risorto. Se Cristo è risorto è normale che anche la sua Chiesa risorga, perché è il suo Corpo mistico, e perché sta scritto che “le porte della morte non prevarranno contro di essa”. La risurrezione della Chiesa essendo cosa inevitabile, l’interesse del cristiano è di mantenere viva la propria Fede, anche se la notte sembrerà lunga e la tempesta violenta.

 

4 - Cambiamenti radicali.

I cambiamenti radicali che si annunciano possono essere qualificati di apocalittici. Questa parola non ha solo un senso distruttivo ma anche, e soprattutto, un senso costruttivo. Infatti, come l’oro si purifica nel crogiuolo, così pure il mondo. Bisogna che muoia se vuol conoscere la gioia della risurrezione. Il passo seguente è di don Stefano Gobbi, e porta la data del 22 novembre 1992.

La Madonna a don Gobbi: "Per giungere a questi cieli nuovi e a questa nuova terra occorre passare attraverso la prova dolorosa e sanguinosa della purificazione, della grande tribolazione e del castigo. Miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato, ascoltate le parole della vostra Mamma celeste. Sono ormai giunti i tempi che vi sono stati predetti dal Profeta Zaccaria: “Oracolo del Signore. Percuoterò il pastore, ed il gregge andrà tutto disperso; allora volgerò la mano sopra i deboli.” [...] 'In tutto il paese due terzi saranno sterminati e periranno; un terzo sarà conservato. Farò passare questo terzo per il fuoco; lo purificherò come si purifica l’argento, e lo proverò come si prova l’oro. Invocherà il mio nome, ed Io lo ascolterò; dirò: questo è il mio popolo, ed esso dirà: il Signore è il mio Dio'." [64]

64
  • [64]  Za 13, 7-9.

“Percuoterò il pastore”. Chi è questo pastore? Giovanni-Paolo II? E chi, se non lui? Sarà dunque “percosso” come Gesù? Sì, e la nave della Chiesa rimarrà senza timoniere; peggio ancora, al posto del timoniere amico ci sarà un timoniere nemico travestito da amico. Ecco l’abominio, il massimo della desolazione! Chi potrà sopravvivere? Sopravvivrà chi avrà invocato il nome del Signore e si sarà consacrato al Cuore Immacolato di Maria.

Nel fascicolo intitolato: “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”, [65] in data 5 giugno 1995 si incontrano le seguenti parole che il Cielo ha trasmesso a un coltivatore americano:

65
  • [65] Per maggiori informazioni su questo opuscolo inedito, vedere la bibliografia generale sotto la voce: Anonimo, “American farmer”.

Gesù a un coltivatore americano: "Fra poco il Pastore sarà percosso e il suo gregge disperso. Colui che vuole impossessarsi della Cattedra di Pietro possiede le più alte conoscenze, ed è considerato uno dei più grandi sapienti della vostra epoca. Non si preoccupa del mio gregge ma solo del suo potere. In cambio di una sola ora di potere ha concluso un patto con le forze nemiche. Non vede l’ora di profanare i miei altari e di negare la mia divinità. Molti lo seguiranno volentieri perché le sue parole suoneranno gradevoli ai loro orecchi. Offrirà loro quel famoso frutto corrotto che molti di voi hanno già assaggiato o vogliono assaggiare. Sì, l’hanno già assaggiato. Satana li ha convinti che questo frutto li farà diventare come Dio. Ha detto loro che esso proviene dall’albero della conoscenza. Ma è un inganno, una falsità! Mentre l’aspetto esteriore del frutto è chiaro e brillante, l’interno è amaro e putrido, pieno di un veleno che corrompe le vostre papille gustative, rendendole poi inabili a gustare i frutti buoni. Allora la confusione nella mia casa diventerà grande quanto quella che spinse gli apostoli a disperdersi al momento del mio arresto, quando fui arrestato, e per redimervi soffersi la mia Passione, e fui messo a morte. Nel momento in cui la mia Chiesa salirà lungo il Calvario camminando sulle mie orme, soltanto un piccolo gruppo si manterrà nella Verità e seguirà la mia vera dottrina com’è accaduto all’ora della mia Passione. Uno su dodici farà un mercato con Satana, e mi tradirà di nuovo con colui che occuperà il mio Trono. Solo uno su dodici rimarrà fedele. Tutti gli altri saranno come un gregge disperso... Per continuare a far parte del fedele piccolo resto dovete rimaner vicini a mia Madre, come fece il mio fedele discepolo Giovanni sul Calvario." [66]

66
  • [66] Questa profezia, recentissima, conferma quanto Maria Valtorta aveva scritto diversi anni fa

Gesù a Mgr Michelini: "Non è la prima volta che nella storia dell’umanità si verifica questo triste fenomeno per cui, per Volontà permissiva di Dio, l’umanità viene distrutta nella sua quasi totalità. Al tempo del Diluvio tutti gli abitanti della terra sono stati distrutti, salvo Noè con i figli e i figli dei suoi figli. Siccome oggi le condizioni sono come quelle precedenti al Diluvio, l’umanità sarà distrutta ad eccezione di quelli che il Signore ha decretato di salvare. È necessario dire che gli esseri umani, in grande maggioranza, sono rimasti sordi alle numerose chiamate di conversione che Dio ha indirizzato loro. ... Figlio mio, ti confermo ancora una volta l’ora della purificazione, dopo di che vi saranno cieli nuovi, terra nuova, e Chiesa nuova. Evidente apparirà a tutti l’intervento decisivo della Madre mia, Regina delle vittorie, e la gloria e la potenza di Me, vero Dio e vero Uomo. Una nuova Era avrà corso nella storia dell’umanità." [67]

67
  • [67] Questo testo si trova nel sesto volume della serie intitolata “Confidenze di Gesù a un Sacerdote”, pp. 188-189 (ma i sei piccoli libri sono fuori commercio, rimpiazzati da un volume unico in lingua francese, e pubblicato in Svizzera dalle edizioni Parvis).

Nel libretto italiano: "Il Gran Messaggio d’Amore", in data del 31 agosto 1968, l’autrice del libro, una Monaca di clausura, testimonia del dialogo seguente tra lei e la Voce divina:

Voce divina a una Monaca di clausura: "Mia Madre, in altri tempi, aveva predetto il castigo, ma adesso l’ora è molto più vicina. I popoli più forti demoliranno quelli più deboli. Ogni umano diritto sarà sopraffatto. Sangue e fuoco sopra tutta la terra. Cose mai viste fin dalla fondazione del mondo! Il cielo non avrà che i riflessi del fuoco, non sarà più azzurro, ma carico del fumo dei mezzi di distruzione. ... Farà buio su tutta la terra, ... e la terra sarà avvolta in un nero mantello."

La monaca: "O Signore! Si direbbe l’Apocalisse!"

Voce divina: "Il tempo della vera Apocalisse è molto lontano, e sarà voluto da Dio, mentre questo sarà voluto e preparato dall’uomo! Gerusalemme, Gerusalemme, quante volte ho voluto radunare i tuoi figli come la gallina raduna i pulcini sotto le sue ali, e tu non hai voluto! Questo è il messaggio di cui ti parlavo l’altra notte. Messaggio d’amore e di dolore. Te lo affido!"

La monaca: "Ma, Signore! Se il mondo potesse almeno sapere quel che mi dici!"

Voce divina: "Questo mondo incredulo e infedele non crede facilmente a certe cose, perché è più facile vestirsi di scetticismo che di verità. Fa più comodo! Ancora una volta ti dico che nessuno è Profeta in casa sua. Il mondo ha bisogno di un segno per credere, e lo avrà." (31 agosto, 1968). [68]

68
  • [68] Vedi le note n. 56 e n. 101.

Le parole suddette confermano che la vera Apocalisse (quella assoluta della Fine del Mondo), è ancora lontana nel tempo. Essa arriverà fra una decina di secoli, non ora che siamo alla Fine dei tempi (o fine del “Tempo delle nazioni”), un periodo che corrisponde alla fine del sesto millennio della storia umana, che in tutto ne comporta sette, come già abbiamo visto. [69] L’ultimo millennio della storia umana dovrebbe terminare verso l’anno 3000. [70] Le opere di Dio riflettono l’ordine, e una persona che ama l’ordine non ama seguire l'Avversario, che è padre del disordine. [71]

69, 70,71
  • [69] Rivedere le sezioni n. 2 e n. 3 del primo capitolo.
  • [70] Queste date sono approssimative. I momenti esatti li conosce solo Dio Padre.
  • [71] Quando capita che l’Avversario utilizzi l’ordine, il suo “ordine” ha per scopo di promuovere il disordine. Quando capita che utilizzi il vero, il suo “vero” ha per scopo di promuovere il falso.

 

PICCOLA DIGRESSIONE:
L’ora della supremazia ebraica

 

Gli Ebrei aspettano da secoli il Regno promesso da Dio al Popolo eletto. Anche gli Apostoli di Gesù l’aspettavano. Verrà? Quando verrà? La promessa divina dice che alla maturazione dei tempi i figli d'Israele guideranno il mondo. In che modo? Spiritualmente o materialmente?

Gli Ebrei non concepiscono tutti il “Regno d’Israele” allo stesso modo. Alcuni lo aspettano dal Cielo, gli altri dalla terra. [72]

72
  • [72] RAVITZKY AVIEZER: La fine svelata e lo Stato degli ebrei. Messianismo, Sionismo e radicalismo religioso in Israele”. L’autore di questo libro fa parlare i principali rabbini degli ultimi due secoli. Le loro opinioni si contrappongono in maniera radicale. Alcuni dicono che la fondazione dello Stato di Israele è un ostacolo alla Redenzione, altri dicono che essa ne rappresenta l'inizio. Per alcuni il Sionismo è la peggiore delle eresie, per altri esso apre la strada al Messia. Per alcuni siamo di fronte a “uno Stato divino”, per altri siamo di fronte a “un atto satanico”. (Edizioni Marietti. Anno di pubblicazione: 2007).

Quelli che lo aspettano dal Cielo accettano il progetto di Dio, gli altri scelgono il progetto di Satana. Quello di Dio dice: 1) Supremazia spirituale; 2) concepita e voluta da Dio; 3) destinata al Popolo ebreo nel suo insieme. Quello di Satana dice: 1) Supremazia politica; 2) concepita e voluta da menti ebraiche; 3) destinata a un pugno d’individui a mentalità elitistica: i Farisei.

I Profeti cristiani contemporanei ripetono che il progetto di Satana è una contraffazione di quello di Dio. Aggiungono che il suo successo sarà effimero, essendo permesso da Dio unicamente allo scopo di dare ai reprobi come agli eletti la possibilità di mostrare il loro rispettivo valore, negativo da un lato, positivo dall’altro.

FINE DELLA DIGRESSIONE.

 

Tornando al tema principale del capitolo, che è la Purificazione, è lecito chiedersi in che modo essa avverrà. Maria Valtorta parla di collera divina, ma è Dio stesso che parla attraverso di lei:

Gesù a Maria Valtorta: "Non occorrono folgori perché questa collera divina sia manifesta. Non cataclismi. Non diluvi. Basta che Dio vi lasci in balia di voi stessi, ed ecco che voi stessi vi date la morte, l’angoscia, la disperazione. L’ira di Dio, quella vera e immutabile, più che manifestarsi con castighi si manifesterà coll’abbandono di Dio a voi stessi. Quelle che voi chiamate “ira di Dio”, le guerre, i mezzi atroci di distruzione, i cataclismi, le pestilenze, ancora non sono ira senza mutazione, ira assoluta. Sono rimproveri, sono richiami da parte di un Padre offeso sì, ma ancora premuroso di dare soccorso e perdono ai figli colpevoli. Ma quando ogni “empietà e ingiustizia” sarà nel cuore del 99% dell’umanità, quando empietà e ingiustizia mentale o materiale avranno invaso ogni classe sociale, e financo l’abominio sarà penetrato nella casa di Dio, l’abominio della desolazione di cui parla il Profeta (e lo conferma il Verbo, né ancora avete dato il giusto significato alla parola “desolazione” di cui è detto che sarà il segno della fine, e lo sarà) allora Dio non vi riprenderà più con paterni castighi che purtroppo, è vero, ne salvano pochi, ma perché i più sono già servi di Satana, ma vi abbandonerà a voi stessi. Si ritirerà. Non farà più atto. Sino al momento in cui un baleno del suo volere ordinerà ai suoi angeli di aprire i sette sigilli, di suonare le quattro trombe, di liberare l’aquila dei tre guai, e poi, orrore, sarà dato fiato alla quinta tromba, e il Giuda dei tempi ultimi aprirà il pozzo d’abisso per farne uscire ciò che l’uomo avrà desiderato più di Dio. [...] E allora, come astro pacifico sull’orrore e terrore delle onde in tempesta – tutta la Terra sommossa come mare in tempesta, e tutti gli uomini naufraganti come in mare in tempesta, meno i servi di Dio raccolti sulla barca di Pietro, fedeli al Nauta santo – e allora verrà l’aurora della Stella del Mare, precorritrice al sorgere, all’apparire ultimo della Stella del Mattino." [73]

73
  • [73] Vedi Ap 2, 28; e Ap 22, 16. Il brano riportato proviene da: Lezioni sull’epistola di S. Paolo ai Romani, p. 44. (Libro scritto da Maria Valtorta, e pubblicato dalle edizioni CEV, Isola-del-Liri, FR, 03036, Italia).

La Stella del Mare è la Madonna. La radiosa Stella del Mattino, è Gesù. Da anni la Madonna è fra noi, e si mostra in parecchi punti della terra, come per esempio a Medjugorije, S. Damiano, Naju, Akita, Kibeo, S. Martino di Schio, Fatima, Garabandal... In tutti questi posti essa annuncia l’imminente ritorno di Gesù nella gloria, e invita i cristiani a prepararsi per questo suo secondo avvento, che segna l’inizio del meraviglioso Testamento futuro. L’ora del mutamento è ormai prossima, anche se coloro che ascoltano il Cielo sono un piccolissimo gruppo, quelli che la Madonna soprannomina: il suo “piccolo gregge”.

 

5 - Garabandal: messaggi profetici.

Dal 1961 al 1965 la Madonna è apparsa a quattro bambine del paesetto spagnolo di Garabandal. I messaggi profetici che la Madonna ha dato loro, ignorati all’inizio dalla gerarchia ecclesiastica, oggi si rivelano talmente importanti che per capire qualcosa sui tempi attuali è necessario prenderli in considerazione.

A Concita, che a quel tempo aveva 14 anni e non conosceva la differenza tra “Fine del Mondo” e “Fine dei Tempi”, la Madonna fece sapere che dopo il Papa Giovanni XXIII rimanevano soltanto tre Papi prima della “Fine dei Tempi”. Quando la madre di Concita chiese a sua figlia se questa “Fine dei Tempi” era la Fine del Mondo, Concita non potè far altro che rispondere: La Madonna non ha detto: Fine del Mondo, ha detto: Fine dei Tempi. Oggi la differenza tra i due concetti è chiara per tutti, ma a quel tempo, chi sapeva? Nemmeno Concita sapeva di questa differenza, eppure si sentì obbligata a rispondere nel modo suddetto perché così si era espressa la Madonna. [74]

74
  • [74] Al presente siamo tutti in grado di distinguere tra “Fine dei Tempi” e “Fine del Mondo”. Ciò implica l’esistenza di più di una apocalisse (tre in tutto). Come già visto, l’apocalisse dei tempi attuali non è assoluta. Essa è paragonabile a quella del Diluvio universale, ad eccezione del fuoco rimpiazzante l’acqua. L’Apocalisse finale, quella della Fine del Mondo, sarà assoluta.

Le veggenti di Garabandal, sulla base delle rivelazioni ricevute, hanno detto che alla “Fine dei Tempi” ci saranno tre avvenimenti successivi, e cioè:

 

1 Grande Avvertimento

2 Grande Miracolo

3 Grande Castigo

 

1. – Il Grande Avvertimento è il primo di questi tre avvenimenti, ed è stato descritto dalle veggenti di Garabandal nel modo seguente:

Concita ha detto:

"L’Avvertimento sarà una cosa che incuterà timore. Attirerà i buoni più vicino a Dio, e avvertirà i cattivi che la Fine dei Tempi si avvicina. L’Avvertimento sarà dato al mondo intero perché si converta."

Giacinta ha detto:

"L’Avvertimento sarà qualcosa che si vedrà prima di tutto nell’aria, ovunque nel mondo, e che sarà immediatamente trasmesso all’interno delle nostre anime. Il fenomeno durerà pochissimo tempo, ma ci sembrerà lunghissimo a causa dell’effetto che produrrà in ognuno di noi. L’Avvertimento sarà dato per il bene delle nostre anime, per permetterci di vedere lo stato della nostra coscienza come se fossimo già davanti a Dio... così da permetterci di vedere il bene che per negligenza non abbiamo fatto, e il male che abbiamo fatto." [75]
75
  • [75] Due secoli fa, Anna-Maria Taïgi, una mistica di Roma, ha predetto che negli Ultimi Tempi un avvertimento universale porterà la salvezza a molte anime, tra le quali parecchi giovani. Queste anime si dovrebbero pentire e convertire grazie al Grande Avvertimento.

Una delle quattro veggenti ha detto: "...nel momento dell’Avvertimento il Papa fuggiva da Roma".

Il fratello di Concita ha detto:

"L’Avvertimento non è imminente, esso si produrrà più tardi, quando nella Chiesa inizierà uno scisma."

2. – Il Grande Miracolo, è il secondo di questi tre avvenimenti, e in base alle testimonianze delle veggenti si dovrebbe produrre al di sopra dei Pini, non più di un anno dopo l’Avvertimento. Si sa che lascerà un segno visibile permanente. Si sa pure che tutte le persone presenti saranno guarite dalle loro malattie.

3. – Il Grande Castigo, è l’ultimo degli avvenimenti profetizzati da Maria. Che sarà? Paolo VI, qualche anno prima di morire, a seguito dei numerosi discorsi ascoltati in Concilio ha gridato al mondo: “Il fumo di Satana è entrato nel Tempio santo di Dio”. Sono parole dense di significato. È possibile che un giorno il Papa sia costretto a fuggire dal Vaticano? … che un’elezione papale sia falsificata? … che un falso papa sia nominato? … che l’abominio s’installi nel Santuario? … che la desolazione invada la terra? Se è vero che il Papa fuggirà da Roma, e che l’Avvertimento si produrrà in quel frangente (come ha detto la veggente di Garabandal) questo fatto potrebbe servire da preavviso per gli avvenimenti che dovrebbero seguire.

 

6 - Dozulé. La Croce Gloriosa.

In occasione dell’undicesima apparizione che Madeleine Aumont ha avuto a Dozulé il 5 ottobre 1973 [76] Gesù le avrebbe dettato questo messaggio:

76
  • [76] La cittadina di Dozulé si trova nel nord della Francia (diocesi di Lisieux), e Madeleine Aumont è una madre di famiglia che il Signore ha scelta come suo strumento per comunicare dei messaggi importanti alla Chiesa e al mondo.

Gesù a Madeleine Aumont: «Rimanete nella gioia, sempre. Non lamentatevi sul cataclisma generale di questa generazione, perché tutto questo deve accadere. Ecco che apparirà nel cielo il Segno del Figlio dell’Uomo. Sta per compiersi il Tempo delle Nazioni. [77] Ognuno si batterà il petto. Quando il mondo sarà tutto evangelizzato, allora verrò nella gloria." [78]

77, 78
  • [77] Queste espressioni meritano una spiegazione. Nell’anno 70 dopo Cristo, a seguito della guerra di ribellione degli Ebrei contro i Romani, questi presero la città di Gerusalemme, distrussero il Tempio di Salomone, e annientarono i ribelli. I rarissimi Ebrei che ebbero la vita salva si videro costretti a vivere da esuli in seno alle varie nazioni che li accolsero come ospiti malgrado la loro diversità culturale e soprattutto religiosa. (È importante notare che gli Ebrei considerano i popoli non ebrei come dei Gentili, cioè dei pagani). Dire: “Il Tempo dei Pagani, ovvero delle Nazioni (pagane)”, è come dire: “il Tempo che gli Ebrei superstiti hanno dovuto vivere in esilio a partire dall’anno 70 dopo Cristo”. Sulla base di antiche profezie, si sa che quando questo esilio finirà, sarà la “Fine dei Tempi” (leggi: Fine dei Tempi trascorsi in esilio, in seno a nazioni e popoli considerati “pagani”). Secondo le stesse profezie, il periodo della “Fine dei Tempi” dovrebbe coincidere con la nascita di un’era di pace e di felicità universali.
  • [78] Jean Stiegler: “Nouvelles Révélations avant l’an 2000”, p. 62.

Tempo delle Nazioni” è un’espressione che riguarda il Popolo ebreo. Per capire ciò che riguarda il Popolo ebreo è quasi d’obbligo scrutare la Parola di Dio. Per esempio, nel vangelo di S. Luca è detto: “Gerusalemme sarà calpestata dai pagani fino a quando il Tempo dei Pagani non sarà compiuto”. [79] In altre parole: Gerusalemme, capitale della vostra patria, apparterrà a degli stranieri che la calpesteranno per tutto il tempo che durerà il vostro esilio. [80]

79, 80
  • [79] Lc 21, 24. “Tempo dei Pagani” equivale a “Tempo delle Nazioni” (pagane).
  • [80] Ognuno sa che gli Ebrei considerano i non Ebrei come dei pagani, e che il fatto, per esempio, di sposare un gentile (un non ebreo, un pagano) diventa per un ebreo una specie di sacrilegio. Malgrado i venti secoli d’esilio, questo principio ha impedito che avvengano incroci razziali tra Ebrei e popoli ospitanti (salvo rare eccezioni). La diversità razziale e religiosa degli Ebrei ha quindi impedito loro di venire assimilati dai popoli ospitanti.

Siccome nel 1948 gli Ebrei hanno cominciato a riorganizzare il loro antico Stato, [81] per l’umanità sembra giunto il periodo della Fine dei tempi, cioè dei secoli che gli Ebrei hanno dovuto vivere in esilio dopo la sconfitta subita nel 70 d.C. da parte dei Romani. È quindi vicina la Purificazione annunciata da Gesù nella sua undicesima apparizione, dopo di che apparirà in cielo il “Segno del Figlio dell’Uomo”, cioè la Croce.

81
  • [81] Sul tema degli Ebrei e della loro storia esistono tre film di valore. Il film Massada” mostra l’annientamento della Nazione ebrea per opera dei Romani negli anni 70-73 d. C., come conseguenza della ribellione fomentata dagli zeloti ebrei. Il film “La lista di Shindler”, mostra in che modo gli Ebrei sono stati trattati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il film "Exodus" mostra come lo Stato di Israele sia rinato nel 1948.

Una croce altissima avrebbe dovuto essere costruita a Dozulé secondo il desiderio espresso da Gesù tramite la sua messaggera, ma il vescovo del luogo non ha creduto al Messaggio, e così la croce non è stata costruita.

 

DOZULÉ: LA CROCE GLORIOSA  Questo montaggio è stato realizzato per mostrare le proporzioni che la Croce Gloriosa di Dozulé avrebbe rispetto alle altre costruzioni mondiali esistenti. Una costruzione di tali dimensioni avrebbe sicuramente fatto parlare di sè. Grazie ad essa il Messaggio di Dozulé si sarebbe rapidamente diffuso nel mondo, e oggi sarebbe conosciuto ovunque. Questo è quanto Gesù chiedeva.

 

Stando ai messaggi ricevuti da Madeleine Aumont, la grande Croce che l’uomo di Chiesa ha rifiutato di costruire, un giorno apparirà nel cielo. Questo accadrà “alla fine della Tribolazione e della grande Purificazione”. Madeleine aggiunge che in quel momento tutti vedranno la suddetta Croce (anche coloro che avrebbero preferito non vederla). Se Gesù potesse parlarci individualmente, è probabile che ci ripeterebbe le parole seguenti:

Gesù a Madeleine Aumont: "Il Padre mio, la cui bontà è infinita, vuole salvare l’umanità che è sull’orlo dell’abisso. È necessario che vi prepariate in virtù di quest’ultimo Messaggio." (2 gennaio 1976).

Questi avvertimenti sono confermati da altri Profeti, e soprattutto da don Stefano Gobbi. Per esempio, nel 1994 don Stefano Gobbi ha avuto questa locuzione:

La Madonna a don Gobbi: "La Croce luminosa che apparirà nel cielo, e andrà da oriente a occidente, sarà il segno del ritorno di Gesù nella gloria. La Croce luminosa, da patibolo si trasformerà per Lui in trono di trionfo, perché Gesù verrà su di essa. … La croce luminosa che apparirà nel cielo alla fine della purificazione e della grande tribolazione, sarà la porta che apre il lungo e tenebroso sepolcro nel quale giace l’umanità, per condurla nel nuovo Regno di vita che Gesù instaurerà col suo ritorno glorioso." (1 aprile 1994).

Secondo questa profezia, la Croce gloriosa prenderà l’aspetto di una grande Croce luminosa che apparirà nel cielo, e che tutti potranno vedere prima della nuova Evangelizzazione. Codesta precederà di poco il ritorno di Gesù nella gloria. In sintesi, a Dozulé Gesù annuncia tre periodi successivi:

 

  1. Primo periodo: Le Tribolazioni, seguite dall’apparizione della Croce gloriosa nel cielo.

  2. Secondo periodo: La nuova Evangelizzazione mondiale. Unificazione delle Chiese nella Chiesa.

  3. Terzo periodo: Il Ritorno di Gesù nella gloria. Fondazione della futura Gerusalemme (che è il nuovo Corpo mistico di Cristo, la nuova Chiesa). ­­­­­­­

 

Ho voluto associare le profezie di Garabandal a quelle di Dozulé per vedere se esiste tra di esse un’eventuale successione cronologica. Sembra che i tre grandi avvenimenti predetti dalla Madonna a Garabandal facciano parte del primo dei tre periodi annunciati da Gesù a Dozulé (quello delle Tribolazioni). [82]

82
  • [82] Nella sezione precedente, abbiamo visto che i tre avvenimenti annunciati dalla Madonna a Garabandal sono: 1) Avvertimento; 2) Grande Miracolo; 3) Grande Castigo. La logica suggerisce che il 3o di questi avvenimenti, il Grande Castigo, faccia ancora parte del periodo delle Tribolazioni (che è il 1o periodo predetto da Gesù a Dozulé).

 

7 - Previsioni in senso spirituale.

L’esistenza di un servizio meteorologico offre dei vantaggi che noi tutti apprezziamo, soprattutto quando i tecnici di tale servizio ci annunciano l’arrivo del bel tempo. Ma il bel tempo non è sempre possibile. Il 17 marzo 1993, il Signore avrebbe dettato a Vassula Ryden le parole seguenti:

Gesù a Vassula Ryden: "Desidero avvertire la mia casa che è in arrivo una grande tribolazione. La mia Chiesa avanza sempre più verso una grande tribolazione. Rimanete fermi, e mantenete le tradizioni che vi sono state insegnate. Qualsiasi cosa arrivi, obbedite al mio Papa. Vi scongiuro di rimanere a lui fedeli, mantenendovi a debita distanza da chiunque si ribelli contro di lui. Evitate soprattutto di ascoltare coloro che lo rigettano. Fra breve sarete confrontati a una prova mai conosciuta in precedenza. Il Papa dovrà molto soffrire. Non lasciatevi imbrogliare da nessuno. Se qualcuno v’incontra per strada e vi dice: “La fedeltà che avete per questo Papa, cambiatela con il solido movimento di un altro”, non cambiate! State attenti. Non permettete a nessuno di imbrogliarvi." [83]

83
  • [83] Sulla persona di Vassula Ryden, vedi la nota n. 26. Il brano di JNSR, che segue immediatamente quello di Vassula, proviene dalla rivista “Stella Maris”, n. 335 (marzo 1998), pp. 23-25. Le traduzioni italiane che appaiono in questo libro sono state realizzate da J. De Parvulis.

Ormai siamo tutti abituati alle previsioni del tempo. Se le previsioni dicono che farà bello, ci prepariamo in conseguenza; se ci dicono che farà brutto, ci prepariamo pure in conseguenza. Se le stesse previsioni ci annunciano un uragano, una tempesta di neve, o di ghiaccio, in cuor nostro noi ringraziamo i tecnici delle previsioni, e passiamo subito all’azione per evitare il peggio. La prevenzione di un malanno costa meno della sua guarigione. Nel caso attuale di tempesta annunciata, e di segni premonitori captati sempre più spesso, da svariate persone, non sarebbe logico che la nostra reazione fosse un po’ simile a quella che adottiamo nelle previsioni del tempo? Che reazione avremo di fronte ai venti violenti dell’uragano che incombe su di noi?

Il 20 luglio 1997, tramite la sua messaggera francese che si firma JNSR (Je Ne Suis Rien), Gesù ci dà il messaggio seguente.

Gesù a JNSR: "Tutto avanzerà simultaneamente, perché il momento è arrivato. Non desidero altro che la vostra volontà nella mia Volontà, e così, insieme, vinceremo il male del vostro tempo. Il sornione vuole farsi riconoscere come l’inviato di Dio per il vostro secolo così perturbato. Alcuni, troppo numerosi, vedranno in lui il Figlio di Dio. Utilizzerò la mia forza d’Amore per lottare contro la forza di distruzione che crescerà ovunque. Il sornione impiega tutta la sua forza per demolire il Bene di Dio. La santa Chiesa e i suoi membri più preziosi saranno minacciati, rigettati, sballottati. Questo sdegno, presente in tutti i luoghi, causerà la sventurata perdita di molte anime, e in mezzo ad esse si vedranno dei bambini abbandonati a se stessi, manipolati, malgrado la loro tenera età, in questa oscurità crescente che si stabilirà anche nei cuori dei loro genitori, che li lasciano liberi, cioè abbandonati al Male. La libertà che vi ho dato è profanata ogni giorno. Dovevate ritornare verso di Me liberamente, di tutto cuore, ma la vostra scelta si è girata verso una libertà senza Dio. Oggi chiamo tutti quelli che mi amano e mi servono lealmente. Anche gli operai dell’ultima ora udranno la chiamata in essi, perché il Raduno è tra breve. Arrivano da ogni parte, assetati di giustizia, ripieni di bontà, di gioia. [...] Sono felici. [...] Il dolore non li ha resi acerbi, le pene sofferte li hanno fortificati. La loro vita è un atto di offerta a Dio. [...] Vi riconoscerete a questo segno che è in voi, in ciascuno di voi: la mia santa Croce. Essa è impressa nel vostro corpo, nella vostra anima, e nel vostro spirito. Dio ha scelto l’ora e il luogo di questo incontro per parlarvi come Io parlavo un tempo alle folle che mi seguivano lungo le sponde del Mare di Galilea, fin sulla montagna. Vi devo parlare. Dovete ascoltarmi attentamente. Per questo vi riunirò. Non ho detto che là mi rivedrete. Voi mi sentirete. Per questo vi riunirò, e vi informerò di quello che farete. Tutti nello stesso tempo riceverete lo Spirito Santo. Sì, è la Seconda Pentecoste d’Amore, e questo avverrà quando la Madonna, mia santissima Madre e vostra Madre pure, salirà presso l’Eterno Padre, chiamata da Lui. La vostra Madre vi manderà lo Spirito d’Amore che la abita. Essa ha percorso tutta la vostra Terra. Vi ha dato il suo Cuore, come Io vi ho dato il mio. I nostri due Cuori santamente uniti vi chiamano ad ogni Croce d’Amore. Veniteci per pregare per il trionfo della vostra amata Regina, e per il ritorno glorioso del suo divin Figlio, il vostro amato Re. Alcuni di voi vedranno la seconda Assunzione di Maria come i miei Apostoli videro la mia adorabile Ascensione. Questa Pentecoste d’Amore vi riunirà per ricevere il fuoco d’amore dello Spirito Santo. La Santissima Trinità coprirà Maria santissima, e da questa sublime fusione nascerà il Fuoco divino dello Spirito Santo che avvilupperà lo spirito degli uomini come una nube luminosa, simile a quella che coprì Pietro, Giacomo e Giovanni al momento della Trasfigurazione. [...] [84] Sarete riuniti, e uniti, per fare un corpo unico nella Volontà del Padre. Sarete UNO nell’Amore unico e vero della santissima Trinità, per Maria santissima corredentrice, avvocata incontestata, madre di tutti i figli di Dio che le sono stati affidati ai piedi della Croce. Apostoli di Gesù e di Maria, riempiti di Spirito Santo davanti a voi si spalancheranno tutte le porte per proclamare la venuta di Dio su tutta la Terra. Avrete delle ali ai piedi, per percorrere intere regioni, e visitare popoli interi, leggeri come delle piume trasportate dal vento. Avrete la forza di camminare per ore e ore, giorno dopo giorno. Avrete i sette Doni dello Spirito Santo, e li utilizzerete tutti e sette. Il dono della mia parola sarà in voi come una sorgente che non si asciuga mai. Dio avrà scelto i migliori dei suoi Messaggeri per convertire il mondo intero. L’Evangelizzazione sarà come un grandissimo bastimento, portato sulle onde di un mare limpido, dalle acque unite, rapido, audace, perché il tempo che mise Giona per attraversare la città di Ninive per convertire i suoi abitanti sarà il tempo che vi accorderò allora. E questo tempo sarà rispettato, perché sufficiente. Dopo l’Evangelizzazione del mondo intero, allora scenderò dai Cieli, e il mio Nome sarà cantato anche dagli uccellini del nido. La natura intera canterà il mio Ritorno glorioso. Il Vento d’Amore è già alle vostre porte, ed ecco che Io vengo. Amen." (Ricevuto il 20 luglio, 1997).

84
  • [84] Il paesetto di Garabandal è situato al centro di un immenso anfiteatro naturale, fatto di montagne, e ciò lo renderebbe propizio ad accogliere parecchi milioni di persone nel medesimo tempo. Se l’incontro al quale Gesù vuole radunare i suoi dovesse coincidere con il Grande Miracolo che si prevede accada a Garabandal non più di un anno dopo il Grande Avvertimento (è detto che lascerà un segno perenne al di sopra dei Pini), è lecito supporre che il luogo dove Gesù intende avere l’incontro di cui si parla nel messaggio sopra riportato è forse l’anfiteatro naturale di Garabandal. (Questa è solo un’ipotesi. Una seconda ipotesi prevede che questo raduno si possa tenere davanti alle “Croci di Dozulé”, sparse nel mondo. Queste “croci di Dozulé” sono sorte di recente, e sono luminose. Gesù le ha chieste tramite JNSR, la sua messaggera francese).

In questo testo Gesù dice che subito dopo la Seconda Assunzione di Maria in Cielo avverrà la Seconda Pentecoste. Aggiunge che questa grande Pentecoste sarà seguita da una grande Evangelizzazione, e che dopo questa grande Evangelizzazione assisteremo al suo Ritorno in gloria. Disponendo gli elementi di questa profezia in senso cronologico, ne deriva il quadro che segue.

 

SECONDA ASSUNZIONE di MARIA IN CIELO

seguita da:

1) – Grande Pentecoste.

2) – Grande Evangelizzazione (giorni).

3) – Ritorno di Gesù nella gloria.

 

La mia domanda è la seguente: la Seconda Assunzione di Maria in Cielo è forse il Grande Miracolo che deve arrivare a Garabandal dopo l’Avvertimento, e prima del Grande Castigo? [85] Un testo riguardante questo tema si trova negli scritti di Maria Valtorta, nel primo volume (1943) de: “I Quaderni”, alla pagina 548. Eccone una parte:

85
  • [85] Volendo, rileggere la sezione # 5 del presente capitolo.

Gesù à Maria Valtorta: "Riunirò i miei santi. Sì, colui che mi ama e mi segue nell’obbedienza e nella fedeltà è un santo. Li radunerò dai quattro angoli della Terra. In nome del loro amore perdonerò agli uomini le loro iniquità. La bontà dei santi spegnerà il rigore della Giustizia, e la Terra sarà purificata dal fuoco del mio amore, unito a quello dei santi. La Terra, in pace con se stessa e con il suo Dio, sarà come un vasto altare propiziatorio. E su quest’altare il Maestro istruirà gli uomini alla conoscenza esatta della Verità, affinché i buoni non vacillino quando Satana, furioso di vedere che l’Umanità adora il Cristo, si scatenerà per l’ultima battaglia (vedi punto 8 del quadro sinottico che appare nel secondo capitolo, alla sezione # 10)".

Prendendo come punto di riferimento le spiegazioni che Gesù ha dato a Maria Valtorta sul modo di interpretare le Scritture, si può dire che i pochi giorni che dovrà durare la Grande Evangelizzazione sono una figura anticipata del “Millennio di Pace”, (vedi punto 7 del quadro sinottico, secondo capitolo, sezione # 10). Come saranno gli apostoli di questa Grande Evangelizzazione? Maria Valtorta ne parla nei due testi che seguono, scritti da lei nel 1943. [86]

86
  • [86] Il primo brano proviene dal primo volume de: “I Quaderni”, pp. 650-651. Il secondo si trova nel medesimo volume, p. 566. (Edizioni CEV, Isola del Liri, FR, 06036, Italia).

Gesù a Maria Valtorta: "Ciò che ora risuona in voi, queste parole che mio Figlio riserva ai suoi fratelli prediletti, le sentirete risuonare ai quattro angoli della Terra, e vedrete gli uomini accorrere alla loro ricerca, spinti dalla sete di vera Scienza. Uomini, non bruti vestiti da uomini, non demoni dal viso umano, non Giuda sempre pronti a vendere mio Figlio, e con questo mercato ferire l’Amore trinitario che è Unità indivisibile. [...] Nel tempo futuro numerosi giusti lavoreranno la Terra per prepararla a ricevere la Parola, che infine avrà il suo periodo di trionfo, il solo." 18 novembre 1943.

Gesù a Maria Valtorta: "Coloro che avranno l’incarico di riunire le masse attorno alla Croce in vista del raduno di Cristo saranno come dei padri e dei re. Non una razza mancherà all’appello, con i suoi figli migliori. Io stesso verrò per mettere il mio potere al servizio della Gerusalemme terrestre la Chiesa militante in modo che sia protetta contro i tranelli, le astuzie, gli attentati, e i delitti che Satana avrà preparato contro di lei. Farò scendere il mio Spirito su tutti i redenti della terra, anche su quelli che ora soffrono in espiazione delle colpe dei loro antichi padri [il Popolo ebraico], e che non riescono a trovare la salvezza perché non osano rivolgersi a Me. Anche loro troveranno la pace. La troveranno perché invocheranno su di loro il Sangue che fu versato, e che senza fine sgocciola dalle membra di Colui che i loro antichi padri hanno crocifisso. Essi lo invocheranno ancora, questo Sangue, ma in una maniera molto diversa da quella con la quale i loro padri l’hanno un tempo invocata. Lo invocheranno battendosi il petto. Sarò come una fontana al centro del mio gregge ricomposto, e mi incaricherò Io stesso di lavare quegli errori passati, che il loro pentimento avrà già cominciato a cancellare." 11 dicembre 1943.

Questo svolgimento non sembra lontano nel tempo, perché una volta che si sarà iniziato il periodo purificatore, gli altri avvenimenti si succederanno con rapidità. E siccome il periodo di purificazione dovrebbe iniziare con l’Avvertimento, ecco dei passi, quattro in tutto, che ci parlano di esso.

Il primo testo è di Mirjana, una delle veggenti di Medjugorje. Contiene una rivelazione che fu resa pubblica nel 1992.

Mirjana ha detto: "Quando i segreti saranno realizzati, il potere di Satana sarà distrutto. [87] Ecco perché è così aggressivo in questi tempi. A Satana è stato concesso un immenso potere nel corso del ventesimo secolo, un potere che non aveva mai avuto prima, e che non avrà mai più in futuro."

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  • [87] Può darsi che il primo segreto sia quello del Grande Avvertimento, ma nulla lo garantisce in forma assoluta.

Il secondo testo è di una mistica spagnola, Amparo Quevas. Il 26 febbraio 1982 Amparo avrebbe ricevuto dalla Madonna il messaggio seguente:

La Madonna ad Amparo Quevas: "Il suono della tromba risuonerà molto presto. In quel momento la terra tremerà. Il sole girerà su se stesso, con delle grandi esplosioni. La luna si oscurerà, e questi fenomeni sanno visibili su tutto il globo terrestre. Un astro illuminerà la Terra. Essa apparirà avvolta di fiamme. Questo durerà venti minuti. Ci sarà panico dappertutto. Tutti quelli che credono in Dio e nella Madonna rimarranno come in estasi durante questi venti minuti. Questo è molto vicino, figlia mia." [88]

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  • [88] Consultare il libro: “Notre Dame de l’Escorial”, di Amparo Quevas.

Il terzo testo è di Suor Marie-Nathalie.

Suor Marie-Nathalie dice: "D’improvviso i cuori della gente si intenerirono di benevolenza reciproca, pieni di pentimento e di spirito di penitenza. Le anime si sentivano come liberate dal peso dei loro peccati. Ognuno si precipitava in ginocchio “nella polvere delle proprie colpe”. Salvo qualche eccezione, tutti gridavano pietà con le mani e gli occhi tesi verso il cielo. Tra quelli che si ostinavano ne vidi morire alcuni. Questa visione è il segno che precede il grande Miracolo promesso al mondo. È per questo che la Madre di Dio continuava a planare al di sopra di noi, mentre si allontanava verso quel luogo. (Garabandal)." [89]

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  • [89] Alla pagina 194-195 del libro francese: “Marie, Reine Victorieuse du Monde”, suor Marie-Nathalie dice di aver avuto la visione di un grande “segno”. Siccome aggiunge che detto “segno” dovrà precedere il Gran Miracolo, è possibile che si tratti della visione anticipata di quello che noi chiamiamo: il “l’Avvertimento”, ma nulla lo garantisce al 100%.

Il quarto testo è di una Mistica anonima. La Voce divina le parlò nel 1991, per dire questo:

Voce divina: "L’Avvertimento sarà un momento unico nella storia del mondo. Ad ogni uomo verrà concessa la stessa lucidità spirituale che gli è data al momento della morte. Sarà il mio più grande gesto di misericordia. Tutti cesseranno le loro attività. Il dolore e la confusione saranno generali. Le persone chiederanno perdono. I sacerdoti dovranno confessare giorno e notte."

Nel “Libro azzurro” di don Stefano Gobbi, in data del 13 maggio 1991 si può leggere quanto segue:

La Madonna a don Gobbi: "Quando questo Papa avrà compiuto la missione che Gesù gli ha affidato, ed Io scenderò dal cielo per accogliere il suo sacrificio, sarete tutti avvolti in una densa tenebra di apostasia, che allora sarà diventata generale. Rimarrà fedele solo quel piccolo resto che in questi anni, accogliendo il mio materno invito, si è lasciato racchiudere dentro il rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. E sarà questo piccolo resto fedele, da Me preparato e formato, che avrà il compito di ricevere il Cristo che tornerà a voi nella gloria, dando così inizio all’Era nuova che vi attende."