- IV -
POTERE MONDIALE, CHI LO MERITA?
1) – Seconda domanda: “Chi merita di dominare la Terra?”.
La Chiesa crede, e noi con lei, che Dio soltanto meriti di regnare sull’umanità. Da questo credo nasce la certezza cristiana che il Bene prevarrà sul Male, non solo in cielo ma anche in terra. Tuttavia la lotta persiste, anzi … oggi sembra più furiosa di sempre anche perché è vicina la sua conclusione. In questa lotta le armi per attaccare o difendersi sono anche i libri, e tra questi ce n’è uno intitolato: Protocolli dei Saggi di Sion. Esso insegna ciò che bisogna fare per giungere al controllo mondiale. I suoi autori – che sono Ebrei dalla mentalità elitista – non lo vogliono riconoscere, e pagano degli "esperti" affinché lo definiscano "un falso". È evidente che questo libro mette in imbarazzo coloro che in sua presenza si sentono smascherati. Alle volte la polemica è talmente viva, che uno finisce per pensare che non esista al mondo un libro più contestato di questo.[52]
Il contenuto dei Protocolli: Per fare un esempio, le pagine di questo documento spiegano che se un gruppo di persone vuole intervenire all’interno di una nazione o di una zona prescelta, allo scopo di farvi regnare i propri interessi, occorre che l’operazione di intervento abbia per base un motivo giudicato valido dall’opinione pubblica. Se il motivo non esiste bisogna crearlo artificialmente. Come? Il modo migliore, il più efficace, consiste nel fomentare disordini all’interno della regione prescelta. Senza questa azione preventiva sarebbe impossibile giustificare agli occhi del mondo un intervento diretto destinato a sistemare gli affari degli altri, e con di più sul loro stesso territorio. Vi si legge pure che per proteggere la vita è necessario all’occorrenza saper infliggere la morte (di preferenza ai più deboli), e che i disordini provocati deliberatamente sono necessari se risulta che ci sia un ordine “superiore” che meriti la precedenza.
Il numero degli articoli “protocollari” è di 24. Gli esempi qui sotto citati hanno per scopo di mostrare al lettore quali sono i metodi che detto libro prevede per far cadere una nazione. La lettura completa del libro spiegherebbe ancora meglio il perché dei disordini che fanno tanto soffrire il mondo attuale.[53]
52, 53
Il primo articolo protocollare spiega l’importanza di controllare la produzione dei soldi di una nazione per arrivare al controllo intero di tale nazione.
Il secondo articolo sottolinea la necessità di controllare la stampa.
Il terzo articolo insegna i trucchi e le strategie che permettono di prendere in mano le redini del potere in modo progressivo.
Il quarto articolo parla della necessità di far diminuire la fede che il popolo ripone in Dio: il popolo ha bisogno di noi uomini, non di Dio.
Il quinto articolo dice che all’occorrenza bisogna saper provocare artificialmente la confusione. Per esempio: “...Per impadronirci dell’opinione pubblica dobbiamo creare l’imbarazzo generale. Questo si ottiene facendo uscire opinioni contraddittorie da tutti i lati. Le opinioni contraddittorie devono essere numerose, e mostrate a lungo, quanto basta per far perdere la testa ai ‘Goym’. Questi devono sentirsi come in un labirinto, e concludere che la cosa migliore per loro è di rimanere senza opinione in politica.”
Il sesto articolo mostra la necessità di creare il desiderio del lusso e delle comodità nell’uomo comune.
Il settimo articolo spiega come procedere per guadagnare il controllo dei governi nazionali.
L’ottavo articolo mostra in che modo si devono addestrare e controllare i presidenti e i capi delle nazioni.
Il nono articolo mostra il vantaggio che c’è a sfruttare le debolezze umane per arrivare a un super Governo internazionale. Dice: “E le armi a nostra disposizione sono le ambizioni illimitate, le bramosie ardenti, l’istinto di vendetta implacabile, l’odio, la malizia. Siamo noi che controlliamo il terrore che tutto sommerge. Nei nostri servizi abbiamo persone di tutte le opinioni, di tutte le dottrine, abbiamo i nostalgici della monarchia, i demagoghi, i socialisti, i comunisti, e abbiamo i sognatori, fabbricanti di utopie di ogni genere. Sono tutti all’opera: Ognuno di loro agisce a nome proprio, con l’idea di sbarazzarsi al più presto di quanto rimane di autorità legittima. Ognuno si sforza di rovesciare l’ordine stabilito. A causa di questi atti sovversivi tutti gli stati sono nell’angoscia. I loro governi invitano alla pace, e pur di avere un po’ di pace e di tranquillità sacrificherebbero tutto, ma noi non daremo loro pace finché non riconosceranno apertamente il nostro super Governo internazionale, e con sottomissione.”
Le espressioni citate dimostrano che il testo dei “Protocolli”è stato preparato da un pugno di Farisei, che sono Ebrei dalla mentalità elitista. Il Governo mondiale da essi agognato non preconizza la libertà per tutti ma solo per i dominatori.[54] Siccome i dominatori vogliono essere loro, hanno deciso che per adesso è preferibile che nessuno conosca la loro identità. Come risultato, molta gente pensa che essi non abbiano mai esistito.[55]
54, 55
2) – “Novus Ordo Sæculorum”.
L'immagine esoterica qui sotto riportata è visibile sul retro del dollaro americano, ma nessuno ci fa più attenzione (e pochi sanno ciò che significa). Essa è chiamata “The Great Seal” (il grande sigillo). Alla base della piramide appare inciso l’anno MDCCLXXVI (1776), che fa riferimento sia all’indipendenza americana, sia alla data di fondazione degli Illuminati da parte di Weishaupt, avvenuta il 1 maggio 1776. La Rivoluzione francese esploderà tredici anni dopo questa data (cioè nel 1789).
ANNUIT COEPTIS NOVUS ORDO SÆCULORUM Traduzione libera: "Ai suoi partigiani il Nuovo Ordine Mondiale ha dato un segno di conferma". |
Il "Nuovo Ordine Mondiale" (ovvero: Novus Ordo Sæculorum) pubblicizzato dal dollaro americano sarebbe un qualcosa di artificiale, deciso in privato dagli Illuminati, un gruppetto di famiglie di origine ebraica (della razza dei Farisei) le quali sono convinte che la sola razza capace e degna di condurre gli affari della terra è la loro. Questa loro convinzione sarebbe il risultato di una falsa interpretazione delle Scritture sacre, le quali promettono ai figli d’Israele la guida del mondo, ma non in senso politico bensì spirituale. Ha un senso opposto a quello che gli viene solitamente attribuito dallo spirito farisaico. [56] La spiegazione è triplice.
Primo: Il ruolo di guida delle Nazioni che Dio promette agli Israeliti non dovrebbe mai essere interpretato in senso materiale, cioè politico, perché il linguaggio delle Scritture sacre è essenzialmente spirituale. Gli Ebrei elitisti, cioè i Farisei, pur sapendo che Dio si esprime in senso spirituale, lo hanno sempre interpretato (e continuano ad interpretarlo) in senso materiale, cioè politico.
Secondo: Non è possibile che la Promessa che Dio fa all'insieme degli Israeliti si applichi soltanto a dieci o dodici famiglie di Farisei ricchissimi. Nelle Scritture sacre Dio si rivolge all'insieme degli Israeliti. [57]
Terzo: Chi ruba è un ladro. Se Dio ci promette un regalo noi dobbiamo aspettare che il regalo ci sia offerto da Dio - autore della promessa - e non rubargli il regalo. La promessa fatta da Dio agli Israeliti di poter essere un giorno la guida delle Nazioni del mondo è un dono bellissimo, ma perché rubarglielo? Esso sarà accordato agli Israeliti al momento buono, quello scelto da Dio. Se qualcuno tra di essi lo volesse avere prima del tempo, cioè subito, peggio per lui. [58]
I tre concetti appena enunciati sono di capitale importanza, per cui sono stati illustrati con delle immagini accompagnate da commenti. Immagini e commenti si trovano a fine libro, nelle quattro tabelle dell’annesso n. 2.
56, 57, 58
3) – Hitler, occultismo, e “Protocolli”.
Chi è Adolf Hitler, a prescindere da quello che di lui già sappiamo dai libri di storia? Si dice che Pio XII tentò di esorcizzarlo a distanza, convinto che fosse posseduto dal demonio. Esistono prove che Pio XII non era unico a pensarla in questo modo. Il generale Alexander von Faikenhausen, comandante delle truppe tedesche stanziate in Belgio dal 1940 al 1944, non credeva troppo ai pregi del nazismo, e più di una volta confidò i suoi dubbi a Leopoldo III, re del Belgio. Il monarca belga rispose al generale che prima ancora che scoppiasse la guerra gli era capitato una volta di incontrare Hitler nella città di Berchtesgaden. E parlando sempre di Hitler raccontò al generale il fatto seguente: “Fui impressionato dal suo sguardo, in netto contrasto col fisico insignificante del personaggio. Sembrava che fosse abitato da uno spirito che non era il suo. In certi momenti sembrava vuoto del tutto, e assente. Poi sembrava ritornare alla vita solo perché il suo doppione lo riprendeva in mano. Ma non era lui veramente. Lui è un essere senza importanza, una nullità quasi assoluta”.
Oltre a questo episodio, c’è anche quello del sacerdote cattolico della città di Schonstatt, che un giorno si trovò in mezzo alla folla, a qualche metro da Hitler. Il sacerdote aveva in tasca un flaconcino d’acqua benedetta, e data l’occasione volle usarla discretamente in direzione di Hitler, recitando una formula di esorcismo. La reazione di Hitler fu immediata. Cominciò ad agitarsi e a guardare attorno in modo strano, allucinato, come se avesse voluto proteggersi da un’oscura minaccia.
Per quanto riguarda i Protocolli, Hitler ha finito per considerarli uno specchio della mentalità ebraica in generale. Nel suo Mein Kampf dichiara: “Ciò che numerosi ebrei fanno forse inconsapevolmente si trova sistematicamente esposto nei ‘Protocolli dei Saggi di Sion’. Poco importa di sapere quale cervello ebraico sia l’autore di queste rivelazioni. Ciò che conta è che i Protocolli rivelano la natura e le attività degli ebrei, e lo fanno in modo irrefutabile, descrivendo molto bene la loro logica interiore e i loro scopi finali”.
L’autore Ildebrando Santangelo, nel suo libro L’ultima battaglia, dice che Hitler scelse di annientare gli Ebrei quando scoprì le smisurate ambizioni ebraiche rivelate dai Protocolli. Dato che gli autori dei suddetti Protocolli sono Ebrei, e che un Ebreo si considera di norma un prescelto da Dio al dominio della Terra, tra il Führer tedesco e gli Ebrei fu la guerra aperta. Apparentemente Hitler era convinto che gli Ebrei fossero tutti complici dei presunti autori dei Protocolli, i quali, lui pensava, volevano dominare il mondo al posto suo, al posto della razza ariana.[59]
Accanto a questa prima tesi ce n’è pure un’altra, secondo la quale il nazismo e il Führer sarebbero stati “creati” da un minuscolo gruppo di Ebrei elitisti a mentalità farisaica, banchieri di professione, persone convinte di essere tra le più sagge ed illuminate del Globo. Sono loro che avrebbero fatto il necessario per trasformare il caporale Adolf Hitler da persona ultra-mediocre in un grande Führer. Secondo questa tesi Hitler si rese reperibile perché era un appassionato di occultismo. Gli piacevano le sedute spiritiche e i riti satanici. Queste cerimonie erano frequentate da persone di vario genere, Ebrei compresi. Il caporale Hitler fu intercettato, motivato, educato, invasato, e poi manipolato come una marionetta. Da chi? I banchieri ebraici che lo hanno intercettato, motivato, educato, invasato, e poi aiutato a scavalcare à tutta velocità i gradini del potere, e che in seguito lo hanno finanziato allo scopo di servirsi di lui per i loro interessi, sono rimasti sempre nell’ombra, nascosti dietro emissari pagati per eseguire i loro ordini. Questi banchieri, esperti sicuramente di occultismo, avrebbero agito in questo modo per far scoppiare la seconda guerra mondiale, suscettibile di incrementare all’estremo il commercio delle armi, fonte principale dei loro strabilianti profitti. Oggi i figli o i nipoti di questi banchieri utilizzano la loro potenza finanziaria per convincere il mondo, tramite i mass-média di cui hanno il monopolio, che sono i Romani che hanno crocifisso Cristo, e non i loro padri, che è stato Hitler ad eliminare sei milioni di Ebrei innocenti e non i capitali che gli sono stati forniti affinché questo grande sacrificio d’olocausto fosse messo ad esecuzione, e che la terza guerra mondiale, che dovrà distruggere tutto per aprire la via al Governo mondiale (alias : Impero Giudaico Universale), è l’opera di fantomatici terroristi. [60]
È possibile che le due tesi suddette si completino a vicenda. Al lettore di giudicare. Quando i finanzieri ebraici trasmisero le loro allettanti proposte al “grande prescelto” (Hitler), lo spirito alieno dell’ex-caporale [61] fu pronto ad accoglierle, tanto più che l’oro che le accompagnava rendeva immediatamente realizzabile ogni progetto, sia politico che razziale. [62]
“Israele” è uno stato politico, mentre Israele (scritto senza virgolette) si riferisce a un popolo di persone elette da Dio. Quelle dell'Antico testamento formano un popolo in senso fisico, quelle del Nuovo un popolo in senso spirituale. La storia sacra dimostra che una lotta incessante sussiste tra Ismaele e Isacco, tra Esaù e Giacobbe, tra Giuseppe e i suoi fratelli, tra Erode e i santi Innocenti di Betlemme, tra Erode Antipas e il Battista, tra il Sinedrio e Cristo, tra S. Stefano e i suoi lapidatori, tra gli Ebrei martirizzati per Cristo ed i loro esecutori, tra l’apostolo Paolo e i suoi ex-correligionari, tra la mentalità di Yitzhak Rabin e quella di Yigal Amir (suo assassino). Di fronte a questi esempi qualcuno forse dirà che quando si tratta di nuocersi reciprocamente e di ammazzarsi gli uni gli altri gli Ebrei sono capaci di fare come tutti gli altri popoli. Che sia vero? Gli Ebrei sono forse capaci di nuocersi, di ammazzarsi, di vendersi gli uni gli altri? Capaci di tradirsi, di rubarsi, di perseguitarsi gli uni gli altri? Che cosa dicono gli esperti? Gli esperti dicono che umanamente parlando gli Ebrei sono come tutti gli altri esseri umani, ma S. Paolo specifica che essi sono i primi nel bene e i primi nel male. Gli esperti di storia mistica segnalano che davanti a Dio gli Ebrei rappresentano l’Umanità. Se ciò è vero, risulta che l’Umanità è un riflesso di ciò che sono gli Ebrei, e gli Ebrei un riflesso di ciò che è l’Umanità. Siccome l’Umanità ha finora dimostrato di essere divisa in due grandi categorie: i complici del male da una parte, le vittime del male dall’altra, ciò significa che gli Ebrei sarebbero anch’essi divisi – come lo è l’Umanità – in due grandi categorie: complici del male da una parte, vittime del male dall’altra, con la sola differenza che sarebbero i primi sia da un lato che dall’altro. [63] Interrogando la storia ci accorgiamo che tra gli Ebrei i servitori del male non sono mai mancati, ma chi esamina il mondo attuale si accorge che gli Ebrei che servono il male oggi sono più numerosi di sempre. È come se oggi il “Principe di questo mondo” – Satana – fosse destinato a trionfare su tutto e su tutti. La brava gente si chiede, non senza un pizzico di apprensione: “Che fine faremo se la malvagità ebraica dovesse d’avvero trionfare?” Su questo punto i messaggi che Dio ci manda tramite i suoi Profeti sono molto chiari. Dicono che sulla Terra il male continuerà a “vincere” il bene, ma che questa situazione non durerà molto. Il periodo attuale è come quello che l’Umanità ha esperimentato alla morte di Cristo. Allora la terra fu invasa da un’estrema desolazione che durò “tre giorni”. Che cosa rappresentano questi tre giorni? I tre anni (e mezzo) che durerà sulla Terra il potere dell’Anti-Cristo? (Chi vivrà, vedrà). Dei nuovi Farisei, dei nuovi Erode, dei nuovi Pilato, dei sacerdoti simili a quelle che due mila anni fa vollero la morte di Cristo ce ne sono ancora sulla Terra. Ma dov’è Gesù? Dov’è l’Agnello di Dio destinato al grande Sacrificio? In questo momento Gesù non è più tra noi in maniera corporea, visibile, come due mila anni fa. Al posto suo c’è la sua Chiesa. “È vero che i nuovi Farisei e le nuove caste sacerdotali riusciranno nuovamente a mettere a morte Cristo nella figura del suo Corpo mistico, la Chiesa?” [64] Sì, è vero. Gli attuali Profeti dicono di sì, che ci riusciranno. Dio permetterà che ciò avvenga perché tale “sconfitta” fa parte del suo Piano di Salvezza. Tuttavia, anche se la Chiesa morirà, e per un certo tempo apparirà morta e sepolta, gli attuali Profeti ci assicurano che essa non rimarrà a lungo nella sua tomba, non più a lungo di quanto Gesù sia rimasto nella sua. Passati i “tre giorni” la Chiesa risorgerà fulgida di splendore. Il destino della Chiesa di Cristo è di camminare sulle tracce del suo Fondatore, non solo nella morte ma anche nella risurrezione. [65] Ancora una domanda: “Visto che per volere di Dio la Chiesa di Cristo è destinata a risorgere fulgida di splendore, come andranno le cose quando si produrrà tale risurrezione?” La Bibbia dice che gli esseri umani che risorgeranno per formare la nuova Chiesa avranno un corpo paragonabile a quello di Cristo risorto. Questa risurrezione è quella che S. Giovanni definisce: Prima Risurrezione. (Ap, 20, 5). Quindi il tempo che seguirà la morte della Chiesa e la sua risurrezione sarà all’immagine del Paradiso terrestre iniziale. I Profeti cristiani contemporanei dicono che ci sarà un secondo Paradiso terrestre. Ciò corrisponde alle promesse che Dio ha fatto agli eletti dell’umanità fin dall’inizio. Dio ci dice e ci ripete che prima della fine del mondo la Terra gioirà di un meraviglioso periodo di pace, identificato dalla Scrittura col titolo di Millennio felice (Ap, 20, 1-6), e dai messaggi profetici più recenti col titolo di Nuova Era di Pace. [66]
Gli Ebrei fedeli alla Torah dicono che “Israele” è illegittimo come nazione, perché è stato voluto dall’uomo anziché da Dio, e perché si presenta come uno stato laico anziché religioso. La comunità mondiale degli Ebrei fedeli alla Torah oggi forma un’associazione chiamata: Jews united against Zionism. Nel leggere il sito Internet di questa associazione, la Neturei Karta International (www.nkusa.org), ci si accorge che questa comunità ebraica non è per nulla d’accordo col sionismo che è all’origine dello Stato d’Israele. Codesta comunità esprime chiaramente la sua opposizione alla fondazione e al mantenimento dello Stato d’Israele, di cui essa preconizza lo smantellamento pacifico (affinché il territorio venga restituito ai Palestinesi che da esso sono stati espulsi con la forza). Il principale motivo di questa presa di posizione è di natura religiosa. Nell’anno 70 d. C., quando il Tempio di Gerusalemme fu distrutto dai Romani, gli Ebrei avrebbero fatto un giuramento triplice davanti a Dio: 1) Di non immigrare mai in massa in Terra d’Israele; 2) di non ribellarsi mai contro le altre nazioni; 3) di non cercare di mettere fine al loro esilio fino al giorno in cui Dio stesso non vi avesse posto un termine in maniera diretta. [67]
A proposito dei Palestinesi, gli Ebrei fedeli alla Torah si esprimono in questo modo: « I Palestinesi sono vittime della brutalità e dell’arroganza dei sionisti. Sono vittime di una specie di narcisismo sionista che non vede nulla e nessuno al di fuori di se stesso. Noi diciamo che il popolo palestinese ha diritto alla propria patria, ed al risarcimento finanziario dei danni e delle perdite subite. I profughi palestinesi hanno il diritto di ritornare al più presto in quella che è la loro patria, la Palestina storica.» "Il Giudaismo rigetta lo Stato ebraico." “Il Giudaismo esige che gli Ebrei siano sottomessi alle nazioni che li accolgono, “Lo Stato d’Israele non rappresenta tutti gli Ebrei del mondo”. “I sionisti non rappresentano l’insieme degli Ebrei”. Discutiamone senza alterarci 59, 60, 61, 62
4) – “Israele” contro Israele?
63, 64, 65, 66
5) – Gli Ebrei fedeli alla Torah dicono che “Israele” (lo Stato d’Israele) è moralmente illegittimo.
Al motivo religioso di obbedienza alla volontà divina (che interdice agli Ebrei di fondare per se stessi uno stato laico) si aggiunge anche un motivo morale. Gli uomini, Ebrei per primi, hanno il sacro dovere di obbedire ai dieci Comandamenti. Ora i suddetti Comandamenti ordinano di rispettare la vita altrui, la reputazione altrui, i beni altrui. Gli Ebrei fedeli alla Torah si sforzano di ricordare ai loro fratelli che il mondo ebraico ha il sacrosanto dovere di rispettare questi principi fondamentali della religione. Essi esprimono il loro disappunto dicendo ai loro confratelli ebrei quanto dispiaciuti essi siano nel constatare le gravissime derive morali che il movimento sionista ha generato:
« Noi deploriamo le tragedie che la ribellione sionista ha provocato tra gli Ebrei. Deploriamo in modo particolare il fatto che la suddetta ribellione sionista abbia fatto dimenticare ad essi il precetto fondamentale della Torah che dice di agire verso gli altri con sentimenti di compassione. Noi deploriamo le tragedie che la ribellione sionista ha provocato tra i Palestinesi. Deploriamo in modo particolare le deportazioni e l’oppressione che sono state inflitte loro. Deploriamo le perdite non necessarie di migliaia di vite umane che sono sopravvenute nel corso dei conflitti – inutili e crudeli – che hanno condotto alla proclamazione e al mantenimento dello Stato sionista.»67
“I Rabbini autentici si sono sempre opposti al sionismo e allo Stato d’Israele”.
“Lo Stato d’Israele non rappresenta l’insieme degli Ebrei presenti nel mondo”.
dagli Stati Uniti all'Iran ”.
“Le tre promesse che abbiamo fatto sono ancora valide”.