Ai vincitori di questa lotta Gesù riserva un posto nel mondo dell'Era nuova che sta per nascere. Vincere questo combattimento è guadagnare il titolo d'entrata nel Regno messianico, l'Era nuova che Dio vuol accordare all'Umanità da Lui rinnovata. La bellezza di questa nuova Era sarà superiore a quella del primo Paradiso terrestre. *
* Il "miglioramento" deriva dal fatto che davanti a Dio la figliolanza dell'uomo risulterà arricchita dal Sacrificio di Cristo, un tesoro di ricchezze spirituali che Adamo ed Eva non possedevano nel giardino dell'Eden. (S. Paolo dice che il nuovo titolo dei Figli di Dio sarà quello di: "Figli nel Figlio...". È un titolo che supera quello che l'uomo possedeva prima del Peccato originale).
Indice
Capitolo I
1. - Giovanni-Paolo II, il Cielo ne parla.
2. - La Verità è unica, le opinioni molteplici.
3. - Democrazia e Teocrazia.
4. - Quando la democrazia entra in Chiesa.
5. - Peccato e peccatore.
6. - Il Primato di Pietro.
7. - L'elezione di un Papa, condizioni di validità.
8. - Collegialità teocratica e collegialità democratica.
9. - La bussola dei vescovi.
10. - Ubbidire, ma a chi ?
11. - Abominio e Desolazione.
12. - Il rimedio c'è.
Capitolo 2
1. - Il culto del "Santo Ridere".
2. - Gli "Sliders".
3. - Falsi mistici: il "dettaglio" da sorvegliare.
Capitolo 3
1. - La Santa Messa minacciata.
2. - Testo del 1931 sul valore della Santa Messa.
3. - L'Eucaristia: Gesù a Mons. Ottavio Michelini.
4. - L'Eucaristia: Messaggio della Madonna + commento.
5. - L'Eucaristia: Padre Emiliano Tardif.
6. - L'Eucaristia: Gesù à Vassula Ryden.
7. - L'Eucaristia: Kérizinen.
8. - L'Eucaristia: Maria Valtorta.
9. - L'Eucaristia: don Stefano Gobbi.
10. - Alexandrina-Maria Da Costa: Inno ai Tabernacoli.
11. - Lanciano: Miracolo Eucaristico.
12. - La Sacra Sindone e l'ADN di Gesù, vero Dio e vero uomo.
APPENDICE FINALE
1. - L'ideale proposto da Luisa Piccarreta.
2. - Il "peso" del corpo e le ali dell'amore.
3. - Il test al Carbonio 14, e la Sindone.
Capitolo I
LOTTA TRA VERO E FALSO
1. - Giovanni-Paolo II, il Cielo ne parla.
Nel 1978, dopo la morte improvvisa di Giovanni-Paolo I, un nuovo Papa è stato eletto alla guida della Chiesa, Giovanni-Paolo II. In questa occasione don Stefano Gobbi 1 ha ricevuto dalla Madonna le parole seguenti:
1
- [1] Don Stefano Gobbi ha fondato il Movimento Sacerdotale Mariano (MSM) nel 1973. Questo Movimento permette ai sacerdoti e ai laici che lo desiderano di riunirsi periodicamente per pregare. Durante questi incontri di preghiera, chiamati “cenacoli”, i partecipanti pregano e poi ascoltano la lettura di un messaggio tratto dal “Libro azzurro”. Tramite questi messaggi la Madonna comunica il suo pensiero, il suo insegnamento, e rivela cose che alle volte sono nuove, adatte ai tempi nuovi. L’insieme mondiale di questi “cenacoli” finisce per costituire un grande "piccolo gregge", che la Madonna tratta con molto affetto perché lo considera “il suo”.
"Oggi hai pregato per il nuovo Papa che il mio Cuore Immacolato ha ottenuto da Gesù per il bene della sua Chiesa. È figlio da me prediletto, perché si è consacrato al mio Cuore fin dal principio del suo sacerdozio. [...] Voi lo dovete difendere nei momenti in cui il mio Avversario si scatenerà contro di lui, ingannando quei miei poveri figli che gli si opporranno." (17 ottobre 1978).
Il nome di Giovanni-Paolo II è ricorrente nei messaggi del "Libro Azzurro" di don Stefano Gobbi. Le parole che la Madonna utilizza a suo riguardo sono piene di tenerezza materna, di rispetto, e di venerazione. I due brani che seguono ne offrono un esempio.
1. - "É il mio Papa. È stato formato da me. In ogni momento è condotto da me sul cammino della sua personale consacrazione alla vostra Mamma Celeste, da lui percorso con docilità, con abbandono filiale, e con grande fiducia. Egli è parte importante del mio disegno. È il Papa della mia luce che in questi anni è riuscito a diffondere nella Chiesa e in tutte le parti di questa umanità tanto minacciata. Io stessa lo conduco su tutte le strade del mondo. Egli mi segue con la docilità di un bimbo, con il coraggio di un apostolo, con il sacrificio di un martire, con l'abbandono di un figlio. Questo Papa è il capolavoro della mia predilezione ed ha il grande compito di donare a tutti il carisma della mia tenerezza materna. [...] Quanti pericoli lo circondano! Come sono forti le insidie che il mio Avversario gli tende sul suo cammino! Coloro che attentano alla sua vita stanno per attuare il loro tenebroso disegno. Ormai per lui è vicina l'ora del suo calvario e della sua personale immolazione." (13 agosto 1987).
2. "La contestazione al Papa si farà più forte: teologi, vescovi, preti, e fedeli si opporranno apertamente al suo Magistero. Il mio Papa si sentirà sempre più solo mentre da molti verrà abbandonato, criticato e deriso." (1 gennaio 1992).
Anche i libri di JNSR 2 contengono messaggi celesti, e alcuni di essi riguardano Papa Giovanni-Paolo II. Nel quarto volume di: Témoins de la Croix, in data 31 maggio 1997 l'Eterno Padre parla a JNSR nel modo seguente: "Ricordatevi che solo la voce di Dio può fermare gli elementi scatenati. Entrate nella Barca di Pietro. Rifugiatevi presso di lui. Lui solo ha l'autorità che oggi gli conferisco per calmare i venti della discordia, ... e spegnere il fuoco acceso sulla terra dagli uomini della guerra."
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- [2] “J.N.S.R.” è uno pseudonimo che significa: “Je ne suis rien”. (Traduzione: “Sono un niente”). Il suo 4o volume della serie: “Témoins de la Croix” è stato pubblicato l’8 dicembre 1997 dall’editore francese Resiac. .
Il 7 giugno dello stesso anno Gesù le avrebbe dettato il seguente messaggio: "Soprattutto domando alla mia Chiesa di rimanere fedele a Gesù Cristo, suo maestro divino, e di seguire oggi colui che per grazia di Dio è divenuto il suo Vicario di Cristo in terra, il vostro santo Papa, il mio Pietro. Obbeditegli come se Io stesso mi trovassi al posto suo. Tutte le membra devono rimanere unite, perché lui è in Me come Io sono in lui". (7 giugno 1997).
Qualche giorno dopo, il giorno 11 di giugno, Gesù le avrebbe ancora dichiarato quanto segue: "É Dio che ha scelto il vostro Papa, ma è nel Cuore di Maria che ha letto il suo nome. Il Cuore di mia Madre è così trasparente! Essa lo aveva già preparato secondo la sua propria immagine. Il Cuore di Maria ha penetrato nel cuore stesso della Santa Trinità per domandare a Dio di riconoscere questo suo figlio prediletto, il suo Papa, il Papa che l'avrebbe accompagnata sul cammino di tutti i popoli per intraprendere la grande evangelizzazione degli ultimi tempi. ... Farà passare sull'altra riva il Popolo che Dio gli ha affidato, tutti i consacrati a Maria. Sarà la luce in queste che coprono gli spiriti degli uomini che vogliono camminare senza Dio. La barca sarà scossa; ma la Barca di Pietro è come l'Arca di Noè: niente la può demolire perché il suo carico è prezioso agli occhi di Dio. Essa entrerà nel Porto della Salvezza con tutte le Pecorelle e con tutti gli Agnelli che gli sono stati affidati. Pietro ormai non sarà più là. Avrà compiuto la sua missione. Come Mosè, egli non entrerà con il suo Popolo nella nuova Gerusalemme che Dio prepara per accogliere il Popolo eletto." (11 giugno 1997).
Purtroppo esistono "cattolici" che considerano Papa Giovanni-Paolo II come una specie di anti-Cristo. Sono quei tradizionalisti "ante litteram" che sotto mille pretesti rifiutano di sottomettersi a Papa Giovanni-Paolo II, da essi considerato come "troppo progressista". Altri invece, più numerosi, considerano Giovanni-Paolo II come "troppo conservatore", cioè retrograde, e lo boicottano in tutto. Questi due estremi non sembrano conciliabili. Allora offro, ai primi come ai secondi, la seguente metafora: «Tutte le città moderne hanno dei semafori. Senza semafori ci sarebbero troppi incidenti, e ce ne sarebbero ancora di più se di punto in bianco qualcuno decidesse di toglierli tutti, o di lasciarli sempre tutti sul verde. Papa Giovanni-Paolo II è colui che si sforza di mantenere in funzione i semafori là dove Dio li ha messi. La cosa non piace alla maggioranza degli automobilisti di oggi, perché essi hanno premura, tanta, e maledicono i semafori che a loro appaiono di impedimento: rossi, sempre rossi, inutilmente rossi. Stando le cose come stanno, io mi aspetto che il giorno in cui Satana riuscirà a far salire sul Trono pontificio il suo accolito nella persona del Falso Papa, tutti i "semafori rossi" verranno aboliti. Il peggio è che le masse popolari applaudiranno. Lo faranno gridando: "Hurrà! Finalmente un papa che ci capisce!" Ma che seguito avrà una simile avventura? Che diventerà la città umana quando i "semafori" saranno tutti verdi, sempre verdi, soltanto verdi?»
Coloro che denigrano il Magistero di Papa Giovanni-Paolo II sanno certamente che la sua elezione è stata regolare, e che non c'é contraddizione tra il suo Magistero e quello dei suoi predecessori. Così stando le cose, che interesse c'é a disobbedirgli? Perché voler imitare il folle gesto di quell'Angelo supremo che l'orgoglio ha spinto a mettersi contro Dio dicendo "Non serviam"? Non è così che la creatura crea il suo proprio inferno?
Queste parole sono umane, lo so bene, ma ce ne sono altre la cui origine è tutt'altro che umana: si tratta di un messaggio che il 29 giugno 1988 la Madonna ha affidato a don Stefano Gobbi in occasione di un cenacolo organizzato per i sacerdoti ed i Vescovi d'Irlanda riuniti al Santuario di Knock. La Madonna ha detto loro:
"Figli prediletti, portate gli uomini a Cristo con la fede di Pietro. Solo su Pietro Cristo ha fondato la sua Chiesa. Solo per Pietro Gesù ha pregato perché la sua fede restasse sempre integra. Solo a Pietro il Signore ha affidato il compito di confermare i fratelli. ... Come mamma addolorata e preoccupata vi invito tutti a guardare oggi al successore di Pietro, al Papa Giovanni-Paolo II. È il mio Papa. È il Papa da me formato nel profondo del mio Cuore Immacolato. È il Papa della mia grande luce, in questi tempi della più grande oscurità. Con la fede di Pietro egli illumina la terra e conferma tutta la Chiesa nella verità. Il Papa oggi riafferma la fede totale in Cristo figlio di Dio come un nuovo Pietro, e come un nuovo Paolo va in tutte le parti del mondo a proclamare con coraggio il suo Vangelo di salvezza. Sostenete il Papa con la vostra filiale unità. Pregate per lui, soffrite con lui, amatelo, circondatelo di una forza potente di ubbidienza umile e coraggiosa."
GIOVANNI-PAOLO II
Per bocca dei suoi profeti Dio ci dice di rimanere spiritualmente uniti al Papa Giovanni-Paolo II. Benché contestato da molti, il Magistero di Papa Giovanni-Paolo II ci offre la certezza di essere sulla buona strada.
Ma non è che l'inizio. Infatti molti vescovi ormai non sono più uniti con il Papa, e percorrono un cammino opposto a quello da lui indicato. È questa una divisione più grande e più pericolosa, anche se non è ancora visibile, che addolora e fa sanguinare il mio Cuore di Mamma, e fa quasi cadere il mio Papa sotto il peso di una croce troppo pesante. Io vi ho preparati perché possiate aiutarlo a portare la sua grande Croce. Per questo è giunta l'ora in cui deve apparire in tutta la sua forza ed il suo splendore il grande esercito che in questi anni, nel silenzio e nel nascondimento, mi sono formato in ogni parte del mondo con il mio Movimento Sacerdotale Mariano, per la difesa e per il forte sostegno del Papa. Così comincia a delinearsi chiaro il disegno del piccolo gregge che rimarrà fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, tutto custodito nel giardino del mio Cuore Immacolato." (29 giugno 1988).
Il tranello più pericoloso del Mistero di Iniquità è quello dell'apostasia, sinonimo di infedeltà. Fra i numerosi messaggi che Gesù ci manda per aiutarci a riconoscere tale tranello, alcuni tra i più importanti si trovano nei libri di Vassula Ryden: 3 Per esempio, alla pagina 3 del terzo volume di "La vera vita in Dio", si può leggere quanto segue:
3
- [3] La missione di Vassula Ryden riguarda la riunificazione delle chiese cristiane. Benché di fede ortodossa, Vassula non esita a trascrivere i messaggi di fedeltà al Papa Giovanni-Paolo II, come Gesù le chiede di fare. La cosa le attira quantità di nemici sia da parte ortodossa che da parte cattolica. Da parte ortodossa perché la tradizione degli ortodossi è di rifiutare il Papa di Roma, e da parte cattolica perché alcuni prelati di alto rango rifiutano l’inesorabile severità di alcuni suoi messaggi, oppure l’idea che Dio abbia scelto un’ortodossa per una missione così importante. La situazione fa pensare alle parole di Gesù: “Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”.
"Non ascoltate quelli che si oppongono a Pietro, questo Pietro-dei-miei-agnelli che al presente è Giovanni-Paolo II. Sono Io che l'ho scelto, ed è il prediletto dell'anima mia. Non ascoltate quelli che lo condannano. Si sono smarriti." (3 dicembre 1988).
Nel "Libro azzurro" di don Stefano Gobbi si trova un testo intitolato: "Il disegno dell'amore misericordioso". In esso la Madre celeste ci avverte che il mondo sarà salvato dall'autodistruzione tramite una prova che lei stessa ci ha annunciata, e non una volta sola. Nel leggere tale testo penso al Segreto di La Salette, poi a quello di Fatima; penso ai messaggi profetici dati a Medjugorje, a San Damiano, a Kibého, a Naju, ad Akita, all'Escorial, a Garabandal... Penso al Mistero d'Iniquità che si installerà in seno al Corpo Mistico di Cristo (la Chiesa) per farlo morire. Riprendo la mia lettura, ed ecco il seguito del brano:
"Nella persona e nell'opera del Santo Padre Giovanni-Paolo II, Io rifletto la mia grande Luce che diventerà tanto più forte quanto più la tenebra avvolgerà ogni cosa. Sacerdoti e fedeli consacrati al mio Cuore Immacolato, figli che da ogni parte del mondo ho raccolto nella mia schiera per la grande battaglia che ci attende, unitevi tutti attorno al Papa e sarete rivestiti della mia stessa forza e della mia luce meravigliosa. Amatelo, pregate per lui, ascoltatelo. Ubbiditelo in tutto, anche nel portare l'abito ecclesiastico. ... Anche alla Chiesa, che ha nel Papa la sua guida sicura, sarà abbreviato il tempo della purificazione secondo il mio disegno d'amore." (1 gennaio 1979).
A conclusione di questa sezione, mi sia permesso di riportare un richiamo profetico proveniente dal manoscritto : "Messaggi del Cielo, dedicati ai due Cuori".4
4
- [4] Coltivatore americano (anonimo): “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”. Si tratta di 68 pagine dattiloscritte e poi fotocopiate, contenenti i messaggi che un coltivatore americano ha ricevuti dal Cielo tra il 26 marzo e il 30 ottobre 1995. Il fascicolo originale è in inglese, ma esiste una traduzione francese che circola tra i gruppi di preghiera del Québec, ed è quella di cui mi sono servito per tradurre in italiano i passi qui riportati. (J. De Parvulis).
"I membri del Corpo Mistico, tutti, a chi devono la loro totale obbedienza? A Me, tramite il mio legittimo rappresentante, colui che eredita l'autorità di S. Pietro, e che oggi porta il nome di Giovanni-Paolo II. Quando comparirete davanti a Me, voi che appartenete alla Chiesa cattolica, dovrete rispondere di tutte le volte che gli avrete disobbedito!"
2. - La Verità è unica, le opinioni molteplici.
Nel 1993 i giornali hanno riportato la notizia che alcuni vescovi cattolici canadesi si sono recati a Roma per incontrare il Sommo Pontefice. In questa occasione essi hanno mostrato al Papa i risultati di alcuni sondaggi effettuati nelle loro rispettive diocesi. Secondo questi sondaggi, il 67% degli interpellati si era espresso in favore del sacerdozio femminile.
Temi come il celibato ecclesiastico, il divorzio, l'aborto, l'omosessualità, l'uso di antifecondativi artificiali, ecc... furono presentati al Santo Padre come fossero dei diritti umani, visto che i sondaggi d'opinione li davano per scontati. Il Santo Padre, pur sapendo che questo suo atteggiamento non sarebbe piaciuto a tutti, non ha accettato un criterio simile. Come avrebbe potuto? Tutti sanno che le opinioni umane sono instabili, mutevoli, ben troppo mutevoli per poter rappresentare la Verità. Esse possono rigettare oggi quello che hanno accettato ieri, o dichiarare buono oggi quello che ieri avevano già classificato come cattivo. La Verità invece è cosa stabile, sicura. Ciò che è vero oggi, lo era ieri, e lo sarà domani.
Un principio così chiaro non dovrebbe avere bisogno di discussioni, ma siccome non tutti annuiscono d'istinto, mi permetto di fare la seguente domanda:
"Se la maggioranza di un popolo si esprime in favore di una legge umana che risulta contraria alla Legge divina, è giusto abolire la Legge divina e sostituirla con quella umana?"
Propongo una risposta alla sezione seguente.
3. - Democrazia e Teocrazia.
La domanda era: "Se la maggioranza di un popolo si esprime in favore di una legge umana che risulta contraria alla Legge divina, è giusto abolire la Legge divina per sostituirla con quella umana?"
So che a questa domanda, posta alla fine della sezione precedente, qualcuno vorrebbe rispondere che agire così è un bene. Forse è convinto che la democrazia può essere applicata alla religione allo stesso modo che si applica alla politica. Ma la cosa non ha senso. Quanto segue ha per scopo di aiutare le anime di buona fede a fare un po' di luce su tale questione.
Chi vive nel mondo occidentale in questo XX secolo, è spinto suo malgrado a considerare la democrazia come un valore assoluto (anziché relativo), e a considerare la teocrazia come un valore relativo (anziché assoluto). Da qui l'importanza di iniziare il ragionamento spiegando l'origine e il valore dei due concetti. Il concetto di democrazia esprime un potere che appartiene al popolo (demos = popolo; kratos = potere), e che il popolo trasferisce a delle persone da lui elette periodicamente al governo della nazione. Il concetto di teocrazia invece esprime l'idea di un potere che appartiene a Dio (theos = dio; kratos = potere). Questo potere, che è spirituale anziché politico, è nelle mani dei rappresentanti di Dio che sono i vescovi, quelli che spiritualmente sono uniti al Papa. I nostri recenti governi sono stati fondati sulla democrazia. La Chiesa, al contrario, è stata fondata da Gesù Cristo come una teocrazia
Anche Israele all'inizio, pur essendo nazione, era stato fondato da Dio come una teocrazia. In una teocrazia le leggi di governo non mutano, a meno che Dio stesso non intervenga a mutarle. Quello che è divino ha un valore assoluto (sempre). Quello che è umano invece ha un valore relativo (sempre). Questo chiarisce almeno un punto: che democrazia e teocrazia sono due realtà distinte, differenti. Essendo differenti, la logica non permette di dire che l'una vale l'altra, considerarle tali, agire come se lo fossero.
Malgrado ciò, è facile constatare che esiste oggi un movimento che vorrebbe negare questa logica elementare. Basti pensare che da qualche anno un numero sempre più importante di vescovi, di teologi, di preti cattolici, rifiutano l'autorità del Papa col pretesto che il Papa non è qualificato per prendere posizione contro i sondaggi, che come si sa esprimono le opinioni delle maggioranze. È evidente che questi alti o bassi prelati, pur sapendo che la Chiesa di Dio è teocratica per definizione, agiscono come se tale Chiesa potesse funzionare con le regole della democrazia. Sembra che essi vogliano insinuare che i sondaggi d'opinione, che sono il fondamento del processo democratico, potrebbero servire la religione come servono la politica. Detti prelati agiscono come se la Legge di Dio si potesse legittimamente rimpiazzare con una legge umana là dove una maggioranza di popolo lo richiedesse.
Non credo esista atteggiamento più pernicioso. Per verificare la natura del tranello basta ripensare a Mosé nel film "I Dieci Comandamenti". Mosé scende dal Monte Sinai con le Tavole della Legge appena ricevute da Dio. Giunto a valle si accorge che durante la sua assenza il Popolo eletto, quasi tutto, si è messo contro Dio. Il nuovo dio scelto da detto Popolo è un idolo, un vitello d'oro. La mia domanda è: se nello scoprire l'infedeltà del suo popolo Mosé avesse sottomesso democraticamente la Legge di Dio al voto di questo benedetto popolo, chi avrebbe ottenuto la maggioranza dei suffragi? Dio oppure l'idolo?
La trappola di oggi è la stessa, ma non tutti riescono a vederla. Colui che ci riesce è perché non è più malato d'orgoglio, una malattia che distrugge la vista dell'anima, le pupille dell'anima. Il punto da osservare è il seguente: "La democrazia non è fatta per i rapporti che uniscono Dio all'uomo, ma per i rapporti che uniscono l'uomo all'uomo." La democrazia è una relazione degli esseri umani tra di loro, la teocrazia invece è una relazione tra Dio e l'uomo. Lo conferma anche l'etimologia delle parole. Esempio: la democrazia è come una linea orizzontale che unisce gli uomini andando da un punto all'altro della terra, la seconda è come una linea verticale che unisce il Cielo alla Terra e la Terra al Cielo (dall'alto al basso). Per visualizzare l'esempio citato, mi permetto di proporre lo schema seguente:
TEOCRAZIA E DEMOCRAZIA
L'etimologia (greca) di queste due parole si spiega nel modo seguente:
TEOCRAZIA
Theos + Kratos: l'autorità è di Dio.
(La legge è divina). Il rapporto è alla verticale.
DEMOCRAZIA
Demos + Kratos: l'autorità è dell'uomo.
(La legge è umana). Il rapporto è all'orizzontale.
É facile capire che la teocrazia e la democrazia non sono la stessa cosa. In più, ognuna di esse occupa un posto che le è proprio ed esclusivo. Stando le cose come stanno, non è possibile immaginare che la legge umana possa rimpiazzare la Legge divina senza che nulla cambi.
Conclusione: può un cristiano permettersi di rimpiazzare la Legge di Dio con una legge umana, e poi comportarsi come se la sua propria legge venisse da Dio? No. La Scrittura ammonisce: voler innalzare la legge umana a livello d i quella divina, voler mettere la legge umana al posto di quella divina (come si è tentato di fare durante la Rivoluzione Francese con il coronamento della dea Ragione sull'altare di Dio), equivale a mettere un idolo al posto di Dio. A nulla serve lo splendore dell'oro umano. Se questo peccato è commesso da una persona alla quale Dio ha già fatto il dono di rivelare Se stesso, detta persona pecca contro lo Spirito Santo. ("Impugnare la Verità conosciuta" è un peccato contro le Spirito Santo).5
5
- [5] Come si pecca contro lo Spirito Santo? Il catechismo tradizionale parla di “SEI peccati contro lo Spirito Santo”, ma in realtà si tratta di sei versioni dello stesso peccato, che è un’offesa alla Verità conosciuta e poi rifiutata. Dette versioni si enunciano nel modo seguente: 1-PRESUNZIONE DI SALVARSI SENZA MERITO. (l’Inferno non c’é e tutti si salvano: falso). 2-IMPUGNARE LA VERITÀ CONOSCIUTA. (Lottare contro la Verità dopo averla conosciuta). 3-INVIDIA DELLA GRAZIA ALTRUI. (Invidiare con rancore coloro che ricevono da Dio dei carismi o dei favori speciali). 4-DISPERAZIONE DEI PECCATI. (Dire che Dio non può perdonarmi perché i miei peccati sono eccessivi). 5-OSTINAZIONE NEI PECCATI. (Ripetere gli stessi peccati, non per debolezza ma con orgogliosa ostinazione). 6-IMPENITENZA FINALE. (Arrivare in punto di morte e rifiutare i sacramenti che ci vengono proposti).
4. - Quando la Democrazia entra in Chiesa.
Quando la democrazia entra in chiesa, lo fa per pregare? Chi ci crede è ingenuo. Prendiamo l'esempio dei vescovi. Visto che oggi sono divisi, e che metà di essi la pensano al rovescio dell'altra metà, quale delle due metà è la buona? Il vescovo degno del Buon Pastore, è forse quello che fa sondaggi per trovare da che parte spira il vento democratico? Oppure quello che sull'esempio di Mosé mette tutti i suoi talenti al servizio della Legge di Dio, onde proteggerla contro i capricci degli uomini? Sembra che certi Pastori non sappiano più imitare Mosè, oggi, o non vogliano. Eppure sono i successori diretti di coloro che per venti secoli ci hanno insegnato che il bene è bene anche se nessuno lo fa, e che il male è male anche se tutti lo fanno. Siamo arrivati al punto che alcuni di essi preferiscono la reputazione di professionisti del culto religioso anziché quella di Pastori d'anime, dimentichi del fatto che la loro attività non è una professione ma una missione basata su una vocazione. 6
6
- [6] “Voi siete il sale della terra”. Se il sale diventa insipido a che serve? “Voi siete la lanterna che sta sul moggio”. Se la lanterna si spegne, a che serve?
Grande è il mio dolore è il titolo del messaggio che don Stefano Gobbi ha ricevuto il 15 settembre 1989 a Fatima. Attraverso detto messaggio si capisce quanto grave sia la situazione attuale all'interno della Chiesa come all'esterno. Il messaggio dice questo:
"Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la vostra Madre addolorata. Il mio Cuore Immacolato viene trapassato da spine numerose e dolorose. Il dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno più grande, ed il suo potere si espande nei cuori e nelle anime. Una densa tenebra è ormai scesa sul mondo. È la tenebra del rifiuto ostinato di Dio. È la tenebra del peccato commesso, giustificato, e non più confessato. È la tenebra della lussuria e dell'impurità. È la tenebra dell'egoismo sfrenato e dell'odio, della divisione e della guerra. È la tenebra della perdita della fede e dell'apostasia. Nel calice del mio Cuore Immacolato Io raccolgo, ancora oggi, tutto il dolore di mio figlio Gesù, che misticamente rivive le ore sanguinose della sua agonia. Nuovo Getsemani per Gesù è vedere la sua Chiesa così violata e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme nell'indifferenza e nella tiepidezza, mentre altri ripetono il gesto di Giuda, e tradiscono per sete di potere e di denaro. Esulta il Drago di fronte alla vastità della sua conquista, realizzata con l'aiuto della bestia nera e della bestia simile a un agnello.7 [...] Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande dolore. Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù ancora vilipeso e flagellato nella sua Parola, rifiutata per orgoglio, e dilaniata da umane e razionalistiche interpretazioni. Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente nell'Eucaristia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e calpestato. Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa divisa, tradita, spogliata e crocifissa. Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che soccombe sotto il peso di una pesantissima Croce, mentre viene circondato dalla completa indifferenza da parte di vescovi, sacerdoti, e fedeli. Grande è il mio dolore per un numero sempre più vasto di miei poveri figli che percorrono la strada del male e del peccato, del vizio e dell'impurità, dell'egoismo e dell'odio, con il grande pericolo di perdersi eternamente nell'inferno.[ ...] Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono come Celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi. Se sapeste il castigo che vi attende se chiudete ancora la porta dei vostri cuori alla voce angosciata della vostra Mamma Celeste! Perché il Cuore divino di mio figlio Gesù ha affidato al mio Cuore Immacolato l'ultimo ed estremo tentativo per condurvi tutti alla salvezza."
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- [7] Nei messaggi che don Gobbi ha ricevuto nel corso dell’anno 1989, la Madonna svela i significati del libro dell’Apocalisse. Nel messaggio del 17.06.1989, è spiegato il mistero della Bestia e del suo numero: 666. In quello del 13.06.1989 è spiegato il mistero della bestia nera, simile a una pantera, e della bestia con due corna, simile a un agnello. La Madonna dice che la bestia nera, simile a una pantera, è la Massoneria, e che la bestia con due corna, simile a un agnello, è la Massoneria infiltrata in seno alla Chiesa. La Madonna spiega che lo scopo di quest’ultima è di distruggere il Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, e cioè un falso Cristo e una falsa Chiesa. La Madonna rivela parecchi dettagli salienti sul funzionamento segreto della Massoneria ecclesiastica, dicendo per esempio che essa riceve ordini e potere dalle diverse logge massoniche, e che lavora per portare segretamente tutti quelli che può a far parte di queste organizzazioni segrete. Gli ambiziosi aderiscono perché viene prospettata loro la possibilità di facili carriere.
Fino a qualche anno fa le sacre voci proclamavano dall'alto dei pulpiti che la palma del martirio è un segno di predilezione del Signore, una grande grazia. Se dunque la legge umana è contraria alla Legge divina, non c'é Pastore che ignori quel che gli rimane da fare, magari a prezzo della propria vita. Rifiutare l'autorità del Papa in nome di una democrazia alla quale si sono fatte indossare le vesti della teocrazia, non ha senso. Il posto della democrazia non può essere in Chiesa, dove il padrone è Dio.
5. - Peccato e Peccatore.
Alcuni vescovi e sacerdoti "cattolici" si impegnano oggi a benedire non solo il peccatore ma anche il peccato. Come mai? Peccato e peccatore sono forse la stessa cosa? L'affermarlo sarebbe grande stoltezza.
Gesù ama il peccatore e odia il peccato. L'avversario suo e nostro, al contrario, ama il peccato e odia il peccatore. Gesù assolve il peccatore, non il peccato. L'avversario suo e nostro, al contrario, assolve il peccato e accusa il peccatore. 8 Benedire il peccatore è certamente un atto di misericordia. Gesù non rifiuta mai di benedire coloro che a Lui si accostano riconoscendosi peccatori. Ma benedire il peccato è forse un atto di misericordia? No. Benedire il peccato è una cosa diabolica. Assolvere il peccatore è un atto degno di Gesù, ma assolvere il peccato è forse un atto degno di Gesù? No. Assolvere il peccato è una cosa diabolica.
8
- [8] Ap 12, 10.
L'argomento è questo: all'inizio del mese di febbraio del 1996 un gruppo di vescovi francesi si è dichiarato ufficialmente in favore dell'utilizzazione dei preservativi plastici nei rapporti di natura sessuale, e questo in opposizione al Magistero della Chiesa, ossia in opposizione agli insegnamenti e alle direttive del Papa. (Pretesto ufficiale: prevenire l'AIDS). Per approvare la decisione presa da questi vescovi, alcuni confratelli "cristiani" mi hanno fatto notare che Gesù non ha condannato la donna adultera. è vero - ho risposto - ma nel dirle: "Va in pace", Gesù le ha anche detto: "e non peccare più". Il "Va in pace" di Gesù mi appare come l'assoluzione costante del peccatore, e il "e non peccare più" come la condanna costante del peccato. Assolvere e benedire il peccatore (per esempio l'omosessuale), è un atto di misericordia, un gesto degno di Gesù; ma assolvere o benedire il peccato (per esempio l'omosessualità) non è un atto di misericordia, e non è degno di Gesù. È una cosa voluta dal demonio, suo avversario e nostro. È un abominio.
Giovanni-Paolo II ha detto: "In certe circostanze l'osservanza della Legge di Dio è difficile, molto difficile. Ma non è mai cosa impossibile". E per completare il suo pensiero il Santo Padre ha citato le parole di S. Agostino: "Dio non comanda mai cose impossibili, ma nel comandare ti invita a fare quello che puoi. Quello che non puoi ti invita a domandarlo a Lui, e ti aiuta a potere."
É evidente che il fatto di rendere ufficialmente legittimo l'uso dei preservativi plastici, qualunque sia il pretesto invocato, equivale ad assolvere il peccato, non il peccatore. È una trappola, un tranello degno della malizia del demonio. Di questo passo diventerà necessario benedire "matrimoni" fra persone omosessuali, e si finirà per trovare delle ragioni "legittime" per farlo.
É mai successo che un medico smetta di lottare contro la malattia? Un medico non smette di lottare contro la malattia, altrimenti a che serve? E a che serve un vescovo che smette di lottare contro il peccato? Nessuno può concepire che un gruppo di medici dichiari che il cancro non è più una malattia. Ma se un gruppo di vescovi dichiara che il peccato non è più peccato, non è lo stesso? La cosa pare impossibile, perché assurda, eppure il fatto si è prodotto nel mese di febbraio 1996, in Francia, la nazione che i cristiani hanno sempre considerata come la "figlia maggiore della Chiesa".
Come mai dunque dei vescovi sono potuti arrivare a tanto? Perché volere opporsi al Magistero della Chiesa...? E a tutti i costi! Perché voler imitare Lucifero, l'angelo eccelso che da portatore di luce è diventato portatore di tenebre? Mistero. Questo mistero è dei più grandi, ed è probabilmente legato al Mistero di Iniquità secondo il quale Dio permette che le forze del Male abbiano il sopravvento sulle forze del Bene per un certo tempo, finito il quale il Bene schiaccia il Male e trionfa gloriosamente per l'intervento diretto della Volontà divina. Questo fenomeno si è prodotto anche due mila anni fa, quando Gesù è stato apparentemente vinto dai suoi avversari, la "Sinagoga di Satana". Il deicidio è stato come una sconfitta del Bene, ma tale "sconfitta" si è quasi subito trasformata in vittoria, e vittoria grande, grazie alla Risurrezione di Gesù, che con i meriti acquistati morendo sulla croce è diventato nostro Salvatore.
Non è possibile dimenticare le parole che Gesù ha pronunciate a proposito del seme di grano: se prima non muore, non può germinare e produrre trenta, sessanta, cento per uno. Questa legge è presente ovunque nella natura. Ma può la Chiesa morire? Ne ha il diritto? La domanda mi spinge ancora verso i messaggi che don Stefano Gobbi ha ricevuto dalla Madonna. In data 1o gennaio 1992 trovo le parole seguenti:
"Anche nella Chiesa la tenebra scenderà ancora più densa e riuscirà ad avvolgere ogni cosa. Gli errori si diffonderanno maggiormente, e molti si allontaneranno dalla vera fede. L'apostasia dilagherà come un'epidemia e ne saranno colpiti Pastori e greggi a loro affidati. In ogni parte della terra dovrà molto soffrire la Chiesa, questa mia povera figlia agonizzante e crocifissa. La contestazione al Papa si farà più forte: teologi, vescovi, sacerdoti e fedeli si opporranno apertamente al suo Magistero. Il mio Papa si sentirà sempre più solo, mentre da molti verrà abbandonato, criticato, deriso." (1o gennaio 1992).
La grande Apostasia profetizzata da don Stefano Gobbi sembra annunciare la morte prossima della Chiesa di Cristo, ma i cristiani bene informati sanno che siccome la morte fisica non è assoluta, non è nemmeno da temere. Essa offre all'essere umano il privilegio della risurrezione, che è una grande liberazione. Per mostrare che si tratta di liberazione, ecco un altro messaggio, quello che la Madonna ha affidato a don Stefano Gobbi il 31 dicembre 1992. In esso la Madonna ci rivela quali sono i cinque segni che precederanno la nostra liberazione. Il brano scelto descrive il primo di questi segni, quello dei falsi maestri:
"Vi ho più volte annunciato che si approssima 'la Fine dei Tempi' e la venuta di Gesù nella gloria. Ora voglio aiutarvi a comprendere i segni descritti nella divina Scrittura, che indicano ormai vicino il suo glorioso ritorno. Questi segni sono chiaramente indicati dai Vangeli, dalle lettere di S. Pietro e di S. Paolo, e si stanno realizzando in questi anni. Il primo segno è la diffusione degli errori che portano alla perdita della fede e all'apostasia. Questi errori vengono propagati da falsi maestri, da celebri teologi che non insegnano più le verità del Vangelo, ma perniciose eresie basate su errati ed umani ragionamenti. È a motivo dell'insegnamento degli errori che si perde la vera fede, e si diffonde ovunque la grande apostasia. "Fate attenzione, e non lasciatevi ingannare, perché molti cercheranno di ingannare molta gente. Verranno falsi profeti ed inganneranno moltissimi". 9 "Il giorno del Signore non verrà prima che ci sia stata la grande Apostasia".10 'Verranno tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati. Molti li ascolteranno e vivranno come loro una vita immorale. Per colpa loro la fede cristiana sarà disprezzata. Per il desiderio di ricchezza vi imbroglieranno con ragionamenti sbagliati'.13 (31 Dicembre. 1992).
É evidente che errori di questa natura non sono errori di distrazione. La ribellione diventa sempre più aperta, visibile, ufficiale, a tal punto che persino il Trono pontificio è minacciato, e sempre più da vicino.
9,10,11,12,13
- [9] Mt 24, 4-5.
- [10] 2 Ts 2,3.
- [11] 2 Pt 2, 1-3.
- [12] Mt 16, 19. Se necessario, vedere anche At 2, 14.
- [13] Ma è poi certo che siano in minoranza? Probabilmente no, ma la paura dello scisma aperto (e fors’anche l’amore del quieto vivere) chiude la bocca a un bel numero di essi.
6. - Il Primato di Pietro.
Chi ha ricevuto il carisma per essere il fondamento d'unità della Chiesa? Il Papa o i vescovi? Non i vescovi, questo è certo. È all'apostolo Pietro che il Signore ha detto: "A te Io do le chiavi del Regno dei Cieli". 12Questo principio d'unità porta un nome ufficiale. Lo porta da 2000 anni. Il suo nome è: Primato di Pietro. Sulla base di questo principio i vescovi non hanno mai avuto il diritto di rimpiazzare il Papa, né a titolo individuale, né a titolo collettivo. Se il Signore avesse voluto rivolgersi all'insieme degli Apostoli, avrebbe detto: "Io vi do...", al posto di: "Io ti do...".
12
- [12] Mt 16, 19. Se necessario, vedere anche At 2, 14.
Alcuni si domandano se i membri del collegio episcopale francese abbiano tutti votato contro gli insegnamenti del Papa circa l'uso dei preservativi plastici durante l'atto sessuale, come riferito nella sezione precedente. No di certo. È impossibile che il collegio episcopale francese abbia preso questo voto all'unanimità, ma siccome i vescovi fedeli al Magistero di Giovanni-Paolo II sono in minoranza, 13 la minoranza diventa timida, paurosa. I vescovi della minoranza si sentono respinti nelle retrovie come se fossero dei deputati parlamentari anziché dei Pastori d'anime, come se la loro religione non fosse più una religione ma un partito politico, come se il collegio episcopale non fosse più un collegio episcopale ma un piccolo parlamento repubblicano, con deputati appartenenti a ideologie divergenti, sufficientemente divergenti da creare delle fazioni rivali. Ora se lo spirito di ribellione si impadronisce della maggioranza di un collegio episcopale, il risultato è che la divisione in seno al Corpo Mistico di Cristo, la Chiesa, diventa difficile da nascondere agli occhi del mondo, sempre più difficile. E come un bubbone velenoso che un corpo fisico non riesce più a contenere all'interno tramite gli anticorpi, esso si manifesta all'esterno, sulla superficie della pelle. E se il male sotterraneo continua, l'ascesso si aggrava, finché un giorno si rompe con immenso dolore per il Corpo Mistico. 14 Ma un ascesso che scoppia è dolore e sollievo nello stesso tempo. Sarà infatti l'inizio della Purificazione annunciata dai profeti. E la posterità dirà di questo bubbone velenoso che esso era nato da un principio deleterio, quello che pretende che in seno alla Chiesa sia lecito rimpiazzare l'autorità di Dio (teocrazia) con l'autorità dell'uomo (democrazia). 15
13, 14, 15
- [13] Ma è poi certo che siano in minoranza? Probabilmente no, ma la paura dello scisma aperto (e fors’anche l’amore del quieto vivere) chiude la bocca a un bel numero di essi.
- [14] Se necessario, rivedere le sezioni 3 e 4 del presente capitolo.
- [15] Tutto ci spinge a credere che l’Umanità sia alla vigilia di un secondo "Scandalo della Croce", e che questa volta al posto di Cristo si voglia sacrificare il suo Corpo Mistico (la Chiesa). Ma le parole della Scrittura non cambiano: "Guai a colui per chi arriva lo scandalo". Se i responsabili della morte di Cristo hanno pagato il loro crimine con due mila anni di esilio, e mille persecuzioni, i responsabili della morte del suo Corpo Mistico potranno forse sperare un trattamento migliore?
Secondo il Segreto di La Salette: Roma perderà la fede e diventerà sede dell'anti-Cristo. Sulla base di questa rivelazione molte persone sono convinte che un grande Scisma si prepara all'orizzonte, e che detto Scisma finirà presto per abbattersi sulla Chiesa di Roma come un violento e disastroso nubifragio.
Che diventerà la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica e romana se il Trono pontificio sarà un giorno occupato dall'Avversario, che è "Colui che scimmiotta Dio"? 16 La risposta è semplice: se il Trono pontificio dovesse un giorno essere occupato da un usurpatore, la Cattedra di S. Pietro sarà vacante. In altre parole, se sul Trono di Pietro c'é un fantoccio vestito da Papa (un impostore), la Cattedra di S. Pietro è vacante, vuota com'è vuoto il Tabernacolo nel Venerdì Santo. 17
16, 17
- [16] Lo "Scimmiottatore di Dio" è Lucifero. L’ex-angelo di luce conosce i progetti divini e ne fabbrica delle versioni negative destinate a creare il disappunto tra i fedeli meno ferventi. Ci riesce lanciando queste sue scimmiottature prima dei progetti divini. Deluse dalla falsità di questi fenomeni, le persone poco ferventi o superficiali rifiutano tutte le manifestazioni del soprannaturale, comprese quelle vere, le quali danno tutte le informazioni e gli incoraggiamenti necessari ai tempi nostri. Alla fine, nel momento della grande scelta (l’Apostasia generale), il buio mentale di queste persone sarà tale da renderle simili alle cinque vergini stolte della parabola di S. Matteo. (Mt 25, 1-13).
- [17] C’é sicuramente una distinzione da fare tra: 1) Trono pontificio (seggio materiale), e 2) Cattedra di S. Pietro (seggio spirituale). Se al posto del Papa c’é un corpo estraneo, la Cattedra di S. Pietro è vuota (vacante) anche se il Trono pontificio è occupato. Per comprendere questa parte del Mistero di Iniquità, basta pensare alla liturgia della Settimana santa. Dal Venerdì al Sabato santo non c’é la Messa, e il Tabernacolo è vuoto, come lo sarà la Cattedra di S. Pietro durante il periodo del falso papa. (Fatto da notare: i profeti dicono che l’abolizione della Messa avverrà durante il regno dell’anti-Cristo. Ora sembra che sia proprio in questo periodo che il Trono pontificio sarà occupato dal falso-papa. Questo spiegherebbe l’espressione scritturale: Abominio della Desolazione).
7. - L'elezione di un Papa: condizioni di validità.
Molti si chiedono se esiste un modo per verificare l'autenticità di un papa. Per esempio, esistono argomenti che permettano di stabilire con assoluta certezza se un papa è falso?18 Sì, essi esistono. Ci è stato insegnato che per avere un Papa valido vi sono condizioni da rispettare, le quali sono di tre tipi. Il primo tipo riguarda le modalità dell'elezione, il secondo pure, il terzo è basato sul Magistero. Ecco degli esempi.
18
- [18] Esistono due espressioni simili ma che, a mio avviso, meritano di non essere confuse. Si tratta dell’espressione “anti-papa”, e dell’espressione “falso papa” (papa-fantoccio). L’espressione “anti-papa” implica l’esistenza di due papi, di cui uno sarebbe falso e l’altro vero. Questa realtà è già esistita in passato. Invece l’espressione “falso papa” suppone (sottintende) l’esistenza di un solo personaggio papale, che per uno strano concorso di circostanze sarebbe falso. Questa realtà non si è ancora mai verificata nella storia della Chiesa. Nel caso però che un giorno si dovesse verificare è meglio chiamarla con il suo vero nome. Chiamare le cose con il loro vero nome significa diminuire i rischi di confusione.
A. - Elezione irregolare (caso n. 1): Se il Papa non è ancora morto, o se non ha dato le dimissioni spontaneamente, senza costrizioni, l'elezione è irregolare. Il nuovo "papa" è falso.
B. - Elezione irregolare (caso n. 2): Se nel Conclave il numero di cardinali non è quello richiesto, in questo caso l'elezione è irregolare. Il nuovo "papa" è falso. Per garantire la non alterazione di questo numero durante un'elezione, il voto dei cardinali deve essere personale e segreto. Per esempio, non deve essere elettronico, o pubblico, o dato per procura, o dato a distanza, stando fuori del Conclave, a partire da un albergo, ecc...
C. - Contraddizioni (sul Magistero): Il Magistero della Chiesa non può essere vero e falso. Sarebbe una contraddizione. Un "papa" che negasse quanto i suoi predecessori, infallibili, hanno già decretato sul piano del Magistero, 19 non sarebbe un Papa ma un impostore, un fantoccio vestito da papa.
19
- [19] Se un qualcosa è stato già dichiarato vero o falso dal Magistero, la verità o la falsità dichiarata rimane. Il Magistero si applica solo agli articoli di fede, dottrina e morale cristiana. Esso esclude ciò che non riguarda la religione. Gli sfortunati abusi di cui l’Inquisizione si è resa colpevole in passato sono stati condannati da Giovanni-Paolo II, che ha pure chiesto perdono alla cattolicità per questi abusi. (Con questo gesto il Papa non ha condannato il Magistero, ma il modo con il quale l’Inquisizione ha agito, servendosi del Magistero in maniera abusiva).
Nel caso di un futuro papa fantoccio, è assai probabile che queste tre prove si presentino tutte, in concomitanza. 20Grazie ad esse le persone di buona volontà potranno orientarsi e sapere dov'é la Verità. Su questo argomento sarebbe opportuno ascoltare le spiegazioni del reverendo Georges Flieg, responsabile nazionale del Movimento Sacerdotale Mariano per la Francia e la Svizzera francese. 21
20, 21
- [20] Anche se probabilmente queste condizioni saranno tutte presenti, è bene ripetere che la presenza di una sola di esse è sufficiente a provare che il papa è falso.
- [21] Questo brano si trova nel “Bulletin du M.S.M. pour la France et la Suisse Romande”. (Luglio 1995, pp. 4-5). La traduzione italiana del brano qui riportato è dell’autore.
A proposito del Papa bisogna dire questo:
1) - La Chiesa non appartiene clero. I vescovi e i sacerdoti non sono altro che i servitori, i gestori, e non i proprietari. I fedeli hanno diritto ad un insegnamento corretto e integrale della Fede da parte dei loro vescovi e dei loro sacerdoti.
2) - La garanzia che questo insegnamento è corretto e integrale, è l'unione col Papa. Gesù ha posto l'apostolo Pietro come fondamento d'unità della sua Chiesa, e il Papa è il successore di Pietro. Dobbiamo voler bene ai nostri vescovi e ai nostri sacerdoti, ma abbiamo diritto di esigere da essi l'unione perfetta con il Papa. Se tra di essi ce ne sono che rinnegano la sua autorità, noi non li seguiremo.
Per essere ancora più chiaro aggiungerei questo: Quando un Papa muore, si parla di "vacanza della Santa-Sede". Questa vacanza dura fino all'elezione del Papa seguente, e in questo periodo nessun cardinale o vescovo può permettersi di cambiare qualcosa nell'insegnamento già dato dai Papi. 22 Il Papa neo-eletto, per poter essere riconosciuto da tutti come vero successore di Pietro dovrà essere fedele ai dogmi già fissati dalla Chiesa. Tutti. L'elezione soltanto non è sufficiente. La storia della Chiesa mostra che certi papi erano degli anti-papi. 23 Supponiamo per esempio che il neo-eletto dica che le donne possono accedere al sacerdozio (cosa già esclusa definitivamente da Giovanni-Paolo II), oppure che neghi una verità del nostro Credo, come per esempio quella della divinità di Cristo, o quella della Presenza reale di Cristo nell'Eucaristia, o quella della natura del santo Sacrificio della Messa, o qualche altra verità della fede cattolica (purgatorio, inferno, ecc...), in questo caso risulterebbe chiaro che il nuovo "eletto" sarebbe un falso Pastore, e noi non lo seguiremo. Qualunque sia la durata di detta "vacanza" bisognerà che noi tutti rimaniamo fedeli all'insegnamento del Catechismo cattolico. Noi sappiamo già che il Signore risolverà la crisi. Questo tempo sarà quello della Grande Apostasia. [...] Sarà anche il tempo della fedeltà eroica [...] delle pecorelle che formeranno il "piccolo resto" di cui parlano sia la Scrittura, sia i messaggi del "Libro azzurro" di don Stefano Gobbi. I consacrati a Maria fanno già parte di questo "piccolo resto".
22, 23
- [22] L’elezione del Sommo Pontefice deve essere valida altrimenti la Cattedra di S. Pietro rimane vacante anche se il Trono pontificio è occupato.
- [23] Se necessario, rileggere l’ultima nota della sezione precedente (nota n. 6).
8. - Collegialità teocratica e collegialità democratica.
Un "collegio episcopale" è un gruppo di vescovi che si riuniscono per coordinare il loro lavoro di Pastori della Chiesa. Queste riunioni sono pure chiamate "Sinodi Episcopali". Finché i vescovi sono spiritualmente uniti al Papa e a lui sottomessi, anche loro sono infallibili come il Papa. Siccome attraverso il Papa ci si sottomette a Dio, quando un gruppo di vescovi si sottomette a Dio (sottomettendosi al Papa), questa collegialità è detta collegialità teocratica. Ma da qualche anno il principio di collegialità teocratica è in competizione, per non dire in guerra, con il principio di collegialità democratica, una nuova invenzione che consiste a rimpiazzare l'autorità del Papa con quella del collegio episcopale, il quale funziona secondo la legge della maggioranza come se questa fosse garanzia di verità. Così, una maggioranza di voci umane, quelle di vescovi ribelli, può o potrebbe prendere il posto del Papa per decidere del vero e del falso, del bene e del male.
Dato che il numero di vescovi che abbracciano questa eresia non cessa di aumentare, mi sono chiesto se essi ed i loro Sinodi sono infallibili anche dopo la rottura spirituale con il Vicario di Cristo. La risposta è "no". Sarebbe assurdo continuare a considerare infallibile un vescovo, o un gruppo di vescovi, se diventa palese che non c'é più comunione spirituale tra il Papa e detto(i) vescovo(i). Come Vicario di Cristo in terra, il Papa soltanto rimane la fonte infallibile della Verità e il fondamento di unità di tutta la Chiesa. Per evitare che il fenomeno della Torre di Babele si verificasse in seno alla sua Chiesa, Gesù l'ha provvista di un fondamento di unità: un Capo infallibile. Ciò significa che il retaggio spirituale della Chiesa di Cristo non è democratico, ma teocratico. Tutti i vescovi lo sanno, e sanno pure, come conseguenza, che la connotazione che il Concilio Vaticano II attribuisce al termine "collegialità", non ha niente a che vedere con la collegialità democratica. In seno alla Chiesa di Dio tutto è teocratico, perché tutto dipende da un potere - o autorità - che viene da Dio.
Dopo tali argomenti, che pensare di quei vescovi che a tutti i costi vorrebbero che l'autorità del loro collegio episcopale fosse superiore a quella del Papa? Come spiegare deviazioni così evidenti e gravi in persone che in teoria sono la luce del mondo e il sale della terra?
Concludendo:
L'infallibilità di un sinodo episcopale è condizionale. La condizione è che ci deve essere unione spirituale tra il sinodo e il Papa. Coloro che dicono "Non Serviam" al Papa, lo dicono a Dio. Essi tradiscono il principio di unità che Dio ha dato alla sua Chiesa nella persona del suo Vicario. 24
24
- [24] Se necessario, rileggere la sezione n. 6: Primato di Pietro.
9. - La bussola dei vescovi.
Le considerazioni che precedono permettono di capire almeno una cosa: che i vescovi che decidono di fare sondaggi per sapere cosa ne pensa il popolo della legge di Dio, svalutano la legge di Dio e finiscono per svalutare se stessi. Contestare o rifiutare l'autorità del Papa servendosi del concetto di democrazia come se si trattasse di teocrazia, non è un errore banale. 18 Che succederà al gregge se il pastore al quale è stato affidato rifiuta di utilizzare la preziosa bussola che il Grande Pastore (Gesù) gli ha lasciato in eredità: la Cattedra di Pietro, l'infallibilità papale in materia di fede, dottrina e morale? Ogni cattolico sa che colui che sulla terra rappresenta la Verità è il Vicario di Cristo. Che scopo ha il voler contestarlo? Perché voler crocifiggere la Verità, fare quel che fece due mila anni fa la "Sinagoga di Satana"? Chi ama la Verità, ama e segue Colui che la rappresenta, e che oggi porta il nome di Giovanni-Paolo II.
25
- [25] Anche se gli uomini vestono la democrazia con gli abiti della teocrazia, la democrazia rimane quello che è: una creazione umana.
I tre messaggi che seguono ci rivelano la posizione del Cielo per quel che riguarda Giovanni-Paolo II ed il suo Magistero infallibile. Il primo è dato da Dio Padre. Lo ha ricevuto un coltivatore americano il 30 ottobre 1995. 26
26
- [26] Coltivatore americano (anonimo): “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”. (Se necessario, rivedere la nota 4 della prima sezione).
1. - "Miei cari figli, dovete tutti sapere, ed è mia volontà che lo sappiate, che per il destino della vostra anima è importante che rimaniate fedeli e ubbidienti al vostro Pontefice, l'uomo che da tutta l'eternità ho scelto per dirigervi, voi, mio Israele, mio Popolo scelto, attraverso il deserto di questo tempo del secondo esodo.
L'uomo che ora occupa la Cattedra di Pietro ha ricevuto la sua autorità da Me, e chiunque gli disobbedisce, gli fa ostruzione, o aggiunge al peso della sua croce, non sfuggirà alla mia giustizia. Sono un Dio di misericordia e di giustizia. Posso anche essere un Dio severo. Se il tono dei messaggi che vi sono dati dai profeti d'oggi vi sembra severo, è perché riflette la vostra infedeltà e l'orgoglio che vi spinge a prendere il cammino della perdizione. [....]
Colui che oggi occupa la Cattedra di S. Pietro ha ricevuto con questa Cattedra la più grande e la più pesante croce che sia mai stata portata fino ad oggi. Accettando questo suo dovere il vostro Pontefice ha ereditato di un cumulo considerevole di errori umani di giudizio. Il peso di tutti questi errori, addizionato al peso di insegnare il vero Vangelo in un mondo dominato da Satana, forma la croce più pesante che sia mai esistita, eccetto quella che il Figlio mio portò quando salì il suo proprio Calvario.
Dico guai a quelli che nella Chiesa di mio Figlio si sono piazzati al di fuori dell'autorità del Papa, e hanno dato l'esempio della disubbidienza col contestare la sua autorità ed il suo insegnamento. Guai, guai, guai a tutti coloro che al presente complottano contro di lui, fanno ostruzione al suo insegnamento, sfidano la sua autorità, e negano la sua infallibilità quando, come titolare della Cattedra di Pietro, insegna la dottrina e la morale."
Come Dio vostro e vostro Creatore vi esorto a sottomettervi con perfetta umiltà all'autorità e agli insegnamenti del vostro Pontefice prima che abbia a raggiungervi la mia mano di giustiziere. I miei angeli hanno preso posizione e sono in attesa. La separazione del grano dalla pula comincerà appena il vostro Pontefice, sfinito, salirà il suo Calvario, e come gli ho messo in cuore farà conoscere le verità che dividono la Chiesa di cui è il Pastore. Coloro che ora lo servono, ma solo formalmente, romperanno le file e si metteranno con coloro che, numerosi, già complottano per impadronirsi del suo potere. Vedendo in questo la sua occasione migliore, Satana lancerà un grande attacco contro la Chiesa di mio Figlio per schiacciarla una volta per sempre. La sofferenza di tutti i fedeli sarà il seme dal quale nascerà una nuova Chiesa, grande e gloriosa. La Chiesa di mio Figlio rifarà lo stesso cammino che il suo Fondatore ha percorso fino in cima al Calvario.
"Il Pastore sarà percosso, ed il gregge disperso". Non abbandonate il Pontefice che Io vi ho scelto! Offrite piuttosto le vostre vite in olocausto. Il vostro sacrificio mi sarà gradevole. Poi verrà la risurrezione. Il Regno di mio Figlio arriverà alla sua maturità. Dalle nubi del Cielo farò scendere la Città Santa circondata di splendore e di gloria. Ed ecco che il Festino di Nozze profetizzato da mio Figlio potrà cominciare. Al presente, vogliate ricevere la mia Giustizia e la mia Misericordia con pentimento. Queste sono le mie ultime parole. Vostro Padre che vi ama."
I due brani che seguono provengono dalla serie: La Vraie Vie en Dieu, scritta da Vassula Ryden 27 Il primo contiene parole severe rivolte a coloro che tradiscono la loro Chiesa, deridendo sia il Papa Giovanni-Paolo II, sia coloro che seguono il suo Magistero. Il secondo, del 22 ottobre 1996, contiene parole incoraggianti che Gesù rivolge alle sue pecorelle fedeli. Il tono del secondo è dolce.
27
- [27] Il 6 maggio 1997 Gesù avrebbe detto a Vassula: “Mia amata, Io ti ho unta affinché tu parta e proclami ovunque che sto per rinnovare la mia Creazione, e che il mio ritorno è imminente.” (“La Vera Vita in Dio”. Novembre 1997).
Primo brano: 28 "Questi Caini hanno persistito nell'apostasia per parecchi decenni, senza rinunciare alla loro scelleratezza. Si aggrappano alle illusioni e alla menzogna. Calpestano i miei devoti e tutti coloro che rimangono fedeli al mio Pietro. Sì, deridono tutti coloro che credono ancora in lui. Questi Caini danneggiano talmente la mia Chiesa che i miei occhi sono diventati come una fontana di lacrime. » (9 luglio 1989).
28
- [28] “La Vera Vita in Dio”. Vol. n. 3, p. 106. Coloro che non accettano le parole di Vassula, assieme al messaggio rigettano anche la messaggera, e la perseguitano. Gesù ha subìto lo stesso trattamento da parte dell’ “establishment” del suo tempo, e ha avvertito i suoi apostoli: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Ha pianto sopra Gerusalemme dicendo: “Gerusalemme, Gerusalemme, che ammazzi i tuoi profeti, e lapidi coloro che ti sono inviati...”. Malgrado tutti questi sforzi di redenzione, alla Crocifissione di Gesù i capi del sinedrio hanno gridato: “Che il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”. Quaranta anni dopo cadeva Gerusalemme, col Tempio di Salomone. E cadevano tutti quei giudei che si erano trincerati nella fortezza di Massada. Un esilio di quasi due mila anni aspettava gli ebrei superstiti. (Su Vassula, rivedere volendo la sezione # 1, nota 3).
Secondo brano: - 29 "Rimanete fedeli agli insegnamenti di questo Papa, che sono sani perché fondati sulla Verità. Io sono la Verità. Miei piccoli bambini, non perdetevi lungi dalla Verità. Rimanete nella Verità. Stando nella Verità voi siete in Me.
29
- [29] “La Vera Vita in Dio”. Supplemento n. 10.
Vassula Ryden
perseguitata a causa della Verità. 30
30
- [30] La missione che Gesù ha affidato a Vassula Ryden riguarda la riunificazione delle Chiese cristiane. Benché di fede ortodossa, Vassula non esita a trascrivere i messaggi di fedeltà al Magistero di Papa Giovanni-Paolo II, come Gesù le chiede di fare. Questo le attira molti nemici, sia da parte ortodossa che da parte cattolica. Da parte ortodossa perché la tradizione degli ortodossi è di rinnegare il Papa di Roma (lei lo rispetta), e da parte cattolica perché alcuni prelati cattolici non digeriscono la severità inesorabile di certe sue parole che denunciano l’infedeltà di alcuni di essi al Magistero di Giovanni-Paolo II. La situazione di Vassula fa pensare alle parole di Gesù: “Se hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”. I messaggi che Gesù ci invia tramite Vassula sono talvolta veementi perché hanno per scopo di smascherare l’avversario ed i suoi complici umani. Per esempio, col testo seguente Gesù si rivolge direttamente a Satana per smascherarlo: “Il giorno in cui ti mostrerai, rivelerò alle nazioni l’intero tuo piano di distruzione. Rivelerò al mondo intero le intenzioni che nascondi.” (Cf.: “La Vera Vita in Dio”. Supplemento n. 10).
10. - Ubbidire, ma a chi?
A chi ubbidisce il vero pastore, quello che è capace di dare la vita per le sue pecorelle? A se stesso?
Oggi la metà dei vescovi ubbidiscono al Papa, gli altri lo criticano perché preferiscono ubbidire a se stessi. I primi si piegano al suo Magistero, i secondi non si piegano, e fanno a modo loro. Visto che all'ora del grande Scisma che ci aspetta (la grande Apostasia che i Profeti cristiani contemporanei annunziano come imminente) occorrerà scegliere l'una o l'altra di queste due parti, qual'è la parte che merita l'ubbidienza delle anime di buona volontà? Quella che predica la sottomissione ma da l'esempio della ribellione, oppure quella che predica la sottomissione e ne sa dare anche l'esempio?
I prelati contestatori oggi non mancano, ed il loro sapere umano li rende aggressivi. Ma il vero sapere, quello che trasforma l'uomo in un essere nobile e saggio, non è forse quello che sa comandare dopo aver ubbidito, servirsi dopo aver servito? Salomone possedeva una grande saggezza, ma che avvenne di lui il giorno in cui decise di ascoltare i consigli delle sue spose idolatri? Oggi alcuni vescovi fanno pensare a Salomone. Imiteranno il grande Patriarca anche nel suo peccato? Ascolteranno i consigli delle loro spose legittime: Sottomissione, Obbedienza, Umiltà, Castità, oppure seguiranno i consigli delle loro spose idolatri, i cui nomi significano l'opposto? Il vescovo vero non è forse quello che si sottomette al Magistero di Roma, quando Roma è legittima? E Giovanni-Paolo II non è forse legittimo?
Anni fa i vescovi erano unanimi nel dire che l'uomo non ha diritto di modificare la legge di Dio. Dicevano tutti, e con insistenza, che il voler modificare la legge di Dio, già perfetta, significava andare verso il disordine. Tutti predicavano, e con voce sicura, che questo disordine era peccato, sottolineando che "il salario del peccato è la morte". 31 Con questi insegnamenti nel cuore, il cristiano di oggi, quello che desidera rimanere fedele alla vera legge di Dio, quella dei suoi padri, a chi dovrà ubbidire? A quel vescovo che sa dare l'esempio della fedeltà al Papa, Pontefice massimo e fondamento di unità, o a quello che semina divisione dicendo: "Nella mia diocesi l'autorità sono io, non il Papa"?
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- [31] Rm 6, 23: “Il salario del peccato è la morte”.
11. - Abominio e desolazione.
Come interpretare gli esempi di ribellione che fra i membri della gerarchia cattolica aumentano sempre di più? È questo il segno che l'abominio della desolazione annunciata da Cristo è già presente? Se ben capisco, l'apogeo dell'abominio e della desolazione si raggiungerà quando il Papa non sarà più tra noi, e al suo posto ci sarà un impostore, un fantoccio molto applaudito dalle masse perché vestito da papa, ma falso del tutto.
Abbiamo già visto che l'elezione di un papa deve essere regolare, ed il suo insegnamento in accordo con quello dei suoi predecessori. Se l'uno o l'altra si rivelano irregolari è probabile che alla direzione della Chiesa di Dio si installi la Menzogna al posto della Verità. È evidente che la presenza di un falso papa (papa-fantoccio) sul Trono pontificio darebbe inizio alla più abominevole e desolante delle situazioni, e che l'apoteosi degli applausi orientati verso la sua persona non farebbe altro che sottolineare la vastità dell'Apostasia collettiva. Il brano che segue ci rivela quello che Gesù intende farci sapere a questo proposito. La voce è quella di Maria Valtorta.
"Che nessuno vi inganni in nessun modo. Bisogna che si produca prima l'Apostasia, e che si riveli l'uomo di peccato, l'essere di perdizione, l'avversario che si eleva contro tutto ciò che porta il nome di Dio, o riceve un culto, al punto di troneggiare in persona nel Tempio di Dio, e di considerarsi lui stesso come un Dio. Non ricordate che mentre stavo ancora tra voi vi dicevo queste cose? Ora sapete ciò che gli fa da ostacolo e lo costringe a rivelarsi soltanto a suo tempo. Sì, il mistero d'iniquità è già all'opera. Che soltanto sia tolto di mezzo colui che gli fa da ostacolo, e allora si rivelerà l'Empio." 32
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- [32] Traduzione fatta a partire dal testo francese parso in: “À l’aube d’une Ère nouvelle”, Parvis, p. 39. (Vedere anche: 2Tm 2, 1-12).
Chi fa da ostacolo all'Empio? Il nostro cuore già conosce la risposta, ma per confermarla la nostra Mamma celeste ha confidato a don Stefano Gobbi il messaggio seguente.
"Guardate alla grande luce che il mio Cuore Immacolato ha dato alla Chiesa: è il mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni-Paolo II. [...] Questo Papa è segno della mia straordinaria presenza accanto a voi. Diventa la pietra d'inciampo per tutti i miei nemici, e lo scoglio contro cui si opererà la grande divisione. Come sono pochi quelli che seguono il suo sicuro ed ispirato insegnamento! [ ...] Anche da parte di alcuni miei figli prediletti si continua a prescindere da lui, e così si cade in una tenebra più profonda. E la Chiesa di questo Paese si trova tanto ammalata e piagata. Siate voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato, l'esempio vissuto dell'amore, della fedeltà e della piena unità al Papa. Così attirerete sulla strada dell'unità e della salvezza nella vera fede un grande numero di poveri figli disorientati. Fra poco l'apostasia si farà manifesta. Si salveranno dalla minaccia di naufragare nella fede solo quelli che saranno col Papa. Con lui tutti vi benedico, e vi incoraggio a camminare nella fiducia e nel filiale abbandono." (New York, 2 settembre 1980).
Sappiamo che Cristo ha agonizzato sulla croce per tre ore, ed è possibile che pure alla Chiesa sia riservata un'agonia di "tre ore", l'equivalente per noi di tre settimane o di tre mesi. Non è escluso che questo periodo possa essere quello dell'esilio che il Papa dovrà affrontare poco prima di morire. Agli occhi del mondo questa morte potrà apparire naturale. Lo sarà veramente? Seguiranno la sepoltura ed i "tre giorni" di attesa. Per noi questi tre giorni di attesa potranno essere tre mesi o tre anni. Ma alla fine il Bene trionferà sul Male, la Vita sulla Morte. Quella che ci attende è una Risurrezione simile à quella di Gesù avvenuta "tre giorni" dopo la sua morte.
La terza parte del segreto di Fatima, quella che probabilmente non è mai stata rivelata, sembra riassunta in due messaggi che don Stefano Gobbi ha ricevuto rispettivamente il 1o maggio 1994, e l'11 marzo 1995, a Roma il primo, a Fatima il secondo. Eccoli qui, cominciando da quello di Roma.
Roma: "L'ora del calvario è arrivata per la Chiesa, chiamata ad offrirsi in olocausto, e ad essere immolata sulla Croce del suo sanguinoso martirio. L'ora del calvario è arrivata per questa povera umanità che comincia già a vivere le ore dolorose del suo castigo". (1 maggio 1994).
Fatima: "Vi voglio spiritualmente uniti a Me perché ora state entrando nell'ultimo periodo del vostro secolo, durante il quale gli avvenimenti predetti da Me giungeranno al loro pieno compimento, ed è per questo che oggi, in questo luogo dove sono apparsa, voglio rivelarvi il mio segreto. Il mio segreto riguarda la Chiesa. Nella Chiesa si diffonderà a livello mondiale la grande Apostasia, e arriverà al suo culmine. Lo scisma provocherà un allontanamento generale dal Vangelo e dalla vera fede. Nella Chiesa entrerà l'uomo iniquo che si oppone a Cristo. Egli porterà nel suo seno l'abominazione della desolazione compiendo l'orribile sacrilegio di cui ha parlato il profeta Daniele. 33 Il mio segreto riguarda l'umanità. L'umanità raggiungerà il sommo della corruzione e dell'empietà, della ribellione contro Dio e dell'opposizione aperta alla sua legge d'amore. Essa conoscerà l'ora del suo più grande castigo, quello che vi è stato predetto dal profeta Zaccaria." 34(11 marzo 1995).
33, 34
- [33] Nel messaggio del 31 dicembre 1992 a don Stefano Gobbi, la Madonna conferma che il Sacrificio Quotidiano è quello della Messa, e che l’orribile sacrilegio consiste nell’abolizione di questa Messa. “La santa Messa è il sacrificio quotidiano, l’oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa.” (Consultare volendo: Dn 12, 9-12; Mt 24, 15; 2 Ts 2, 3-4).
- [34] Secondo questo testo, la morte della Chiesa e quella dell’umanità si riflettono l’una nell’altra. In Za 13, 7-9 è detto che due terzi dell’umanità spariranno, e un terzo sopravvivrà.
La reazione che oggi parecchi prelati hanno di fronte all'annuncio della morte della Chiesa sembra identica a quella che due mila anni fa i dodici Apostoli hanno avuta di fronte all'annuncio della morte del loro Maestro. Per ben capire la reazione di questi e di quelli sarebbe opportuno leggere: Mc 9, 30-32, e qualcuna delle numerose citazioni che vi corrispondono. Gesù predice la sua morte, la descrive. La reazione dei Dodici è rifiuto, sordità, ostruzione. Gli Apostoli - che non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo - amavano "troppo" il loro Maestro per poter accettare predizioni del genere. Un giorno l'apostolo Pietro ha tentato di convincere Gesù di cambiare idea, onde schivare la morte umana. Tutti sanno il tipo di risposta che Gesù ha dato al povero Pietro: "Vade retro, Satana!" (Allontanati da me. Satana!). 35
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- [35] La lezione è che l’amore vero preferisce sacrificare se stesso piuttosto di sacrificare la Volontà di Colui che lo dirige dall’alto. La caratteristica principale dell’amore (quello vero) è di essere innestato su Dio, non su se stesso. Per apprendere a far passare la Volontà di Dio prima della nostra volontà umana, il miglior insegnamento è quello che Dio ci offre tramite Luisa Piccarreta. (Se necessario, rivedere le sezioni 6 e 7 del terzo capitolo del libro intitolato: “MONDO NUOVO, VITA NUOVA”).
12. - Il rimedio c'è. (Il Divin Volere).
Questi esempi ci permettono di constatare che senza l'assistenza dello Spirito Santo la natura umana non riesce a capire il senso profondo delle cose. Questa povera natura umana, la nostra, è spesso tradita dai suoi modi troppo terrestri di vedere, di concepire, di vivere, di amare. 36 Nel fascicolo intitolato: "Messaggi del Cielo, dedicati ai due Cuori", si incontra il messaggio seguente:
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- [36] è possibile amare in modo disordinato, o malaticcio, o troppo feroce, o troppo esclusivo. Ciò impedisce alle persone che amano, o sono amate, di approfittare dei reali benefici dell’amore.
"L'orribile 'abominazione' di cui parla il mio leale servo e profeta Daniele, è lo spirito di ribellione che in questi tempi si infiltra nel mio Tempio santo, la mia sola e vera Chiesa. Se voi riusciste a capire, magari un po', come e perché la prima abominazione Ci fu così esecrabile, vedreste chiaramente perché Noi siamo così nauseati dalla presente abominazione che fermenta ovunque attraverso la Chiesa, e l'impesta tutta, cominciando dall'interno dei muri del lo stesso Vaticano, per prolungarsi in ognuno dei suoi segmenti (le diocesi). Siccome molti buoni vescovi, sacerdoti, uomini e donne ci amano, Me e la mia Chiesa, allora rifiutano di lasciarsi andare a riconoscere questa abominazione all'interno della mia Chiesa, come Daniele l'ha descritta. Tentano di spiegarla respingendola, minimizzandola, o dicendo che non esiste affatto. Conosco il loro grande amore per la mia Chiesa, ma dico loro che non mi fanno piacere negando questa abominazione, minimizzandola, o ignorandola. Inoltre, molti altri dei miei buoni figlioli, per non vedere questa "orribile abominazione" si mantengono occupati a combattere tutti gli altri mali, come per esempio l'aborto o l'ingiustizia sociale, tutte cose importanti. Ma questi mali non sono altro che il frutto del grande e orribile abominio. [...] E allora, dov'é il rimedio? Il rimedio sono Io! Un ritorno all'ubbidienza è il rimedio, sia per i mali spirituali che invadono il mio Corpo Mistico, sia per quei figli miei che soffrono di malattie fisiche. Prima che una guarigione fisica possa arrivare, escludendo gli interventi della medicina, la persona ammalata o in cattivo stato, dovrà prima riconciliarsi con Me. 37(12 giugno 1995).
37
- [37] “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori.” Il brano riportato si trova alla pagina 27 del manoscritto identificato nella nota n. 4 della prima sezione di questo capitolo.
Lo Spirito Santo trasformerà l'umanità come ha già trasformato gli Apostoli riuniti nel Cenacolo con Maria. Lo Spirito Santo riempirà la terra dei suoi doni, e gli uomini potranno finalmente contare su di un coraggio, una forza, una intelligenza, un sapere, una saggezza, una pietà molto superiori ai livelli attuali, poiché accetteranno di sacrificare la loro volontà umana in cambio della Volontà Divina, e che da questo innesto mistico nascerà l'amore vero. 38
38
- [38] Luisa Piccarreta è la messaggera che Dio ha scelta per parlare di questo ideale all’umanità del Millennio Felice, che San Giovanni descrive in Ap 20, 1-6.
Come prova, ecco ciò che Gesù ha dettato, il 28 luglio 1995, al coltivatore americano, che ha scritto i "Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori".
"Il Regno di Dio è la 'Volontà di Dio'. L'umanità fu creata per abitare il Regno di Dio. Per la sua disobbedienza l'uomo ha lasciato il Regno di Dio. Da quel tempo ha vagato sulla terra, e ha persino perso il dominio che aveva su di essa. Dio ha promesso di restaurare il suo Regno, e il tempo della restaurazione di questo Regno è ora arrivato. [...] Figli miei, voglio che sappiate di più circa il mio "Regno". Dio è ovunque, ma la sua residenza è dove regna la sua Volontà. Quando mi sono incarnato nel seno di mia Madre, essa è divenuta la dimora santa di Dio. La Trinità ha fissato la sua dimora nel suo seno. Perché la cosa fosse possibile, il "Regno di Dio" doveva essere presente in lei. Ciò significa che essa ha rinunciato alla sua volontà, e che la Volontà di Dio è divenuta la sua Volontà. Il "Regno di Dio" dimorava in lei come dimorava in Adamo ed Eva prima che la loro disubbidienza non provocasse in loro la perdita della grazia. Tutto ciò era presente nel pensiero divino prima ancora della Creazione. Ecco come ho innalzato la Vergine pura al di sopra di ogni creatura, affinché diventasse mia Madre. Ora faccio appello a voi, figli miei, affinché sappiate ciò che dovete sapere, di riconoscere mia Madre, accordandole sempre l'onore che Io stesso le accordo. Questo fa parte della mia volontà. Oggi vi invito tutti ad entrare nel mio Regno per viverci nella mia Divina Volontà, proprio come mia Madre ha fatto. Per giungere a questo dovete imparare a rinunciare completamente alla vostra volontà propria. Questo non si può fare in un giorno solo, e non si farà in un giorno solo. Dovete prima convertire il vostro cuore in modo sincero, pentirvi, fare penitenza, e pregare. Domandatemi ogni giorno di prendere la vostra volontà e di rimpiazzarla con la mia. Andate da mia Madre che ha passato tutta la sua vita nella mia Volontà, e domandatele di prendere la vostra volontà per sostituirla con la mia. Più presto farete questo, più presto ritornerò da voi." 39(28 luglio 1995).
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- [39] “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”, pp. 44-45. (Se necessario, rivedere la nota n. 4 della prima sezione di questo capitolo).