Questo libro parla dei mutamenti radicali che Dio intende fare nel mondo, del perché, del quando e del come potranno avvenire. Il mondo nuovo sarà bellissimo – come la sala delle nozze della parabola evangelica – ma coloro che nel frattempo si saranno addormentati non vi potranno entrare: chi dorme non piglia pesci.
Capitolo I
1 - Nuovo inizio per l’Umanità.
2 – La Formula della Creazione (triplice come la Trinità).
3 - Settimo millennio = Millennio felice.
4 - Connubio mistico tra Dio e l’uomo.
5 - Millennio felice ? Millenarismo.
6 - Le tre venute di Cristo (“Parusie”).
7 - Amore divinizzante.
8 - Il fuoco sotto la cenere (durante la grande Apostasia).
9 - Occhi profetici di Maria Valtorta.
Capitolo II
1 - “Morte” e risurrezione della Chiesa.
2 - Lo “Scandalo della Croce”: versione attuale.
3 - Un falso Papa?
4 - Cambiamenti radicali.
5 - Messaggi profetici a Garabandal.
6 - Messaggi profetici a Dozulé.
7 - Previsioni in senso spirituale.
Capitolo III
1 - Splendore del mondo nascituro.
2 - Felicità terrestre degli eletti all’Era nuova.
3 - Madre Venturella: la Pentecoste universale.
4 - Messaggi del Cielo sull’Era nuova.
5 - La risurrezione della Chiesa secondo S. Giovanni, don Gobbi, Maria Valtorta.
6 - Luisa Piccarreta: i tre “Fiat” della Trinità.
7 - Luisa Piccarreta: ritornare al Divin Volere (rinunziando al volere umano, il nostro).
8 - Divin Volere: Tre esempi.
Appendici e Annessi
1 - Il catalizzatore della felicità.
2 - La sete della sorgente.
3 - L’Albero delle Devozioni.
4 - Il Cielo visto da me.
5 - Gli atleti e lo stadio.
6 - La centrale idroelettrica.
7 - L’arancia (sull’Eucaristia)
1 - Fernand Crombette e profezie recenti.
2 - Fernand Crombette e calendario copto.
Capitolo I
PIANIFICAZIONE DIVINA RIVELATA
1 - Nuovo inizio per l’Umanità.
Quasi tutti sanno giocare a carte. Se al gioco delle carte un giocatore si accorge che nella distribuzione è subentrato un errore, la partita è annullata, e chi ha sbagliato di dar fuori le carte deve ricominciare il suo lavoro dall'inizio. Da qui il detto francese: “Qui mal donne, redonne”, che in riferimento alle carte si può tradurre: “Se sbagli nel farle, devi rifarle”.
Oggi sappiamo che Dio sta per rifare la sua Creazione. Lo rivelano i Profeti cristiani contemporanei. Detto incidentalmente, le suddette rivelazioni non contraddicono quelle della Bibbia. Se dunque il Genere umano sta per conoscere un nuovo inizio, da che cosa dipende? Da uno sbaglio iniziale commesso da Dio? È mai possibile che Dio si sia sbagliato nel dar fuori le carte all’inizio della Creazione?
No. Dio non sbaglia. La sua Creazione è perfetta. Se adesso è necessario rifarla, il motivo è che l’uomo ha truffato, si è servito della sua libertà per truffare. Dio potrebbe abbandonare la partita per l’offesa ricevuta. Ne avrebbe tutti i diritti. Se accetta invece di ricominciare tutto da capo, è per pura bontà, perché è Dio: Dio è amore.
Ma perché l'uomo si mette a truffare?
Gli esseri umani sono liberi. Possono scegliere di essere onesti oppure disonesti, di vivere bene oppure male. La libertà umana di scegliere il bene o il male si chiama “libero arbitrio”. È un dono che l’uomo riceve alla nascita, ma i doni di Dio, anche i più eccelsi, diventano nocivi se l’uomo li usa per il male. Se un essere umano utilizza i suoi doni naturali per fare del male, i doni suddetti riducono la vita, la minacciano, la sopprimono, anziché favorirla. È come se un cuoco usasse i coltelli migliori della sua cucina per tagliarsi un dito, una mano … [1]
1
- [1] Abusare di una cosa buona è come renderla cattiva. Quando l’uomo abusa dei doni ricevuti da Dio, tale abuso è chiamato prevaricazione, trasgressione, peccato. S. Paolo dice che “Il salario del peccato è la morte”. In che modo va inteso l’abuso suddetto? Va inteso e spiegato riflettendo sul dono dei doni, che per noi umani è quello della libertà. Esso è chiamato “libero arbitrio” quando la scelta avviene tra il bene e il male (es.: truffare o non truffare). Anche se di per sè il libero arbitrio è un bene (come lo sono tutti i doni di Dio all’uomo: intelligenza, ricchezza, salute, bellezza fisica, ingegno, libertà di movimento, talento scientifico, letterario, artistico, ecc...), se l’uomo decide di servirsene a scopo di male, i frutti da esso prodotti diventano cattivi come effetto della prevaricazione. In altre parole, l’uomo riceve dei doni per vivere, ma se li usa per fare il male, anziché seminare la vita, egli semina la morte; anziché moltiplicare il bene, egli moltiplica il male, il dolore e la morte. All’opposto, se gli stessi doni sono usati dall’uomo per fare il bene, il frutto è benefico. La vita è moltiplicata. Questo è vero per tutti gli uomini, cattolici e non cattolici. Il motivo è spiegato da S. Paolo nella Lettera ai Romani (Rm 2, 14-16). Le parole di S. Paolo sono state riprese da Maria Valtorta, che per volere dello Spirito Santo vi ha aggiunto le parole seguenti: «Coloro tra i Gentili di oggi [i non cattolici di oggi] che si danno legge di giustizia e difendono la giustizia e la virtù con le loro opere, saranno premiati da Dio per la virtù esercitata in vita. ... La loro virtù, la loro spontanea ubbidienza alla legge di virtù li avrà battezzati senza altro battesimo, consacrati senza altro crisma che i meriti infiniti del Salvatore." (Cf.: «Lezioni sull’Epistola di S. Paolo ai Romani», lezione n. 9, p. 62).Quanto detto ci permette di affermare che la famosa espressione “Al di fuori della Chiesa non c’è salvezza” è applicabile non tanto ai pagani, quanto agli apostati. Per meritare il qualificativo di “in-fedele” un individuo deve respingere un credo conosciuto, rinnegare una fede conosciuta. È il caso dell’apostata più che del pagano. Questi è una persona non istruita sulla Verità, mentre l’apostata è stato istruito sulla Verità, la conosce, e malgrado ciò la rigetta. È soprattutto a lui che si applica l’affermazione che dice:“Al di fuori della Chiesa non c’è salvezza”.
A forza d'abusi di ogni genere l'uomo d'oggi ha messo e continua a mettere in pericolo la sua stessa sopravvivenza. Che cosa non accadrà alla Terra se le cose non mutano in meglio? Un pericolo mortale minaccia l’intero Pianeta sul quale viviamo.
Per fortuna Dio non fa nulla d’importante senza manifestare in anticipo le sue intenzioni. Lo fa per mezzo dei suoi strumenti, che sono i Profeti. Questi, oggi, sono molto numerosi, e i loro messaggi annunciano mutazioni grandiose, cambiamenti radicali per tutta l’Umanità. [2]
2
- [2] Parole provenienti dalla sacra Bibbia. (Amos 3, 7).
Nel vedere – tempo fa – che i suddetti messaggi avevano bisogno di essere messi in ordine per essere ben capiti, l’idea mi è venuta di riunirne alcuni – i più importanti – in modo ordinato e significativo.
Ho incontrato subito due ostacoli:
Primo ostacolo: l’Avversario di Dio tenta di seminare confusione in mezzo alla gente creando messaggi che sembrano veri, ma che in realtà sono falsi. Per superare tale ostacolo mi son permesso di scartare sistematicamente tutte le “profezie” che mancavano di coerenza. L’esperienza dimostra che i messaggi dell’Avversario sanno essere mirabolanti, ma non coerenti. Dio solo è coerente. [3]
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- [3] “Il diavolo sa fare le pentole ma non i coperchi”. (Proverbio che ho imparato da mia madre).
Secondo ostacolo: molti dicono che i Profeti di oggi sono troppo numerosi, e che questo crea molta confusione. Per rispondere a questa preoccupazione, che per un po’ di tempo è stata anche la mia, la Provvidenza mi ha presto guidato sulle parole evangeliche seguenti: «Le pecore sentono la voce del loro pastore, che le chiama una per una … Esse lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei." [4]
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- [4] Gv 10, 3-6.
Mi sono detto: se le pecore sanno riconoscere la voce del loro pastore, un cristiano non dovrebbe essere in grado di fare altrettanto con la voce del suo Dio? Se un bambino di tre anni sa riconoscere fra mille la voce di suo padre, o di sua madre, un cristiano adulto non dovrebbe saper fare altrettanto con la voce del suo Creatore? [5]
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- [5] Uomini e animali riconoscono d’istinto la voce del loro genitore, ma l’uomo, a differenza dell’animale, può accettare o rifiutare l’istinto filiale che fin dalla nascita Dio gli provvede. Alcuni esseri umani rifiutano i loro genitori, ma ben più numerosi sembrano essere coloro che rifiutano Dio, il genitore della loro anima.
2 - La Formula della Creazione (triplice come la Trinità).
Alla fine di ogni nostra settimana c’è un settimo giorno che per natura è diverso dagli altri. La tradizione vuole che anziché servire per il lavoro, esso serva alla santificazione della nostra anima e al riposo del nostro corpo. Si tratta della domenica. Stando alla Bibbia anche la Settimana della Creazione possiede la sua “domenica”, il suo settimo giorno, che è quello in cui Dio smise di creare per “riposarsi”. [6]
6
- [6] L’ipotesi di un’umanità vecchia di milioni d’anni, frutto di una lenta e spontanea evoluzione della materia (vedi Darwinismo), non è mai stata dimostrata scientificamente, anche se molti pretendono il contrario, e alcuni l’insegnano come vera. Lo scienziato Fernand Crombette e gli esperti della Bibbia hanno dimostrato sul piano storico e su quello scientifico che l’uomo abita la terra da sei mila anni. Dio ce lo conferma tramite i suoi Profeti.
Questo ci permette di capire che la nostra settimana e quella della Creazione hanno la stessa struttura, riassunta nell’espressione 6 + 1 = 7, dove il numero “6” rappresenta i giorni lavorativi, il numero “1” la domenica, e il numero “7” il totale dei due numeri addizionati. Fin qui nulla di nuovo.
Quello che si presenta come nuovo (anche se si tratta di una verità antica che il tempo ha fatto dimenticare) è l’esistenza della Settimana universale, concepita da Dio per contenere il suo piano, chiamato “Piano di Salvezza”. La struttura di questa terza Settimana è identica a quella delle prime due, perché contiene sette periodi piazzati nello stesso ordine. Detti periodi sono sette millenni.
Alcuni teologi rifiutano questa verità. Ma perché? I primissimi Padri della Chiesa – S. Ireneo di Lione per esempio – hanno parlato apertamente della Settimana universale. Anche se il tempo ha cancellato il ricordo di questo loro insegnamento, ciò non basta per dire che detto insegnamento sia da rigettare. Nella sua infinita sapienza Dio permette che in certi casi un velo nasconda una data verità finché non ritorni per essa il tempo di riprendere vita. Oggi per esempio il concetto di Settimana universale è di ritorno, e non per iniziativa umana ma per iniziativa divina. È Dio che parla tramite i Profeti cristiani contemporanei. Se ciò avviene in questo periodo di tempo, un motivo c’è sicuramente. Il motivo è che oggi nel campo del Signore il grano che Gesù ha seminato due mila anni fa è giunto a maturazione. Essendo arrivato il tempo della mietitura, prima di procedere Dio vuole aiutare coloro che per amore non hanno cessato di mantenersi in suo ascolto. Aiutarli come? Permettendo loro di riscoprire quello che il tempo ha distorto o fatto dimenticare.
Un altro esempio probante è quello che riguarda l’età dell’uomo. Alla domanda: «Da quanto tempo l’uomo vive sulla terra?», la scienza umana offre risposte che variano da uno scienziato all’altro, da un’epoca all’altra, mentre la verità, la sola e unica verità, è quella che Dio ci rivela. Il brano che segue, scritto il 29 gennaio 1919 da Luisa Piccarreta, costituisce una prova, una fra tante, di quanto appena detto. Gesù afferma che l’uomo è sulla terra da 6.000 anni. [7]
7
- [7] Gli uccellini per nascere hanno bisogno di un nido preparato in anticipo. Come gli uccellini, così gli esseri umani. Prima di creare gli esseri umani Dio ha creato le condizioni di vita destinate ad accoglierli. Questo per dire che il mondo minerale e animale precedono l’essere umano, sono più antichi di lui. Di quanto tempo? Gli scienziati della scienza ufficiale inventano teorie e numeri che variano da un’epoca all’altra. Essi rifiutano di ammettere che l’uomo è incapace di rispondere a questa domanda. Non si rendono conto che il tempo siderale e il nostro tempo attuale non si misurano allo stesso modo. Esempio: Il tempo si misura tramite la regolarità ciclica dei movimenti astrali, ma all’inizio gli astri del cielo non esistevano per permettere a una mente di misurare il “tempo”. In più l’uomo era assente. Attualmente non esiste nulla che permetta all’uomo di sapere se gli astri dell’universo sono stati creati molto tempo prima di lui oppure un solo un istante prima di lui. La sola cosa che l’uomo può conoscere, e conosce, è che la sua razza è posteriore agli astri (essendo stata creata il sesto giorno, quando gli astri già esistevano).
Gesù si esprime in questi termini:
Gesù a Luisa Piccarreta: "Figlia mia diletta, voglio farti sapere l’ordine della mia Provvidenza: in ogni corso di due mila anni ho rinnovato il mondo. Dopo i primi due mila anni lo rinnovai col diluvio. Dopo i secondi due mila anni i buoni e gli stessi santi sono vissuti dei frutti della mia Umanità, e a sprazzi hanno goduto della mia Divinità. Ora siamo al termine dei terzi due mila anni, e ci sarà una terza rinnovazione. Ecco perciò lo scompiglio generale. Esso non è altro che un preparativo, appunto, a questa terza rinnovazione." [8]
8
- [8] Il brano riportato si trova alla pagina 72 di un libretto “Pro manuscripto” intitolato: “Opere”, vol. VI, pubblicato nel 1977 dall’Associazione del Divin Volere, via XX settembre, n. 157, 20099, Sesto S. Giovanni. Il libretto si distingue dagli altri della stessa serie grazie al colore verde della sua copertina. Per sapere chi è Luisa Piccarreta, autrice di tutta la serie dei libretti, vedere le sezioni # 6 e # 7 del terzo capitolo.
Luisa Piccarreta non è l’unico Profeta che abbordi il tema della Creazione dell’uomo. Ne parlano anche altri Profeti. Per esempio, il libretto “Cœurs Unis de Jésus et de Marie” [9] contiene rivelazioni analoghe. Una di queste ci permette di dedurre che la “Settimana universale” è formata da sette periodi, e che adesso l’umanità si trova tra la fine del sesto periodo e l’inizio del settimo. [10]
9, 10
- [9] J. E. Gehrer, OFM, “Cœurs Unis de Jésus et de Marie”. Edizioni “Parvis”, CH 1648, Hauteville, Svizzera.
- [10] La Bibbia si serve della parola “giorno” per identificare i sette periodi della Creazione. Per identificare i sette periodi della Settimana universale (il Piano di Dio) è possibile utilizzare la stessa parola, senza però dimenticare che i “giorni” della Settimana universale corrispondono a dei millenni. (Cf. 2 P, 3, 8). (Vedi anche la nota n. 14).
La citazione seguente è la traduzione italiana del testo che si trova alle pagine 15 e 16 di detto libretto.
La Voce interiore all’anima in ascolto: "Sì, voi vi alzate all’alba di un nuovo giorno. Presso Dio mille anni sono come un giorno, e codesto giorno sarà [simile a] una domenica: l’era dello Spirito Santo”. Mi sembrava che 4000 anni erano attribuiti al Padre, 2000 anni erano attribuiti al Figlio, e 1000 anni erano attribuiti allo Spirito Santo."
Questo messaggio, che per me possiede tutti i caratteri della veridicità, ci permette di capire che i primi 4000 anni rappresentano la durata dell’Antico Testamento, mentre i successivi 2000 anni rappresentano la durata del Nuovo Testamento. Per completare il ciclo totale di 7000 anni mancano 1000 anni. Questi mille anni sono quelli del millennio che l’Umanità sta iniziando ora. Esso è l’ultimo della storia perché viene in settima posizione, e come tale assume il ruolo della “Domenica”. Siccome la struttura di questa terza settimana, detta universale, è identica a quella delle due precedenti, se mettiamo assieme le strutture delle tre settimane, ne ricaviamo une formula che, pur rimanendo semplicissima, è molto eloquente:
6 + 1 = 7
6 + 1 = 7
6 + 1 = 7
Dov’è l’eloquenza di questa formula? I suoi significati si trovano non solo nella lettura orizzontale ma anche in quella verticale.
Verticalmente: la prima fila di numeri è composta da tre “6”. Questi tre 6 rappresentano la pienezza del male [666].
Verticalmente: la seconda fila di numeri è composta da tre “1”. Questi tre 1 rappresentano la pienezza del bene [111].
Verticalmente: la terza fila di numeri è composta da tre “7”. Normalmente questi tre 7 dovrebbero rappresentare qualcosa, ma cosa? Lo studioso esegeta Martino Penasa, che ho interrogato per telefono, mi ha risposto che il numero 7 ripetuto tre volte [777] rappresenta “la perfezione – o pienezza di vita – che l’uomo può realizzare durante la sua prova terrestre”. Per garantirmi la sua risposta, e completarla, mi ha poi fatto recapitare il piccolo testo riprodotto in nota. [11]
Deduco da queste considerazioni che il Piano concepito da Dio è triplice, e che ogni sua terza parte ha la stessa struttura settimanale.
11
- [11] Padre Penasa: «Il numero 7 sta alla base del buon esito della prova alla quale Dio sottomette l’uomo, affinché dimostri coi fatti che egli aspira all’eternità beata. Il tempo dato da Dio per la prova è tutto scandito da scadenze basate sul “7”: 7 giorni, 7 settimane, 7 anni, 7 settenni.I 6 giorni iniziali sono destinati al lavoro per lo sviluppo delle cose temporali, necessarie al fisico (l’animalità corporea). Il 7° elemento invece è riservato allo sviluppo delle cose eterne, necessarie per la crescita della nostra vita spirituale (l’anima). Chi concentra tutta la sua attività nel programma dei 6 giorni e trascura il programma del 7° giorno, pian piano uccide in sè l’angelo, e diventa lui stesso una bestia.L’evoluzione del male comincia con il 6 (il corpo), poi passa per il 60 (valori della psiche razionale, che conosce e vuole) e infine può raggiungere il 600 (culto religioso dedicato agli spiriti maligni anziché a Dio, pratica dell’occultismo e della superstizione). Così facendo si acquista l’aiuto di Satana per lo sviluppo dei beni materiali … Chi fa questa scelta non vuole essere molestato dai rimproveri degli onesti, e finge di praticare i doveri religiosi del 7° giorno, ma limitandosi solo alle esteriorità: la sua è tutta ipocrisia.L’organizzazione attuale più sviluppata di questa ipocrisia è la Massoneria. Chi agisce così arriva pian piano all’empietà totale, che è quella dell’anti-Cristo, caratterizzata dal 6+60+600, cioè dal numero 666. Chi invece rispetta il 7° giorno integralmente, arriva pian piano alla perfezione della Pietà, sacrificando a Dio l’animalità come l’agnello, la ragione psicologica come il credente nel Verbo di Dio, e praticando la religiosità autentica come il Figlio di Dio: 7+70+700 = 777.»
Riassumendo il tutto:
Settimana della genesi, (6+1) Sette periodi nel Piano creativo.
Settimana umana, (6+1) Sette giorni nel tempo umano.
Settimana universale, (6+1) Sette millenni nel Piano divino.
Visto che la struttura di questi tre piani è sempre la stessa (rappresentata dall’espressione: 6+1=7) se qualcuno volesse definire i rapporti che esistono tra questi tre Piani, ne risulterebbe una Equazione proporzionale triplice, enunciabile in questo modo:
Il giorno di Riposo di Dio sta alla Settimana Creativa, come la Domenica sta alla nostra Settimana umana e come il Millennio felice sta alla Settimana Universale.
L’Equazione si potrebbe riscrivere nel modo seguente:
R:C = D:S = M:U
… oppure nella forma seguente: [12]
R:C = 1:7
D:S = 1:7
M:U = 1:7
12
- [12] Il significato dei simboli utilizzati in questa proporzione è il seguente:D = La Domenica della nostra settimana.S = La Settimana del nostro tempo umano.R = “Riposo” di Dio, (il settimo “giorno” menzionato nella Genesi).C = Creazione. (I sette “giorni” della Creazione, secondo la Genesi).M = Millennio felice.U = Settimana universale. (alias: Piano divino di Salvezza).
Un cristiano un po’ istruito si accorge che l’ordine presente in questa Equazione proporzionale triplice è come un riflesso della Santissima Trinità, [13] e che il ruolo del millennio che sta iniziando [14] – settimo della storia umana, e ultimo della serie – è quello di una domenica: la “Domenica” della Settimana universale.
13, 14
- [13] Dio è trinitario, ma la perfezione che esiste nell’unità delle tre “Persone” fa della Trinità l’equivalente di un Unico Dio. (L’amore unifica, e l’Amore perfetto unifica perfettamente).
- [14] Non è detto che il calendario gregoriano (in vigore ora nel mondo occidentale) sia il più esatto. Il calendario copto, probabilmente, è più esatto di quello gregoriano. (Vedi alla fine del libro l’annesso n. 2: “Fernand Crombette e il calendario copto”).
Sapendo che il giorno domenicale ha come ragion d’essere la nostra santificazione spirituale e il nostro riposo fisico, la conclusione di tutto questo ragionamento è che il presente millennio, terzo dell’era cristiana e ultimo della storia umana, sarà consacrato alla santificazione della collettività umana, un ideale che porta con sè la pace, la felicità, il benessere. L’umanità si accorgerà che detto millennio è quello che S. Giovanni descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse, un “Millennio felice”.
Dopo la presente Purificazione, il mondo sopravvissuto si accorgerà di essersi guadagnato, con la vittoria sull’anti-Cristo, il permesso di entrare nel Millennio felice, alias Regno messianico. [15] Una cosa è certa: il Millennio che S. Giovanni descrive all’inizio del ventesimo capitolo dell’Apocalisse non s’è mai visto prima d’oggi. È dunque normale che esso sia per il futuro. Futuro prossimo o futuro remoto? I messaggi dei Profeti cristiani contemporanei ci fanno capire che si tratta di futuro prossimo.
Ciò che Dio fa, è pensato e realizzato nell’ordine. [16] La firma di Dio è riconoscibile nell’ordine presente in tutti i progetti da lui concepiti. [17]
15, 16, 17
- [15] Sappiamo che la manifestazione dell’anti-Cristo precederà di poco la Parusia intermedia, e servirà da elemento purificatore. Così Gesù non troverà molte persone quando ritornerà sulla terra, ma quelle che troverà saranno state purificate nel crogiuolo della grande Tribolazione. La persecuzione dell’anti-Cristo avrà servito a separare i buoni dai cattivi. Questo permetterà a Gesù di instaurare il suo Regno messianico con persone del tutto selezionate. Negli scritti di Maria Valtorta si può leggere che dopo aver instaurato il suo Regno sulla terra, Gesù ritornerà di nuovo al Padre. (Cf. Maria Valtorta: I Quaderni, vol. 1, p. 139). JNSR conferma questo dato dicendo che Gesù, dopo aver instaurato il suo Regno messianico, ascenderà al Cielo una seconda volta. Ci sarà dunque una seconda Ascensione di Gesù?
- [16] L’insegnamento cattolico stabilisce che la colpa esiste solo se Dio è volontariamente rigettato dopo esser stato conosciuto. Ciò significa che i pagani (erroneamente chiamati “infedeli”) si possono salvare se riescono a raggiungere Dio rispettando e amando i suoi attributi. Nel caso attuale, il fatto di amare l’ordine non è forse un amare Dio d’amore indiretto? E chi ama l’ordine, non è forse rispettoso di ogni attributo essenziale di Dio: giustizia, armonia, bellezza, dolcezza, pace, carità?
- [17] Tutti gli esseri sono unici nella Creazione divina, e questo elimina ogni rischio di monotonia. La monotonia è un prodotto umano. Essa è frutto di un ordine imperfetto, perché basato sull’uniformità, le ripetizioni meccaniche, le catene di montaggio, le clonazioni, tutti fenomeni legati alla produttività anziché alla creatività. Quando la produttività diventa produttività ad oltranza, cessa anche il benessere, perché la sete di profitto lo spegne. (La produttività ad oltranza è una trappola; essa non favorisce il benessere).
3 - Settimo millennio = Millennio felice.
Sostituire l’idea di Creazione con quella di Evoluzione spontanea della materia è un errore. Anche se oggi questo errore va di moda, chi ha fede nel Credo cattolico non esita a dire che la materia da sola non può nulla, e che è Dio che ha creato l’uomo soffiando la vita ad una materia da Lui preparata a questo scopo.
Riassumendo il contenuto dei paragrafi precedenti, possiamo affermare in sostanza che Dio Creatore ha creato l’uomo sei mila anni fa, che Dio Redentore lo ha redento due mila anni fa, e che la prossima tappa è riservata allo Spirito Santo, nostro Dio Santificatore. La sua azione diretta dovrebbe iniziare in questo nostro tempo. [18]
18
- [18] Due mila anni fa S. Giovanni Battista preparava gli uomini alla venuta del Messia, e per udirlo era necessario andare nel deserto. Oggi è la Madonna che prepara i suoi fedeli alla venuta dello Spirito Santo, e per udirla è ancora necessario andare nel deserto. Ciò significa che per udirla è necessario fuggire la cacofonia che oggi proviene dall’uso indiscriminato di mille strumenti elettronici. (Per esempio, chiudere la TV).
In sintesi: come l’Era del Padre è stata un’era di Giustizia (Antico Testamento), e l’Era del Figlio un’era di Misericordia (Nuovo Testamento), così l’Era dello Spirito Santo sarà un’era di Santificazione (Terzo ed ultimo Testamento). Accettare queste spiegazioni non dovrebbe essere considerata una cosa troppo ardua perché le profezie che ce le rivelano sono numerose, coerenti, in sintonia con la Rivelazione biblica.
La profezia che segue, anche se è poco conosciuta, è un esempio di coerenza e chiarezza. Ce l’ha trasmessa Magdalena Porsat , un’umile donna che nel secolo scorso ha vissuto i suoi anni al servizio di una famiglia della piccola borghesia francese.
Magdalena Porsat scrive: «Ascoltate ciò che Maria, nostra Madre, mi ha incaricata di dirvi. Vedo la Fine dei Tempi. Vedo la fine del male e l’inizio del bene. Non si tratta di un avvenimento qualunque, ma di una grande epoca che deve cominciare: la terza. All’inizio il Padre ci ha creati, e questo per permetterci di conoscerlo, amarlo, e servirlo. In un secondo tempo il Figlio ci ha redenti. Adesso, per nostra consolazione, il Padre e il Figlio ci mandano lo Spirito Santo trionfatore, con Maria sua sposa. Questo è un grande miracolo." [19]
19
- [19] Questa profezia è stata pubblicata nel giugno del 1869 dal periodico “Mémorial Catholique”. È stata poi ripresa nel 1932 dal reverendo Julio Echevarria nel suo libro: “Predizioni private riguardanti certi avvenimenti mondiali”. Imprenta “Carnet Social”, Morandé 636, Santiago de Chile. Recentemente se ne è parlato nella rivista: “Il Segno del Soprannaturale”, luglio 1995, pp. 23-24.
Un’altra mistica, Suor Marie-Nathalie, ha ricevuto da Gesù le parole seguenti:
Gesù a Suor Marie-Nathalie "Non si tratta della fine del mondo, ma della fine dei peccati. Si tratta di metter fine a questo grande flusso d’anime verso la dannazione." [20]
20
- [20] Vedi il libro di: Sr Marie-Nathalie: “Marie, Reine victorieuse du monde”, éditions du Parvis, 1990, p. 119.
4 - Connubio mistico tra Dio e l’uomo.
Il cammino percorso fin qui ci ha fatto capire che alla fine della Settimana creativa di Dio, come pure alla fine della nostra settimana, esiste un giorno di riposo chiamato “domenica”. Siccome questi due piani settimanali si assomigliano nella struttura, ne abbiamo dedotto che la nostra domenica umana ha un corrispondente nella “Domenica” del Creatore, e viceversa. Poi abbiamo visto che a questi due Piani se ne aggiunge un terzo, quello della Settimana universale, la quale comporta sette millenni. Alla fine, riflettendo sulla struttura della Settimana universale abbiamo scoperto che il millennio attuale, terzo dell’era cristiana e settimo della storia umana, è l’equivalente di una domenica: la “Domenica” della Settimana universale.
Partendo dal fatto che il millennio attuale è l’equivalente di una domenica, quante probabilità ci sono che detta “domenica” sia il Millennio di cui S. Giovanni parla nell’Apocalisse? [21]
21
- [21] Ap 20, 1-6: “Il Regno dei mille anni di Pace”. «Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’Abisso e una grande catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico cioè il diavolo, satana e lo incatenò per mille anni. Lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse, e ne sigillò la porta sopra di lui perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo, questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni, e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua, e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi coloro che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni."
A mio avviso le probabilità sono del cento per cento. Il Millennio suddetto non può essere se non il Millennio descritto da S. Giovanni. È mia convinzione che nel corso di questo millennio Dio e l’uomo s’incontreranno per diventare misticamente quello che l’uomo e la donna diventano umanamente durante il loro amplesso nuziale. E, in verità, che cos’è un connubio nuziale se non un pallido riflesso di questo più grande e splendido Connubio mistico? Possedere Dio ed essere da Lui posseduti! ... Per quale strepitoso miracolo la Maestà divina permette di essere posseduta dall’uomo? Non esistono parole per descrivere l’immenso privilegio che costituisce per l’uomo, semplice creatura, il fatto di poter un giorno essere immerso nella perfezione assoluta del suo Creatore. Alla creatura umana sarà concessa l’unione intima col suo Creatore, e tale unione, sembra bene, si realizzerà anche nel tempo, prima ancora che l’eternità abbia inizio!... [22]
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- [22] Appare evidente che se l’amore di un essere umano accetta di incontrare l’Amore divino, e di unirsi a Lui, è inevitabile un miracolo: quello della nascita di un “figlio”. Di che figlio si tratta? Il “figlio” siamo noi, ciascuno di noi, che da semplici uomini diventiamo “Figli di Dio”, essendo rinati in Dio. (Gesù a Nicodemo: l’uomo è fatto per la felicità eterna, ma per accedervi deve rinascere). Oggi questa possibilità di rinascita è offerta a tutti sotto la forma di un "innesto mistico" nel Divin Volere. (V. le pagine su Luisa Piccarreta. Terzo capitolo, sezioni # 3 e 4).
Questo ci rivela lo scopo vero di ogni Apocalisse. Ogni Apocalisse, relativa o assoluta che sia, [23] permette un avanzamento qualitativo. Per esempio, se è normale che il grano maturo sia falciato, raccolto, e poi battuto (la battitura non è mai stata fine a se stessa, ma ha sempre avuto come scopo di separare il grano buono dalle varie scorie), altrettanto normale è che alla fine delle tappe principali della storia umana ci sia una falciatura di “grano”, seguita da relativa battitura. Il grano falciato cade come morto, ma essendo maturo la sua “morte” è una promozione, un avanzamento. Con essa inizia una vita nuova, e di livello superiore, quella che lo conduce nel granaio del Signore per poi diventare pane.
23
- [23] Maria Valtorta dice che per l’uomo Dio ha previsto tre filtri. Questi tre filtri, secondo me, sono le tre apocalissi seguenti: 1) Il Diluvio d’acqua (Noè); 2) Il Diluvio di fuoco (riservato al nostro tempo attuale); 3) La Fine del mondo (fra una decina di secoli). Le prime due sono apocalissi relative, ma la terza sarà assoluta.
Nel caso attuale il grano da falciare – e da battere – è quello maturatosi nel campo del Signore. E il granaio? Il granaio è il Regno di Dio, il Regno messianico. È quel Millennio che Dio ci ha preparato affinché la felicità sia vissuta non solo in Cielo ma anche in Terra. Come il buon grano viene trasportato nel granaio, così accadrà per coloro che Dio giudicherà meritevoli. Saranno ammessi a vivere nell’Era nuova, la quale nascerà dall’odierna Apocalisse. [24]
24
- [24] Siccome sul piano cronologico l’apocalisse attuale si trova tra la prima (quella del Diluvio), e l’ultima (quella della Fine del Mondo), noi la dovremmo chiamare “intermedia", e considerarla come relativa. Quando si parla di "Ultimi Tempi", che sono i nostri attuali, la cosa non deve farci pensare alla fine DEL mondo, ma alla fine di UN mondo: quello del Male.
Queste persone sono privilegiate perché sarà loro concesso quello che dopo il Diluvio fu concesso a Noè, e che più tardi fu concesso anche a quegli Ebrei che ereditarono la Terra Promessa. Anche per noi ci sarà una “Terra Promessa”, preparata da Dio. Si tratta del Regno messianico. Le persone degne l’avranno ottenuto dopo sei mila anni di deserto purificatore. Grazie a queste persone, alla santità d’innocenza del Paradiso terrestre iniziale farà eco la santità di penitenza del Paradiso terrestre finale. [25]
25
- [25] Dal libro di Maria Valtorta: “Lezioni sull’Epistola di S. Paolo ai Romani” si capisce che la santità dell’Era nuova sarà come una santità di penitenza, non d’innocenza, perché l’Umanità, per raggiungerla, avrà vissuto sei mila anni di deserto purificatore (l’equivalente del tempo trascorso dalla creazione di Adamo a oggi). Dato che dopo il Peccato originale, la santità d’innocenza non è più possibile, Dio permette che l’uomo acceda a una santità di uguale valore, la santità di penitenza. La Madonna è l’unica Creatura umana che alla santità d’innocenza abbia associato una santità di penitenza. Gesù Cristo è santo tre volte: per innocenza, per penitenza, per natura.
5 - Millenarismo ? millennio felice.
Il concetto di Millennio felice e quello di millenarismo sono spesso assimilati l’uno all’altro, e confusi l’uno con l’altro. Si tratta di un errore perché il millenarismo è un concetto condannato dalla Chiesa, mentre il Millennio felice è un passo della Bibbia. Nessuno può condannare la Bibbia perché è sacra.
Per aiutarci a sciogliere l’imbroglio che si è formato in questo campo, Dio ci manda oggi dal Cielo dei messaggi molto interessanti e istruttivi. Chi li legge capisce il Piano di Dio, e con tale conoscenza è in grado di vedere dove il mondo si dirige. Chi non li legge (o li legge col cuore chiuso) continua ad avanzare con gli occhi bendati.
Il Cielo ha scelto la signora Vassula Ryden [26] come strumento per trasmetterci dei messaggi importanti, alcuni dei quali confermano l’imminenza della grande Purificazione e la bellezza dell’Era nuova che la seguirà.
26
- [26] La missione che Gesù ha affidato a Vassula Ryden riguarda la riunificazione delle chiese cristiane. Benché di fede ortodossa, Vassula non esita a trascrivere i messaggi di fedeltà al Magistero di Papa Giovanni-Paolo II, come Gesù le chiede di fare. Ma questo le attira quantità di nemici sia da parte ortodossa che da parte cattolica. Da parte ortodossa perché la tradizione degli ortodossi è di rinnegare il Papa di Roma, e lei non lo rinnega, ma lo rispetta, e da parte cattolica perché alcuni prelati cattolici non digeriscono l’inesorabile severità di certe sue parole scritte, le quali parlano di tradimento, denunciando l’infedeltà di alcuni di essi al Magistero di Giovanni-Paolo II. La situazione di Vassula fa pensare a Gesù che ha detto: “Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”.
Per esempio, nel quarto volume della serie: “La Vera Vita in Dio”, io leggo:
Gesù a Vassula Ryden: "Sì, miei cari, vi darò la sapienza. Ve la darò affinché vi accompagni lungo la strada, e vi conduca alla santità; una santità che paralizzerà Satana per mille anni, impedendogli di mettersi tra voi e il mio Amore. Quando dunque vedrete il cielo dissolversi in fiamme, e gli elementi fondere nel calore, sappiate che questo è il segno dell’inizio della promessa che vi ho fatto di darvi nuovi Cieli e nuova Terra. Ve li darò con il rinnovamento della mia Chiesa, la rinascita della mia Chiesa, la rinascita dei nostri due Cuori." (19 dicembre, 1990).
Grazie a questa rivelazione e ad altre che le assomigliano e che fanno da corollario al passo biblico che parla del Millennio felice (Ap 20, 1-6), noi sappiamo che dopo la presente Purificazione il genere umano gioirà di un periodo di pace che durerà probabilmente una decina di secoli, mille anni.
Siccome il “millenarismo” è stato condannato dalla Chiesa, parecchi cattolici si sono messi a dire che questa profezia è falsa, ma un attento esame della questione ci permette di scoprire che la condanna emessa dalla Chiesa sotto la parola “millenarismo” non ha nulla a che vedere col numero mille di cui si usa e abusa. Una buona spiegazione sembra essere quella di Padre Martino Penasa, autore di libri importanti su questo soggetto. Padre Penasa dice:
Padre Martino Penasa scrive: "Il Millenarismo condannato dalla Chiesa antica ai tempi di S. Agostino riguarda non i mille anni, bensì la presenza localizzata e visibile di Cristo sulla terra, come re supremo di tutto l’orbe terracqueo, per mille anni, intento a festini di nozze, con banchetti e balletti mondani, come avveniva presso i pagani di quel tempo, comprese le sbornie degli ubriaconi e le orge sessuali. Tali “millenaristi” basavano la loro proposta del preteso “millennio” su quella frase del testo sacro che dice: 'Sono giunte le nozze dell’Agnello; la sua Sposa è pronta!' 'Scrivi: beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello!'"
In altre parole, Padre Penasa [27] spiega che il “millenarismo” condannato dalla Chiesa ai tempi di S. Agostino non è una condanna del passo biblico che parla del Millennio felice (Ap 20, 1-6) ma della sua interpretazione materialistica (o politico-materialistica).
27
- [27] Quest’articolo di Padre Martino Penasa è apparso sulla rivista: “Il Segno del Soprannaturale”, Aprile 1996, p. 32, Edizioni Segno.
Condannare un passo della Bibbia? Non è possibile condannare la Bibbia in nessuno dei suoi passi. Sarebbe un errore grossolano.
Padre Penasa aggiunge che nel 1944 la Chiesa ha pure rigettato una versione “mitigata” del millenarismo, quella che proponeva di eliminare gli abusi culinari e sessuali durante il Millennio pur conservando l’idea di un Cristo politico. [28]
28
- [28] Vedi l’articolo n. 676 del Catechismo.
6 - Le tre venute di Cristo (o “Parusie”).
Le profezie vere del presente sono necessariamente in relazione con quelle vere del passato. Per esempio i messaggi che seguono hanno un legame con il libro dell’Apocalisse. La Madonna li ha affidati a don Stefano Gobbi nel 1994 e nel 1995.
La Madonna a don Gobbi: 1) "Vi trovate proprio nel cuore di ciò che vi è stato annunciato nell’ultimo libro della Scrittura Sacra." (13 maggio, 1994). [29] 2) "Sono la Regina della Pace, e l’alba che annuncia i tempi nuovi che vi aspettano, e che si avvicinano a grandi passi. [...] Vi offro il rifugio sicuro che la Santissima Trinità vi ha preparato per questo tempo di bufera, che è quello della grande Tribolazione." (31 dicembre,1995) [30]
29, 30
- [29] L’ultimo libro della Scrittura Sacra è quello dell’Apocalisse.
- [30] Don Stefano Gobbi ha fondato il Movimento Sacerdotale Mariano nel 1973. Questo Movimento permette ai sacerdoti e ai laici che lo desiderano, di riunirsi periodicamente per pregare. In occasione di questi incontri, o “cenacoli”, dopo la preghiera del rosario i partecipanti ascoltano la lettura di un messaggio tratto dal “Libro azzurro”, il quale contiene gli insegnamenti e le raccomandazioni che don Gobbi ha ricevuto dalla Madonna per i membri del Movimento. L’insieme mondiale di questi cenacoli forma una specie di comunità spirituale, che la Madonna considera come il suo “piccolo gregge”.
Anche il passo che segue proviene dal “Libro Azzurro” di don Gobbi. Esso prevede il ritorno imminente di Gesù nella Gloria. La Madonna ci dice:
La Madonna a don Gobbi: "Io sono sempre con voi per dirvi che la realizzazione di questi segni vi indica con sicurezza che è vicina la Fine dei Tempi, con il ritorno di Gesù nella Gloria." (31 dicembre, 1992).
Sapendo che “Fine dei Tempi” e “Fine del Mondo” sono cose distinte, è naturale che questa seconda venuta di Gesù come Re sia un’anticipazione della sua terza e ultima venuta come Giudice. Dio Padre, nel suo Piano di Salvezza, avrebbe stabilito che Dio Figlio incontri l’Umanità a tre riprese: la prima come Redentore, la seconda come Re, e la terza come Giudice. Il triplice quadro seguente ha come scopo di facilitare la visualizzazione del concetto delle tre venute di Cristo.
1
Prima venuta.
Come Redentore 2.000 anni fa.
Inizio dei tempi.
2
Seconda venuta.
Come Re Tempo presente
Fine dei tempi.
3
Terza venuta.
Come Giudice
Fra “1.000” anni. Fine del mondo.
Sappiamo che ogni volta che Gesù si manifesta al mondo visitandolo di persona, la sua venuta è identificata dai teologi col nome di “Parusia”. Le tre venute di Gesù sono quindi tre Parusie, e la seconda è detta pure “Parusia intermedia”. È facile costatare che la prima Parusia ha segnato la fine dell’Era di Giustizia e l’inizio dell’Era di Misericordia (4.000 anni ha durato la prima era, 2.000 la seconda); che la seconda Parusia segnerà la fine dell’Era di Misericordia e l’inizio dell’Era di Santificazione; e che la terza Parusia, quella che dovrebbe arrivare tra mille anni, segnerà nel contempo la fine dell’Era di Santificazione, la Fine del Mondo, e l’Entrata nell’Eternità. Se il mio giudizio non mi tradisce nell’interpretazione delle profezie sulle quali ho meditato, la terza ed ultima Parusia dovrebbe aver luogo fra dieci secoli circa, alla fine del Millennio di Pace, verso l’anno 3.000. [31]
31
- [31] I momenti esatti li conosce soltanto Dio Padre.
Questa ipotesi delle tre Parusie è confermata da numerosi messaggi profetici, fra i quali figurano pure i due passi che qui seguono. Il primo proviene dal “Libro azzurro” del Movimento Sacerdotale Mariano (don Stefano Gobbi), e il secondo fa parte degli scritti di Maria Valtorta.
La Madonna a don Gobbi: «La seconda venuta di Gesù, il suo ritorno nella gloria, sarà prima della sua ultima venuta per il Giudizio finale, la cui ora è invece ancora nascosta nei segreti del Padre. Essa assomiglierà alla sua prima venuta, la notte di Natale, [nel senso che] il mondo si troverà tutto avvolto nella tenebra della negazione di Dio, del suo ostinato rifiuto, dalla ribellione alla sua legge d’amore. Il gelo dell’odio avrà ancora reso deserte le strade del mondo. Così quasi nessuno sarà pronto ad accoglierlo. Di Lui i grandi neppure si ricorderanno, i ricchi gli chiuderanno le porte, mentre i Suoi saranno molto occupati a cercare e ad affermare se stessi. [...] “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà egli ancora la fede sulla terra?”. Verrà all’improvviso, e il mondo non sarà pronto alla sua venuta. Verrà per un giudizio che troverà l’uomo impreparato. Verrà per instaurare nel mondo il suo Regno, dopo aver sconfitto ed annientato i suoi nemici. Anche in questa seconda sua venuta, il Figlio verrà a voi attraverso sua Madre." (24 dicembre 1978).
Gesù a Maria Valtorta: «Quando avrò mondato il Gregge da ciò che è falso e impuro [con la Purificazione che avrà preceduto la sua venuta intermedia], nel mio periodo di Re della Pace (il “Millennio di Pace”) istruirò i rimasti per l’ultima istruzione. Conosceranno Me come ora solo gli eletti mi conoscono. Saranno non dodici, ma dodicimila volte dodicimila creature chiamate alla conoscenza del Re. Cadranno le eresie e le guerre; Luce e Pace saranno il sole della Terra; si nutriranno del germe vivo della mia Parola e non saranno più languenti della fame spirituale. Mi adoreranno in spirito e verità. Quando l’ultima rivolta di Satana a Dio avverrà (alla fine del “Millennio di pace”), non mancheranno gli ultimi Giuda fra i chiamati alla conoscenza del Re. L’oro della Città eterna deve essere depurato per tre filtri [32] per poter divenire turibolo davanti al trono dell’Agnello glorioso.
32
- [32] Questi "tre filtri" confermano l’idea delle tre apocalissi di cui si è già parlato.
E questo sarà l’ultimo filtro. Ma i “fedeli” resteranno fedeli, conosceranno che Io sono con essi, e che essi sono il mio popolo eterno. Ma fin da ora, o miei diletti, o anima che mi ami e che amo, sappiate che anche prima che Io venga a radunare il mio gregge per portarlo agli eterni pascoli del cielo, voi siete i miei amati agnelli. Prima degli altri entrerete nel mio Regno, perché voi siete il mio gregge ed Io sono il Signore Iddio vostro, il vostro Pastore che fra voi prende le sue delizie, e che vi chiama alla sua dimora per vivere con voi nella Pace serbata ai fedeli di Cristo." [33]
33
- [33] Maria Valtorta: “I Quaderni”,1O volume (1943), p. 505. Maria Valtorta è una mistica italiana di Viareggio. Morì nel 1962 all’età di 61 anni. Da giovane si offrì a Dio come anima vittima, si ammalò, e rimase a letto per tutto il resto della sua vita. Gesù le diede dei messaggi profetici, le dettò la sua vita, gliela fece vedere. Maria soffrì molto dell’incomprensione della madre e di quella dei sacerdoti che si rifiutavano di credere alle sue rivelazioni. I suoi libri sono oggi pubblicati dal Centro Editoriale Valtortiano, Isola-del-Liri, Frosinone, 03036, Italia. Tel. 0776 807 032. Fax (+39) 0776 809 789.
“Uomo avvisato, mezzo salvato”, dice il proverbio. Conoscere in anticipo i diversi aspetti della Parusia intermedia offre un grande vantaggio a chi accetta le informazioni che riguardano tale avvenimento. Il vantaggio delle persone “informate” è che avranno il privilegio di trovarsi “in abito di servizio” quando Gesù sarà di ritorno come Re di gloria; ma chi non ama Gesù più di se stesso non ha volontà sufficiente per ascoltare i messaggi che il Cielo invia oggi alla Terra tramite i suoi profeti. Le rivelazioni di Dio non fanno presa sui tiepidi, troppo presi dal mondo, o da loro stessi. Questo avrà per effetto di aumentare la loro vulnerabilità dinanzi alla tempesta che per forza di cose dovrà precedere il grande avvenimento della Parusia intermedia. Succederà come alla battitura del frumento: il grano da una parte, la pula dall’altra. Ma lo scopo della grande tempesta purificatrice non è il dolore apocalittico presente in essa (come lo scopo della battitura del frumento non è la battitura in se stessa), ma la ricchezza che il buon grano rappresenta una volta liberato dalle varie immondezze. [34]
34
- [34] Come la battitura del frumento è soltanto un mezzo, così la Purificazione. Scopo della battitura è di ottenere il buon grano, che è una ricchezza, scopo della Purificazione (leggi volendo: “Apocalisse intermedia”) è di ottenere il Regno di Dio in terra, che per l’Umanità è la ricchezza delle ricchezze. Il Regno di Dio in terra significa gaudio e felicità garantiti dalla presenza di Dio.
In sintesi, i messaggi che abbiamo intesi ci confermano che Gesù sta per tornare sulla terra come Re di gloria, il che significa che Dio sta per introdurre sulla Terra il suo Regno, detto messianico. La grande Tribolazione che lo dovrà precedere non è che un mezzo, il cui scopo sarà la rinascita dell’Uomo.
Che cosa dovrebbe fare ognuno di noi per essere annoverato tra gli eletti, ai quali Dio dirà: “Bene, servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto”? [35] Le anime di buona volontà conoscono la risposta, ma le pagine che seguono le aiuteranno a riscoprirla con una chiarezza ancora più grande.
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- [35] Mt 25, 21
7 - Amore divinizzante.
Che succede a due innamorati che non si amano più? Non trovano più il tempo di stare insieme, di ascoltarsi. Prima dello sfortunato cambiamento il tempo per ascoltarsi non era mai un problema. Saltava fuori sempre, magari con qualche acrobazia. Dopo il cambiamento invece le difficoltà sembrano insormontabili. Tutto è più difficile, più complicato, più faticoso. Che cos’è successo? La situazione fa pensare a un impianto elettrico privo di corrente. Senza elettricità l’ambiente non è più quello di prima ... Non c’è più luce, non c’è più calore, e manca l’energia che prima faceva funzionare tutti gli apparecchi elettrodomestici.
Se l’elettricità è importante, l’amore lo è altrettanto. L’amore è importante quanto l’elettricità, e anche di più. Lo prova il fatto che se l’amore non c’è più il bacio è senza slancio, il sorriso è senza convinzione, l’abbraccio o la stretta di mano sono senza sentimento. Senza l’amore tutto diventa più faticoso e più difficile. È come se mancasse l’energia necessaria a produrre la luce, il calore, il movimento ... Anche se i due “innamorati” continuano a dirsi: “Credimi caro-a, mi è mancato il tempo”, in realtà è lo slancio spirituale che è mancato, perché non c’è più, è morto, e la scusa della mancanza di tempo è solo un pretesto, un’astuzia che si inventa per scansare un ostacolo ormai fastidioso, imbarazzante.
L’amore ... Ma cos’è l'amore? Non è forse il più fantastico, il più splendido dei miracoli? E allora dite: che cosa non fa una persona che ama Dio veramente, sinceramente, di vero cuore? Non si comporta con Lui come ogni innamorata si comporta col suo innamorato? Non pensa a Lui costantemente? Certo! L’anima innamorata di Dio è sempre ansiosa di Lui, e quest’ansia la fa rimanere di continuo sul chi vive. L’orecchio teso, l’occhio vigile, essa si chiede continuamente se il suo dolce Amore non sia già là, sulla soglia di casa. E se si accorge che c’è, corre verso di lui piena di gioia, pronta ad ascoltare tutto quello che le racconterà oggi, comprese le inezie. Ah, gli slanci d’amore che abbelliscono la gioventù! Ricordi? Pieni di vita e di dolcezza. E quanta veemenza nello stesso tempo!
Immagina ora di essere del tutto innamorato (o innamorata). E che il tuo amore sia... Dio. Sì, Lui! Sei innamorato(a) di Dio sapendo che anche Lui è innamorato di te. Pensi a Lui di continuo, lo aspetti, sei sempre sul chi vive. Hai nel cuore l’ansia, che è quella dell’amore. È un’ansia che brucia, lo sappiamo tutti. Allora tu, innamorato(a) che sei, aspetti notizie dalla persona che ami. Essa vuole arrivare da te al più presto, tu lo sai, ma la cosa non gli è sempre facile, e quando non riesce a venire, allora ti manda un messaggero con l’incarico di comunicarti sue notizie. Alle notizie aggiunge alcuni incoraggiamenti, e qualche consiglio. Il messaggero arriva da te e ti porge la lettera. È una lettera scritta da Colui che aspetti, che ami. Ti riguarda da vicino. Allora che fai? Rifiuti la lettera col pretesto che il messaggero è goffo, è brutto, è sporco, è un ignorante, è mal vestito, è stanco del viaggio? Se così è, chi dei due innamorati ha smesso di amare l’altro? Tu Lui, oppure Lui te?
Tutti sappiamo che una persona innamorata è ansiosissima di leggere la lettera che gli arriva col nome dalla persona amata. Ha bisogno di verificare se le parole, il tono, la voce, sono quelli che conosce. E leggendo capisce, o intuisce. La guida l’istinto.
Eppure alcuni di noi (che pur si dichiarano di Dio, e fedeli suoi, e innamorati suoi) dicono che Dio non ha più bisogno di parlare all’Umanità, che ha detto già tutto quello che aveva da dire, e che la Rivelazione si è chiusa con la morte dell’ultimo Apostolo. Altri invece dicono che il numero dei “Profeti” è talmente grande che diventa impossibile distinguere quelli veri da quelli falsi.
Alle prime persone, quelle del primo gruppo, vorrei dire che se non trovano più il tempo di ascoltare i messaggi di Dio, quelli odierni, è segno che hanno smesso di amare Dio con cuore sincero. Una cosa è certa: non è possibile che Dio abbia perso il diritto di parlare con le sue creature. Voler negare a Dio questo diritto è come arrampicarsi sui vetri. Lo dice il buon senso. Alle persone del secondo gruppo invece – quelle che si lamentano che i Profeti sono troppo numerosi, e che la confusione che ne deriva impedisce loro di distinguere il vero dal falso – a queste persone vorrei far notare che l’amore (quello vero!) rende la creatura capace di distinguere fra mille la voce del suo Creatore. Cani e pecore riconoscono tra mille la voce della persona che li governa, un bambino riesce a distinguere fra mille la voce del papà e quella della mamma, per qual motivo l'uomo non sarebbe più in grado di riconoscere la voce del suo Creatore?
Prendiamo Noè. I suoi contemporanei si sono beffati a lungo di lui mentre costruiva l’arca, ma col diluvio sono morti tutti. L’umanità di oggi si trova nelle stesse condizioni, ma sembra decisa, malgrado ciò, a ripetere lo stesso errore. Numerose voci qualificate parlano dell’imminenza di una purificazione simile a quella del grande diluvio, ma quante sono le persone che le ascoltano i messaggi di Dio? Pochissime. Gli uomini d'oggi si comportano come quelli del tempo di Noè, non hanno tempo per “corbellerie” del genere, e molti sghignazzano in direzione dei Noè contemporanei.
Eppure i messaggi che Dio ci manda sono pieni di senso. Ogni uomo dovrebbe preoccuparsi di valutarli. Succede invece il contrario. Manca forse l’amore? Sì, e siccome l'amore è come l'energia elettrica, dove manca l'amore tutto si ferma. Non c’è più interesse per le cose spirituali. Che cosa rimane? La frenesia materiale. Al posto di Dio e dello spirito c'è la televisione con mille altri idoli materiali. Malgrado ciò, la persona che ama la Verità con cuore sincero trova sempre il tempo di parlare con Dio, e Dio le fa avere anche le prove di cui ha bisogno per credere ai suoi messaggi.
8 - Il fuoco sotto la cenere.
Desidero offrire una mia testimonianza. Tempo fa mi si è presentata alla mente un’immagine singolare, senza un motivo particolare, ossia senza un contesto immediato evidente. Mi sono trovato all’interno di una bella e grande casa. Il suo piano terra era formato da una stanza unica, molto spaziosa, e provvista di un focolare domestico che troneggiava al centro di essa. Il focolare era aperto all’intorno, perché fatto all’immagine di quei focolari domestici che i nostri antenati, quasi tutti contadini, costruivano al centro della loro casa prima che ci fosse l’elettricità. Era notte, e probabilmente i membri della famiglia erano già a letto, tutti al piano superiore. Sul focolare il fuoco non ardeva più, ma nell’avvicinarmi ho sentito che da esso emanava ancora un po’ di calore. Ho compreso che nei giorni invernali del tempo passato le famiglie tenevano il fuoco acceso durante tutta la giornata, e alla sera non lo spegnevano completamente. La padrona di casa lasciava che le braci si coprissero lentamente di cenere, intervenendo magari in certi casi per accelerarne il processo. Ricordo che più di una volta, da bambino, avevo udito dire dagli adulti che il fuoco “cova” sotto la cenere, oppure “dorme”, e che in queste condizioni le braci del focolare potevano durare accese tutta la notte, e qualche volta anche di più.
Quest’abitudine di lasciare il fuoco acceso sotto la cenere faceva parte della vita dei nostri bisnonni, anche perché offriva un duplice vantaggio, quello di mantenere la casa leggermente riscaldata durante la notte invernale, e quello di permettere alla padrona di casa di riaccendere il suo fuoco in maniera più veloce la mattina seguente. È più semplice ottenere un fuoco aggiungendo dei ramoscelli secchi ad alcune braci ancora vive, già pronte, che non iniziando da capo tutto il processo di accensione.
Così com’era venuta, quest’immagine si è anche allontanata, ma siccome la sua traccia era ormai impressa nella mia mente, il risultato era che essa avrebbe potuto riprendere vita in me in qualsiasi momento, o per impulso volontario, o per riflesso condizionato, e cioè per “associazione” d’idee. Il riflesso si è effettivamente prodotto in me a distanza di qualche anno mentre in casa di un amico partecipavo alle preghiere da lui organizzate in onore della Madonna, secondo lo spirito del Movimento Sacerdotale Mariano. A provocarlo è stata la lettura di un messaggio profetico che la Madonna aveva affidato a don Stefano Gobbi qualche anno prima, l’11 giugno del 1988. Durante la lettura di detto messaggio mi si è ripresentata alla mente la scena della casa e del focolare domestico, così, per associazione d’idee. Per capire il cammino che le mie idee hanno percorso nell’associarsi è necessario conoscere il contenuto del famoso messaggio che la nostra guida ci leggeva. Tale messaggio aveva per titolo: “La grande Apostasia”.
La grande Apostasia: messaggio affidato dalla Madonna a don Stefano Gobbi l’11 giugno 1988.
La Madonna a don Gobbi: "Sono giunti i tempi della generale confusione e del più grande turbamento degli spiriti. La confusione è entrata nelle anime e nella vita di tanti miei figli. Questa grande Apostasia si diffonde sempre di più, anche all’interno della Chiesa cattolica. Gli errori vengono insegnati e diffusi, mentre con tanta facilità sono negate le verità fondamentali della fede che il Magistero autentico della Chiesa ha sempre insegnato ed energicamente difeso contro qualsiasi deviazione ereticale. Gli episcopati mantengono uno strano silenzio, e non reagiscono più. Quando il mio Papa parla con coraggio e riafferma con forza le verità della fede cattolica non viene più ascoltato, anzi è pubblicamente criticato e deriso. C’è una sottile e diabolica tattica, intessuta segretamente dalla massoneria, che si usa oggi nei confronti del Santo Padre per mettere in ridicolo la sua Persona e la sua opera, e per rendere vano il suo Magistero. Vittime della grande Apostasia sono i miei figli che, spesso inconsapevolmente, si lasciano trascinare da questa ondata di errori e di male. Vittime della grande Apostasia sono molti vescovi, sacerdoti religiosi e fedeli. In questi tempi nella Chiesa cattolica rimarrà un piccolo resto che sarà fedele a Cristo, al Vangelo, e a tutta la sua verità. Il piccolo resto formerà un piccolo gregge, tutto custodito nel profondo del mio Cuore Immacolato. Questo piccolo gregge sarà formato da quei vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli che resteranno fortemente uniti al Papa, tutti raccolti nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, in atto di preghiera incessante, di immolazione perenne, di offerta totale, per preparare la via dolorosa alla seconda e gloriosa venuta di mio figlio Gesù." (11 giugno 1988).
La lettura di questo messaggio mi ha riportato alla mente l’immagine di quella casa, di quel focolare, e di quelle braci rimaste vive sotto la cenere. Ho capito che la notte invernale rappresentava l’Apostasia generale, e che la padrona di casa, di cui sentivo la forte presenza anche se non la vedevo, era la nostra Mamma celeste. Ho intuito che le braci che nel focolare domestico permettevano di mantenere il fuoco vivo sotto la cenere durante la notte invernale (la notte fredda dell’Apostasia) erano quel “piccolo resto” di cui la Madonna parla nel brano già citato. Come una brava padrona di casa la Madonna sa quel che ha da fare per conservare il “suo” fuoco durante la notte invernale in modo che duri fino al giorno seguente.
Per sopravvivere quindi alla notte invernale, che è quella della Purificazione, la cosa migliore è di far parte di questo “piccolo resto”. Se un uomo, infatti, legge i messaggi del “Libro azzurro”, il segreto dei tempi attuali non è più un segreto per lui, e se in più ne mette in pratica i consigli, con questo egli si prepara agli avvenimenti da essi annunciati. Tuttavia, siffatti messaggi sono capiti meglio dai cuori semplici. Questo è quanto dice la Madonna, che a varie riprese afferma che solo i piccoli, i poveri, gli umili, i puri, sono in grado di accogliere i suoi messaggi. Il brano che segue mostra in che modo la Madonna si esprime su tale argomento.
La Madonna a don Gobbi: "Io rivelo il mio segreto solo al cuore dei piccoli, dei semplici, dei poveri, perché da essi viene accolto e creduto. Per questo Gesù sta operando fortemente in questi tempi, per preparare il suo avvento nella vita dei semplici, dei poveri, dei puri, dei piccoli. Con un piccolo numero di questi bambini il Signore instaurerà presto sulla terra il suo glorioso regno d’amore, di santità, e di pace." (13 ottobre 1990).
9 - Occhi Profetici di Maria Valtorta.
Le Scritture sacre si lasciano leggere dall’inizio alla fine, ma vi sono parti che non si lasciano penetrare prima del tempo stabilito. Stabilito da chi? Da Dio. E quando arriva il tempo suddetto, Dio interviene tramite i suoi porta-voce per far comprendere all’uomo i passi biblici che fino allora erano rimasti nell’oscurità.
Maria Valtorta [36] è certamente uno di questi porta-voce. Le sue rivelazioni, soprattutto quelle contenute nei tre volumi intitolati “I Quaderni”, scritti tra il 1943 ed il 1950, ci permettono di intravedere il futuro dell’umanità, e di riassumerlo.
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- [36] Oltre alle sue opere dette minori, Maria Valtorta ha scritto: “Il Poema dell’Uomo-Dio”, e tre grossi volumi intitolati: “I Quaderni del 1943” (vol. 1); ... del 1944 (vol. 2); ... del 1945-50 (vol. 3). Detti volumi contengono molte spiegazioni profetiche, utili per interpretare il libro dell’Apocalisse ed i segni dei nostri tempi. Molti passi riportati in questa sezione provengono da questi tre volumi. Secondo uno scritto reperibile su Internet nel mese di agosto del 1999, la mistica Margherita Sampair, avrebbe ricevuto importanti messaggi dagli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele, tra il 1968 e il 1970. Tali messaggi confermerebbero quanto è riportato in queste pagine.
Il quadro sinottico che qui è proposto offre il vantaggio di riassumere tale futuro in nove tappe successive. Che il lettore lo consideri come un tentativo umano destinato ad interpretare il più onestamente possibile i progetti divini, non come un assoluto categorico (non lo potrebbe mai essere, giacché il futuro appartiene a Dio, che lo può anche modificare se così gli piace).
QUADRO SINOTTICO (Avvenimenti futuri: le nove tappe)
- Ultimo precursore dell’anti-Cristo.
- Tregua provvisoria e precaria (il tempo presente).
- Inizio del potere dell’anti-Cristo. Falso Papa. Abolizione del Sacrificio perpetuo (la Messa). Nuove Catacombe (nelle case private). Realizzazione dei segni profetizzati a Dozulé, Medjugorje, Garabandal. (Grande Avvertimento. Grande Miracolo. Grande Castigo)
- Interventi celesti. Evangelizzazione della Terra. Riunificazione delle Chiese nella Chiesa. Conversione degli Ebrei.
- Scatenamento finale dell’anti-Cristo
- Rapimento della Chiesa nelle nubi. Sconfitta dell’anti-Cristo. Parusia intermedia. Inizio della Nuova Era.
- Nuova Era = Millennio felice = Paradiso terrestre finale.
- Fine del Millennio felice. Scatenamento di Satana in persona. (Periodo peggiore di quello dell’anti-Cristo). Apocalisse finale. Fine del Mondo.
- Parusia di Cristo (la terza, l’ultima). Risurrezione della carne. Giudizio Universale.
Domande frequenti: Come sarà l’anti-Cristo? Quando farà la sua apparizione? Quand’è che gli eletti saranno sollevati da terra? Come sarà la Chiesa dopo la sua risurrezione? Come fare per ben comprendere l’Apocalisse?
Le risposte che Dio ci da tramite Maria Valtorta ci permettono di penetrare le varie parti del libro dell’Apocalisse. I passi che qui seguono ne offrono degli esempi: [37]
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- [37] Il brano riportato si trova in: I Quaderni del 1943 di Maria Valtorta, vol. 1 (pp. 288-289).
Gesù a Maria Valtorta: «Anche nell’Apocalisse pare che i periodi si confondano, ma non è così. Sarebbe meglio dire: si riflettono nei tempi futuri con aspetti sempre più grandiosi. Ora siamo al periodo che Io chiamo: dei precursori dell’anti-Cristo (punto 1 del quadro sinottico, poiché il dettato di Gesù è del 1943). Poi verrà il periodo dell’anti-Cristo [punto 3 del q. s.], che è il precursore di Satana (precursore di Satana quale apparirà nel punto 8 del q. s.). Questo [precursore di Satana] sarà aiutato da manifestazioni di Satana: le due bestie nominate nell’Apocalisse. Sarà un periodo peggiore dell’attuale (1943). Il Male cresce sempre più.
Vinto l’anti-Cristo, verrà il periodo di pace (punto 7 del q. s.), per dare tempo agli uomini colpiti dalle sette piaghe e dalla caduta di Babilonia, di radunarsi sotto il segno mio. [38] L’epoca anticristiana assurgerà alla massima potenza nella sua terza manifestazione, ossia quando vi sarà l’ultima venuta di Satana. (punto 8 del q. s.).
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- [38] Il Segno di Cristo è la sua Croce luminosa. Per caduta di Babilonia si intende lo sfacelo materiale delle nazioni della Terra, simboleggiato in anticipo dallo sfacelo delle due torri del World Trade Center di New York, l’11 di settembre 2001.
Avete capito? Credere occorre, e non cavillare. ... Come uno a cui prema di fare intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa, e che qui è il mio Regno. [Regno terrestre, ma di riflesso anche quello eterno]. Perché nel mio Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perché nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza. Perché nel Regno è la prova della vita eterna, della risurrezione della carne, del mio potere di Giudice. Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio Trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso (dopo il “Millennio di Pace”), nella sua creatura (l’anti-Cristo, prima del “Millennio di Pace”), nei suoi precursori (Napoleone, Hitler, Stalin, eccetera ...)."
Circa il tempo presente, Gesù dice:
Gesù a Maria Valtorta: "È il caso di ripetere: “Satana ha chiesto di vagliarvi”. E dal vaglio risulta che la corruzione è come ai tempi del diluvio , aggravata dal fatto che voi avete avuto il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè ciò non era. L’ho già detto: “Questa è lotta fra Cielo e Inferno”. Voi non siete che un bugiardo paravento. Dietro le vostre schiere battagliano angeli e demoni. Dietro i vostri pretesti è la ragione vera: la lotta di Satana contro Cristo. Questa è una delle prime selezioni dell’Umanità, [39] che si avvicina alla sua ultima ora per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Ma purtroppo la messe degli eletti è piccola rispetto all’altra. Quando Cristo verrà per vincere l’eterno antagonista nel suo Profeta [40] troverà pochi segnati nello spirito dalla Croce." [41]
39, 40, 41
- [39] Il messaggio è del 1943 (il periodo di “selezione” è quello della seconda guerra mondiale).
- [40] Il Profeta di Satana è l’anti-Cristo, seguace di Satana, che qui è identificato come: l’eterno antagonista.
- [41] “I Quaderni del 1943”, di Maria Valtorta, p. 645.
Parecchi si domandano come sarà l’anti-Cristo. L’immagine che Gesù ci dà tramite Maria Valtorta è la seguente:
Gesù a Maria Valtorta: "Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano, ma un astro di una sfera soprannaturale il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete degli onori dopo il nascondimento. ... Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’Oscuro. L’anti-Cristo, per superbia di un’ora, diverrà il maledetto e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito. A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra. Ma lo spalanchi del tutto perché ne escano gli strumenti di orrore che nei millenni Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana re, e corrano al seguito dell’anti-Cristo, l’unico che potrà spalancare le porte d’abisso per farne uscire il Re dell’abisso. Come il Padre ha dato a Me ogni potere, così Satana darà ad esso ogni potere, e specie ogni potere di seduzione, per trascinare al suo seguito i deboli e i corrosi dalle febbri delle ambizioni come lo è esso, loro capo. Ma nella sua sfrenata ambizione troverà ancora troppo scarsi gli aiuti soprannaturali di Satana, e cercherà altri aiuti nei nemici del Cristo, i quali, armati di armi sempre più micidiali, quali la loro libidine verso il male li poteva indurre a creare per seminare disperazione nelle folle, lo aiuteranno finché Dio non dirà il suo: “Basta”, e li incenerirà col fulgore del suo aspetto (al momento della sua Parusia intermedia)."
In che momento l’anti-Cristo farà la sua apparizione? Da quel che capisco egli apparirà assieme al “Pastore-idolo” (che è il falso papa, l’impostore per eccellenza. Io lo considero e lo chiamo “papa-fantoccio”). Si sa che costui un giorno sarà intronizzato, ma quando? Maria Valtorta dice:
Gesù a Maria Valtorta: "Quando questa demoniaca vendemmia avverrà nella Corte di Cristo, fra i grandi della sua Chiesa ... allora verrà il Pastore-idolo, il quale sarà e starà dove vorranno i suoi padroni." [42]
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- [42] “I Quaderni del 1943”, di Maria Valtorta, p. 645. Per capire a chi si riferisce l’espressione “demoniaca vendemmia”, è necessario sapere che nel testo della Valtorta essa è preceduta dalle parole seguenti: «Ricorda l’Apocalisse di Giovanni. Ricorda il dragone: il Male generatore dell’anti-Cristo futuro, il quale ne prepara il regno non solo sconvolgendo le coscienze ma travolgendo nelle sue spire la terza parte delle stelle, e facendone degli astri di fango." Gli astri che diventano fango sono quei dignitari ecclesiastici che decadono a causa della loro ribellione al Magistero della Chiesa. Il Magistero di Giovanni-Paolo II è infallibile, come quello dei suoi predecessori che furono eletti regolarmente (Gli anti-papi sono da escludere).La Bibbia dice (in Ap 13, 12-17) che “la Bestia simile ad un agnello sarà al servizio della prima Bestia, e ne consoliderà il potere” [lo consoliderà grazie al suo ascendente psichico, ma anche tramite quei prodigi che Satana permetterà loro di fare, come in Es 7, 11]. Secondo i messaggi ricevuti da don Gobbi nel 1989, la prima Bestia dell’Apocalisse è la Massoneria, e la seconda è la Massoneria ecclesiastica. Colui che Gesù identifica come il Pastore-idolo, e che nell’Apocalisse riceve il titolo di falso Profeta, sarà probabilmente un usurpatore del Trono pontificio, un usurpatore che si vestirà da Papa. Durante il suo regno, la presenza del suo corpo sul Trono pontificio offrirà l’illusione di una presenza papale, ma la Cattedra di S. Pietro sarà vacante a causa dell’illegalità di tale presenza. Per capire questo concetto è necessario distinguere ciò che è Trono pontificio [seggio materiale], e ciò che è Cattedra di S. Pietro [seggio spirituale].
Secondo i messaggi ricevuti da don Stefano Gobbi nel 1989, la prima Bestia dell’Apocalisse è la Massoneria, e la seconda è la Massoneria ecclesiastica. Colui che Gesù identifica come il “Pastore-idolo”, e che nell’Apocalisse riceve il titolo di “falso Profeta”, sarà probabilmente l’usurpatore del Trono pontificio, un individuo che si vestirà da Papa. Durante il suo regno, la sua persona seduta sul Trono pontificio offrirà l’illusione di una presenza papale, ma la Cattedra di S. Pietro sarà vacante a causa dell’illegalità di tale presenza. Per capire questo concetto è necessario distinguere ciò che è Trono pontificio (seggio materiale), e ciò che è Cattedra di S. Pietro (seggio spirituale).
Circa il futuro imminente, Gesù ci dà le indicazioni seguenti:
Gesù a Maria Valtorta: "L’arcangelo che ha vinto Lucifero, e che sta a guardia del mio Regno e dei figli di esso, sarà quello che sorgerà come segno celeste nell’ultimo tempo. Sarà questo il tempo in cui Israele sarà ricongiunto alla Roma di Cristo, e non ci saranno più i due rami del popolo di Dio: il benedetto e il maledetto per il suo deicidio, ma un unico tronco detto di Cristo, perché vivente in Me. [43] Oh! Luce che sei attributo mio, e che farai rifulgenti come stelle coloro che conobbero la Sapienza, insegnarono la Giustizia e la vissero, come ti effonderai gioiosa quel giorno sui miei beati! L’ultimo tempo di tre anni e sei mesi, tremendo come mai l’uomo conobbe, sarà quello in cui Satana, attraverso il suo figlio [l’anti-Cristo], arso da supremo livore – perché anche la scissione fra i due rami del popolo di Dio sarà finita, e con essa la causa di tanti mali materiali, morali e spirituali – userà le sue perfette ed ultime astuzie per nuocere, rovinare, uccidere il Cristo nei cuori, e i cuori al Cristo. I sapienti comprenderanno il tranello di Satana, gli innumerevoli tranelli di Satana, perché chi possiede la Sapienza vera è illuminato, e per la loro fedeltà alla Grazia diverranno candidi e provati come il fuoco, degni d’essere eletti al Cielo. Gli empi seguiranno il Male e faranno il male non potendo comprendere il Bene, perché di loro spontanea volontà avranno colmato il loro cuore di Male. Allora verrà il tempo in cui, conculcata sino ad un punto mai raggiunto, la Chiesa non sarà più libera di celebrare il Sacrificio perpetuo, e l’abominazione della desolazione sarà innalzata sul Luogo Santo e sui luoghi santi, così come è detto dai Profeti e ripetuto da Me che non erro."
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- [43] Il popolo cristiano sarà riunificato.
Gesù a Maria Valtorta: "Daniele dice: Vi saranno 1290 giorni [di questa persecuzione]. Beato chi aspetta e giunge a 1335.[44] Ciò vuol dire che nei tre anni e sei mesi che precederanno la fine [la Fine dei Tempi], un piccolo tempo sarà serbato in fine ai fedeli per riunirsi ad ascoltare l’ultima Parola risuonante nei loro spiriti come invito al Cielo, mentre Michele con i suoi angeli vincerà Satana ed i suoi demoni. “Beato chi aspetta e giunge a 1335 giorni” vuol dire: “Beato chi avrà perseverato sino alla fine”, poiché sarà salvo." [45]
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- [44] Daniele 12, 11-12.
- [45] Brano tratto dal volume: I Quaderni del 1944, di Maria Valtorta, pp. 97-98.
È forse a questo punto che gli eletti saranno sollevati da terra? È possibile da quanto traspare leggendo i due brani che qui mi permetto di riportare. Il primo è tratto dagli scritti di Maria Valtorta, e il secondo dagli scritti di una mistica francese il cui nome è Lucie.
Gesù a Maria Valtorta: "Nessuna forza umana potrà come turbine devastare la mia Chiesa al punto di distruggerla. Io sarò con lei, a far da piolo e da corda. Quando l’ora sarà in cui la terra cesserà d’essere (punto 6 del q. s.) dagli angeli sarà trasportata in Cielo la mia Chiesa, che non può perire perché cementata dal sangue di un Dio e dei suoi santi." (30 luglio 1943). [46]
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- [46] Brano ripreso da: I Quaderni del 1943, di Maria Valtorta, p. 330.
Gesù a Lucie: "Ti ho scelta per aiutare le mie anime a percorrere questo cammino di gloria: dal Golgota al monte Tabor. La nuova Pentecoste sarà un nuovo monte Tabor. Questo cammino lo facciamo insieme, perché il mio amore, la mia presenza, e la mia grazia vi accompagnano. Quando il momento sarà venuto, vi lascerò ai piedi del monte Tabor, il che significa che non vi parlerò più, ma vi chiederò di alzare gli occhi al cielo, scrutandolo, finché vedrete apparire il Figlio dell’uomo nella gloria del Padre. [...] Appena lo vedrete vi alzerete da terra senza nemmeno rendervene conto, e verrete davanti a Me, assieme agli angeli ed ai santi. Il percorso finale fino alla cima [del Tabor], lo farete trasportati dalla mia gloria, che si sarà impadronita di voi! Ancora non potete capire tutte queste cose perché ho legato la vostra immaginazione. I miei messaggi conservano un certo mistero, perché non è bene che Dio riveli tutto agli uomini. Vi alzo il velo un po’ alla volta, lasciando che vediate l’opera di Dio mentre si svolge sotto i vostri occhi. [...] Faccio questo per fortificare la vostra fede, la vostra speranza, e la vostra carità, o miei cari. Così vi rendete conto di come vi amo tutti, e di come desidero accogliervi tutti sulla mia alta montagna, nello splendore della mia gloria che vi trasfigurerà. Udrete allora il canto degli angeli, e le vostre voci si uniranno alle loro per cantare: 'Santo, santo, santo, Dio dell’universo, i cieli e la terra sono pieni della tua gloria'. In quel momento vi accorgerete di essere entrati nella Nuova Gerusalemme. Tu portami molte anime ai piedi della mia montagna gloriosa, e da là le attirerò a Me." (1998) [47]
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- [47] Il brano proviene dal libro di Lucie: “L’Œuvre accomplie de Dieu”, pp. 108-110. Edizioni Téqui, 53150 Saint-Céneré, (Francia). Finito di stampare il 14 settembre 1998. La traduzione del brano è di J. De Parvulis.
Come sarà la Chiesa dopo la sua risurrezione?
Gesù a Maria Valtorta: "Spingiamo insieme lo sguardo nei tempi che, come placida alba successa a notte di bufera, precederanno il Giorno del Signore. ... I cattolici – tutto l’orbe conoscerà allora la Chiesa romana, perché il Vangelo risuonerà dai poli all’equatore, e da un lato all’altro del globo, come una fascia d’amore, andrà la Parola – i cattolici, usciti da lotta ferocissima, di cui questa è unicamente il preludio, [48] sazi di uccidersi e di seguire brutali dominatori, dalla sete di uccidere insaziabile e dalla violenza insuperabile, si volgeranno verso la Croce trionfante ritrovata dopo tanto loro accecamento. [...] Sarà Roma che parlerà, quella che ha vinto i Cesari, che li ha vinti senza armi e senza lotte, con un’unica forza: l’amore; con un’unica arma: la Croce; con un’unica oratoria: la preghiera. Sarà la Roma dei grandi Pontefici che in un mondo oscurato dalle invasioni barbariche e inebetito dalle distruzioni, ha saputo conservare la civiltà e spanderla tra gli incivili. Sarà la Roma che ha tenuto testa ai prepotenti, e per bocca dei suoi santi Vegliardi ha saputo prendere la parte dei deboli e mettere l’aculeo di una spirituale punizione anche a quelli che in apparenza erano refrattari a qualsiasi rimorso. [...] Verrà quel giorno in cui, disillusi degli uomini, vi volgerete a Colui che è già più spirito che uomo, e dell’umanità conserva quel tanto necessario a farvi persuasi della sua presenza. Verrà dalla sua bocca, che Io ispiro, la parola simile a quella chi Io vi direi, Io, Principe della Pace. Vi insegnerà la perla preziosissima del perdono reciproco, e vi persuaderà che le armi più belle sono quella del vomere che ferisce le glebe per renderle opime, e quella della falce che taglia le erbe per farle più belle. Vi insegnerà che la fatica più santa è quella che si compie per procurare un pane, una veste, una casa ai fratelli, e che solo amandosi da fratelli non vi è più conoscenza di veleno d’odio e di torture di guerre. Figli ... iniziate questo novello esodo verso la nuova Terra che Io vi prometto, e che sarà la vostra stessa Terra, ma mutata dall’amore cristiano." [49]
48, 49
- [48] Il “questa” si riferisce alla seconda guerra mondiale (perché il messaggio è del 1943).
- [49] “I Quaderni del 1943”, di Maria Valtorta, pp. 545-546.
Nel testo seguente Gesù conferma la necessità della sua Parusia intermedia.
Gesù a Maria Valtorta: «Quest’ira delle nazioni (1943) è il prodromo dell’ira mia, poiché così deve avvenire. Ora penosa, poveri figli miei che la subite, ma è inevitabile che ci sia perché tutto deve essere compiuto, di Bene e di Male, sulla Terra, prima che venga la mia ora. Allora dirò: “Basta” e verrò come Giudice e Re ad assumere anche il Regno della terra (sarà la Parusia intermedia), e a giudicare i peccati [50] e i meriti dell’uomo." [51]
50, 51
- [50] Stando al parallelismo storico delle profezie spiegato da Gesù nel passo riportato all’inizio della presente sezione, questo mini-giudizio universale sarebbe all’immagine del grande Giudizio Universale che avverrà alla Fine del mondo.
- [51] Cf.: “I Quaderni del 1943”, di Maria Valtorta, p. 242. Questa sezione n. 10 è un riflesso modificato del lavoro che lo scrittore Francesco Semi ha pubblicato nella rivista mensile: Il Segno del Soprannaturale, dal mese di settembre 1995 a quello di novembre 1996. Secondo uno scritto reperibile su Internet nel mese di agosto del 1999, la signora Margherita Sampair, tra il 1968 e il 1970 avrebbe ricevuto importanti messaggi dagli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele. Detti messaggi confermerebbero quanto visto nelle pagine che precedono. Ecco due esempi di tali messaggi:
- A) – Quando regnerà l’Anti-Cristo, il Figlio dell’uomo apparirà venendo su una nube, e con Lui tutte le schiere degli angeli, per combattere contro gli spiriti maligni. Satana sarà precipitato nell’inferno. La vecchia terra sarà trasfigurata. Ci saranno mille anni di pace.
- B) – Gli eventi del calendario si susseguirebbero in quest’ordine: 1) – Avvertimento; 2) – Grande Miracolo; 3) – Grande Castigo; 4) – Sorgere dell’Anti-Cristo; 5) – Conquista delle nazioni da parte di Satana; 6) – Segno della Bestia; 7) – Sollevamento del popolo di Dio dalla terra; 8) – Piaghe degli Ultimi Giorni; 9) – Battaglia di Armagheddon; 10) – Nuova Terra; 11) – Millennio di pace; 12) – Regno di Dio per l’eternità.