De Parvulis
AGONE
MISTICO La lotta di oggi |
Questo libro è disponibile presso la
ditta:
Edizioni Gamba
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Ai vincitori
di questa lotta Gesù riserva un posto nel mondo
dell’Era nuova che sta per nascere. |
Vincere questo combattimento è guadagnare
il titolo d’entrata
nel Regno messianico, l’Era nuova che Dio
vuol accordare all’Umanità da Lui rinnovata.
La bellezza di questa nuova Era sarà
superiore a quella del primo Paradiso terrestre.
* *
Il “miglioramento” deriva
dal fatto che davanti a Dio la figliolanza dell’uomo risulterà arricchita dal
Sacrificio di Cristo, un tesoro di ricchezze spirituali che Adamo ed Eva non possedevano nel giardino dell’Eden. (S. Paolo dice
che il nuovo titolo dei Figli di Dio sarà quello di: “Figli
nel Figlio...”.
È un titolo che
supera quello che
l’uomo possedeva prima del Peccato originale). |
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2. LOTTA
TRA CARISMI SACRI E FORZE MEDIANICHE (Per
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-
I –
LOTTA TRA VERO E FALSO
1. - Giovanni-Paolo II, il Cielo ne parla.
Nel 1978, dopo la morte improvvisa di Giovanni-Paolo I, un nuovo Papa
è stato eletto alla guida della Chiesa, Giovanni-Paolo II. In questa
occasione don Stefano Gobbi [1] ha ricevuto
dalla Madonna le parole seguenti:
“Oggi hai pregato per il nuovo Papa che il mio
Cuore Immacolato ha ottenuto da Gesù per il bene della sua Chiesa.
È figlio da me prediletto, perché si è consacrato al mio
Cuore fin dal principio del suo sacerdozio. (...) Voi lo dovete difendere nei momenti in
cui il mio Avversario si scatenerà contro di lui, ingannando quei miei
poveri figli che gli si opporranno.” (17 ottobre 1978).
Il nome di Giovanni-Paolo II è ricorrente nei
messaggi del “Libro Azzurro” di don Stefano Gobbi. Le parole che la
Madonna utilizza a suo riguardo sono piene di tenerezza materna, di rispetto, e
di venerazione. I due brani che seguono ne offrono un esempio.
1. – “É il mio Papa. È stato formato da me. In
ogni momento è condotto da me sul cammino della sua personale
consacrazione alla vostra Mamma Celeste, da lui percorso con docilità,
con abbandono filiale, e con grande fiducia. Egli è parte importante del
mio disegno. È il Papa della mia luce che in questi anni è
riuscito a diffondere nella Chiesa e in tutte le parti di questa umanità
tanto minacciata. Io stessa lo conduco su tutte le strade del mondo. Egli mi
segue con la docilità di un bimbo, con il coraggio di un apostolo, con
il sacrificio di un martire, con l’abbandono di un figlio. Questo Papa
è il capolavoro della mia predilezione ed ha il grande compito di donare
a tutti il carisma della mia tenerezza materna. (...) Quanti pericoli lo circondano! Come sono
forti le insidie che il mio Avversario gli tende sul suo cammino! Coloro che
attentano alla sua vita stanno per attuare il loro tenebroso disegno. Ormai per
lui è vicina l’ora del suo calvario e della sua personale
immolazione.” (13 agosto
1987).
2. “La contestazione al Papa si farà più forte:
teologi, vescovi, preti, e fedeli si opporranno apertamente al suo Magistero.
Il mio Papa si sentirà sempre più solo mentre da molti
verrà abbandonato, criticato e deriso.” (1 gennaio 1992).
Anche i libri di JNSR
[2] contengono messaggi celesti, e alcuni di essi riguardano
Papa Giovanni-Paolo II. Nel quarto volume di: “Témoins de la
Croix”, in data 31 maggio 1997 l’Eterno Padre parla a JNSR nel modo
seguente: “Ricordatevi che solo la voce di Dio può fermare gli
elementi scatenati. Entrate nella Barca di Pietro. Rifugiatevi presso di lui.
Lui solo ha l’autorità che oggi gli conferisco per calmare i venti
della discordia, ... e spegnere il fuoco acceso sulla terra dagli uomini della
guerra.”
Il 7 giugno dello stesso anno Gesù le avrebbe dettato il seguente
messaggio: “Soprattutto domando alla mia Chiesa di rimanere fedele a
Gesù Cristo, suo maestro divino, e di seguire oggi colui che per grazia
di Dio è divenuto il suo Vicario di Cristo in terra, il vostro santo
Papa, il mio Pietro. Obbeditegli come se Io stesso mi trovassi al posto suo.
Tutte le membra devono rimanere unite, perché lui è in Me come Io
sono in lui”. (7 giugno 1997).
Qualche giorno dopo, il giorno 11 di giugno, Gesù le avrebbe ancora
dichiarato quanto segue: “É Dio che ha scelto il vostro Papa,
ma è nel Cuore di Maria che ha letto il suo nome. Il Cuore di mia Madre
è così trasparente! Essa lo aveva già preparato secondo la
sua propria immagine. Il Cuore di Maria ha penetrato nel cuore stesso della
Santa Trinità per domandare a Dio di riconoscere questo suo figlio
prediletto, il suo Papa, il Papa che l’avrebbe accompagnata sul cammino
di tutti i popoli per intraprendere la grande evangelizzazione degli ultimi
tempi. ... Farà passare sull’altra riva il Popolo che Dio gli ha
affidato, tutti i consacrati a Maria. Sarà la luce in queste che coprono
gli spiriti degli uomini che vogliono camminare senza Dio. La barca sarà
scossa; ma la Barca di Pietro è come l’Arca di Noè: niente
la può demolire perché il suo carico è prezioso agli occhi
di Dio. Essa entrerà nel Porto della Salvezza con tutte le Pecorelle e
con tutti gli Agnelli che gli sono stati affidati. Pietro ormai non sarà
più là. Avrà compiuto la sua missione. Come Mosè,
egli non entrerà con il suo Popolo nella nuova Gerusalemme che Dio
prepara per accogliere il Popolo eletto.” (11 giugno 1997).
Purtroppo esistono “cattolici” che considerano Papa
Giovanni-Paolo II come una specie di anti-Cristo. Sono quei tradizionalisti
“ante litteram” che sotto mille pretesti rifiutano di sottomettersi
a Papa Giovanni-Paolo II, da essi considerato come “troppo progressista”.
Altri invece, più numerosi, considerano Giovanni-Paolo II come
“troppo conservatore”, cioè retrograde, e lo boicottano in
tutto. Questi due estremi non sembrano conciliabili. Allora offro, ai primi
come ai secondi, la seguente metafora: «Tutte le città moderne
hanno dei semafori. Senza semafori ci sarebbero troppi incidenti, e ce ne
sarebbero ancora di più se di punto in bianco qualcuno decidesse di
toglierli tutti, o di lasciarli sempre tutti sul verde. Papa Giovanni-Paolo II
è colui che si sforza di mantenere in funzione i semafori là dove
Dio li ha messi. La cosa non piace alla maggioranza degli automobilisti di
oggi, perché essi hanno premura, tanta, e maledicono i semafori che a
loro appaiono di impedimento: rossi, sempre rossi, inutilmente rossi. Stando le
cose come stanno, io mi aspetto che il giorno in cui Satana riuscirà a
far salire sul Trono pontificio il suo accolito nella persona del Falso Papa,
tutti i “semafori rossi” verranno aboliti. Il peggio è che
le masse popolari applaudiranno. Lo faranno gridando: “Hurrà! Finalmente
un papa che ci capisce!” Ma che seguito avrà una simile avventura?
Che diventerà la città umana quando i “semafori”
saranno tutti verdi, sempre verdi, soltanto verdi?»
Coloro che denigrano il Magistero di Papa Giovanni-Paolo II sanno
certamente che la sua elezione è stata regolare, e che non
c’é contraddizione tra il suo Magistero e quello dei suoi
predecessori. Così stando le cose, che interesse c’é a
disobbedirgli? Perché voler imitare il folle gesto di quell’Angelo
supremo che l’orgoglio ha spinto a mettersi contro Dio dicendo “Non
serviam”? Non è così che la creatura crea il suo proprio
inferno?
Queste parole sono umane, lo so bene, ma ce ne sono altre la cui origine
è tutt’altro che umana: si tratta di un messaggio che il 29 giugno
1988 la Madonna ha affidato a don Stefano
Gobbi in occasione di un cenacolo organizzato per i sacerdoti
ed i Vescovi d’Irlanda riuniti al Santuario di Knock. La Madonna ha detto
loro:
«Figli prediletti, portate gli uomini a Cristo con la fede di Pietro.
Solo su Pietro Cristo ha fondato la sua Chiesa. Solo per Pietro Gesù ha
pregato perché la sua fede restasse sempre integra. Solo a Pietro il
Signore ha affidato il compito di confermare i fratelli. ... Come mamma
addolorata e preoccupata vi invito tutti a guardare oggi al successore di
Pietro, al Papa Giovanni-Paolo II. È il mio Papa. È il Papa da me
formato nel profondo del mio Cuore Immacolato. È il Papa della mia
grande luce, in questi tempi della più grande oscurità. Con la
fede di Pietro egli illumina la terra e conferma tutta la Chiesa nella
verità. Il Papa oggi riafferma la fede totale in Cristo figlio di Dio
come un nuovo Pietro, e come un nuovo Paolo va in tutte le parti del mondo a
proclamare con coraggio il suo Vangelo di salvezza. Sostenete il Papa con la
vostra filiale unità. Pregate per lui, soffrite con lui, amatelo,
circondatelo di una forza potente di ubbidienza umile e coraggiosa. »
|
GIOVANNI-PAOLO II Per bocca dei suoi profeti Dio ci dice di rimanere
spiritualmente uniti al Papa Giovanni-Paolo II. Benché contestato da molti, il Magistero di Papa
Giovanni-Paolo II ci offre la certezza di essere sulla buona strada. |
Ma non è che l’inizio. Infatti molti vescovi
ormai non sono più uniti con il Papa, e percorrono un cammino opposto a
quello da lui indicato. È questa una divisione più grande e
più pericolosa, anche se non è ancora visibile, che addolora e fa
sanguinare il mio Cuore di Mamma, e fa quasi cadere il mio Papa sotto il peso
di una croce troppo pesante. Io vi ho preparati perché possiate aiutarlo
a portare la sua grande Croce. Per questo è giunta l’ora in cui
deve apparire in tutta la sua forza ed il suo splendore il grande esercito che
in questi anni, nel silenzio e nel nascondimento, mi sono formato in ogni parte del mondo con il mio Movimento
Sacerdotale Mariano, per la difesa e per il forte sostegno del Papa.
Così comincia a delinearsi chiaro il disegno del piccolo gregge che
rimarrà fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, tutto custodito nel giardino
del mio Cuore Immacolato. »
(29 giugno 1988).
Il tranello più pericoloso del Mistero di Iniquità è
quello dell’apostasia, sinonimo di infedeltà. Fra i numerosi
messaggi che Gesù ci manda per aiutarci a riconoscere tale tranello,
alcuni tra i più importanti si trovano nei libri di Vassula Ryden: [3] Per esempio, alla pagina 3 del terzo volume di “La
vera vita in Dio”, si può leggere quanto segue:
“Non ascoltate quelli che si oppongono a Pietro,
questo Pietro-dei-miei-agnelli che al presente è Giovanni-Paolo II. Sono
Io che l’ho scelto, ed è il prediletto dell’anima mia. Non
ascoltate quelli che lo condannano. Si sono smarriti.” (3 dicembre 1988).
Nel “Libro azzurro” di don Stefano Gobbi si trova un testo
intitolato: “Il disegno dell’amore misericordioso”. In
esso la Madre celeste ci avverte che il mondo sarà salvato
dall’autodistruzione tramite una prova che lei stessa ci ha annunciata, e
non una volta sola. Nel leggere tale testo penso al Segreto di La Salette, poi
a quello di Fatima; penso ai messaggi profetici dati a Medjugorje, a San
Damiano, a Kibého, a Naju, ad Akita, all’Escorial, a Garabandal...
Penso al Mistero d’Iniquità che si installerà in seno al
Corpo Mistico di Cristo (la Chiesa) per farlo morire. Riprendo la mia lettura,
ed ecco il seguito del brano:
«Nella persona e nell’opera del Santo Padre
Giovanni-Paolo II, Io rifletto la mia grande Luce che diventerà tanto
più forte quanto più la tenebra avvolgerà ogni cosa.
Sacerdoti e fedeli consacrati al mio Cuore Immacolato, figli che da ogni parte
del mondo ho raccolto nella mia schiera per la grande battaglia che ci attende,
unitevi tutti attorno al Papa e sarete rivestiti della mia stessa forza e della
mia luce meravigliosa. Amatelo, pregate per lui, ascoltatelo. Ubbiditelo in
tutto, anche nel portare l’abito ecclesiastico. ... Anche alla Chiesa,
che ha nel Papa la sua guida sicura, sarà abbreviato il tempo della
purificazione secondo il mio disegno d’amore. » (1 gennaio
1979).
A conclusione di questa sezione, mi sia permesso di riportare un richiamo
profetico proveniente dal manoscritto : “Messaggi del Cielo, dedicati ai
due Cuori”. [4]
“I membri del Corpo Mistico, tutti, a chi devono la
loro totale obbedienza? A Me, tramite il mio legittimo rappresentante, colui
che eredita l’autorità di S. Pietro, e che oggi porta il nome di
Giovanni-Paolo II. Quando comparirete davanti a Me, voi che appartenete alla
Chiesa cattolica, dovrete rispondere di tutte le volte che gli avrete disobbedito!”
2. – La Verità è unica,
le opinioni molteplici.
Nel 1993 i giornali hanno riportato la notizia che alcuni vescovi cattolici
canadesi si sono recati a Roma per incontrare il Sommo Pontefice. In questa
occasione essi hanno mostrato al Papa i risultati di alcuni sondaggi effettuati
nelle loro rispettive diocesi. Secondo questi sondaggi, il 67% degli
interpellati si era espresso in favore del sacerdozio femminile.
Temi come il celibato ecclesiastico, il divorzio, l’aborto,
l’omosessualità, l’uso di antifecondativi artificiali,
ecc... furono presentati al Santo Padre come fossero dei diritti umani, visto
che i sondaggi d’opinione li davano per scontati. Il Santo Padre, pur
sapendo che questo suo atteggiamento non sarebbe piaciuto a tutti, non ha
accettato un criterio simile. Come avrebbe potuto? Tutti sanno che le opinioni
umane sono instabili, mutevoli, ben troppo mutevoli per poter rappresentare la
Verità. Esse possono rigettare oggi quello che hanno accettato ieri, o
dichiarare buono oggi quello che ieri avevano già classificato come
cattivo. La Verità invece è cosa stabile, sicura. Ciò che
è vero oggi, lo era ieri, e lo sarà domani.
Un principio così chiaro non dovrebbe avere bisogno di discussioni,
ma siccome non tutti annuiscono d’istinto, mi permetto di fare la
seguente domanda:
“Se la maggioranza di un popolo si esprime in
favore di una legge umana che risulta contraria alla Legge divina, è
giusto abolire la Legge divina e sostituirla con quella umana?”
Propongo una risposta alla sezione seguente.
3. - Democrazia e Teocrazia.
La domanda era: “Se la maggioranza di un popolo si esprime in
favore di una legge umana che risulta contraria alla Legge divina, è
giusto abolire la Legge divina per sostituirla con quella umana?”
So che a questa domanda, posta alla fine della sezione precedente, qualcuno
vorrebbe rispondere che agire così è un bene. Forse è
convinto che la democrazia può essere applicata alla religione allo
stesso modo che si applica alla politica. Ma la cosa non ha senso. Quanto segue
ha per scopo di aiutare le anime di buona fede a fare un po’ di luce su
tale questione.
Chi vive nel mondo occidentale in questo XX secolo, è spinto suo
malgrado a considerare la democrazia come un valore assoluto (anziché
relativo), e a considerare la teocrazia come un valore relativo (anziché
assoluto). Da qui l’importanza di iniziare il ragionamento spiegando
l’origine e il valore dei due concetti. Il concetto di democrazia esprime
un potere che appartiene al popolo (demos = popolo; kratos = potere), e che il
popolo trasferisce a delle persone da lui elette periodicamente al governo
della nazione. Il concetto di teocrazia invece esprime l’idea di un
potere che appartiene a Dio (theos = dio; kratos = potere). Questo potere, che
è spirituale anziché politico, è nelle mani dei
rappresentanti di Dio che sono i vescovi, quelli che spiritualmente sono uniti
al Papa. I nostri recenti governi sono stati fondati sulla democrazia. La
Chiesa, al contrario, è stata fondata da Gesù Cristo come una
teocrazia
Anche Israele all’inizio, pur essendo nazione, era stato fondato da
Dio come una teocrazia. In una teocrazia le leggi di governo non mutano, a meno
che Dio stesso non intervenga a mutarle. Quello che è divino ha un
valore assoluto (sempre). Quello che è umano invece ha un valore
relativo (sempre). Questo chiarisce almeno un punto: che democrazia e teocrazia
sono due realtà distinte, differenti. Essendo differenti, la logica non
permette di dire che l’una vale l’altra, considerarle tali, agire
come se lo fossero.
Malgrado ciò, è facile constatare che esiste oggi un
movimento che vorrebbe negare questa logica elementare. Basti pensare che da
qualche anno un numero sempre più importante di vescovi, di teologi, di
preti cattolici, rifiutano l’autorità del Papa col pretesto che il
Papa non è qualificato per prendere posizione contro i sondaggi, che
come si sa esprimono le opinioni delle maggioranze. È evidente che
questi alti o bassi prelati, pur sapendo che la Chiesa di Dio è
teocratica per definizione, agiscono come se tale Chiesa potesse funzionare con
le regole della democrazia. Sembra che essi vogliano insinuare che i sondaggi
d’opinione, che sono il fondamento del processo democratico, potrebbero
servire la religione come servono la politica. Detti prelati agiscono come se
la Legge di Dio si potesse legittimamente rimpiazzare con una legge umana
là dove una maggioranza di popolo lo richiedesse.
Non credo esista atteggiamento più pernicioso. Per verificare la
natura del tranello basta ripensare a Mosé nel film “I Dieci
Comandamenti”. Mosé scende dal Monte Sinai con le Tavole della
Legge appena ricevute da Dio. Giunto a valle si accorge che durante la sua
assenza il Popolo eletto, quasi tutto, si è messo contro Dio. Il nuovo
dio scelto da detto Popolo è un idolo, un vitello d’oro. La mia
domanda è: se nello scoprire l’infedeltà del suo popolo Mosé
avesse sottomesso democraticamente la Legge di Dio al voto di questo benedetto
popolo, chi avrebbe ottenuto la maggioranza dei suffragi? Dio oppure
l’idolo?
La trappola di oggi è la stessa, ma non tutti
riescono a vederla. Colui che ci riesce è perché non è
più malato d’orgoglio, una malattia che distrugge la vista
dell’anima, le pupille dell’anima. Il punto da osservare è
il seguente: “La democrazia non è fatta per i rapporti che
uniscono Dio all’uomo, ma per i rapporti che uniscono l’uomo all’uomo.” La democrazia è una relazione
degli esseri umani tra di loro, la teocrazia invece è una relazione tra
Dio e l’uomo. Lo conferma anche l’etimologia delle parole. Esempio:
la democrazia è come una linea orizzontale che unisce gli uomini andando
da un punto all’altro della terra, la seconda è come una linea
verticale che unisce il Cielo alla Terra e la Terra al Cielo (dall’alto
al basso). Per visualizzare l’esempio citato, mi permetto di proporre lo
schema seguente:
|
TEOCRAZIA E DEMOCRAZIA L’etimologia (greca)
di queste due parole si spiega nel modo seguente: TEOCRAZIA Theos + Kratos:
l’autorità è di Dio. (La legge è divina). Il
rapporto è alla verticale. DEMOCRAZIA Demos + Kratos:
l’autorità è dell’uomo. (La legge è umana). Il rapporto è
all’orizzontale. |
É facile capire che la teocrazia e la democrazia non sono la stessa
cosa. In più, ognuna di esse occupa un posto che le è proprio ed
esclusivo. Stando le cose come stanno, non è possibile immaginare che la
legge umana possa rimpiazzare la Legge divina senza che nulla cambi.
Conclusione: può un cristiano permettersi di
rimpiazzare la Legge di Dio con una legge umana, e poi comportarsi come se la
sua propria legge venisse da Dio? No. La Scrittura ammonisce: voler innalzare
la legge umana a livello d i quella divina, voler mettere la legge umana al
posto di quella divina (come si è tentato di fare durante la Rivoluzione
Francese con il coronamento della dea Ragione sull’altare di Dio),
equivale a mettere un idolo al posto di Dio. A nulla serve lo splendore
dell’oro umano. Se questo peccato è commesso da una persona alla
quale Dio ha già fatto il dono di rivelare Se stesso, detta persona
pecca contro lo Spirito Santo. (“Impugnare la Verità
conosciuta” è un peccato contro le Spirito Santo). [5]
4. - Quando la Democrazia entra in Chiesa.
Quando la democrazia entra in chiesa, lo fa per pregare? Chi ci crede
è ingenuo. Prendiamo l’esempio dei vescovi. Visto che oggi sono
divisi, e che metà di essi la pensano al rovescio dell’altra
metà, quale delle due metà è la buona? Il vescovo degno
del Buon Pastore, è forse quello che fa sondaggi per trovare da che
parte spira il vento democratico? Oppure quello che sull’esempio di
Mosé mette tutti i suoi talenti al servizio della Legge di Dio, onde
proteggerla contro i capricci degli uomini? Sembra che certi Pastori non
sappiano più imitare Mosè, oggi, o non vogliano. Eppure sono i
successori diretti di coloro che per venti secoli ci hanno insegnato che il
bene è bene anche se nessuno lo fa, e che il male è male anche se
tutti lo fanno. Siamo arrivati al punto che alcuni di essi preferiscono la
reputazione di professionisti del culto religioso anziché quella di
Pastori d’anime, dimentichi del fatto che la loro attività non
è una professione ma una missione basata su una vocazione. [6]
“Grande è il mio dolore” è il titolo del
messaggio che don Stefano Gobbi ha ricevuto il 15 settembre 1989 a Fatima. Attraverso
detto messaggio si capisce quanto grave sia la situazione attuale
all’interno della Chiesa come all’esterno. Il messaggio dice
questo:
«Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la vostra Madre
addolorata. Il mio Cuore Immacolato viene trapassato da spine numerose e
dolorose. Il dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno
più grande, ed il suo potere si espande nei cuori e nelle anime. Una
densa tenebra è ormai scesa sul mondo. È la tenebra del rifiuto
ostinato di Dio. È la tenebra del peccato commesso, giustificato, e non
più confessato. È la tenebra della lussuria e
dell’impurità. È la tenebra dell’egoismo sfrenato e
dell’odio, della divisione e della guerra. È la tenebra della
perdita della fede e dell’apostasia. Nel calice del mio Cuore Immacolato
Io raccolgo, ancora oggi, tutto il dolore di mio figlio Gesù, che
misticamente rivive le ore sanguinose della sua agonia.
Nuovo Getsemani per Gesù è vedere la sua
Chiesa così violata e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme
nell’indifferenza e nella tiepidezza, mentre altri ripetono il gesto di
Giuda, e tradiscono per sete di potere e di denaro. Esulta il Drago di fronte
alla vastità della sua conquista, realizzata con l’aiuto della
bestia nera e della bestia simile a un agnello. [7] ...
Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande
dolore.
Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù ancora vilipeso e
flagellato nella sua Parola, rifiutata per orgoglio, e dilaniata da umane e
razionalistiche interpretazioni.
Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente
nell’Eucaristia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e
calpestato.
Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa divisa, tradita, spogliata e
crocifissa.
Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che soccombe sotto il peso di una
pesantissima Croce, mentre viene circondato dalla completa indifferenza da
parte di vescovi, sacerdoti, e fedeli.
Grande è il mio dolore per un numero sempre più vasto di miei poveri
figli che percorrono la strada del male e del peccato, del vizio e
dell’impurità, dell’egoismo e dell’odio, con il grande
pericolo di perdersi eternamente nell’inferno. ...
Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono come
Celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi. Se sapeste il castigo che vi
attende se chiudete ancora la porta dei vostri cuori alla voce angosciata della
vostra Mamma Celeste! Perché il Cuore divino di mio figlio Gesù
ha affidato al mio Cuore Immacolato l’ultimo ed estremo tentativo per
condurvi tutti alla salvezza. »
Fino a qualche anno fa le sacre voci proclamavano
dall’alto dei pulpiti che la palma del martirio è un segno di
predilezione del Signore, una grande grazia. Se dunque la legge umana è
contraria alla Legge divina, non c’é Pastore che ignori quel che
gli rimane da fare, magari a prezzo della propria vita. Rifiutare
l’autorità del Papa in nome di una democrazia alla quale si sono
fatte indossare le vesti della teocrazia, non ha senso. Il posto della
democrazia non può essere in Chiesa, dove il padrone è Dio.
5. - Peccato e Peccatore.
Alcuni vescovi e sacerdoti “cattolici” si
impegnano oggi a benedire non solo il peccatore ma anche il peccato. Come mai?
Peccato e peccatore sono forse la stessa cosa? L’affermarlo sarebbe
grande stoltezza.
Gesù ama il peccatore e odia il peccato.
L’avversario suo e nostro, al contrario, ama il peccato e odia il
peccatore. Gesù assolve il peccatore, non il peccato. L’avversario
suo e nostro, al contrario, assolve il peccato e accusa il peccatore. [8] Benedire
il peccatore è certamente un atto di misericordia. Gesù non
rifiuta mai di benedire coloro che a Lui si accostano riconoscendosi peccatori.
Ma benedire il peccato è forse un atto di misericordia? No.
Benedire il peccato è una cosa diabolica. Assolvere il peccatore
è un atto degno di Gesù, ma assolvere il peccato è forse
un atto degno di Gesù? No. Assolvere il peccato è una cosa
diabolica.
L’argomento è questo: all’inizio del mese di febbraio
del 1996 un gruppo di vescovi francesi si è dichiarato ufficialmente in
favore dell’utilizzazione dei preservativi plastici nei rapporti di
natura sessuale, e questo in opposizione al Magistero della Chiesa, ossia in
opposizione agli insegnamenti e alle direttive del Papa. (Pretesto ufficiale:
prevenire l’AIDS). Per approvare la decisione presa da questi vescovi,
alcuni confratelli “cristiani” mi hanno fatto notare che
Gesù non ha condannato la donna adultera. è vero – ho
risposto - ma nel dirle: “Va in pace”, Gesù le ha anche
detto: “e non peccare più”. Il “Va in pace” di
Gesù mi appare come l’assoluzione costante del peccatore, e il
“e non peccare più” come la condanna costante del peccato.
Assolvere e benedire il peccatore (per esempio l’omosessuale), è
un atto di misericordia, un gesto degno di Gesù; ma assolvere o benedire
il peccato (per esempio l’omosessualità) non è un atto di
misericordia, e non è degno di Gesù. È una cosa voluta dal
demonio, suo avversario e nostro. È un abominio.
Giovanni-Paolo II ha detto: “In certe circostanze
l’osservanza della Legge di Dio è difficile, molto difficile. Ma
non è mai cosa impossibile”. E per completare il suo pensiero
il Santo Padre ha citato le parole di S. Agostino: “Dio non comanda mai cose impossibili, ma nel
comandare ti invita a fare quello che puoi. Quello che non puoi ti invita a
domandarlo a Lui, e ti aiuta a potere.”
É evidente che il fatto di rendere ufficialmente legittimo
l’uso dei preservativi plastici, qualunque sia il pretesto invocato,
equivale ad assolvere il peccato, non il peccatore. È una trappola, un
tranello degno della malizia del demonio. Di questo passo diventerà
necessario benedire “matrimoni” fra persone omosessuali, e si
finirà per trovare delle ragioni “legittime” per farlo.
É mai successo che un medico smetta di lottare contro la malattia?
Un medico non smette di lottare contro la malattia, altrimenti a che serve? E a
che serve un vescovo che smette di lottare contro il peccato? Nessuno
può concepire che un gruppo di medici dichiari che il cancro non
è più una malattia. Ma se un gruppo di vescovi dichiara che il
peccato non è più peccato, non è lo stesso? La cosa pare
impossibile, perché assurda, eppure il fatto si è prodotto nel
mese di febbraio
Come mai dunque dei vescovi sono potuti arrivare a tanto?
Perché volere opporsi al Magistero della Chiesa...? E a tutti i costi!
Perché voler imitare Lucifero, l’angelo eccelso che da portatore
di luce è diventato portatore di tenebre? Mistero. Questo mistero
è dei più grandi, ed è probabilmente legato al Mistero di
Iniquità secondo il quale Dio permette che le forze del Male abbiano il
sopravvento sulle forze del Bene per un certo tempo, finito il quale il Bene
schiaccia il Male e trionfa gloriosamente per l’intervento diretto della
Volontà divina. Questo fenomeno si è prodotto anche due mila anni
fa, quando Gesù è stato apparentemente vinto dai suoi avversari,
la “Sinagoga di Satana”. Il deicidio è stato come una
sconfitta del Bene, ma tale “sconfitta” si è quasi subito
trasformata in vittoria, e vittoria grande, grazie alla Risurrezione di
Gesù, che con i meriti acquistati morendo sulla croce è diventato
nostro Salvatore.
Non è possibile dimenticare le parole che Gesù ha pronunciate
a proposito del seme di grano: se prima non muore, non può germinare e
produrre trenta, sessanta, cento per uno. Questa legge è presente
ovunque nella natura. Ma può la Chiesa morire? Ne ha il diritto? La
domanda mi spinge ancora verso i messaggi che don Stefano Gobbi ha ricevuto
dalla Madonna. In data 1o gennaio 1992 trovo le parole seguenti:
«Anche nella Chiesa la tenebra scenderà
ancora più densa e riuscirà ad avvolgere ogni cosa. Gli errori si
diffonderanno maggiormente, e molti si allontaneranno dalla vera fede.
L’apostasia dilagherà come un’epidemia e ne saranno colpiti
Pastori e greggi a loro affidati. In ogni parte della terra dovrà molto
soffrire la Chiesa, questa mia povera figlia agonizzante e crocifissa. La
contestazione al Papa si farà più forte: teologi, vescovi,
sacerdoti e fedeli si opporranno apertamente al suo Magistero. Il mio Papa si
sentirà sempre più solo, mentre da molti verrà
abbandonato, criticato, deriso.» (1o gennaio 1992).
La grande Apostasia profetizzata da don Stefano Gobbi
sembra annunciare la morte prossima della Chiesa di Cristo, ma i cristiani bene
informati sanno che siccome la morte fisica non è assoluta, non è
nemmeno da temere. Essa offre all’essere umano il privilegio della
risurrezione, che è una grande liberazione. Per mostrare che si tratta
di liberazione, ecco un altro messaggio, quello che la Madonna ha affidato a
don Stefano Gobbi il 31 dicembre 1992. In esso la Madonna ci rivela quali sono i cinque
segni che precederanno la nostra liberazione. Il brano scelto descrive il primo
di questi segni, quello dei falsi maestri:
«Vi ho più volte annunciato che si
approssima “la Fine
dei Tempi” e la venuta di Gesù nella gloria. Ora voglio
aiutarvi a comprendere i segni descritti nella divina Scrittura, che indicano
ormai vicino il suo glorioso ritorno. Questi segni sono chiaramente indicati
dai Vangeli, dalle lettere di S. Pietro e di S. Paolo, e si stanno realizzando
in questi anni. Il primo segno è la diffusione degli errori che portano
alla perdita della fede e all’apostasia. Questi errori vengono propagati
da falsi maestri, da celebri teologi che non insegnano più le
verità del Vangelo, ma perniciose eresie basate su errati ed umani
ragionamenti. È a motivo dell’insegnamento degli errori che si
perde la vera fede, e si diffonde ovunque la grande apostasia. “Fate
attenzione, e non lasciatevi ingannare, perché molti cercheranno di
ingannare molta gente. Verranno falsi profeti ed inganneranno
moltissimi”. [9]
“Il giorno del Signore non verrà prima che
ci sia stata la grande Apostasia”. [10] “Verranno
tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si
metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati. Molti li ascolteranno e
vivranno come loro una vita immorale. Per colpa loro la fede cristiana
sarà disprezzata. Per il desiderio di ricchezza vi imbroglieranno con
ragionamenti sbagliati”. » [11] (31 dic. 1992).
É evidente che errori di questa natura non sono
errori di distrazione. La ribellione diventa sempre più aperta,
visibile, ufficiale, a tal punto che persino il Trono pontificio è
minacciato, e sempre più da vicino.
6. - Il Primato di Pietro.
Chi ha ricevuto il carisma per essere il fondamento d’unità
della Chiesa? Il Papa o i vescovi? Non i vescovi, questo è certo.
È all’apostolo Pietro che il Signore ha detto: “A te Io do
le chiavi del Regno dei Cieli”. [12]
Questo principio d’unità porta un nome
ufficiale. Lo porta da 2000 anni. Il suo nome è: Primato di Pietro. Sulla base
di questo principio i vescovi non hanno mai avuto il diritto di rimpiazzare il
Papa, né a titolo individuale, né a titolo collettivo. Se il
Signore avesse voluto rivolgersi all’insieme degli Apostoli, avrebbe
detto: “Io vi do...”, al posto di: “Io ti do...”.
Alcuni si domandano se i membri del collegio episcopale francese abbiano
tutti votato contro gli insegnamenti del Papa circa l’uso dei preservativi
plastici durante l’atto sessuale, come riferito nella sezione precedente.
No di certo. È impossibile che il collegio episcopale francese abbia
preso questo voto all’unanimità, ma siccome i vescovi fedeli al
Magistero di Giovanni-Paolo II sono in minoranza, [13] la minoranza diventa timida, paurosa. I vescovi della
minoranza si sentono respinti nelle retrovie come se fossero dei deputati
parlamentari anziché dei Pastori d’anime, come se la loro
religione non fosse più una religione ma un partito politico, come se il
collegio episcopale non fosse più un collegio episcopale ma un piccolo
parlamento repubblicano, con deputati appartenenti a ideologie divergenti,
sufficientemente divergenti da creare delle fazioni rivali. Ora se lo spirito
di ribellione si impadronisce della maggioranza di un collegio episcopale, il
risultato è che la divisione in seno al Corpo Mistico di Cristo, la
Chiesa, diventa difficile da nascondere agli occhi del mondo, sempre più
difficile. E come un bubbone velenoso che un corpo fisico non riesce più
a contenere all’interno tramite gli anticorpi, esso si manifesta
all’esterno, sulla superficie della pelle. E se il male sotterraneo
continua, l’ascesso si aggrava, finché un giorno si rompe con
immenso dolore per il Corpo Mistico. [14] Ma un ascesso
che scoppia è dolore e sollievo nello stesso tempo. Sarà infatti
l’inizio della Purificazione annunciata dai profeti. E la
posterità dirà di questo bubbone velenoso che esso era nato da un
principio deleterio, quello che pretende che in seno alla Chiesa sia lecito
rimpiazzare l’autorità di Dio (teocrazia) con
l’autorità dell’uomo (democrazia). [15]
Secondo il Segreto di La
Salette: “Roma perderà la fede e diventerà
sede dell’anti-Cristo”. Sulla base di questa rivelazione molte persone sono
convinte che un grande Scisma si prepara all’orizzonte, e che detto
Scisma finirà presto per abbattersi sulla Chiesa di Roma come un
violento e disastroso nubifragio.
Che diventerà la Chiesa una, santa, cattolica,
apostolica e romana se il Trono pontificio sarà un giorno occupato
dall’Avversario, che è “Colui che scimmiotta Dio”? [16] La risposta
è semplice: se il Trono pontificio dovesse un giorno essere occupato da
un usurpatore, la Cattedra di S. Pietro sarà vacante. In altre parole,
se sul Trono di Pietro c’é un fantoccio vestito da Papa (un
impostore), la Cattedra di S. Pietro è vacante, vuota com’è
vuoto il Tabernacolo nel Venerdì Santo. [17]
7. - L’elezione di un Papa:
condizioni di validità.
Molti si chiedono se esiste un modo per verificare
l’autenticità di un papa. Per esempio, esistono argomenti che
permettano di stabilire con assoluta certezza se un papa è falso? [18] Sì,
essi esistono. Ci è stato insegnato che per avere un Papa valido vi sono
condizioni da rispettare, le quali sono di tre tipi. Il primo tipo riguarda le
modalità dell’elezione, il secondo pure, il terzo è basato
sul Magistero. Ecco degli esempi.
A. - Elezione irregolare (caso n. 1): Se il Papa non è ancora morto, o se non ha dato
le dimissioni spontaneamente, senza costrizioni, l’elezione è
irregolare. Il nuovo “papa” è falso.
B. - Elezione irregolare (caso n. 2): Se nel Conclave il numero di cardinali non è
quello richiesto, in questo caso l’elezione è irregolare. Il nuovo
“papa” è falso. Per garantire la non alterazione di questo
numero durante un’elezione, il voto dei cardinali deve essere personale e
segreto. Per esempio, non deve essere elettronico, o pubblico, o dato per
procura, o dato a distanza, stando fuori del Conclave, a partire da un albergo,
ecc...
C. - Contraddizioni (sul Magistero): Il Magistero della Chiesa non può essere vero e falso. Sarebbe una
contraddizione. Un “papa” che negasse quanto i suoi predecessori,
infallibili, hanno già decretato sul piano del Magistero, [19] non sarebbe un Papa ma un impostore, un fantoccio
vestito da papa.
Nel caso di un futuro papa fantoccio, è assai probabile che
queste tre prove si presentino tutte, in concomitanza. [20] Grazie ad esse le persone di buona
volontà potranno orientarsi e sapere dov’é la
Verità. Su questo argomento sarebbe opportuno ascoltare le spiegazioni
del reverendo Georges Flieg, responsabile nazionale del Movimento Sacerdotale Mariano per la Francia e la Svizzera
francese. [21]
«A proposito del Papa bisogna dire questo:
1) - La Chiesa non appartiene clero. I vescovi e i
sacerdoti non sono altro che i servitori, i gestori, e non i proprietari. I
fedeli hanno diritto ad un insegnamento corretto e integrale della Fede da
parte dei loro vescovi e dei loro sacerdoti.
2) - La garanzia che questo insegnamento è
corretto e integrale, è l’unione col Papa. Gesù ha posto
l’apostolo Pietro come fondamento d’unità della sua Chiesa,
e il Papa è il successore di Pietro. Dobbiamo voler bene ai nostri
vescovi e ai nostri sacerdoti, ma abbiamo diritto di esigere da essi
l’unione perfetta con il Papa. Se tra di essi ce ne sono che rinnegano la
sua autorità, noi non li seguiremo.
Per essere ancora più chiaro aggiungerei questo:
Quando un Papa muore, si parla di “vacanza della Santa-Sede”.
Questa vacanza dura fino all’elezione del Papa seguente, e in questo
periodo nessun cardinale o vescovo può permettersi di cambiare qualcosa
nell’insegnamento già dato dai Papi. [22] Il Papa neo-eletto, per poter essere riconosciuto da
tutti come vero successore di Pietro dovrà essere fedele ai dogmi
già fissati dalla Chiesa. Tutti. L’elezione soltanto non è
sufficiente. La storia della Chiesa mostra che certi papi erano degli
anti-papi. [23] Supponiamo per esempio che il neo-eletto dica che le
donne possono accedere al sacerdozio (cosa già esclusa definitivamente
da Giovanni-Paolo II), oppure che neghi una verità del nostro Credo,
come per esempio quella della divinità di Cristo, o quella della
Presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, o quella della natura del santo
Sacrificio della Messa, o qualche altra verità della fede cattolica
(purgatorio, inferno, ecc...), in questo caso risulterebbe chiaro che il nuovo
“eletto” sarebbe un falso Pastore, e noi non lo seguiremo.
Qualunque sia la durata di detta “vacanza” bisognerà che noi
tutti rimaniamo fedeli all’insegnamento del Catechismo cattolico. Noi
sappiamo già che il Signore risolverà la crisi. Questo tempo sarà
quello della Grande Apostasia. (...)
Sarà anche il tempo della fedeltà eroica (...) delle
pecorelle che formeranno il “piccolo resto” di cui parlano sia la
Scrittura, sia i messaggi del “Libro azzurro” di don Stefano Gobbi.
I consacrati a Maria fanno già parte di questo “piccolo
resto”.»
8. - Collegialità teocratica e
collegialità democratica.
Un “collegio episcopale” è un gruppo di vescovi che si
riuniscono per coordinare il loro lavoro di Pastori della Chiesa. Queste riunioni
sono pure chiamate “Sinodi Episcopali”. Finché i vescovi
sono spiritualmente uniti al Papa e a lui sottomessi, anche loro sono
infallibili come il Papa. Siccome attraverso il Papa ci si sottomette a Dio,
quando un gruppo di vescovi si sottomette a Dio (sottomettendosi al Papa),
questa collegialità è detta “collegialità teocratica”. Ma da qualche anno il principio di
“collegialità teocratica” è in competizione, per non
dire in guerra, con il principio di “collegialità
democratica”, una nuova invenzione che consiste a rimpiazzare
l’autorità del Papa con quella del collegio episcopale, il quale
funziona secondo la legge della maggioranza come se questa fosse garanzia di
verità. Così, una maggioranza di voci umane, quelle di vescovi
ribelli, può o potrebbe prendere il posto del Papa per decidere del vero
e del falso, del bene e del male.
Dato che il numero di vescovi che abbracciano questa
eresia non cessa di aumentare, mi sono chiesto se essi ed i loro Sinodi sono
infallibili anche dopo la rottura spirituale con il Vicario di Cristo. La
risposta è “no”. Sarebbe assurdo continuare a considerare
infallibile un vescovo, o un gruppo di vescovi, se diventa palese che non
c’é più comunione spirituale tra il Papa e detto(i)
vescovo(i). Come Vicario di Cristo in terra, il Papa soltanto rimane la fonte
infallibile della Verità e il fondamento di unità di tutta la
Chiesa. Per evitare che il fenomeno della Torre di Babele si verificasse in
seno alla sua Chiesa, Gesù l’ha provvista di un fondamento di
unità: un Capo infallibile. Ciò significa che il retaggio
spirituale della Chiesa di Cristo non è democratico, ma teocratico.
Tutti i vescovi lo sanno, e sanno pure, come conseguenza, che la connotazione
che il Concilio Vaticano II attribuisce al termine “collegialità”,
non ha niente a che vedere con la collegialità democratica. In seno alla
Chiesa di Dio tutto è teocratico, perché tutto dipende da un
potere - o autorità - che viene da Dio.
Dopo tali argomenti, che pensare di quei vescovi che a tutti i costi
vorrebbero che l’autorità del loro collegio episcopale fosse
superiore a quella del Papa? Come spiegare deviazioni così evidenti e
gravi in persone che in teoria sono la luce del mondo e il sale della terra?
Concludendo:
L’infallibilità di un sinodo episcopale
è condizionale. La condizione è che ci deve essere unione
spirituale tra il sinodo e il Papa. Coloro che dicono “Non Serviam”
al Papa, lo dicono a Dio. Essi tradiscono il principio di unità che Dio
ha dato alla sua Chiesa nella persona del suo Vicario. [24]
9. - La bussola dei vescovi.
Le considerazioni che precedono permettono di capire almeno una cosa: che i
vescovi che decidono di fare sondaggi per sapere cosa ne pensa il popolo della
legge di Dio, svalutano la legge di Dio e finiscono per svalutare se stessi.
Contestare o rifiutare l’autorità del Papa servendosi del concetto
di democrazia come se si trattasse di teocrazia, non è un errore banale.
[25] Che
succederà al gregge se il pastore al quale è stato affidato
rifiuta di utilizzare la preziosa bussola che il Grande Pastore (Gesù)
gli ha lasciato in eredità: la Cattedra di Pietro,
l’infallibilità papale in materia di fede, dottrina e morale? Ogni
cattolico sa che colui che sulla terra rappresenta la Verità è il
Vicario di Cristo. Che scopo ha il voler contestarlo? Perché voler
crocifiggere la Verità, fare quel che fece due mila anni fa la
“Sinagoga di Satana”? Chi ama la Verità, ama e segue Colui
che la rappresenta, e che oggi porta il nome di Giovanni-Paolo II.
I tre messaggi che seguono ci rivelano la posizione del Cielo per quel che
riguarda Giovanni-Paolo II ed il suo Magistero infallibile. Il primo è
dato da Dio Padre. Lo ha ricevuto un coltivatore americano il 30 ottobre
1995. [26]
1. - «Miei cari figli, dovete tutti sapere, ed
è mia volontà che lo sappiate, che per il destino della vostra
anima è importante che rimaniate fedeli e ubbidienti al vostro
Pontefice, l’uomo che da tutta l’eternità ho scelto per
dirigervi, voi, mio Israele, mio Popolo scelto, attraverso il deserto di questo
tempo del secondo esodo.
L’uomo che ora occupa la Cattedra di Pietro ha
ricevuto la sua autorità da Me, e chiunque gli disobbedisce, gli fa
ostruzione, o aggiunge al peso della sua croce, non sfuggirà alla mia
giustizia. Sono un Dio di misericordia e di giustizia. Posso anche essere un
Dio severo. Se il tono dei messaggi che vi sono dati dai profeti d’oggi
vi sembra severo, è perché riflette la vostra infedeltà e
l’orgoglio che vi spinge a prendere il cammino della perdizione. ...
Colui che oggi occupa la Cattedra di S. Pietro ha
ricevuto con questa Cattedra la più grande e la più pesante croce
che sia mai stata portata fino ad oggi. Accettando questo suo dovere il vostro
Pontefice ha ereditato di un cumulo considerevole di errori umani di giudizio.
Il peso di tutti questi errori, addizionato al peso di insegnare il vero
Vangelo in un mondo dominato da Satana, forma la croce più pesante che
sia mai esistita, eccetto quella che il Figlio mio portò quando salì
il suo proprio Calvario.
Dico guai a quelli che nella Chiesa di mio Figlio si sono
piazzati al di fuori dell’autorità del Papa, e hanno dato
l’esempio della disubbidienza col contestare la sua autorità ed il
suo insegnamento. Guai, guai, guai a tutti coloro che al presente complottano
contro di lui, fanno ostruzione al suo insegnamento, sfidano la sua
autorità, e negano la sua infallibilità quando, come titolare
della Cattedra di Pietro, insegna la dottrina e la morale.
Come Dio vostro e vostro Creatore vi esorto a
sottomettervi con perfetta umiltà all’autorità e agli
insegnamenti del vostro Pontefice prima che abbia a raggiungervi la mia mano di
giustiziere. I miei angeli hanno preso posizione e sono in attesa. La
separazione del grano dalla pula comincerà appena il vostro Pontefice,
sfinito, salirà il suo Calvario, e come gli ho messo in cuore
farà conoscere le verità che dividono la Chiesa di cui è
il Pastore. Coloro che ora lo servono, ma solo formalmente, romperanno le file
e si metteranno con coloro che, numerosi, già complottano per
impadronirsi del suo potere. Vedendo in questo la sua occasione migliore,
Satana lancerà un grande attacco contro la Chiesa di mio Figlio per
schiacciarla una volta per sempre. La sofferenza di tutti i fedeli sarà
il seme dal quale nascerà una nuova Chiesa, grande e gloriosa. La Chiesa
di mio Figlio rifarà lo stesso cammino che il suo Fondatore ha percorso
fino in cima al Calvario.
“Il Pastore sarà percosso, ed il gregge
disperso”. Non abbandonate il Pontefice che Io vi ho scelto! Offrite
piuttosto le vostre vite in olocausto. Il vostro sacrificio mi sarà
gradevole. Poi verrà la risurrezione. Il Regno di mio Figlio
arriverà alla sua maturità. Dalle nubi del Cielo farò
scendere la Città Santa circondata di splendore e di gloria. Ed ecco che
il Festino di Nozze profetizzato da mio Figlio potrà cominciare. Al
presente, vogliate ricevere la mia Giustizia e la mia Misericordia con
pentimento. Queste sono le mie ultime parole. Vostro Padre che vi ama. »
I due brani che seguono provengono dalla serie: “La Vraie Vie
en Dieu”, scritta da Vassula Ryden [27] Il primo
contiene parole severe rivolte a coloro che tradiscono la loro Chiesa,
deridendo sia il Papa Giovanni-Paolo II, sia coloro che seguono il suo
Magistero. Il secondo, del 22 ottobre 1996, contiene parole incoraggianti che
Gesù rivolge alle sue pecorelle fedeli. Il tono del secondo è
dolce.
Primo brano: [28] - «Questi Caini hanno persistito
nell’apostasia per parecchi decenni, senza rinunciare alla loro scelleratezza.
Si aggrappano alle illusioni e alla menzogna. Calpestano i miei devoti e tutti
coloro che rimangono fedeli al mio Pietro. Sì, deridono tutti coloro che
credono ancora in lui. Questi Caini danneggiano talmente la mia Chiesa che i
miei occhi sono diventati come una fontana di lacrime. » (9 luglio
1989).
Secondo brano: [29] - «Rimanete fedeli agli insegnamenti di questo
Papa, che sono sani perché fondati sulla Verità. Io sono la
Verità. Miei piccoli bambini, non perdetevi lungi dalla Verità.
Rimanete nella Verità. Stando nella Verità voi siete in Me.
»
10. – Ubbidire, ma a chi?
A chi ubbidisce il vero pastore, quello che è capace di dare la vita
per le sue pecorelle? A se stesso?
Oggi la metà dei vescovi ubbidiscono al Papa, gli altri lo criticano
perché preferiscono ubbidire a se stessi. I primi si piegano al suo
Magistero, i secondi non si piegano, e fanno a modo loro. Visto che
all’ora del grande Scisma che ci aspetta (la grande Apostasia che i
Profeti cristiani contemporanei annunziano come imminente) occorrerà
scegliere l’una o l’altra di queste due parti, qual’è
la parte che merita l’ubbidienza delle anime di buona volontà?
Quella che predica la sottomissione ma da l’esempio della ribellione,
oppure quella che predica la sottomissione e ne sa dare anche l’esempio?
I prelati contestatori oggi non mancano, ed il loro sapere umano li rende
aggressivi. Ma il vero sapere, quello che trasforma l’uomo in un essere
nobile e saggio, non è forse quello che sa comandare dopo aver ubbidito,
servirsi dopo aver servito? Salomone possedeva una grande saggezza, ma che
avvenne di lui il giorno in cui decise di ascoltare i consigli delle sue spose
idolatri? Oggi alcuni vescovi fanno pensare a Salomone. Imiteranno il grande
Patriarca anche nel suo peccato? Ascolteranno i consigli delle loro spose
legittime: Sottomissione, Obbedienza, Umiltà, Castità,
oppure seguiranno i consigli delle loro spose idolatri, i cui nomi significano
l’opposto? Il vescovo vero non è forse quello che si sottomette al
Magistero di Roma, quando Roma è legittima? E Giovanni-Paolo II non
è forse legittimo?
Anni fa i vescovi erano unanimi nel dire che l’uomo
non ha diritto di modificare la legge di Dio. Dicevano tutti, e con insistenza,
che il voler modificare la legge di Dio, già perfetta, significava
andare verso il disordine. Tutti predicavano, e con voce sicura, che questo
disordine era peccato, sottolineando che “il salario del peccato è
la morte”. [31] Con questi
insegnamenti nel cuore, il cristiano di oggi, quello che desidera rimanere
fedele alla vera legge di Dio, quella dei suoi padri, a chi dovrà
ubbidire? A quel vescovo che sa dare l’esempio della fedeltà al
Papa, Pontefice massimo e fondamento di unità, o a quello che semina
divisione dicendo: “Nella mia diocesi l’autorità sono io,
non il Papa”?
11. - Abominio e desolazione.
Come interpretare gli esempi di ribellione che fra i membri della gerarchia
cattolica aumentano sempre di più? È questo il segno che
l’abominio della desolazione annunciata da Cristo è già
presente? Se ben capisco, l’apogeo dell’abominio e della
desolazione si raggiungerà quando il Papa non sarà più tra
noi, e al suo posto ci sarà un impostore, un fantoccio molto applaudito
dalle masse perché vestito da papa, ma falso del tutto.
Abbiamo già visto che l’elezione di un papa deve essere
regolare, ed il suo insegnamento in accordo con quello dei suoi predecessori.
Se l’uno o l’altra si rivelano irregolari è probabile che
alla direzione della Chiesa di Dio si installi la Menzogna al posto della
Verità. È evidente che la presenza di un falso papa
(papa-fantoccio) sul Trono pontificio darebbe inizio alla più abominevole
e desolante delle situazioni, e che l’apoteosi degli applausi orientati
verso la sua persona non farebbe altro che sottolineare la vastità
dell’Apostasia collettiva. Il brano che segue ci rivela quello che
Gesù intende farci sapere a questo proposito. La “voce”
è quella di Maria Valtorta.
“Che nessuno vi inganni in nessun modo. Bisogna che
si produca prima l’Apostasia, e che si riveli l’uomo di peccato,
l’essere di perdizione, l’avversario che si eleva contro tutto
ciò che porta il nome di Dio, o riceve un culto, al punto di troneggiare
in persona nel Tempio di Dio, e di considerarsi lui stesso come un Dio. Non
ricordate che mentre stavo ancora tra voi vi dicevo queste cose? Ora sapete
ciò che gli fa da ostacolo e lo costringe a rivelarsi soltanto a suo
tempo. Sì, il mistero d’iniquità è già
all’opera. Che soltanto sia tolto di mezzo colui che gli fa da ostacolo,
e allora si rivelerà l’Empio.” [32]
Chi fa da ostacolo all’Empio? Il nostro cuore già conosce la
risposta, ma per confermarla la nostra Mamma celeste ha confidato a don Stefano
Gobbi il messaggio seguente.
“Guardate alla grande luce che il mio Cuore Immacolato ha dato alla
Chiesa: è il mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni-Paolo II. ...
Questo Papa è segno della mia straordinaria presenza accanto a voi.
Diventa la pietra d’inciampo per tutti i miei nemici, e lo scoglio contro
cui si opererà la grande divisione. Come sono pochi quelli che seguono
il suo sicuro ed ispirato insegnamento! ...
Anche da parte di alcuni miei figli prediletti si
continua a prescindere da lui, e così si cade in una tenebra più
profonda. E la Chiesa di questo Paese si trova tanto ammalata e piagata. Siate
voi, figli consacrati al mio Cuore Immacolato, l’esempio vissuto
dell’amore, della fedeltà e della piena unità al Papa.
Così attirerete sulla strada dell’unità e della salvezza
nella vera fede un grande numero di poveri figli disorientati. Fra poco
l’apostasia si farà manifesta. Si salveranno dalla minaccia di
naufragare nella fede solo quelli che saranno col Papa. Con lui tutti vi
benedico, e vi incoraggio a camminare nella fiducia e nel filiale
abbandono.” (New York, 2 settembre 1980).
Sappiamo che Cristo ha agonizzato sulla croce per tre ore, ed è
possibile che pure alla Chiesa sia riservata un’agonia di “tre
ore”, l’equivalente per noi di tre settimane o di tre mesi. Non
è escluso che questo periodo possa essere quello dell’esilio che
il Papa dovrà affrontare poco prima di morire. Agli occhi del mondo
questa morte potrà apparire naturale. Lo sarà veramente?
Seguiranno la sepoltura ed i “tre giorni” di attesa. Per noi questi
tre giorni di attesa potranno essere tre mesi o tre anni. Ma alla fine il Bene
trionferà sul Male, la Vita sulla Morte. Quella che ci attende è
una Risurrezione simile à quella di Gesù avvenuta “tre
giorni” dopo la sua morte.
La terza parte del segreto di Fatima, quella che probabilmente non è
mai stata rivelata, sembra riassunta in due messaggi che don Stefano Gobbi ha ricevuto rispettivamente il 1o maggio 1994, e l’11
marzo 1995, a Roma il primo, a Fatima il secondo. Eccoli qui, cominciando da
quello di Roma.
Roma: “L’ora
del calvario è arrivata per la Chiesa, chiamata ad offrirsi in
olocausto, e ad essere immolata sulla Croce del suo sanguinoso martirio.
L’ora del calvario è arrivata per questa povera umanità che
comincia già a vivere le ore dolorose del suo castigo”. (1
maggio 1994).
Fatima: “Vi
voglio spiritualmente uniti a Me perché ora state entrando
nell’ultimo periodo del vostro secolo, durante il quale gli avvenimenti predetti
da Me giungeranno al loro pieno compimento, ed è per questo che oggi, in
questo luogo dove sono apparsa, voglio rivelarvi il mio segreto.
Il mio segreto riguarda la Chiesa. Nella
Chiesa si diffonderà a livello mondiale la grande Apostasia, e arriverà
al suo culmine. Lo scisma provocherà un allontanamento generale dal
Vangelo e dalla vera fede. Nella Chiesa entrerà l’uomo iniquo che
si oppone a Cristo. Egli porterà nel suo seno l’abominazione della
desolazione compiendo l’orribile sacrilegio di cui ha parlato il profeta
Daniele. [33]
Il mio segreto riguarda l’umanità. L’umanità
raggiungerà il sommo della corruzione e dell’empietà, della
ribellione contro Dio e dell’opposizione aperta alla sua legge
d’amore. Essa conoscerà l’ora del suo più grande castigo,
quello che vi è stato predetto dal profeta Zaccaria.” [34] (11 marzo 1995).
La reazione che oggi parecchi prelati hanno di fronte
all’annuncio della morte della Chiesa sembra identica a quella che due
mila anni fa i dodici Apostoli hanno avuta di fronte all’annuncio della
morte del loro Maestro. Per ben capire la reazione di questi e di quelli
sarebbe opportuno leggere: Mc 9, 30-32, e qualcuna delle numerose citazioni che
vi corrispondono. Gesù predice la sua morte, la descrive. La reazione
dei Dodici è rifiuto, sordità, ostruzione. Gli Apostoli - che non
avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo - amavano “troppo” il loro
Maestro per poter accettare predizioni del genere. Un giorno l’apostolo
Pietro ha tentato di convincere Gesù di cambiare idea, onde schivare la
morte umana. Tutti sanno il tipo di risposta che Gesù ha dato al povero
Pietro: “Vade retro, Satana!” (Allontanati da me. Satana!). [35]
12. - Il rimedio c’è. (Il
Divin Volere).
Questi esempi ci permettono di constatare che senza l’assistenza
dello Spirito Santo la natura umana non riesce a capire il senso profondo delle
cose. Questa povera natura umana, la nostra, è spesso tradita dai suoi
modi troppo terrestri di vedere, di concepire, di vivere, di amare. [36] Nel
fascicolo intitolato: “Messaggi del Cielo, dedicati ai due
Cuori”, si incontra il messaggio seguente:
«L’orribile “abominazione” di cui parla il mio
leale servo e profeta Daniele, è lo spirito di ribellione che in questi
tempi si infiltra nel mio Tempio santo, la mia sola e vera Chiesa. Se voi
riusciste a capire, magari un po’, come e perché la prima
abominazione Ci fu così esecrabile, vedreste chiaramente perché
Noi siamo così nauseati dalla presente abominazione che fermenta ovunque
attraverso la Chiesa, e l’impesta tutta, cominciando dall’interno
dei muri del lo stesso Vaticano, per prolungarsi in ognuno dei suoi segmenti
(le diocesi).
Siccome molti buoni vescovi, sacerdoti, uomini e donne ci amano, Me e la
mia Chiesa, allora rifiutano di lasciarsi andare a riconoscere questa
abominazione all’interno della mia Chiesa, come Daniele l’ha
descritta. Tentano di spiegarla respingendola, minimizzandola, o dicendo che
non esiste affatto. Conosco il loro grande amore per la mia Chiesa, ma dico
loro che non mi fanno piacere negando questa abominazione, minimizzandola, o
ignorandola. Inoltre, molti altri dei miei buoni figlioli, per non vedere
questa "orribile abominazione" si mantengono occupati a combattere
tutti gli altri mali, come per esempio l’aborto o l’ingiustizia
sociale, tutte cose importanti. Ma questi mali non sono altro che il frutto del
grande e orribile abominio. (...) E
allora, dov’é il rimedio?
Il rimedio sono Io! Un ritorno all’ubbidienza
è il rimedio, sia per i mali spirituali che invadono il mio Corpo
Mistico, sia per quei figli miei che soffrono di malattie fisiche. Prima che
una guarigione fisica possa arrivare, escludendo gli interventi della medicina,
la persona ammalata o in cattivo stato, dovrà prima riconciliarsi con
Me.» (12 giugno 1995). [37]
Lo Spirito Santo trasformerà l’umanità come ha
già trasformato gli Apostoli riuniti nel Cenacolo con Maria. Lo Spirito
Santo riempirà la terra dei suoi doni, e gli uomini potranno finalmente
contare su di un coraggio, una forza, una intelligenza, un sapere, una
saggezza, una pietà molto superiori ai livelli attuali, poiché
accetteranno di sacrificare la loro volontà umana in cambio della
Volontà Divina, e che da questo innesto mistico nascerà
l’amore vero. [38]
Come prova, ecco ciò che Gesù ha dettato, il 28 luglio 1995,
al coltivatore americano, che ha scritto i “Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”. [39]
«Il Regno di Dio è la “Volontà di Dio”.
L’umanità fu creata per abitare il Regno di Dio. Per la sua
disobbedienza l’uomo ha lasciato il Regno di Dio. Da quel tempo ha vagato
sulla terra, e ha persino perso il dominio che aveva su di essa. Dio ha
promesso di restaurare il suo Regno, e il tempo della restaurazione di questo
Regno è ora arrivato. ...
Figli miei, voglio che sappiate di più circa il
mio "Regno". Dio è ovunque, ma la sua residenza è dove
regna la sua Volontà. Quando mi sono incarnato nel seno di mia Madre,
essa è divenuta la dimora santa di Dio. La Trinità ha fissato la
sua dimora nel suo seno. Perché la cosa fosse possibile, il “Regno
di Dio” doveva essere presente in lei. Ciò significa che essa ha
rinunciato alla sua volontà, e che la Volontà di Dio è
divenuta la sua Volontà. Il "Regno di Dio" dimorava in lei
come dimorava in Adamo ed Eva prima che la loro disubbidienza non provocasse in
loro la perdita della grazia. Tutto ciò era presente nel pensiero divino
prima ancora della Creazione.
Ecco come ho innalzato la Vergine pura al di sopra di
ogni creatura, affinché diventasse mia Madre. Ora faccio appello a voi,
figli miei, affinché sappiate ciò che dovete sapere, di
riconoscere mia Madre, accordandole sempre l’onore che Io stesso le
accordo. Questo fa parte della mia volontà. Oggi vi invito tutti ad
entrare nel mio Regno per viverci nella mia Divina Volontà, proprio come
mia Madre ha fatto. Per giungere a questo dovete imparare a rinunciare
completamente alla vostra volontà propria. Questo non si può fare
in un giorno solo, e non si farà in un giorno solo. Dovete prima
convertire il vostro cuore in modo sincero, pentirvi, fare penitenza, e
pregare.
Domandatemi ogni giorno di prendere la vostra
volontà e di rimpiazzarla con la mia. Andate da mia Madre che ha passato
tutta la sua vita nella mia Volontà, e domandatele di prendere la vostra
volontà per sostituirla con la mia. Più presto farete questo,
più presto ritornerò da voi.» (28 luglio 1995).
- II
-
LOTTA
TRA CARISMI SACRI E FORZE MEDIANICHE
1. - Il culto del “Santo
Ridere”.
Una visione interiore [40] mi aveva permesso di constatare due cose importanti; la
prima, che nella natura Dio ha messo tutti i tipi di energia necessari alla
vita; la seconda, che queste stesse energie, normalmente fatte per la vita,
possono condurre alla morte se in maniera esplicita noi autorizziamo il nemico
di Dio ad immischiarsi nei nostri affari. Avevo capito che il loro abuso
(utilizzazione eccessiva, o cattiva utilizzazione) poteva trasformare queste
forze vitali in forze mortali, ogni forma di vita in forma di morte. Per finire
avevo ricevuto conferma che il maestro dell’abuso e del disordine era
veramente colui che per antonomasia viene chiamato
“l’Avversario”. In tutto questo mi mancava forse
un’ultima parte, perché all’interno di me c’erano
altre domande che cercavano di farsi strada. Per esempio, nei momenti di calma
mi capitava di pensare: “Visto che le forze presenti nell’universo
– visibile e invisibile – appartengono tutte a Dio che le ha
create, com’é possibile che l’Avversario possa servirsene
per nuocere all’uomo? Chi gli dà tutti questi diritti? In altre
parole, come mai Dio, che è onnipotente, sovrano, padrone di tutto,
lascia che il demonio utilizzi contro di noi le energie
dell’Universo?”
Nella sua bontà, il Signore mi ha mandato una voce immateriale che
con pazienza mi ha spiegato di nuovo tutta la verità. Lo ha fatto nel
modo seguente:
«Vuoi sapere chi chiama in ballo il demonio, e gli
dà tutti i diritti? Siete voi. È l’uomo che decide da chi
vuol essere aiutato. E molti di voi scelgono l’Inferno piuttosto che il
Paradiso. Dio rispetta quello che voi scegliete. Da quando Dio vi ha creati, si
è legato alla decisione di lasciarvi liberi. Il dono che vi è
stato fatto del libero arbitrio significa che per decreto divino voi
potete scegliere in qualsiasi momento tra il bene e il male, tra Dio e il suo
Avversario. Quando scegliete l’Avversario, questi agisce con
l’autorità che gli conferite voi. Dio rispetta la vostra scelta.
Vorresti che Dio obbligasse Satana a ritirarsi? Certo che lo potrebbe fare, ma
non lo fa, e non lo farà mai, perché fin dall’inizio ha
preso la decisione di rispettare quella libertà di scelta che vi ha
concessa. Siete sempre voi a decidere chi prendere come alleato. E in molti
casi preferite Satana.» [41]
Allora qui ho intuito l’importante ruolo della preghiera, il motivo
profondo che spinge la Madonna a ripeterci nelle apparizioni: “Pregate, bambini miei, pregate,
pregate, pregate”. Il motivo è semplice: visto che una parte
degli uomini si accordano il diritto di farsi aiutare dalle forze del male, con
culti e preghiere malefiche (cioè cattive), gli altri che rimangono, se
vogliono, hanno diritto di farsi aiutare dalle forze del bene, con culti e
preghiere benefiche (cioè buone). [42] Ho intuito
che questo diritto diventa persino un dovere per coloro che vogliono il trionfo
del Bene, e lo cercano in maniera attiva, anziché aspettare passivamente
che il Bene caschi loro addosso.
Ho pure compreso il vero senso della frase di San Paolo ai cristiani di
Efeso: “La nostra lotta non è contro creature di carne e di sangue
ma contro le Potenze e le Dominazioni”. [43] Potenze e
Dominazioni sono spiriti angelici divenuti demoniaci, e dotati di
facoltà e conoscenze superiori a quelle umane. La folgorazione che li ha
colpiti al momento della loro ribellione a Dio non ha distrutto le
facoltà soprannaturali con le quali sono stati creati, e che ormai fanno
parte della loro natura. [44] E
poiché questi angeli-diavoli utilizzano le loro facoltà contro di
noi in maniera eccessivamente subdola, Dio ci accorda il diritto di chiamare in
nostro aiuto le Potenze e le Dominazioni angeliche rimaste a Lui fedeli. Questi
spiriti angelici sono in grado di lottare ad armi pari contro i demoni
infernali, nostri nemici, e ci possono aiutare moltissimo. Lo possono fare ogni
volta che i diavoli ci minacciano. Tale minaccia è praticamente
continua.
La prova che la minaccia è continua è nei testi che seguono,
quattro in tutto. Il primo è di Maria Valtorta. Il secondo ed il terzo sono
di don Stefano Gobbi, che li ha inseriti nel suo “Libro azzurro”. Il quarto
è un articolo apparso nel
1. - Maria Valtorta: “I Quaderni”, vol. 1 (1943), p. 182.
« 19 luglio 1943. Gesù dice: “Lucifero, nelle sue
manifestazioni ha sempre cercato di imitare Iddio. Così come Dio ha dato
ad ogni Nazione il suo angelo tutelare, Lucifero le ha dato il suo demone. Ma
come i diversi angeli delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Dio, così i
diversi demoni delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Lucifero. L’ordine
dato da Lucifero nella presente vicenda ai diversi demoni, non è diverso
a seconda degli Stati. È un ordine unico per tutti. Donde si comprende
che il regno di Satana non è diviso, e perciò dura. Questo ordine
può essere enunciato così: “Seminate orrore, disperazione,
errori, perché i popoli si stacchino da Dio, maledicendolo. I demoni
ubbidiscono e seminano orrore e disperazione, spengono la fede, strozzano la
speranza, distruggono la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria,
ateismo. Seminano l’inferno. E riescono perché trovano già
il terreno propizio. Anche i miei angeli lottano a difesa del Paese che ho loro
assegnato. Ma i miei angeli non trovano terreno propizio. Onde rimangono
soccombenti rispetto ai nemici infernali. Per vincere, i miei angeli dovrebbero
essere aiutati da animi viventi nel e per il Bene. Viventi in Me. Ne trovano.
Ma sono troppo pochi rispetto a quelli che non credono, non amano, non
perdonano, non sanno soffrire. È il caso di ripetere: “Satana ha
chiesto di vagliarvi”. E dal vaglio risulta che la corruzione è
come ai tempi del diluvio, aggravata dal fatto che voi avete avuto il Cristo e
la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè questo non
c’era”.»
2. - Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi:
«Milano, 2 ottobre 1993. “Nei tempi della
grande prova vi invito a rendere più forte il legame che vi unisce ai
vostri Angeli Custodi. Essi hanno un particolare ed importante compito di
essere Luce sul vostro cammino. (...)
Ai vostri Angeli Custodi è affidato il compito di proteggervi
dalla grande tenebra che vi circonda per farvi camminare sempre nella luce
della verità, della santità, della purezza, della umiltà,
della fiducia e dell’amore.
Gli Angeli
Custodi hanno il compito di essere difesa alla vostra vita. Come sono numerose
e subdole le insidie che ogni giorno vi tendono gli spiriti cattivi, i demoni
che ora si sono riversati nel mondo ed operano ovunque per condurre le anime
all’eterna dannazione. La loro azione è ora diventata potente
perché si è associata alla forza che hanno i mezzi di
comunicazione, come stampa e televisione. Con subdola raffinatezza viene
diffuso il male sotto forma di bene, il peccato come esercizio della propria
libertà, la trasgressione alla legge di Dio come nuova conquista da
parte di questa povera e pervertita umanità. Come sono forti e continui
gli attacchi degli spiriti cattivi per colpirvi anche nella vostra vita fisica,
con incidenti, disgrazie, attentati, malattie, esplosioni di violenza, di
guerre e di rivoluzioni. ...
Gli Angeli Custodi hanno infine il compito di combattere
con voi la stessa battaglia per ottenere la medesima vittoria. Nella grande
prova, che ormai è giunta, si rende ancora più forte e sanguinosa
la grande lotta fra la Donna vestita di sole e il Dragone rosso, fra le forze
del bene e le forze del male, fra Cristo e l’anti-Cristo.
É una battaglia che si svolge soprattutto a
livello di spiriti: gli spiriti buoni contro gli spiriti cattivi; gli Angeli
contro i demoni; S. Michele arcangelo contro Lucifero. Voi siete coinvolti in
questa grande lotta che vi supera immensamente. Allora dovete essere
particolarmente uniti a Coloro che sono a voi vicini nel grande combattimento,
che hanno grande potenza in questa lotta, che vi aiutano a combattere e vi
conducono verso la sicura vittoria”. »
3. Messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi:
«Rio de Janeiro, Brasile, 29 settembre 1995.
“Grazie alla risposta che ricevo ovunque da parte
dei miei figlioli, io intervengo per accorciare il tempo della grande Prova,
così dolorosa per voi. (...)
I tempi saranno accorciati perché la grande lotta che si combatte
tra Dio ed il suo Avversario si svolge soprattutto a livello degli spiriti, al
di sopra di voi. Questa terribile battaglia si svolge tra gli Spiriti celesti e
gli Spiriti infernali, tra gli angeli del Signore e i demoni, tra le Potenze
del cielo e le Potenze dell’inferno.
In questa grande
lotta, un compito particolare è affidato all’arcangelo Gabriele
che vi riveste della stessa forza di Dio; all’arcangelo Raffaele che vi
versa un balsamo di guarigione su tutte le vostre ferite; all’arcangelo
S. Michele che conduce tutte le coorti angeliche alla vittoria completa sulle
coorti infernali. Ragion per cui io vi affido alla potente protezione di questi
Arcangeli, a quella dei vostri Angeli custodi, affinché siate guidati e
difesi nella lotta che ora si svolge tra il cielo e la terra, tra Paradiso e
Inferno, tra San Michele arcangelo e Lucifero stesso. Costui apparirà
prossimamente con la stessa potenza dell’anti-Cristo. Così voi
siete preparati al grande prodigio che si compirà quando, per il trionfo
del mio Cuore Immacolato, scenderà sul mondo la rugiada della Misericordia
divina”.»
4. - Il quarto testo, è un articolo di giornale che ho scoperto
qualche mese fa. Esso offre una prova supplementare della presenza reale degli
Spiriti malefici. Malefici e sornioni, perché si mimetizzano in maniera
talmente sofisticata che senza l’aiuto speciale dello Spirito Santo, un
aiuto desiderato e umilmente invocato, è quasi impossibile riconoscerli
per quello che sono. Che il lettore si senta libero di non credere
all’interpretazione dei fatti che qui gli è proposta, ma il
rifiuto di credere dovrebbe essere vagliato, messo alla prova, ed il modo
migliore per metterlo alla prova sarebbe quello di leggere questo testo con
calma, davanti al Santissimo, in spirito d’adorazione. Questo stratagemma
è basato sull’umiltà, ed è molto importante se la
persona che legge si considera bisognosa d’aiuto soprannaturale, quello
di cui ognuno di noi ha bisogno per distinguere il vero dal falso, il bene dal
male. [45]
L’articolo è una testimonianza. La giornalista che scrive
riporta i fatti come li ha visti svolgersi davanti ai suoi occhi. Il soggetto
è attuale. Si tratta di un nuovo culto che alcuni chiamano “Santo
Ridere”, ed altri “Toronto Blessing”, giacché gli
appuntamenti internazionali riservati a questo genere di “culto”
hanno iniziato a Toronto, nei pressi dell’aeroporto. L’esperienza
è stata vissuta nel 1996 dalla giornalista Sylvia Mac Eachern. Il suo
racconto è stato pubblicato nel giornale di lingua inglese “The
Orator” (vol. 6, n. 1), nella città di Ottawa, col titolo :
ADORATORI SECONDO LO STILE “VIGNETO”. [46]
«C’era una folla di circa mille persone, fra
le quali alcuni cattolici. Il programma tipo era il seguente:
1) Musica rock (45 minuti).
2) Insegnamenti.
3) “Ministero”.
Durante le sedute chiamate “ministero”,
alcuni emettevano grida acute come avviene per l’annuncio di una
mortalità, altri si lamentavano come prefiche pagate, o piangevano come
neonati, oppure abbaiavano come cani, starnazzavano come galline, cantavano
come galli, fischiavano come serpenti, grugnivano come maiali, ruggivano come
leoni. Uno di loro emetteva pure dei rumori simili a quelli che producono due
fili elettrici che toccandosi scoppiano facendo scintille. [47]
Parecchi dei presenti si contorcevano, tremavano, volteggiavano, si
lanciavano in avanti, o indietro. In certi casi le loro contorsioni iniziavano
senza l’intervento di nessuno, in altri casi cominciavano quando le due
persone incaricate per questo “ministero” pregavano sopra di esse.
Le contorsioni si intensificavano durante la preghiera. Il ritornello di queste
preghiere era: “Ancora! Signore! Di più Signore! Di più!
Ancora di più Signore! Raddoppia Signore! Vacci forte, Signore! Riempi
Signore! Riempilo! Riempila!”
Poi c’erano quelli che ridevano senza controllo, quelli che
facevano il lecca-lecca, quelli che si rotolavano sul pavimento, quelli che
passavano il tempo distesi a terra... e c’era una donna che dava
l’impressione di essere alle prese con l’esperienza sessuale numero
uno della sua vita. ...
C’era un giovanotto che assomigliava proprio al
“Re Leone”, e ruggiva come lui. Emetteva dei profondi ruggiti
rauchi e gutturali, come un vero leone. Tentava di staccarsi dal pavimento, si
accorgeva che non ci riusciva, scopriva che vi ci era fissato, rideva di non
poter alzarsi, poi ruggiva di nuovo. Infine, malgrado questa “santa
colla”, questo “santo ridere”, e questo “santo
ruggire”, strisciando per terra era riuscito a raggiungere il muro della
parete. Ormai si trattava di “santo ubriacamento”. Agiva da uomo
ubriaco, molto ubriaco. Cercava disperatamente di mettersi in piedi puntellando
il suo corpo barcollante contro il muro. Tentava di rialzarsi, ci riusciva a
metà, poi si fermava per valutare la situazione attraverso il suo
stupore “ubriaco”. In fin dei conti si è accasciato di nuovo
scivolando maldestramente fino al pavimento.
In mezzo a tutta questa folla disordinata, c’erano
quelli che si facevano sbattere da forze invisibili. Ricevevano dei veri colpi.
Ogni colpo invisibile spediva il loro corpo, o parte del loro corpo, in una
direzione nuova. - Schiaffo! - Il torso superiore era spedito in avanti. -
Schiaffo! - Il torso ritornava indietro al suo posto. - Schiaffo! - Il torso se
ne andava a sinistra. - Schiaffo! - La testa partiva in avanti. Una giovane
donna, bella e attraente, dai capelli scuri e fluenti, era sbattuta a destra e
a sinistra a una velocità incredibile. Tutto quello che a tratti si
poteva vedere attraverso la folla era una criniera di lunghi capelli neri
volteggianti nell’aria. Prima passava frustando l’aria in una
direzione. Subito dopo si vedevano i suoi capelli scappare via fustigando
l’aria in un’altra direzione. Mentre succedeva questo, i membri
della coppia incaricata di pregare su di lei se ne stavano da parte ridendo
come matti! Due di loro non riuscivano quasi più a stare in piedi!
C’erano corpi nelle corsie, corpi sopra le sedie e
sotto le sedie, alla rinfusa. Poi le sedie sono state rapidamente accatastate e
rimosse per agevolare il numero crescente di quelli che chiedevano ai ministri
la preghiera o l’imposizione delle mani, e di quelli che
“riposavano nello Spirito” oppure “rimanevano a mollo”
coprendo il pavimento come vere immondizie. Uno spettacolo stupefacente si
è prodotto allorché un uomo ha deciso di andare a farsi “amministrare”
davanti a tutti. Mentre camminava è improvvisamente inciampato ed
è caduto a terra. Nell’abbracciare il pavimento si è messo
a ridere, e le raffiche del suo “santo ridere” non si fermavano
più. È arrivato un uomo che voleva passare. Quello che stava sul
pavimento si è tirato un po’ su, e nel fare questo gesto i due si
sono toccati le mani. Allora il secondo è caduto anche lui assieme al
primo (si è pure ferito alla testa urtando la carrozzella di un
bambino). Ridevano ambedue in modo isterico. È arrivata una donna. Il
primo uomo si è allungato per toccarle la caviglia, e appena l’ha
toccata, anche questa donna è caduta a terra accanto ai due. Si è
messa subito a ridere anche lei, le solite raffiche di “santo
ridere”.
Per il sabato pomeriggio l’effervescenza era al
culmine. Quasi tutti ormai, persino i gruppi responsabili del
“ministero”, erano presi dall’ilarità, dalle
contorsioni, dai giramenti, e questo in maniera continua. Anche gli addetti
alle preghiere e alle “prese” [48] erano con la mente altrove, in qualche angolo del
paese dei balocchi. Non riuscivano più a stare in piedi. Uno spettacolo
che sfida qualsiasi tipo di descrizione.
Per me questi tre giorni sono stati come un violento
assalto che i miei sensi e la mia salute mentale hanno dovuto subire. È
vero che durante questi raduni non tutte le persone sono cadute a terra, non
tutte hanno emesso versi di animali,
non tutte hanno dato segni di ubriacamento. Ma la cosa è capitata
ad un grande numero. E di fatto, numerosi sono quelli che ritornano due o tre
volte a questo tipo di sedute al fine di diventare degli
“adoratori” secondo lo stile “Vigneto”. [49]
Ora i promotori di queste attività dette
“religiose” hanno preso l’abitudine di mettere in guardia il
loro popolo dicendo: “Non mettete tutta la vostra attenzione sulle
manifestazioni”. Ma poi si lanciano in una serie di vari rapporti sulla
maniera con la quale “Dio si è mostrato” oppure “Dio
è venuto” (espressioni alla moda) durante dei raduni già
avvenuti in altri posti. Come prova che “Dio si è
manifestato”, essi descrivono questo bel caos, e raccontano lo stato
d’inferno che ne è seguito! Più questo stato
d’inferno è grande, più i promotori sono convinti che
“Dio è venuto”, e che Dio li ha benedetti tramite la sua “presenza
manifesta”. Questa “presenza”, essi dicono, è provata
dalle manifestazioni.
Incendio fuori controllo.
Una fonte di informazione stabilisce che presso il
“Toronto Airport Vineyard”, in nove mesi hanno partecipato a raduni
del genere circa 80,000 persone. [50] Fra queste persone ci sono stati oltre 4.000 pastori
e direttori d’anime giunti dai quattro angoli del globo (Nord America,
Gran Bretagna, Cile, Argentina, Svizzera, Francia, Germania, Scandinavia,
Sud-Africa, Nigeria, Giappone, Nuova Zelanda, Australia). Il raduno
“Catch the fire” tenutosi a Toronto nell’ottobre
Alcuni esempi eloquenti.
Per capire i due episodi che seguono, è bene
situarli nel loro contesto, sapere per esempio che molti di quelli che sono
“benedetti” hanno la strana abitudine di scoppiare in risate
incontrollabili, e questo anche nei momenti più inopportuni. Roberts
racconta che una donna era al volante della propria macchina e ascoltava alla
radio le parole di Rodney Howard-Browne (Howard-Browne è
quell’evangelista Sud-africano che ha fatto scoppiare questa epidemia).
La donna è stata assalita da una crisi di ilarità talmente forte
che la sua abilità di guidare si è deteriorata. Conseguenza: un
agente di polizia l’ha arrestata. Il poliziotto pensava che la donna
fosse ubriaca. Qui la storia prende una piega strana. (Se i fatti sono
autentici, essa offre una prova della forza che ha questa
“benedizione”). Quando il poliziotto ha toccato la donna per
aiutarla ad uscire dalla macchina, “ha cominciato a ridere, e per molti
minuti non è stato capace di fare altro”. Il poliziotto ha infine
ripreso un po’ di contegno, ma alla radio nel frattempo Howard-Browne
aveva raggiunto il culmine del suo discorso. Allora il poliziotto, un
“pentecostale rimasto un po’ indietro in fatto di religione”,
si è messo a piangere, e così la donna ne ha approfittato per
“ricondurlo a Dio”. [51]
Il secondo episodio è quasi uguale al primo. Una
donna è stata invitata a soffiare nel pallone che misura la
quantità di alcool presente nel sangue. Il racconto prosegue:
“Appena si è messa a soffiare nel pallone, il poliziotto si
è gettato a terra ridendo”. » [52]
Questo articolo mi ha appreso qualcosa di nuovo, e nello stesso tempo mi ha
fatto scoprire che nella mia anima c’era ancora qualcosa di non risolto.
Desideravo saperne di più sui segni tangibili che permettono agli uomini
di riconoscere la presenza di spiriti demoniaci nella loro vita, o in quella
degli altri. Parole come: spiritismo, occultismo, satanismo, tarocchi, magia
nera, magia bianca (!), malefici, stregamenti, scienze occulte, esorcismi,
messe nere, sette, erano per me come esseri viventi, ma oscuri, ermetici,
impenetrabili, circondati da mistero. E a questa bella lista si aggiungeva ora
un neonato: il culto “Vigneto”, alias “Santo ridere”,
alias “Toronto Blessing”. [53] Un giorno stavo riflettendo sull’autentico
significato da attribuire all’aggettivo OCCULTO, una parola utilizzata
per indicare qualcosa che non si vede, non si nota, non si suppone, ma esiste.
Esiste nascosto. Nascosto come? In modo assoluto, oppure ...
− “Sei nato curioso, Johannes. Ma oggi mi
devi dire se cerchi il sapere per il sapere, o se lo cerchi per migliorare la
tua sorte e quella del tuo prossimo.”
−“Signore, leggete Voi stesso nel mio cuore.
Il sapere per il sapere non mi interessa.”
Sul momento questa frase non ha avuto seguito, ma un mese più tardi
un amico mi ha dato dei fogli contenenti un messaggio che secondo lui veniva
dal Cielo. Visto il numero impressionante di falsi messaggi che circolano tra i
fedeli e i mezzi-fedeli, i convertiti e i falsi convertiti, i mistici e i falsi
mistici, ho iniziato a leggere detto “messaggio” con la massima
diffidenza, pronto a controbattere su quanto mi sarebbe parso contrario
all’ortodossia o al buon senso. Ma - sorpresa! - a mano a mano che
avanzavo nella lettura avevo l’impressione che detto messaggio era in
sintonia con ciò che il Signore Dio mi aveva già insegnato sulle
forze cosmiche e le onde elettromagnetiche così ambite
dall’Avversario. Il testo, che era redatto in inglese, aveva come titolo:
“The Sliders”, ossia: gli
insidiosi “Intrufolatori”. Siccome rispondeva, ma non a vanvera, a
domande che germinano nello spirito di molti, l’idea di “fare agli
altri ciò che vorrei che gli altri mi facessero” mi ha spinto a
tradurre il testo in italiano. Il risultato, mi sono detto, finirà senza
dubbio tra le mani di persone interessate a questo tipo di affari. E in attesa
che la Chiesa si pronunzi, il mio sforzo avrà permesso a queste persone
di beneficiare di un minimo di informazione sul soggetto.
Non è sempre facile mantenere il vero e il falso
ben separati. Siccome i casi di miscuglio sono sempre più frequenti e
difficili da discernere, lo scopo di queste pagine è di fornire agli
interessati, soltanto ad essi, una chiave e dei mezzi suscettibili di aiutarli
ad evitare la confusione fra questi due mondi. Il pensiero delle proporzioni mi
suggerisce di riprodurre nella sezione che segue una versione leggermente
accorciata del testo intitolato “Gli Sliders”. Se necessario la
versione integrale inglese sarà resa disponibile per altri canali.
2. - Gli “Sliders”. [54]
Voce soprannaturale: «Noi li chiamiamo “Sliders”. Sono entità di un altro mondo, e si
insinuano un po’ ovunque nelle onde invisibili di energia naturale che si
trova a contatto con la nostra Creazione. Gli occhi umani non possono vedere
questi fasci di energia naturale, ma la vostra scienza fa grandi passi nella
comprensione di questo fenomeno cosmico. Alcuni gruppi che si dedicano
all’occultismo e all’esoterismo conoscono questi fasci di energie,
e sanno trarne profitto. Gli esseri umani sono in grado di manipolare queste
energie. Le ghiandole pituitaria e pineale, come pure l’ipotalamo del
cervello, sono le antenne naturali che assorbono questi fasci di energia
cosmica. È proprio da queste ghiandole che il corpo umano viene
elettrificato. Questi fasci di energia si possono usare per fare
“miracoli” e “meraviglie” a scopo di salute, e anche
per muovere oggetti. Si possono pure usare per modificare o influenzare
sentimenti e percezioni, primo perché queste dimensioni umane sono parte
di un sistema complesso che è biofisico, bio-chimico e bio-elettrico, e
secondo perché i campi magnetici possono avere una certa influenza su questo
sistema.
(Questo vi aiuta a capire la ragione per cui nella
dimensione spirituale, quel che conta per Noi è la volontà umana,
soltanto essa. Infatti la volontà umana è sempre libera nelle sue
scelte. Essa è guidata e alimentata da una coscienza che la rende capace
di trionfare di qualsiasi tipo di influenza naturale, dandole la
possibilità di proiettarsi al di là della materialità
nella quale si trova, onde abbracciare la nostra Divina Volontà).
Le potenze medianiche utilizzano gli stessi campi magnetici
che Noi utilizziamo, ma i medium manipolano le onde di energia naturale per
servire unicamente la loro volontà umana. In questo modo essi si servono
della nostra Creazione nell’unico intento di raggiungere i loro scopi
umani. Certi esseri umani assorbono
queste energie come “spugne”. Altri invece hanno la facoltà
di amplificare, manipolare, modificare o influenzare il campo magnetico che li
circonda. Alcuni sono come dei “segnalatori”, e quindi possono
rivelare la presenza di fenomeni. Altri sono come “ricevitori”, o
“trasmettitori”. Altri ancora sono tutto questo messo insieme, e
possono diventare strumenti per compiere meraviglie e miracoli incredibili. [55]
Indipendentemente dalle loro intenzioni o desideri
apparenti, gli individui che accettano di fungere da medium diventano tutti
discepoli di Satana e del suo mondo “sotterraneo”, pieno di poteri
e di meraviglie naturali. Essi fungono da veri stregoni. Sono gli stregoni dei
vostri tempi moderni. Penetrano senza autorizzazione all’interno della
sfera spirituale, buona o cattiva che sia, e violano i misteri della nostra
Creazione aggirando il nostro Volere santo ed eterno. Manipolano gli individui
e il mondo materiale a loro piacimento, secondo il loro capriccio. Creano il
disordine in maniera subdola. Saranno giudicati severamente dal nostro
Tribunale perché sono spinti dall’orgoglio e dall’arroganza.
(...)
In tale mondo di Potere, e di “potenze” non
esistono doni carismatici. I veri doni carismatici non sono trasmissibili per
contatto umano. Essi non sono delle “energie” che si possono
manipolare su vostro comando, secondo la vostra volontà o fantasia. I
veri doni carismatici si formano spontaneamente e semplicemente in uno spazio
libero particolare dove Noi possiamo realizzare la nostra opera come Noi la vogliamo,
quando Noi lo vogliamo, e attraverso uno strumento scelto da Noi, in una
relazione di intimità. Attraverso il nostro strumento siamo Noi che
esercitiamo il controllo. Questo controllo ci appartiene, e dobbiamo continuare
a mantenerlo. Per un sano discernimento è necessaria l’umiltà.
L’energia magnetica naturale può essere
manipolata per ottenere Potere e poteri. Satana insegna questi segreti delle
nostra Creazione, ed in questo momento prepara di nascosto una strategia di
distruzione nel cuore della Chiesa. Al di là delle loro intenzioni
iniziali, alcune persone hanno conseguito doni medianici che conferiscono loro
dei poteri. Ma col divenire intieramente ricettive a questi fasci di energia
naturale hanno aperto le porte dell’inferno. Ora sono contaminati da
queste entità le quali restano strettamente incollate a loro come vere
sanguisughe. La maggior parte di queste persone non sanno con esattezza quel
che succede, ma i discepoli di Satana, quelli veri, si aprono volontariamente e
liberamente. Essi invitano ed accolgono queste presenze oscure al fine di
aumentare il loro potere personale [56] tramite le influenze demoniache. Quello che voi chiamate “Santo ridere” o “Toronto
blessing” deriva da una fonte medianica connessa con fasci di
energia naturale totalmente contaminata da forze diaboliche. La persona che in
Sud-Africa ha lanciato codesta “benedizione” è un medium
integrale. Le entità creano confusione e “manifestazioni”
che imitano le effusioni dello Spirito Santo, ma non sono tali. (...)
Questo tipo di “benedizione” non viene da Dio.
In guardia, figli miei! Presto avrete bisogno di
esorcismi e di preghiere di liberazione per fermare l’invasione di questi
potenti intrusi che circolano attraverso i circuiti di energia che gli esseri
umani, in simbiosi con Satana, si compiacciono di manipolare. Codesti “Sliders” si attaccano a voi
come sanguisughe. Contribuiscono a dissipare la vostra vita spirituale ed a
spegnerla pian piano, ma inesorabilmente. Lo fanno inducendovi ad imboccare
strade che sono come trappole perché non hanno vie di uscita. A Dio non
fa nessun piacere vedere i suoi figli che diventano vittime di questi fenomeni
diabolici. Queste entità si beffano di tutti voi. Vi trasformano in
falsi profeti, e le parole stupide che escono dalla vostra bocca non
significano assolutamente nulla, né per voi né per Noi. Siete voi
stessi testimoni di quello che vi fanno fare, di come vi trasformano in animali
che strisciano, saltano, ringhiano o grugniscono.
Il Principe delle tenebre dispone di un certo potere
sulla nostra Creazione. [57] Le energie
naturali sono nostre, fanno parte della nostra Creazione, ma gli “Sliders” che circolano
all’interno del mondo invisibile le sanno usare, e ne approfittano in
modo abusivo. Calpesteranno le vostre facoltà umane. Vi inchioderanno a
terra per meglio controllarvi, onde realizzare il loro piano. Questa
“confusione” è ora con voi ed in voi perché voi,
Popolo mio, non approfittate della mia Presenza eucaristica. Questa
“confusione” invaderà lentamente e potentemente una buona
parte della Chiesa. Il movimento carismatico sarà completamente
controllato dai poteri medianici, e diventerà settario. Presto
appariranno fra di voi le divisioni. Alcuni preti, pastori, e direttori
spirituali piangeranno amaramente alla vista del loro ovile devastato. Molti
perderanno la fede, e molti perderanno la loro reputazione di bravi direttori
di spirito.
Grandi umiliazioni attendono i miei discepoli, e il
rinnovamento carismatico finirà per essere completamente annientato. [58] Questo
accadrà perché troppo pochi sono i direttori di spirito che
veramente Ci ascoltano, rispondendo al nostro invito di venire nel deserto, per
riposare alla Presenza eucaristica che trasforma, purifica, e rinserra con Noi
il legame d’amore. Il “Santo ridere” o “Toronto
blessing” non è un “rinnovamento”, come dicono alcuni.
È una regressione. Una regressione spirituale assoluta. (...) Come conseguenza di ciò, la
Chiesa cattolica crollerà in molte regioni del globo. Dall’esterno
tutto sembrerà buono, ma si tratta di una catastrofe spirituale
maggiore. Le catastrofi naturali sono un niente in paragone. Gli occhi
dell’uomo non vedranno, la sapienza umana e l’intelligenza umana
non riusciranno a percepire e a riconoscere la frode, anche se essa sarà
molto presente. È così che molti cadranno. La gente si
divertirà nel vedere tanti miracoli e meraviglie. La gente si
sentirà bene. Molti saranno sedotti da grandi guarigioni, e da
“manifestazioni” di ogni genere. Questo sarà chiamato un
grande rinnovamento della Chiesa, e sarà percepito come tale. Gli
spiriti cattivi creeranno meraviglie per confondere tutte le menti. [59]
Alcuni sacerdoti sono già contaminati dalla testa
ai piedi dai poteri medianici trasmessi da codesti “Sliders”. Essi producono autentici “fasci di
energia” che controllano la gente. Sono aiutati dagli “Sliders” che insegnano loro
come procedere. Le tecniche sono quelle importate dai gruppi esoterici
provenienti dall’Oriente. E d’altronde, la maniera con la quale
codesti sacerdoti procedono durante il ministero di imposizione delle mani
è una tecnica medianica usata per trasferire fasci di energia cosmica
direttamente nel cervello. Alcuni sacerdoti e pastori si sono lasciati
asservire da gruppi intieri di potenti “Sliders”
i quali si servono di essi per distruggere la Chiesa. Il “Santo
ridere”, o “Toronto blessing”, è una porta che
è stata aperta da un uomo dell’Africa del Sud. Molti hanno
già attraversato questa porta. Altri continueranno a farlo. Ma
attenzione! È una trappola. (...)
Un tempo di grande confusione invaderà fra poco il Popolo di Dio,
la gente di Dio. Questo avverrà perché i loro direttori,
sacerdoti, e capi carismatici cercano il potere in funzione di se stessi
anziché cercarlo unicamente in funzione di Dio.
Poteri ... Perché
voi pensate che la tentazione sia troppo grande, e la prova della croce troppo
difficile per essere sopportata con pazienza. [60]
Poteri ... Perché volete fare
la vostra volontà anziché sottomettervi ai decreti della nostra
Saggezza Eterna. [61]
Poteri ... Perché la vera
crescita spirituale passa necessariamente attraverso lo spogliamento totale
dell’io umano. Chi accetta questa crescita, accetta di attraversare
questo lungo deserto che è il nostro. È una prova dura da
sopportare, e molti preferiscono non imboccare la via stretta che porta alla
Salvezza. [62]
Poteri ... Perché la vostra
ambizione è quella di controllare e dominare, e perché
segretamente accarezzate il sogno di diventare il punto di mira di tutto il
circondario. Il vostro zelo per il Regno di Dio è falso. Esso è
contrario agli interessi della Chiesa. Io stesso, prima di iniziare la mia vita
pubblica, ho lasciato che trascorressero molti anni. L’ho fatto con
pazienza. E il modo che avevo di svolgere il sacro ministero era umile, ed era
breve. La gente cercava gloria, ma davo loro l’amore di Dio. Nel lavoro
che fate per il trionfo del Regno di Dio non vi ho chiesto e non vi chiedo di
battere nessun record !
Volete il potere? E potere
riceverete. Il potere che ricercate lo otterrete dagli “Sliders”,
con tutto quello che ci va appresso. Strane “manifestazioni”
accadranno in mezzo a voi. Diventerete lo zimbello delle nazioni. Tutto questo
perché non volete vivere d’amore, con l’amore, attraverso
l’amore del mio Cuore eucaristico, che è l’Alfa e
l’Omega di tutta vita spirituale che esiste sulla terra. Questa
confusione sarà la vostra punizione. Imparerete nel modo più
duro, attraverso umiliazioni ben amare. [63] I poteri
si possono ottenere, e si possono manipolare, mentre i doni carismatici veri e
propri, quelli che scaturiscono dallo Spirito di Dio, non si possono utilizzare
alla maniera sopra indicata. Per poter arrivare a un discernimento è
necessaria la vera umiltà. La chiave è l’umiltà.
Ora (...) vi lascio in balia di voi stessi. È ora che mi ritiri, che
lasci che le cose vadano per il loro verso. Questa confusione sarà il
frutto della vostra ribellione contro di Me. Distolgo il mio sguardo da questo
caos. Amen.»
Messaggio ricevuto l’11 giugno 1995. (Festa della
Santissima Trinità). [64]
3. - Falsi mistici: ecco il
“dettaglio” da sorvegliare.
Il testo sugli “Sliders” ci avverte che oggi più
che mai l’Avversario è pronto a travestirsi da Angelo. Tale
contesto favorisce l’apparire di profeti, mistici, capi carismatici di
tutte le stirpi e categorie. Alcuni sembrano veri pur essendo falsi. Davanti a
tale situazione molte persone si chiedono come fare per distinguere il vero dal
falso in questo campo.
L’episodio seguente proviene da un importante capitolo della storia
moderna, quello di Napoleone, e sembra fornire buoni elementi per rispondere
alla suddetta domanda. Esso offre un esempio assai eloquente, suscettibile di
aiutare le anime di buona volontà a riconoscere ciò che è
di Dio e ciò che non lo è all’interno del Corpo mistico, la
Chiesa.
L’episodio è il seguente. Al sommo della gloria che i successi
militari gli avevano assicurato, Napoleone Bonaparte decise di farsi incoronare
imperatore dal Papa. Voleva che il suo potere, guadagnato con le armi, fosse
riconosciuto da tutti come proveniente da Dio, ossia sacro. Preso di sorpresa,
il Papa accettò di incoronarlo. Durante la cerimonia di investitura che fu
celebrata il 2 dicembre 1804 nella chiesa di Notre-Dame di Parigi, Napoleone
non aspettò che il Papa compisse il gesto rituale (di prendere la corona
e di incoronarlo), egli stesso prese la corona e se la mise sulla testa. Gli
storici dicono che nel fare questo gesto egli abbia pronunziato la frase: “Dio me l’ha data, guai a chi
me la tocca!”
Nell’agire così Napoleone ha dimostrato che preferiva
incoronarsi da sé anziché farsi incoronare da un altro uomo,
fosse pure il Papa. Il suo gesto ha trasformato la cerimonia religiosa
d'investitura in una messinscena destinata a far credere alla gente che
l’autorità suprema dell’Impero gli veniva conferita da Dio,
mentre invece era lui che si serviva da sè, in modo arbitrario. La
distanza che separa un titolo ricevuto da un titolo rubato è infinita,
quanto può esserlo la distanza che separa il vero dal falso, il bene dal
male. Ma nel tempo in cui queste cose sono accadute, nessuno ha osato parlare.
L’INVESTITURA DETTA “SACRA” DI
NAPOLEONE BONAPARTE
Quadro di Jacques
Louis David. (Museo del Louvre - Parigi).
Oggi, sull’esempio di Napoleone, certe persone rifiutano ogni
autorità che non sia la loro, e anche se decidono di inginocchiarsi
davanti all’altare di Dio, lo fanno più per interesse che per
esprimere la loro sottomissione alla Volontà Divina. [65] Come fare allora per riconoscere le
intenzioni reali di una persona che si inginocchia davanti all’altare di
Dio? Per fortuna la Provvidenza vuole che questo mezzo esista. È un
piccolo dettaglio, piccolo e grande nello stesso tempo, visibile ed invisibile
nello stesso tempo. Assomiglia al gesto di Napoleone: il falso capo (il falso
mistico) ha talmente premura di vedersi consacrato, incoronato, investito
ufficialmente d’autorità, che farà di tutto per
impadronirsi del simbolo del potere (la mitra, il pastorale, l’abito, la
tiara, la corona, ecc...) prima che
questo potere gli sia conferito da chi di dovere, oppure senza che
questo potere gli sia conferito da chi di dovere. [66]
Nei giorni nostri i personaggi che si auto-proclamano vescovi, preti,
abati, badesse, papi, e che per meglio sedurre si vestono in conseguenza sono
numerosissimi. I loro ammiratori dicono e ridicono: Che male c’é a vestirsi da
vescovo, o a camminare con un pastorale? Perché preoccuparsi tanto per
un pastorale che in fin dei conti non è che un bastone? A chi può
nuocere? A nessuno. Dov’é questo gran male che si pretende, che si
sospetta?
Qui rispondo: forse il male non è visibile, perché
il famoso Maestro dell’occulto
l’ha occultato, ma esso ben è presente. Non si vede molto
perché non è nel pastorale, o nella mitra, o nella corona, o
nell’abito, ma nello spirito dell’individuo che si impadronisce di
questo simbolo di potere senza che il potere stesso gli sia stato conferito o trasmesso. Questo gesto
è l’equivalente di un’auto-proclamazione, mentre noi
tutti sappiamo che Dio soltanto ha diritto di auto-proclamarsi. E
d’altronde, se nella nostra società civile un cittadino non
autorizzato decidesse di vestirsi con l’uniforme di un poliziotto, di un
giudice, di un re, di una regina, e di agire in conseguenza, che seguito non
avrebbe un tal gesto?
Dio non vuole che le forze del male tolgano all’uomo ogni mezzo
suscettibile di aiutarlo a conoscere la verità. Il “piccolo dettaglio” esiste quindi per permettere
all’uomo di buona volontà di verificare se l’Avversario non
stia per caso tentando di spingerlo nella direzione sbagliata. [67]
Per esempio, quando arriverà il momento della grande scelta
decisiva, che è quello della Grande
Apostasia (che è come dire
del Grande Scisma), c’é da aspettarsi che alcuni dei
nostri capi carismatici si dichiarino in favore del falso Papa, mentre altri al
contrario si dichiareranno contro. Ognuno sceglierà in funzione di
quello che veramente è, e non più in funzione di quello che
cercava di apparire. Ciò significa che malgrado tutti i loro carismi,
talvolta autentici, alcuni di questi grandi “mistici”, nel momento
cruciale della grande scelta non avranno il carisma essenziale, che è
quello della fedeltà. [68] Mancheranno di fedeltà coloro che avranno
utilizzato i loro carismi unicamente in funzione delle apparenze (per darla
d’intendere). Succederà l’inevitabile: fra i discepoli dei
falsi mistici ci saranno grandi sbandamenti. Le persone vittime
d’imbroglio saranno angosciate, perché si sentiranno abbandonate
in alto mare senza nemmeno un salvagente.
Se è vero che la prevenzione è preferibile alla
guarigione, l’anima di buona volontà dovrebbe cominciare a
prevedere queste cose finché Dio le da tempo. Infatti, quando il Pastore
Idolo (il papa-fantoccio, perché impostore) sarà al potere, e i
falsi mistici si schiereranno dalla sua parte, la confusione sarà
grande, e la disperazione rischierà di impadronirsi di coloro che non
saranno stati prevenuti, o che avranno respinto volontariamente ogni forma di
preparazione interiore. [69]
- 3 -
Lotta tra sacro e
profano.
1. - “Uomo avvisato, mezzo
salvato”.
Il brano presentato in questa prima sezione fa parte dei
messaggi che la Madonna ha affidato a don Stefano Gobbi. [70] Esso parla
di una possibile e prossima “abolizione della Santa Messa”. Quello
della sezione successiva, la sezione n. 2, è formato da un testo redatto
nel 1931 – e accompagnato di un “Imprimatur” ufficiale
– sul “valore della Messa come Sacrificio di espiazione”.
Tramite questi due testi è facile capire quanto grande sia il privilegio
dei cristiani che ancora possono partecipare alla celebrazione della Santa
Messa.
La Madonna ci avverte che i segni che precederanno e accompagneranno la
Grande Purificazione che preparerà il ritorno di Cristo sono cinque. Il
quarto parla di una eventuale abolizione del santo Sacrificio della Messa,
abolizione che potrebbe durare per tre anni e mezzo circa.
«Rubbio,
31 dicembre 1992.
“Il quarto segno è l’orribile sacrilegio compiuto da
colui che si oppone a Cristo, cioè dall’anti-Cristo. “Entrerà
nel tempio santo di Dio, e sederà sul suo trono facendosi adorare lui
stesso come Dio”. “Un giorno vedrete nel luogo santo colui che
commette l’orribile sacrilegio”. [71]
Il profeta Daniele ne ha parlato. Chi legge cerchi di
comprendere.
“Va, Daniele, queste parole sono nascoste e
sigillate fino al tempo della fine. Molti saranno purificati, resi candidi,
integri, ma gli empi continueranno ad agire empiamente. Nessuno degli empi
intenderà queste cose, ma i saggi le comprenderanno. Ora, dal tempo in
cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto
l’abominio della desolazione, ci saranno 1290 giorni. Beato chi
aspetterà con pazienza e giungerà a 1335 giorni”. [72]
La Santa Messa è il Sacrificio quotidiano,
l’oblazione pura che viene offerta al Signore in ogni parte del mondo,
dal sorgere al tramonto del sole. Il Sacrificio della Messa rinnova quello
compiuto da Gesù sul Calvario.
Accogliendo la dottrina protestante si dirà che la
Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo
di quello che Gesù fece nell’ultima cena. E così
verrà soppressa la celebrazione della Santa Messa. In questa abolizione
del Sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto
dall’anti-Cristo. La sua durata sarà di circa tre anni e mezzo,
cioè di 1290 giorni.” »
Se
questo è quello che il prossimo futuro ci riserva, fra non molto la vera
Santa Messa non sarà più celebrata nelle chiese attuali, ma di
nascosto, nelle case private. Le nuove catacombe saranno nelle case private.
È probabile che questo succeda quando sul Trono di Pietro siederà
l’impostore, il falso Papa. [73]
2. - Testo del 1931. (Sull’Eucaristia).
«Ecco il grandissimo tesoro: la morte in Croce di
nostro Signore Gesù Cristo, sul Calvario. Il santo Sacrificio della
Messa è la chiave che apre lo scrigno contenente questo tesoro. E Dio ci
permette di attingervi a piene mani. Ogni volta che noi assistiamo alla celebrazione
della santa Messa, noi otteniamo gli stessi meriti che se fossimo presenti alla
morte di Gesù sul Calvario.
Dopo la consacrazione, Gesù è veramente
presente sull’altare, presente come quando si trovava con noi in questo
mondo, presente di quella presenza storica che iniziò nella grotta di
Betlemme, la notte di Natale, di fronte alla Corte celeste rimasta estatica per
questo evento straordinario. Sull’altare Gesù si offre per noi,
prega con noi, e sostiene le nostre richieste come faceva quand’era con
noi sulla terra, prima di ascendere al Cielo. Il Signore ha rivelato a santa
Mechtilde che noi possiamo offrire la santa Messa a Dio Padre nel momento in
cui il sacerdote la offre, come si offre un tesoro personale, e che la
ricompensa che Dio ci riserva è molto generosa. Santa Colette, al
momento dell’elevazione, ha visto Nostro Signore sulla Croce, coperto di
ferite sanguinose, che pregava per i peccatori. San Lorenzo Giustiniani dice
che centinaia di peccatori sono salvati dalle preghiere di Gesù, fatte
per loro durante la santa Messa. Quando Gesù scende sull’altare,
viene con molti angeli che pure pregano con noi.
Nell’assistere con devozione alla santa Messa noi
aumentiamo la gloria di Dio, e raccogliamo più meriti che non con tutte
le altre preghiere. Con una sola Messa noi espiamo più peccati che non
con le penitenze più austere. La santa Messa ci permette di rendere a
Dio, in maniera degna di Lui, tutta la riconoscenza che gli dobbiamo. Una Messa
alla quale assistiamo personalmente ci è più utile che molte
Messe celebrate per noi dopo la nostra morte. Quando assistiamo alla Messa per
onorare un santo, non c’é nulla che gli piaccia o gli convenga
più di questo, a tal punto che non riesce più ad abbandonarci. La
partecipazione devota alla santa Messa ci tiene lontani dalle sventure che
altrimenti ci arriverebbero se volontariamente rifiutassimo questo aiuto. Anche
gli affari materiali e temporali vanno meglio grazie alle benedizioni che ci
procura la santa Messa.
La santa Messa ci ottiene la conversione dei peccatori,
la guarigione di persone ammalate, la remissione dei nostri peccati veniali,
quelli che siamo decisi a correggere, la grazia e la forza di superare le
tentazioni, e la grazia di fare una buona morte. Ad ogni Messa noi otteniamo un
aumento in gloria e di felicità per il Cielo. Grazie alle Messe alle
quali partecipiamo con fede e devozione, noi diminuiamo la durezza del nostro
purgatorio e possiamo quindi sperare un purgatorio più corto e meno
doloroso. Se non ci è possibile far celebrare una Messa particolare in
suffragio dei nostri cari defunti, possiamo liberarli interamente dalle
“fiamme” del Purgatorio partecipando devotamente ad una Messa, e
pregando per loro. Alla fine della nostra vita, quando ci troveremo alla
presenza del Giudice supremo con davanti il libro aperto della nostra vita per
la resa finale dei conti, le Messe alle quali avremo partecipato devotamente
saranno la nostra consolazione.
Il santo Sacrificio della Messa viene offerto giorno e
notte se si calcola il giro di tutta la Terra. È dunque possibile vivere
in unione con le sante Messe offerte giorno e notte su tutta la faccia della
terra. Questo ha come conseguenza di aumentare la portata delle nostre
preghiere. Se per negligenza ci priviamo di assistere alla Messa, incorriamo in
una ingente perdita. Quando il sacerdote benedice i fedeli, Gesù
ratifica questa benedizione, e così viene allontanato da noi il nemico
infernale.»
Imprimatur: P.Cloutier (Delegatus Vicarii Capitularis).
Quebec, il 18 agosto 1931
3. - Gesù a Mgr Michelini.
(Sull’Eucaristia).
I sei libretti “Confidenze di Gesù a un
sacerdote”, scritti da Mgr Ottavio Michelini sotto dettatura di
Gesù, non sono più in commercio. [74] Il brano
riportato è quanto si può leggere alle pagine 70-73 del quinto
libretto, intitolato: “La misura è colma, il vaso trabocca,
l’Umanità, giustiziera di sé stessa ─ Confidenze di Gesù a un
sacerdote”.
Messaggio del 28 maggio, 1978. « Scrivi figlio mio, sono Gesù: ... Oggi è la festa
del mio Corpo e del mio Sangue. Questo mistero va accettato e vissuto sulla
veridicità della mia Parola. Questo mistero, annunziato più volte
nella Sacra Bibbia, da Me rivelato, poi da Me istituito durante l’ultima
Cena, è il dono più grande che Dio poteva fare
all’umanità, e specialmente alla sua Chiesa. Esso è al
centro delle prove richieste dal Padre per l’ingresso nel Regno dei
Cieli. È l’oggetto di queste prove, ne forma l’anima, e si
trasforma in vita con la speranza e l’amore. Oh! figlio mio, se gli
uomini sapessero preservare il loro cuore puro e scevro dal peccato, quale
potenza, quale luce troverebbero in questo mistero d’amore! Il mistero
del mio Corpo e del mio Sangue è quanto Dio, nella sua infinita
munificenza, ha potuto e voluto dare all’umanità come
testimonianza del suo Amore infinito.
L’Amore mi tiene
prigioniero nel Mistero Eucaristico.
Miracolo
continuo, figlio mio, non inferiore al miracolo della Creazione dell’Universo,
e a quello della Redenzione. ... L’amore che mi tiene prigioniero nel
Mistero eucaristico è lo stesso Amore che mi ha portato sulla Croce. ...
Figlio mio, i motivi per credere a questo grande mistero non mancano, anzi, non
solo non mancano ma abbondano. Se vi sono cristiani che affermano di non
credervi, è solo per voluta e colpevole ignoranza religiosa. Se vi sono
cristiani che profanano il mistero dell’amore, è solo
perché si sono dati anima e corpo a Satana, il quale è
così profondamente penetrato nel loro cuore da esserne diventato
l’assoluto dominatore.
L’ora è prossima,
ed è inevitabile.
Ci sono sacerdoti ─ sono tanti, e non solo semplici
sacerdoti ─ che celebrano sacrilegamente il
Sacrificio della Messa. Costoro, come gli antichi sacerdoti Ebrei, dominati
dalle due concupiscenze, quella dello spirito e quella della carne, non possono
né capire né vedere, perché sono avvolti
dall’oscurità demoniaca. Per questo si può dire di loro, e
con ragione: “Homo animal non
percepit ea quæ sunt spiritus Dei”. [75]
Figlio mio, tu ben conosci lo stato di tremenda
depressione in cui è piombata la mia Chiesa. Ormai è satura. A
nulla hanno valso i richiami. L’ora è prossima, ed è
inevitabile, nella quale i nemici miei, i novelli Giuda che si vendono alle potenze
oscure del male, saranno distrutti e dispersi come polvere al vento. Prega
figlio mio. Ripara con le tue sofferenze. Non importa che tu capisca. Importa
che tu, con grande umiltà, abbia a credere fermamente in Me, Parola
vivente ed eterna di Dio, presente nella mia Chiesa, presente nel grande
mistero d’Amore e di Fede, presente anche se tante volte
“solo” nei miei Tabernacoli. »
4. - Messaggio della Madonna a Medjugorje,
commento di Frère Éphraïm. (Sull’Eucaristia).
Il messaggio che la Madonna ha dato il 25 settembre
1995 a Medjugorje tratta della santa Eucaristia. Le parole seguenti sono parte
del messaggio:
«Cari figli: Oggi vi invito a consentire di
innamorarvi del Santissimo Sacramento dell’Altare. Adoratelo nelle vostre
chiese parrocchiali, e così sarete uniti nel mondo. Gesù
diverrà vostro amico. ... Figlioletti miei, quando adorate Gesù,
voi ed io siamo insieme. Grazie per la vostra risposta.»
Ephraïm, fondatore in Francia e in Italia della “Comunità
delle Beatitudini”, ha accolto questo invito della Madonna con le
seguenti parole:
«L’Eucaristia è il sacramento
dell’Amore, dell’amore estremo, dell’amore che si dà
fino a morire. Questo amore divino sarebbe per noi insopportabile se Dio non si
nascondesse, se non velasse il suo viso nel Sacramento. Dio si nasconde
nell’ostia affinché noi lo cerchiamo e lo troviamo un po’
alla volta. Alcuni santi non prendevano nessun cibo al di fuori
dell’Eucaristia, e ogni volta che si comunicavano erano trasportati in
un’estasi d’amore.
Allora, come dice la Madonna, è opportuno che noi
accettiamo di innamorarci di questa umile presenza, in modo che mentre si
sviluppa il nostro amore per Lui si sviluppi pure il nostro modo di accogliere
l’amore suo per noi. Così la nostra vita diventerà una
Messa. Noi saremo l’ostia, e come l’ostia è trasformata,
così anche noi saremo trasformati. Diventeremo amore.
L’adorazione del Santissimo Sacramento è un
prolungamento della celebrazione eucaristica. Gesù, nella sua Chiesa, ce
la propone da molti secoli, come fa per la devozione al suo Sacro Cuore
trafitto. Lo scopo di questa adorazione è di darci la possibilità
di esporci alla sua Presenza in modo che ci familiarizziamo con essa. È
come esporsi al sole su di una spiaggia. La sua Presenza è un
irradiamento d’amore divino che ci guarisce in profondità. Molte
guarigioni, a Lourdes per esempio, sono legate all’esposizione del
Santissimo Sacramento. Implicitamente la Madonna ci invita ad andare verso i
sacerdoti delle nostre parrocchie per domandare loro dei tempi di adorazione,
in modo che le nostre chiese diventino dei luoghi di guarigione. Siccome il
mondo d’oggi moltiplica i luoghi da dove si irradiano il male e la morte,
esso ha bisogno della presenza salutare dei raggi del Sole divino, irradiante
la vera Vita. »
5. - Padre Emiliano Tardif.
(Sull’Eucaristia).
La rivista “Il Segno del Soprannaturale”,
nel suo numero di giugno 1994, informa che il reverendo Padre Emiliano Tardif,
dopo aver partecipato a un congresso carismatico organizzato in una
città del nord Italia il 26 aprile precedente, accettò di
rispondere a delle domande. Una di queste domande era:
Domanda: “Si
direbbe che la sofferenza umana non abbia limiti. Che cosa si dovrebbe fare per
non cader vittime dello scoraggiamento, della disperazione?”
Risposta: “Ritornare
all’adorazione del Santissimo Sacramento. Ridare valore al culto
dell’Eucaristia. Adorare maggiormente il buon Dio che tramite
l’Eucaristia è realmente presente in mezzo a noi. Bisogna
moltiplicare i luoghi dove Gesù è esposto all’adorazione
del popolo. Il popolo ha bisogno di Dio. Bisogna darglielo.”
6. - Gesù a Vassula Ryden.
Sull’Eucaristia.
Messaggio del 29.09.89. «Come si fa a dubitare
del mio Amore?... Come fanno tanti di voi a dubitare della mia Santa Presenza
nell’Ostia? La mia Santa Eucaristia non si dovrebbe sprecare, non si
dovrebbe trattare come se non fosse Santa. Se voi comprendeste pienamente
quello che vi offro, e chi è Colui che ricevete in voi, mi benedireste
in continuazione. Pensate! I miei Angeli, che vi contemplano dall’Alto,
desidererebbero questo Cibo che voi potete prendere, mentre essi non possono! E
tuttavia, molti di voi danno l’impressione di non accorgersi della sua
grandezza.(...
Dietro ogni porta
di Tabernacolo, Io sono il Prigioniero d’Amore che continuamente aspetta
e continuamente spera che vi avviciniate. Avvicinatevi, voi che vagate ancora
in questo deserto. Venite a Me, puri e puliti. Lasciate che gioisca in voi.
Allora, siate ancora più gradevoli al mio Cuore col riconoscere i vostri
peccati, e col confessarli. Non dite: “Perché confessarmi. Non ho
niente da dire al confessore”. Non siate di coloro che hanno perso il
senso del peccato. Siete lungi dall’essere perfetti. Alcuni di voi si
comportano come se fossero senza macchia e avessero già raggiunto la
perfezione. Siate umili, siate umili. Riuscirete a vedere facilmente i vostri
peccati se pregate con sincerità di cuore, e mi chiedete l’aiuto
necessario per vederci chiaro.
Benedetti coloro
che obbediscono alla mia Legge, seguono i miei precetti, e onorano i miei santi
Sacramenti. »
7. - Kerizinen. (Sull’Eucaristia).
Sul
Mistero eucaristico, la veggente di Kérizinen ci dice che Gesù ha
parlato così:
1. - «Ai vostri giorni, più che mai, gli uomini sono avidi
di vedere miracoli, di sentire novità. E il più bello di tutti i
miracoli passa inavvertito agli occhi della maggioranza: la mia Eucaristia.
Molti desidererebbero persino vedermi esteriormente, ma tutti questi favori che
Io accordo non valgono una sola comunione. Essa vi dona l’Autore di ogni
bene. Venite spesso ai piedi del mio altare: sentirete i battiti del mio cuore
eucaristico, che sono battiti
d’amore. Il mio cuore vivo nell’Ostia è un miracolo
costante, perpetuo. Che cosa volete di più?» (22 giugno 1962).
2. - «Venite spesso alla santa Tavola. Veniteci malgrado le vostre
miserie spirituali, e malgrado i vostri difetti. Veniteci proprio a causa delle
vostre imperfezioni. L’Eucaristia non è la ricompensa di un merito
e della santità, ma il mezzo per arrivarci. L’Eucaristia fortifica
la vita spirituale dell’uomo, riconforta e rifà le vostre anime
sotto tutti gli aspetti. Se mi lasciate agire, in poco tempo trasformerò
le vostre anime in cibori viventi nei quali potrò vivere costantemente.
E allora non si riconoscerà più nulla in voi all’infuori
del vostro Gesù, vivente in voi, emanante una scia di luce arricchita
dal profumo del suo Cuore. » (23
giugno 1962).
3. - «Sono tanto
felice di nascere tra le mani di un sacerdote pieno d’amore! Mi appoggio
su di lui. Lo stringo sul mio Cuore come ho fatto un tempo con l’apostolo
Giovanni, mio discepolo di predilezione. » (24 giugno, 1962).
4. - «Ho sete di anime. Amo tutte le anime con tenerezza
perché ognuna di esse è come una parte de me stesso. Essa
è il prezzo del mio Sangue, versato al momento della mia dolorosa
Passione. Sono così solo nei miei tabernacoli di pietra! Voglio dei
tabernacoli viventi che mi consolino con il loro amore. La mia delizia è
di essere con i figli degli uomini. » (26 giugno 1962).
5. - «Amatemi per coloro che non mi amano, per coloro che mi
perseguitano. Se i buoni fossero migliori, i cattivi sarebbero molto meno
numerosi. E diventeranno migliori coll’onorare e coll’amare
maggiormente il mio Cuore divino nascosto nell’Ostia. » (27 giugno 1962).
6. - «Cerco ovunque delle anime fedeli, apostoli ai quali
confidarmi, ma ne trovo così pochi perché predico e riscatto le
anime sulla Croce, le santifico sulla Croce. E questa Croce è per lo
più detestata dai miei amici. Ma voi che mi amate con cuore sincero,
offritemi il vostro amore, i vostri sacrifici, i vostri desideri di santità.
Offritemi spesso le vostre comunioni riparatrici. Siate apostoli di fuoco.
Guadagnatemi delle anime. Contemplate il mio Cuore che ha tanto amato gli
uomini. Contemplatelo, riempito di obbrobri, nell’Ostia divina. Ascoltate
i battiti del suo amore. Guardate le fiamme di carità che lo divorano.
Piccole anime, ostie semplici e ben dimentiche di voi stesse, ecco il mio
Cuore: ve lo do in cambio del vostro, misero e ingrato. L’accettate?
Allora, tendetemi le vostre mani, apritemi le vostre anime per ricevere il dono
supremo della mia Misericordia redentrice. Mantenete il vostro sguardo fisso
sulla ferita del mio Cuore, e contemplate, attraverso questa piaga divina, il
Cuore che vi ha tanto amati. Eccolo a voi, completamente a voi, nel roveto
ardente del santo Altare, nella santa Eucaristia. » (29 giugno 1962).
La Madonna, a sua volta, avrebbe aggiunto questo:
«E adesso, figlia mia, la tua Mamma, io che ti
parlo, ti dico di ascoltare sulle labbra di tua Madre il grido d’amore
che un giorno mio Figlio ha lanciato per te: “Quando, la vigilia della
mia morte, trovavo nel mio Cuore, nella mia Potenza pure, il segreto di essere
nello stesso tempo il Dio che parte e Colui che rimane, ho creato
l’Eucaristia. (...)
Sforzatevi di comprendere la gioia debordante del mio Cuore divino,
quella sera, dopo l’istituzione di questo Sacramento. È là
che ho pensato a tutte le anime che lungo i secoli avrebbero trovato forza,
gioia, amore e pace nel mio Cuore eucaristico”. » (4 dicembre, 1964).
8. - Gesù e Maria Valtorta.
(Sull’Eucaristia).
“L’ Ora santa” è una meditazione che Gesù ha dettata a Maria Valtorta il 14
giugno 1944, e il brano seguente fa parte di questa meditazione.
« Ma vedete questo eucaristico Pane? Esso ha fatto
i martiri. Erano creature come voi: paurose, deboli, viziose anche. Questo Pane
ne ha fatto degli eroi. Nel primo punto vi ho indicato il mio Sangue per vostra
purificazione. Al terzo punto, per fare di voi dei santi, vi indico questa
Mensa e questo Pane. Il Sangue da peccatori vi ha fatto giusti. Il Pane da
giusti vi fa santi. Un bagno monda ma non nutre. Rinfresca, ristora, ma non si
fa carne nella carne. Il cibo invece diviene sangue e carne, diviene voi
stessi. Il mio Cibo diviene voi stessi.
Oh! Pensate! Guardate un piccolo bambino. Oggi mangia il
suo pane e domani ancora, e poi domani, e domani. Eccolo che si fa uomo: alto,
robusto, bello. È sua mamma che l’ha fatto così? No. Sua
mamma l’ha concepito, portato, dato alla luce, allattato e amato, amato,
amato. Ma il piccolino, se dopo il latte non avesse avuto altro che bagni, baci
e amore, sarebbe perito di inedia. Quel piccolo si fa uomo per il cibo da
adulto che prende. Quell’uomo è tale perché prende
giornalmente il suo cibo.
Lo stesso è per il vostro io spirituale. Nutritelo
del Cibo vero che dal Cielo discende, e che dal Cielo vi porta tutte le energie
per farvi virili nella Grazia. La virilità sana e forte è sempre
buona. (...) Il mio Cibo vi
farà sani e forti nella virilità dello spirito, e saprete amare
gli altri più di voi stessi, come Io vi ho amato. (...) Il vero amore, anche ferito, sale. Con
l’unghia e col becco si arrampica, se più non può volare,
per non giacere nell’ombra e nel gelo, per essere nel sole, medicina di
ogni male. E appena rinvigorito ecco che riprende il volo. E va da Dio ai
fratelli e da questi a Dio, angelica farfalla che porta i pollini dei celesti
giardini per fecondare i terrestri fiori, e portare i profumi, rapiti ai
più umili fiori, a Dio perché il accolga e li benedica.
Ma guai se si allontana dal sole. Il Sole è la mia
Eucaristia, perché in essa è benedicente il Padre, amante lo
Spirito, mentre Io, il Verbo, opero. Venite e prendete. Questo è il Cibo
che ardentemente chiedo sia consumato da voi. (...) Rimanete in Me. Fate che il Padre non
possa distinguere il tralcio dalla vite, tanto il tralcio è uno con
essa. Fate che il Padre non possa capire dove finisco Io e cominciate voi,
tanto la somiglianza è piena. Chi ama finisce per prendere dell’amato
inflessioni, intercalari e gesti.
Io voglio che voi siate altrettanti Gesù. E questo perché
voglio che voi abbiate quanto chiedete
─ fusi a Me non potete chiedere che cose buone ─ e non abbiate a conoscere
ripulse. E questo perché Io voglio che abbiate più ancora di
quanto chiedete, perché il Padre effonde in un continuo flusso
d’amore i suoi tesori sul Figlio suo. E chi è nel Figlio fruisce
di questa infinita effusione, che è l’amore di Dio che si letifica
nel suo Verbo e che circola in Lui. Ora Io sono il Corpo e voi le membra, e
perciò la Gioia che mi inonda e viene dal Padre, la Potenza, la Pace,
ogni altra perfezione che in Me circola, si trasfonde in voi, miei fedeli che
siete parte di Me, inscindibile qui e oltre.
Venite e chiedete. Non abbiate paura di chiedere. Tutto potete chiedere,
perché Dio tutto può dare. Chiedete per voi e per tutti. Io vi ho
insegnato. Chiedete per i presenti e per gli assenti. Chiedete per i passati, i
presenti, i futuri. Chiedete per questa vostra giornata e per la vostra eternità,
e per questa e quella di chi amate. Chiedete, chiedete, chiedete. Per tutti.
Per i buoni, perché Dio li benedica. Per i malvagi, perché Dio li
converta. Dite con Me: “Padre, perdona loro”. Chiedete: la salute,
la pace in famiglia, la pace nel mondo, la pace per l’eternità.
Chiedete la santità. Sì, anche questa. Dio è il Santo ed
è il Padre. Chiedetegli, in un con la vita che vi mantiene, la
santità attraverso la Forza che viene da Lui.
Non abbiate paura di chiedere. Il pane quotidiano e la
benedizione quotidiana. Non siete tutto corpo, non siete ancora tutto spirito.
Chiedete per questo e quello, e vi sarà dato. Non temete di osare
troppo. Io per voi ho chiesto la mia stessa gloria, anzi ve l’ho data
addirittura, perché siate simili a Noi che vi amiamo, e il mondo conosca
che siete figli di Dio. Venite. In questo mio Cuore è il Padre vostro.
Entrate, ché Egli vi possa riconoscere e dire: si faccia festa nei Cieli
perché ho ritrovato un figlio che amavo”. » [76]
Durante la guerra del 1940-45 Maria Valtorta sperava che
Gesù le desse una preghiera da recitare come atto di riparazione per le
ostie sparse in mezzo alle macerie delle chiese bombardate e saccheggiate. Il 4
giugno 1943 Gesù le fece dono della preghiera seguente:
«Gesù, che sei colpito nelle nostre chiese
per mano di Satana, ti adoro in tutte le particole sparse e distrutte fra le
rovine. Prendi me per tuo ciborio, per tuo trono, per tuo altare. Conosco di
non esserne degna, ma tu ami stare fra coloro che ti amano, ed io ti amo per me
e per chi non ti ama. Mi imporpori come sangue il dolore perché io
divenga degno ornamento per ricevere Te, che vuoi essere simile a noi in
quest’ora di guerra. Il mio amore sia lampada che arde davanti a Te,
Santissimo, e il mio olocausto incenso. Così sia. »
Gesù spiegò a Maria Valtorta che quando le
rovine delle chiese bombardate cadevano su di Lui, era come se Lui stesso fosse
schiacciato. Poi aggiunse che una persona pia, volendo, poteva servirsi del suo
pensiero e del suo amore come ci si serve di una tovaglia di lino, o di un
prezioso tappeto, per raccoglierlo, Lui-Eucaristia, colpito, ferito, profanato,
cacciato dai suoi tabernacoli... [77]
9. - Don Stefano Gobbi.
(Sull’Eucaristia).
I tre testi che seguono in ordine cronologico, sono stati
scritti da don Stefano Gobbi. Per leggerli al completo basta consultare il
“Libro azzurro” del MSM, alle date indicate.
− Rubbio, 21 agosto 1987.
«Cristo instaurerà il suo regno glorioso nel
trionfo universale del suo regno eucaristico, che si svilupperà in tutta
la sua potenza e avrà la capacità di cambiare i cuori, le anime,
le persone, le famiglie, la società, la struttura stessa del mondo.
Quando avrà instaurato il suo regno eucaristico, Gesù vi
condurrà a godere di questa sua abituale presenza, che voi sentirete in
maniera nuova e straordinaria, e vi condurrà a fare l’esperienza di un secondo,
rinnovato e più bel Paradiso terrestre. (...) Andate davanti al Tabernacolo per
stabilire con Gesù un rapporto di vita semplice e quotidiano. (...) Con la stessa naturalezza con cui
cercate un amico, vi fidate delle persone che vi sono care, sentite il bisogno
di amici che vi aiutino, così andate davanti al Tabernacolo a cercare
Gesù. (...) Infatti la
presenza di Cristo nell’Eucaristia ha soprattutto la funzione di farvi
crescere in una vera esperienza di comunione con Lui, così che voi non
vi sentiate mai più soli, essendo rimasto quaggiù per essere
sempre con voi. (...) Attraverso di
voi voglio che il culto eucaristico torni a rifiorire in tutta la Chiesa, in
maniera sempre più forte.»
− Rubbio, 12 aprile 1990. (Giovedì santo).
«“Gesù, avendo amato i suoi che erano
nel mondo, li amò sino alla fine”. Così Giovanni,
l’Apostolo prediletto, introduce nel suo Vangelo il racconto della
istituzione della Eucaristia, del nuovo Sacrificio, e del nuovo Sacerdozio. ...
“Gesù li amò sino alla fine”,
cioè fino al termine della sua vita, ... fino al vertice di ogni
possibilità di amore, ... fino all’estrema esigenza imposta
dall’amore, che vuole la presenza della persona amata, perché
nell’Eucaristia Gesù rimane sempre con voi, realmente presente col
suo corpo glorioso e la sua divinità, come lo è in Paradiso,
anche se è nascosto sotto il velo delle specie eucaristiche. “Io
sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei secoli”.
“Li amò sino alla fine”, cioè
fina al limite della vostra miseria e della vostra povertà,
perché nel sacramento della eucaristia Gesù si fa una sola cosa
con voi. Diventa carne della vostra stessa carne, sangue del vostro stesso
sangue, per comunicare a voi, creature terrene, il dono prezioso della sua vita
divina. “Io sono il Pane vivo disceso dal Cielo. Chi mangia di questo
Pane vivrà, ed Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”.
“Li amò sino alla fine”, cioè
sino alla fine dei tempi, perché la presenza fra voi di Cristo in stato
di vittima, in ogni Tabernacolo della terra, vi dona sicurezza e fiducia, gioia
e speranza nel suo glorioso ritorno. “Annunciamo la tua morte o Signore,
proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta”. ...
In questo giorno, figli prediletti, Io vi domando di rinnovare il vostro
impegno d’amore verso Gesù presente nell’Eucaristia. Fate
della santa Messa il centro di tutta la vostra pietà, il culmine della
vostra giornata sacerdotale, il cuore della vostra azione apostolica.
Celebratela con amore, con scrupolosa osservanza delle leggi liturgiche.
Vivetela partecipando personalmente al sacrificio che Gesù rinnova per mezzo
di voi.
Circondate di luci e di fiori il Tabernacolo ove viene custodito
Gesù eucaristico. Andate spesso davanti al Tabernacolo per i vostri
personali incontri d’amore con Gesù che vi attende. Esso diventi
per voi il tesoro unico e prezioso che attira come una calamita, il vostro
cuore sacerdotale. Esponete ancora Gesù Eucaristico sull’altare
per le solenni e pubbliche ore di adorazione e di riparazione, perché il
sorgere della nuova era porterà ad un generale rifiorire del culto
eucaristico in tutta la Chiesa. Infatti l’avvento del Regno glorioso di
Cristo coinciderà con il più grande splendore del suo Regno
eucaristico fra voi. Gesù eucaristico sprigionerà tutta la sua
potenza d’amore, che trasformerà le anime, la Chiesa, e tutta
l’umanità.
Così
l’Eucaristia diventa segno di Gesù che ancora oggi vi ama sino
alla fine, perché vi conduce fino alla fine di questi vostri tempi, per
introdurvi nella nuova Era di santità e di grazia verso la quale siete
tutti incamminati, e che incomincerà nel momento in cui Gesù
avrà instaurato il suo glorioso Regno fra di voi. »
− Sydney (Australia), 21novembre 1993.
«Il Regno glorioso di Cristo coinciderà con
il trionfo del regno eucaristico di Gesù. Perché in un mondo
purificato, santificato, completamente rinnovato dall’Amore, Gesù
si manifesterà soprattutto nel mistero della sua presenza eucaristica.
L’Eucaristia sprigionerà tutta la sua divina potenza, e
diventerà il nuovo sole che rifletterà i suoi raggi luminosi nei
cuori, nelle anime, e poi nella vita dei singoli, delle famiglie e dei popoli,
formando di tutti un unico ovile, docile e mansueto, in cui Gesù
sarà il solo Pastore. Verso questi nuovi cieli e questa nuova terra vi
conduce la vostra Mamma celeste, che oggi vi raduna da ogni parte del mondo per
prepararvi a ricevere il Signore che viene. »
10. - Inno ai Tabernacoli. (Alexandrina-Maria Da Costa).
Alexandrina-Maria
Da Costa visse a Balazar, un paese del Portogallo, e morì la sera del 13
ottobre 1955. I suoi funerali furono una vera apoteosi. In segno di rispetto i
contadini e gli artigiani del suo paese portarono il lutto per una settimana.
Tutti coloro che conoscevano Alexandrina la consideravano una crocifissa
dell’Amore.
Oggi la piccola camera deve si è consumato il suo sacrificio,
è visitata da gente che arriva da tutti gli angoli della terra.
L’autorità ecclesiastica della diocesi ha preso le dovute
disposizioni affinché siano raccolte con ordine le testimonianze delle
numerose grazie che la gente riceve per sua intercessione. ha scritto una
preghiera che i fedeli che la recitano hanno finito per battezzare: “Inno
ai Tabernacoli”.
(Inserire qui la foto)
Alexandrina-Maria Da Costa
Un’anima vittima, chiamata:
“La crocifissa dell’amore”
Morta il 13 ottobre 1955 a Balazar, Portogallo.
“ Gesù, ecco vostra Madre. Vi prego di
ascoltarla. (...) E voi, cara
Mamma, andate ad abbracciare con amore tutti i Tabernacoli del mondo. Vi prego
di dar loro un’infinità di baci, accompagnandoli con un monte di
carezze. Tutto questo per Gesù che è presente nel Santissimo
Sacramento dell’altare, e per la Santissima Trinità. Moltiplicate
i vostri baci di puro amore, ed offriteli per coloro che vorrebbero andare fino
là, ma non possono a causa della malattia che li tiene prigionieri.
O mio Gesù, voglio che ogni istante della mia
vita, che ogni palpito del mio cuore, che ogni mio respiro ed ogni mio dolore,
sia ricevuto da Voi come un atto d’amore, in onore dei vostri
Tabernacoli.
Voglio che ogni movimento dei miei piedi, delle mie mani,
delle mie labbra, della mia lingua, dei miei occhi, sia ricevuto da Voi come un
atto d’amore, in onore dei vostri Tabernacoli.
Voglio che
ogni mia lacrima, ogni mio sorriso, ogni mio movimento di gioia o di tristezza,
ogni tribolazione, distrazione, o contrarietà sia ricevuto da Voi come
un atto d’amore, in onore dei vostri Tabernacoli.
Voglio che ogni lettera delle orazioni che dirò o
che udrò dire dagli altri, che ogni lettera che pronunzierò o che
udrò pronunziare, che ogni lettera che leggerò o che udrò
leggere, che scriverò o che vedrò scrivere, che canterò o
che udrò cantare, sia ricevuta da Voi come un atto d’amore in
onore dei vostri Tabernacoli.
Voglio che ogni bacio che Vi do nelle vostre sante
immagini, in quelle della vostra amatissima Madre, che è anche la mia,
ed in quelle dei vostri santi e sante, sia ricevuto da Voi come un atto
d’amore in onore dei vostri Tabernacoli.
O Gesù, voglio che ogni goccia di pioggia che cade
dal cielo sulla terra, che tutta la sabbia del mare, che tutto ciò che
il mare contiene, che tutta l’acqua del mondo offerta goccia a goccia,
siano ricevuti da Voi come altrettanti atti d’amore in onore dei vostri
Tabernacoli.
Vi offro le foglie degli alberi e tutti i frutti che gli
alberi possono produrre. Vi offro i fiori che sono nel mondo, petalo per
petalo, e tutti i grani di seme che sono sulla terra. Vi offro tutto quel che
c’é negli orti e nelle campagne coltivate, nelle valli e sulle
montagne. Vi offro queste cose come altrettanti atti d’amore in onore dei
vostri Tabernacoli.
O Gesù, vi offro le piume degli uccelli e i loro
canti, il pelo degli animali e tutte le loro voci come altrettanti atti
d’amore in onore dei vostri Tabernacoli.
O Gesù, il giorno e la notte, il caldo e il
freddo, il vento, la neve, la luna, i suoi raggi, il sole,
l’oscurità, le stelle del firmamento, il mio sonno, i miei sogni,
ve il offro con amore in onore dei vostri Tabernacoli.
O Gesù, vi offro tutto ciò che esiste nel
mondo, grandezze, ricchezze e tesori. Vi offro tutto quel che mi succede, tutto
quello che ho l’abitudine di offrirvi, e tutto quello che si può
immaginare di offrirvi. Accettatelo come atto d’amore, in onore dei
vostri Tabernacoli.
O Gesù, vi prego di accettare il cielo, la terra,
il mare e tutto quello che contengono come se tutto ciò fosse mio, e che
io potessi farne ciò che voglio. Vi offro tutto come un atto
d’amore in onore dei vostri Tabernacoli.”
11. - Lanciano: il Miracolo Eucaristico.
Si tratta di un vero miracolo, evidenziato con prove
scientifiche realizzate in maniera rigorosissima. I risultati delle prove sono
tutt’oggi accessibili a Lanciano, piccola città dell’Italia
centrale, nella chiesa di San Francesco. Ecco i fatti:
All’inizio del VII secolo un monaco di San Basilio
stava celebrando la Messa. Dopo la consacrazione si mise a dubitare che il
Corpo ed il Sangue di Cristo fossero veramente presenti nell’ostia e nel
calice. Nel medesimo istante vide l’ostia diventare un pezzo di carne
viva, ed il vino consacrato diventare sangue. Dopo un po’ di tempo questo
sangue si coagulò in cinque grumi di forma disuguale. Diversi secoli dopo,
il 17 febbraio 1574, un fatto inspiegabile si verificò a proposito di
questo miracolo. I cinque grumi di Sangue coagulato furono pesati davanti
all’arcivescovo Rodriguez e alla folla riunita, e con grande stupore si
scoprì che ognuno di essi, benché di forma e grandezza differente
dagli altri, aveva lo stesso peso degli altri, e che i cinque grumi riuniti
anziché dare un peso moltiplicato per cinque, davano ancora lo stesso
peso, e cioè quello di ognuno dei cinque grumi presi individualmente.
Con questo fatto il Signore vuole forse mostrarci ciò che la Chiesa
insegna da sempre: che Gesù Cristo è totalmente presente nella
più piccola parte dell’ostia consacrate e del vino consacrato.
Questa Carne e questo Sangue miracolosi furono conservati, e molte analisi
furono fatte nel corso dei secoli. Si possono venerare ancora oggi nella chiesa
di San Francesco, a Lanciano.
Durante gli ultimi esami scientifici che i professori
Linoli e Bertelli hanno praticato tra il 18 novembre 1970 ed il 4 marzo 1971,
è stato evidenziato scientificamente che queste sostanze organiche,
benché siano da secoli esposte all’azione di agenti fisici,
atmosferici e biologici, non presentano nessuna traccia di corruzione.
|
L’immagine
mostra come si presenta nella chiesa di San Francesco di Lanciano
l’Ostensorio-Reliquario che contiene il Miracolo Eucaristico: i cinque
grumi di Sangue si trovano nel calice trasparente che è in basso, la
Carne di Cristo si trova nell’ostensorio in alto. (Si tratta
di una sezione orizzontale del miocardio, la parte mediana del cuore umano). |
12. ‑ La Sacra Sindone e l’ADN
di Gesù, l’Uomo-Dio.
Grazie ai progressi che la scienza ha compiuto in questi
ultimi vent’anni, oggi l’uomo sarebbe in grado di identificare il
gruppo sanguigno di Gesù ed il suo ADN. Perché non lo fa?
Perché per farlo ci vorrebbe buona volontà, ed è forse
quella che manca. Lo dico perché qualche anno fa, nel 1997, le
controversie provocate dalla pubblicazione dei risultati dell’analisi
della Sacra Sindone di Torino per mezzo della tecnica del carbonio
Gesù a Maria Valtorta. «La mia Sindone, o Maria, per chi sa vedere, è non
soltanto testimonianza che io sono veramente morto e sono risorto, ma anche
testimonia di come fui concepito e nacqui non secondo le leggi
dell’umanità. È quindi conferma alle verità che la
Religione mia insegna: il mio concepimento per opera di Spirito Santo; la
divina maternità di Maria; la sua verginità perpetua; la mia
passione e morte; la mia risurrezione gloriosa. Ma ciò è conferma
a chi, nella luce di Dio, è dato di vedere.»
Nel corso dello stesso anno (1997) sono venuto a sapere che qualche mese
prima il medico francese Jean Caux, [79] membro di un gruppo scientifico incaricato di far
esaminare la Sindone di Torino, aveva proposto a detto gruppo di far prelevare
del Sangue sulla celebre reliquia, e di verificarne l’ADN. Lo scopo era
di verificare se detto Sangue comportasse 24 geni materni e 24 geni paterni,
come tutti gli altri tipi di sangue umano. Sfortunatamente la proposta del
dott. Caux non era stata ritenuta dai suoi colleghi di gruppo, che senza
ragioni apparenti e senza spiegazioni avevano lasciato da parte il suo progetto
circa il Sangue, autorizzando un solo esame, quello sul tessuto. [80] Noi ora
sappiamo che la pubblicazione dei risultati dell’analisi sul tessuto ha
provocato una grande confusione tra i fedeli, anche perché la Chiesa ha
continuato e continua a considerare la reliquia come autentica. [81]
A questo punto ho voluto mettermi in contatto con il titolare svizzero
delle edizioni Parvis, editore della rivista “Stella Maris”, allo
scopo di metterlo al corrente di questi fatti. L’editore svizzero,
sperando di ottenere conferma delle notizie apprese e desideroso di averne
magari di più, si è messo in contatto con il dott. Caux, che a
sua volta gli ha spedito per posta le fotocopie di tutti i documenti relativi
alla questione. Questi documenti hanno rivelato all’editore svizzero che
il 7 gennaio 1996 il dott. Caux aveva reiterato la sua domanda al CIELT (Centre
International d’Études sur le Linceul de Turin), sperando che
fosse praticata senza altri ritardi un’analisi genetica di questo sangue
e, possibilmente, fosse praticato lo stesso tipo di analisi su di un campione
di Sangue proveniente dal miracolo di Lanciano, e su un campione di Sangue
proveniente dalla santa Ampolla di Bruges. [82] Gli stessi
documenti mostravano all’editore che il dott. Caux, per giustificare le
sue reiterate proposte aveva sempre dichiarato ai dirigenti del CIELT che l’esame
dell’ADN sul Sangue prelevato alla Sindone avrebbe potuto svelare
all’umanità cose molto sorprendenti.
Ora, quanto rivela il testo dettato da Gesù a Maria Valtorta lascia
intravedere che il dott. Caux aveva ragione di pensare come pensava, ma purtroppo
non è stato ascoltato. È lecito immaginare che se il progetto del
dott. Caux fosse stato realizzato, non ci sarebbe più conflitto tra
scienza e fede circa l’autenticità della Sacra Sindone.
Appendice # 1:
L’IDEALE proposto Da Luisa Piccarreta
(Tre
immagini mentali per aiutare il lettore a capire che cos’é il
“Vivere nel Divin Volere”)
Sulla base degli insegnamenti di Luisa Piccarreta [83] molti si interrogano sulla differenza che
c’é tra fare la Divina Volontà e vivere
nella Divina Volontà. Anch’io avevo questo problema. Ho pregato il
Signore di aiutarmi, e la spiegazione mi è venuta con tre immagini.
1 - Autista privato
In un primo tempo mi sono trovato mentalmente alla guida della mia
macchina. Solita posizione. Il volante tra le mani. Sentendo che al mio fianco
c’era un passeggero, mi sono girato a destra per vedere chi era. Con
sorpresa ho scoperto che si trattava di Gesù. Lui stesso in persona!
Stava lì, seduto a mio fianco, tranquillo, e occasionalmente mi dava un
buon consiglio su che strada prendere, dove girare, quando rallentare,
eccetera. Io lo ascoltavo, e seguivo i suoi consigli con gratitudine, anche
perché vedevo che erano consigli giudiziosi.
“Questo è fare la Volontà divina”,
mi sono sentito dire all’interno da una voce silenziosa.
Qualche istante dopo mi sono trovato seduto a destra dell’autista,
come passeggero. Guardando a sinistra per vedere chi guidava, ho scoperto con
meraviglia che il mio illustre Passeggero di poco prima era diventato il mio
autista, il mio chauffeur. Gesù stava al volante della mia
macchina e la guidava bene. Ci eravamo scambiati di posto, e con Gesù
come chauffeur mi sembrava
che il mondo non era più come prima. Con Lui al volante non mi sarebbe
potuto mai capitare un incidente grave. Mi sentivo al sicuro. Avrei persino
potuto chiudere gli occhi e riposarmi la mente mentre Lui guidava.
“Questo è vivere nella Volontà divina”, mi ha suggerito dall’interno
la voce silenziosa.
Ricordo di aver pensato, forse anche ad alta voce: Ma è normale
tutto questo? È mai possibile che Dio mi faccia ora da chauffeur? Non ci
posso credere! A queste mie parole, dette o pensate, Gesù ha
risposto: Cos’é più facile, morire in croce o farti da
autista? E siccome continuava a guidare con naturalezza, gli ho detto
ancora: col privilegio dell’autista uno può chiudere gli occhi,
riposarsi la mente se così gli piace. E se mi addormento? Senza
distrarsi troppo dalla guida il mio adorabile “Chauffeur” ha
sorriso, e poi mi ha detto: se ti addormenti, penserò Io a tutto.
Da qui ho capito che quando un uomo rinuncia alla propria volontà
per vivere nella Volontà divina, è come se cedesse al Signore il
volante della propria macchina, cioè la guida della propria vita. I
vantaggi che ha sono innumerevoli. [84] Ho pure capito che il Vivere nel Divin Volere diventa il
privilegio più grande che Dio possa concedere a una creatura concepita e
creata dal suo Pensiero onnipotente. L’uomo che accetta questo privilegio
diventa proprio il “re del Creato”, la “creatura delle
creature”. Questo mi fa credere che questo privilegio sia grandissimo: il
“Privilegio dei privilegi”.
2 - Gli scacchi
Mi sono permesso di dire al Signore: Signore, non vi sembra che manchi
qualcosa per far comprendere ancora meglio, e a tutti, quello che per grazia mi
è concesso di capire? Non avete un’altra immagine per coloro che,
spinti dalla buona volontà, hanno sete di capire ancora meglio questa
lezione? Mi sembra...
Come al solito, ma la sorpresa è comunque sempre grande, mi si
presenta un’immagine. Vedo due Esseri che stanno giocando a scacchi. Da
me solo non sarei riuscito mai ad immaginare Dio padre che gioca a scacchi col
diavolo, suo Avversario. Eppure... Ma qualcosa mi dice che devo applicarmi a
capire l’immagine. Allora mi applico, e guardo l’immagine. Mentre
guardo intuisco che i pezzi che si muovono sulla scacchiera rappresentano gli esseri
umani. Mi riconosco quasi in una pedina... Mi accorgo che in questo gioco una
pedina può diventare preziosissima se al momento giusto viene a trovarsi
al posto giusto. Tutto dipende dalla strategia di colui che pensa il gioco e
muove i pezzi.
Mentre osservo il gioco, mi diventa evidente, sempre più evidente,
che il mio caro Papà (il Buon Dio) è in posizione di svantaggio.
Penso: “È impossibile. Dio è più forte del
diavolo. Il diavolo è una semplice creatura e non può vincere
contro il suo Creatore. Il Creatore è necessariamente più
intelligente della sua creatura, anche se quest’ultima è la
più intelligente di tutti gli esseri creati”.
Eppure... Lo svantaggio del Papà Buon Dio è ben visibile.
Allora mi metto a guardare il mio caro Papà, mio Creatore. Sono come un
bambinello che guarda suo padre, lo sa onnipotente, e malgrado ciò lo
vede perdere terreno e indietreggiare di fronte ad un brutto avversario vestito
di nero. Peggio, a tratti lo vedo che piange, o quasi, perché il gioco
lo obbliga a cedere un pezzo prezioso. Il bambino che sono nella visione si
ribella all’idea che suo papà tanto bello possa perdere terreno
con un avversario così brutto. Bambino in tutto, scopro per la prima
volta l’esistenza di un male che sconfigge il bene, lo uccide. Scopro
l’esistenza della morte, e ne soffro, perché non riesco a
concepire che la morte possa vincere la vita, nemmeno per un istante. Il
fanciullino che sono ha bisogno di un po’ di aiuto, di una qualche
spiegazione, di una qualche luce che mi permetta di respingere un dubbio
così atroce, così schiacciante... Non potendone più, mi
metto a dire, quasi piangendo: Papà! Papà! Non lasciatevi
vincere. Fate qualcosa. Siete Onnipotente. Siete Dio. Io lo so, e allora non dovete perdere. Dovete
vincere, dovete...
Sono sconcertato, accasciato dal dolore, e con smarrimento i miei occhi si
mettono a fissare la scacchiera. Mentre la fisso, senza chiedermi perché
la guardo, di punto in bianco... oh!...
Eccola lì, la spiegazione! Mi accorgo che i pezzi di mio
Papà hanno tutti il privilegio di essere liberi. Sono tutti dotati di
libertà, ed alcuni di essi, credendosi in posizione di svantaggio, si
spostano da soli, chi verso un quadrato vicino, chi più lontano
ancora. E questa loro mancanza di fiducia finisce per provocare la loro
perdita. Capisco che mio Papà è onnipotente, sì, lo
è davvero, ma la libertà che la sua legge d’amore esige nei
riguardi dei pezzi presenti nel suo gioco lo mettono in una posizione di
svantaggio di fronte al suo Avversario. Invece nel campo dell’Avversario
non regna la libertà. Regna la paura, ed è proprio tramite la
paura che l’Avversario riesce a mantenere ogni suo pezzo ancorato al
quadratino che la sua diabolica intelligenza sceglie per lui ad ogni movimento.
[85]
Poi mi ritrovo da questa parte della realtà, quella di tutti i
giorni, e la voce silenziosa mi dice: Mia cara, piccola pedina, ti ricordi
quel testo che diceva che qualsiasi cosa avvenga, Io ricostruirò la mia
Chiesa? Me lo ricordo, sì, ma non ricordo le parole esatte. Allora
mi metto a cercare il testo, e finisco per ritrovarlo. Lo rileggo con molta
attenzione. Porta la data del 19 marzo, 1969, e dice: «Il mondo
moderno è la mia rinnovata Passione. Anche se tutti i miei Sacerdoti mi
abbandonassero come fu il caso per i miei Discepoli, e uno solo rimanesse, come
fu il caso per Giovanni sul Golgota, attraverso quel Giovanni rinnoverò
il mondo.» [86] Riflettendo su questo testo capisco che la vittoria
finale è sempre di Dio, ma che durante la grande “partita”
(che è una grande lotta) che avviene tra Lui e il suo Avversario ci
possono essere delle vittorie apparenti dell’Avversario. Ma anche se
l’Avversario trionfa, e con lui la morte, il suo “trionfo”
è sempre provvisorio. Ha per scopo di separare il bene vero dal male
vero (la vita vera dalla morte vera). La vittoria finale è quella che
conta. Essa sola è definitiva.
Riflettevo su quanto avevo appena vissuto. Mi aspettavo un commento da
parte della Voce silenziosa. Siccome non è venuto ne ho dedotto che
l’esperienza appena vissuta era probabilmente abbastanza chiara ed
eloquente di per se stessa.
Per me lo era, ma per gli altri? Sentivo che per coloro che non amano la
Verità con tutto il cuore e con tutta la mente queste immagini non
sarebbero state sufficienti. Allora mi chiedevo che cos’é che
impedisce certe persone di essere soddisfatte delle spiegazioni che la
Provvidenza manda a tutti. Qui la Voce silenziosa mi ha risposto:
« Esistono due tipi di persone dal punto di vista
del comportamento. Le prime si accontentano di quello che la Provvidenza offre
loro, le seconde invece non si accontentano. Le prime credono alla Provvidenza,
le seconde non ci credono. Le prime hanno un’anima di buona
volontà, nelle seconde la buona volontà è assente. Le
prime sono come bambinelle che inventano la loro gioia a partire da quello che
ricevono dalle mani adulte. Le seconde invece non sono mai contente di quello
che ricevono. Hanno un’anima che assomiglia a quella dei contestatori
professionali. Non c’è nulla che li convinca che la Verità
merita di essere accolta quando qualcuno la offre. Per esse la Verità
non esiste, o se esiste non ha valore. Esse non amano la Verità, la
odiano. Se si accorgono che sta per nascere, le negano in anticipo il diritto
di esistere. Non la fanno nascere, la fanno abortire. Come conseguenza, se un
testimonio non dà il suo nome, la sua testimonianza non è valida,
se invece lo dà, è il suo nome che non è valido. Se un
libro si presenta con un “Imprimatur”, si tratta di vecchio
paternalismo, se invece non ce l’ha, guai a colui che ha osato scriverlo
e pubblicarlo in simile stato! »
A queste condizioni, mi dico, a che scopo indugiare
oltre? È meglio che continui per la mia strada senza perdere altro
tempo, che faccia quel che Virgilio consigliava di fare al suo caro compagno
Dante Alighieri durante il viaggio che insieme fecero tra i meandri
dell’inferno: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
[87]
3 - L’amore al suo apice.
Esistono tre tipi d’amore sincero: quello 1) primitivo, quello 2)
umanizzato, quello 3) divinizzato. Chi desidera vederci un po’ più
chiaro è invitato a leggere quanto segue.
Tempo fa mi è stato dato di vedere spiritualmente tre coppie di
novelli sposi. Le tre coppie erano tutte nel loro periodo detto “luna di
miele”. Ho notato che gli sposi di ogni coppia avevano l’un
per l’altro gli stessi gesti di gentilezza, di affetto, di attaccamento
reciproco e di passione amorosa. Ma appena mi è stato concesso di
“vedere” all’interno della loro anima, ho constatato
che malgrado l’apparente identità dei loro gesti esteriori, le tre
coppie non si amavano allo stesso modo. 1) Negli sposi della prima coppia la
passione era presente come conseguenza del bisogno che ognuno di essi aveva di ricevere
amore; 2) negli sposi della seconda era presente come conseguenza del bisogno
che ognuno di essi aveva di dare amore (oltre che riceverlo); 3) negli
sposi della terza coppia la passione era presente come conseguenza di un
bisogno speciale: quello di amare Dio insieme [88] (oltre che
dare e ricevere l’amore reciproco).
Nel vedere questo ho scelto istintivamente la terza coppia. Il
perchè? È che attraverso quella coppia il mio Interlocutore
interno mi ha fatto capire che l’amore umano è un amore creato, e
che i più solidi e veri degli amori creati sono quelli che insieme anelano a sposare la forma, o
modello, dell’Amore Increato.
Di questi tre tipi d’amore, il terzo, a mio avviso, è quello
che più conviene al “Regno di Dio in terra”, quel Regno che
Luisa Piccarreta ci presenta e come il Regno del Divin Volere, un Regno
di vero Amore, un Regno d’Amore a sapore universale.
Appendice # 2:
Il “peso” del corpo e le ali dell’amore.
Mi trovavo interiormente alle prese con l’immagine di un uccello.
Faceva talmente pena che esito a descriverlo. Gli mancavano le ali. Camminava
assieme ad altri della sua specie, ma mentre questi potevano in qualsiasi
momento decidere di volare via, lui non poteva, perché privo di ali. Il
difetto, oltre a renderlo ridicolo, gli dava l’aspetto di un fallito in
tutto quello che faceva. L’immagine non partiva da me. Sentivo che mi era
inviata dall’alto, che mi era donata, cioè ispirata, da Colui che
nell’eternità procede dal Padre e dal Figlio. La cosa mi sembrava
strana, un po’ troppo per sopportarla senza dire niente. Mi sono quindi
permesso di fare una domanda, la quale ha provocato una risposta, che a sua
volta ha provocato un’altra domanda, e così via. Un dialogo
è nato tra me e lo Spirito d’Amore. Per gli interessati ecco il
dialogo :
Io: Signore, che scopo ha un’immagine così
grottesca? Perché mostrarmi un caso del genere? Mi sembra che il privare
un uccello delle sue ali sia cosa crudele. L’immagine non rispetta le
leggi della natura. Non esistono uccelli senz’ali.
Lo Spirito d’Amore: Ti sbagli, Johannes. Ti assicuro che esistono. Oggi gli
“uccelli” che hanno perso le ali sono la maggioranza.
Io: Di che parlate Signore? Non vi capisco.
Lo Spirito d’Amore: L’uccello privo di ali rappresenta l’uomo che ha perso
l’amore. L’amore che ricevete da Me alla vostra nascita equivale ad
un paio d’ali che va con il resto di quello che siete. Se perdete
l’amore ricevuto, diventate come questo povero uccello.
Io: Signore, non è sempre facile amare; amare se
stessi nel modo dovuto, amare gli altri nel modo dovuto. Il peso materiale del
corpo che abbiamo non ci rende la cosa facile. Il nostro corpo è
materia. Ci trascina continuamente verso il basso…
Lo Spirito d’Amore: È vero. Il vostro corpo è fatto di materia, e la materia
è pesante. Vi trascina verso il basso... Ma grazie alle ali che ognuno
di voi riceve da Me alla sua nascita, vi è possibile vincere il peso
della materia e salire verso il cielo. Il vostro elemento è il cielo.
Come l’uccello spicca il volo grazie alle sue ali, così voi lo
spiccate grazie all’amore. L’uccello è fatto per volare, voi
per amare.
Io: Spirito d’Amore, le vostre parole mi toccano profondamente. In certi
casi mi sento proprio giù di morale, oppresso dal mio corpo fisico, e
questo a causa delle lacune che lo caratterizzano. Sono cose che senza dubbio
sapete già… Vi
ricordate la grande crisi che ho avuta nove anni fa, quando volevo abbandonare
la vita perché il suo peso mi sembrava insostenibile?
Lo Spirito d’Amore: Era una tentazione… e
fortunatamente l’hai respinta. Il vostro trapasso non è da
anticipare o da ritardare, ma da accettare con semplicità quando arriva
la sua ora. Per quel che riguarda i momenti difficili, li potete vincere tramite
l’amore. Per esempio, se alle volte volete staccarvi dalla terra,
abbandonarla per volteggiare un po’ nella libertà del cielo, basta
che facciate appello alle vostre ali (al vostro amore) e in pochi istanti siete
al di sopra delle miserie terrestri. Il cielo vi ritempra dandovi
l’equilibrio di cui avete bisogno. Battendo le ali scoprirete che il
vostro corpo non è inutile. Mentre le ali gli rendono servizio
sostenendolo in aria, lui a sua volta rende servizio alle ali impedendo loro di
partire al vento come piume alla deriva. Ecco la ragione del vostro corpo, del
suo peso di materia: far lavorare il vostro amore, renderlo effettivo. [89] Tutto ha un perchè. Dio Padre ha voluto che le
vostre ali siano fatte per voi e voi per le vostre ali, che l’amore sia
fatto per voi e voi per l’amore. Il peso del vostro corpo non vi deve
scoraggiare oltre misura visto che con le ali che vi ho date potete spiccare il
volo verso la libertà del cielo in qualsiasi momento. Se è vostra
intenzione glorificare il Creatore, il peso del corpo non vi sarà di
ostacolo. Basta che il vostro amore se lo prenda a carico. [90]
Io: Allora, se ho ben capito, il nostro spirito viene posto
in un blocco di materia, [91] ma Voi ci
fornite le ali spirituali, quelle dell’amore, con le quali noi possiamo
in qualsiasi momento salire verso il cielo malgrado il peso delle nostre
miserie. È così?
Lo Spirito d’Amore: Sì. Il
peso delle vostre miserie è utile se non rinunciate alle ali
dell’amore, il cui scopo è quello di sostenervi quando
c’é bisogno di volare. Ma per arrivare a questo, il concorso della
vostra volontà è essenziale. Per esempio: Martin Lutero e i suoi
seguaci sono caduti nella trappola del: “Pecca fortiter, sed crede
fortius”, [92] come se Gesù, vostro Redentore, potesse e volesse
salvarvi senza il concorso della vostra volontà, e senza sforzo da parte
vostra. [93] Ti confermo, Johannes, che la Salvezza è
gratuita, ma non imposta. Se qualcuno la vuole, deve allungare il braccio. Dio
Padre gli permette di coglierla gratuitamente, ma un atto di volontà
è necessario da parte di chi desidera coglierla. E l’atto implica
uno sforzo, piccolo o grande, a seconda della distanza che vi separa dalla
Salvezza che cercate. In altre parole: un atto di volontà è
necessario per dire alle ali del vostro amore di mettersi in movimento.
Io : Grazie Signore.
Appendice # 3:
IL CARBONIO 14, E LA SINDONE.
Questo è l’inizio di un articolo apparso in “Magistère
Information” . [94]
“Duro colpo per il Carbonio 14: Un gruppo del
Centro delle radioattività deboli (CFR), laboratorio comune al CNRS e al
CEA, ha appena concluso che le datazioni al Carbonio 14 dovevano essere
sistematicamente riviste per tener conto delle variazioni nel tempo del campo
magnetico terrestre. Secondo i periodi, gli errori costatati si avvicinano ai
2000 anni, il che dovrebbe portare, secondo M. Denis Vialou, professore al
Museo di Storia Naturale “a modificare un certo numero di ipotesi
sulle classificazioni”.
“Il Carbonio 14 data sbagliato, aggiunge M. Fontugne, responsabile del servizio di datazione al Carbonio di Gif-sur-Yvette, e lo si sa da 40 anni”.
Nel momento in cui vengono pubblicati questi risultati, la rivista
razionalista “Sciences et Avenir” (Gen. 1996, p. 87) dedica
un dossier alla Sacra Sindone. Gli scienziati ammettono che i
“segreti” del sudario non sono stati squarciati. Invece i lettori
di “Science et Foi” sanno già cosa pensare del valore
delle analisi al Carbonio 14 e dell’autenticità del lenzuolo di
Torino. Così per noi è sufficiente confermare la riconoscenza
ufficiale della Chiesa.
Per
raggiungere l’autore, utilizzare l’indirizzo E-mail: parvulis@parvulis.com |
[1]
Don Stefano Gobbi ha fondato il Movimento Sacerdotale Mariano (MSM) nel
1973. Questo Movimento permette ai sacerdoti e ai laici che lo desiderano di
riunirsi periodicamente per pregare. Durante questi incontri di preghiera,
chiamati “cenacoli”, i partecipanti pregano e poi ascoltano la
lettura di un messaggio tratto dal “Libro azzurro”. Tramite questi
messaggi la Madonna comunica il suo pensiero, il suo insegnamento, e rivela
cose che alle volte sono nuove, adatte ai tempi nuovi. L’insieme mondiale
di questi “cenacoli” finisce per costituire un grande "piccolo
gregge", che la Madonna tratta con molto affetto perché lo
considera “il suo”.
[2]
“J.N.S.R.” è uno pseudonimo che significa: “Je
ne suis rien”. (Traduzione: “Sono un niente”). Il suo 4o
volume della serie: “Témoins de la Croix” è stato
pubblicato l’8 dicembre 1997 dall’editore francese Resiac.
[3]
La missione di Vassula Ryden riguarda la riunificazione delle chiese
cristiane. Benché di fede ortodossa, Vassula non esita a trascrivere i
messaggi di fedeltà al Papa Giovanni-Paolo II, come Gesù le
chiede di fare. La cosa le attira quantità di nemici sia da parte
ortodossa che da parte cattolica. Da parte ortodossa perché la
tradizione degli ortodossi è di rifiutare il Papa di Roma, e da parte
cattolica perché alcuni prelati di alto rango rifiutano
l’inesorabile severità di alcuni suoi messaggi, oppure
l’idea che Dio abbia scelto un’ortodossa per una missione
così importante. La situazione fa pensare alle parole di Gesù: “Se
hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”.
[4]
Coltivatore americano (anonimo): “Messaggi del Cielo dedicati
ai due Cuori”. Si tratta di 68 pagine dattiloscritte e poi
fotocopiate, contenenti i messaggi che un coltivatore americano ha ricevuti dal
Cielo tra il 26 marzo e il 30 ottobre 1995. Il fascicolo originale è in
inglese, ma esiste una traduzione francese che circola tra i gruppi di preghiera
del Québec, ed è quella di cui mi sono servito per tradurre in
italiano i passi qui riportati. (J. De Parvulis).
[5]
Come si pecca contro lo Spirito Santo? Il catechismo tradizionale parla
di “SEI peccati contro lo
Spirito Santo”, ma in realtà si tratta di sei versioni dello
stesso peccato, che è un’offesa alla Verità conosciuta e
poi rifiutata. Dette versioni si enunciano nel modo seguente: 1−Presunzione di salvarsi senza merito. (l’Inferno
non c’é e tutti si salvano: falso). 2−Impugnare la Verità conosciuta. (Lottare
contro la Verità dopo averla conosciuta). 3−Invidia della grazia altrui. (Invidiare
con rancore coloro che ricevono da Dio dei carismi o dei favori speciali). 4−Disperazione dei peccati. (Dire che Dio
non può perdonarmi perché i miei peccati sono eccessivi). 5−Ostinazione nei peccati. (Ripetere gli
stessi peccati, non per debolezza ma con orgogliosa ostinazione). 6−Impenitenza finale. (Arrivare in punto
di morte e rifiutare i sacramenti che ci vengono proposti).
[6]
“Voi siete il sale della terra”. Se il sale diventa insipido
a che serve? “Voi siete la lanterna che sta sul moggio”. Se la
lanterna si spegne, a che serve?
[7]
Nei messaggi che don Gobbi ha ricevuto nel corso dell’anno 1989,
la Madonna svela i significati del libro dell’Apocalisse. Nel messaggio
del 17.06.1989, è spiegato il mistero della Bestia e del suo numero:
666. In quello del 13.06.1989 è spiegato il mistero della bestia nera,
simile a una pantera, e della bestia con due corna, simile a un agnello. La
Madonna dice che la bestia nera, simile a una pantera, è la Massoneria,
e che la bestia con due corna, simile a un agnello, è la Massoneria
infiltrata in seno alla Chiesa. La Madonna spiega che lo scopo di
quest’ultima è di distruggere il Cristo e la sua Chiesa,
costruendo un nuovo idolo, e cioè un falso Cristo e una falsa Chiesa. La
Madonna rivela parecchi dettagli salienti sul funzionamento segreto della
Massoneria ecclesiastica, dicendo per esempio che essa riceve ordini e potere
dalle diverse logge massoniche, e che lavora per portare segretamente tutti
quelli che può a far parte di queste organizzazioni segrete. Gli
ambiziosi aderiscono perché viene prospettata loro la possibilità
di facili carriere.
[8]
Ap 12, 10.
[9]
Mt 24, 4-5.
[10]
2 Ts 2,3.
[11]
[12]
Mt 16, 19. Se necessario, vedere anche At 2, 14.
[13]
Ma è poi certo che siano in minoranza? Probabilmente no, ma la
paura dello scisma aperto (e fors’anche l’amore del quieto vivere)
chiude la bocca a un bel numero di essi.
[14]
Se necessario, rivedere le sezioni 3 e 4 del presente capitolo.
[15]
Tutto ci spinge a credere che l’Umanità sia alla vigilia di
un secondo "Scandalo della Croce", e che questa volta al posto di
Cristo si voglia sacrificare il suo Corpo Mistico (la Chiesa). Ma le parole
della Scrittura non cambiano: "Guai a colui per chi arriva lo
scandalo". Se i responsabili della morte di Cristo hanno pagato il loro
crimine con due mila anni di esilio, e mille persecuzioni, i responsabili della
morte del suo Corpo Mistico potranno forse sperare un trattamento migliore?
[16]
Lo "Scimmiottatore di Dio" è Lucifero.
L’ex-angelo di luce conosce i progetti divini e ne fabbrica delle
versioni negative destinate a creare il disappunto tra i fedeli meno ferventi.
Ci riesce lanciando queste sue scimmiottature prima dei progetti divini. Deluse
dalla falsità di questi fenomeni, le persone poco ferventi o
superficiali rifiutano tutte le manifestazioni del soprannaturale, comprese
quelle vere, le quali danno tutte le informazioni e gli incoraggiamenti
necessari ai tempi nostri. Alla fine, nel momento della grande scelta
(l’Apostasia generale), il buio mentale di queste persone sarà
tale da renderle simili alle cinque vergini stolte della parabola di S. Matteo.
(Mt 25, 1-13).
[17]
C’é sicuramente una distinzione da fare tra: 1) Trono
pontificio (seggio materiale), e 2) Cattedra di S. Pietro (seggio spirituale).
Se al posto del Papa c’é un corpo estraneo, la Cattedra di S.
Pietro è vuota (vacante) anche se il Trono pontificio è occupato.
Per comprendere questa parte del Mistero di Iniquità, basta pensare alla
liturgia della Settimana santa. Dal Venerdì al Sabato santo non
c’é la Messa, e il Tabernacolo è vuoto, come lo sarà
la Cattedra di S. Pietro durante il periodo del falso papa. (Fatto da notare: i
profeti dicono che l’abolizione della Messa avverrà durante il
regno dell’anti-Cristo. Ora sembra che sia proprio in questo periodo che
il Trono pontificio sarà occupato dal falso-papa. Questo spiegherebbe
l’espressione scritturale: Abominio della Desolazione).
[18]
Esistono due espressioni simili ma che, a mio avviso, meritano di non
essere confuse. Si tratta dell’espressione “anti-papa”, e
dell’espressione “falso papa” (papa-fantoccio).
L’espressione “anti-papa” implica l’esistenza di due
papi, di cui uno sarebbe falso e l’altro vero. Questa realtà
è già esistita in passato. Invece l’espressione
“falso papa” suppone (sottintende) l’esistenza di un solo
personaggio papale, che per uno strano concorso di circostanze sarebbe falso.
Questa realtà non si è ancora mai verificata nella storia della
Chiesa. Nel caso però che un giorno si dovesse verificare è
meglio chiamarla con il suo vero nome. Chiamare le cose con il loro vero nome
significa diminuire i rischi di confusione.
[19] Se un qualcosa è stato
già dichiarato vero o falso dal Magistero, la verità o la
falsità dichiarata rimane. Il Magistero si applica solo agli articoli di
fede, dottrina e morale cristiana. Esso esclude ciò che non riguarda la
religione. Gli sfortunati abusi di cui l’Inquisizione si è resa
colpevole in passato sono stati condannati da Giovanni-Paolo II, che ha pure
chiesto perdono alla cattolicità per questi abusi. (Con questo gesto il
Papa non ha condannato il Magistero, ma il modo con il quale
l’Inquisizione ha agito, servendosi del Magistero in maniera abusiva).
[20]
Anche se probabilmente queste condizioni saranno tutte presenti,
è bene ripetere che la presenza di una sola di esse è sufficiente
a provare che il papa è falso.
[21]
Questo brano si trova nel “Bulletin du M.S.M. pour la France et
la Suisse Romande”. (Luglio 1995, pp. 4-5). La traduzione italiana
del brano qui riportato è dell’autore.
[22]
L’elezione del Sommo Pontefice deve essere valida altrimenti la
Cattedra di S. Pietro rimane vacante anche se il Trono pontificio è
occupato.
[23]
Se necessario, rileggere l’ultima nota della sezione precedente
(nota n. 6).
[24]
Se necessario, rileggere la sezione n. 6: Primato di Pietro.
[25]
Anche se gli uomini vestono la democrazia con gli abiti della teocrazia,
la democrazia rimane quello che è: una creazione umana.
[26]
Coltivatore americano (anonimo): “Messaggi del Cielo dedicati
ai due Cuori”. (Se necessario, rivedere la nota 4 della prima
sezione).
[27]
Il 6 maggio 1997 Gesù avrebbe detto a Vassula: “Mia amata,
Io ti ho unta affinché tu parta e proclami ovunque che sto per rinnovare
la mia Creazione, e che il mio ritorno è imminente.” (“La Vera Vita in Dio”.
Novembre 1997).
[28]
“La Vera Vita in Dio”. Vol. n. 3, p. 106. Coloro che non
accettano le parole di Vassula, assieme al messaggio rigettano anche la
messaggera, e la perseguitano. Gesù ha subìto lo stesso
trattamento da parte dell’ “establishment” del suo tempo, e
ha avvertito i suoi apostoli: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno
anche voi”. Ha pianto sopra Gerusalemme dicendo: “Gerusalemme,
Gerusalemme, che ammazzi i tuoi profeti, e lapidi coloro che ti sono
inviati...”. Malgrado tutti questi sforzi di redenzione, alla
Crocifissione di Gesù i capi del sinedrio hanno gridato: “Che il
suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”. Quaranta anni dopo
cadeva Gerusalemme, col Tempio di Salomone. E cadevano tutti quei giudei che si
erano trincerati nella fortezza di Massada. Un esilio di quasi due mila anni
aspettava gli ebrei superstiti. (Su Vassula, rivedere volendo la sezione # 1,
nota 3).
[29]
“La Vera Vita in Dio”. Supplemento n. 10.
[30] La
missione che Gesù ha affidato a Vassula Ryden riguarda la riunificazione
delle Chiese cristiane. Benché di fede ortodossa, Vassula non esita a
trascrivere i messaggi di fedeltà al Magistero di Papa Giovanni-Paolo
II, come Gesù le chiede di fare. Questo le attira molti nemici, sia da
parte ortodossa che da parte cattolica. Da parte ortodossa perché la
tradizione degli ortodossi è di rinnegare il Papa di Roma (lei lo
rispetta), e da parte cattolica perché alcuni prelati cattolici non
digeriscono la severità inesorabile di certe sue parole che denunciano
l’infedeltà di alcuni di essi al Magistero di Giovanni-Paolo II.
La situazione di Vassula fa pensare alle parole di Gesù: “Se
hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi”. I messaggi che Gesù ci invia tramite Vassula sono
talvolta veementi perché hanno per scopo di smascherare
l’avversario ed i suoi complici umani. Per esempio, col testo seguente
Gesù si rivolge direttamente a Satana per smascherarlo: “Il
giorno in cui ti mostrerai, rivelerò alle nazioni l’intero tuo
piano di distruzione. Rivelerò al mondo intero le intenzioni che
nascondi.” (Cf.: “La Vera Vita in Dio”. Supplemento n.
10).
[31]
Rm 6, 23: “Il salario del peccato è la morte”.
[32]
Traduzione fatta a partire dal testo francese parso in: “À
l’aube d’une Ère nouvelle”, Parvis, p. 39. (Vedere
anche: 2Tm 2, 1-12).
[33]
Nel messaggio del 31 dicembre 1992 a don Stefano Gobbi, la Madonna
conferma che il Sacrificio Quotidiano è quello della Messa, e che
l’orribile sacrilegio consiste nell’abolizione di questa Messa. “La
santa Messa è il sacrificio quotidiano, l’oblazione pura che viene
offerta al Signore in ogni parte, dal sorgere al tramonto del sole. Il
sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario.
Accogliendo la dottrina protestante si dirà che la Messa non è un
sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che
Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la
celebrazione della santa Messa.”
(Consultare volendo: Dn 12, 9-12; Mt 24, 15; 2 Ts 2, 3-4).
[34]
Secondo questo testo, la morte della Chiesa e quella
dell’umanità si riflettono l’una nell’altra. In Za 13,
7-9 è detto che due terzi dell’umanità spariranno, e un terzo
sopravvivrà.
[35]
La lezione è che l’amore vero preferisce sacrificare se
stesso piuttosto di sacrificare la Volontà di Colui che lo dirige
dall’alto. La caratteristica principale dell’amore (quello vero)
è di essere innestato su Dio, non su se stesso. Per apprendere a far passare
la Volontà di Dio prima della nostra volontà umana, il miglior
insegnamento è quello che Dio ci offre tramite Luisa Piccarreta. (Se
necessario, rivedere le sezioni 6 e 7 del terzo capitolo del libro intitolato:
“MONDO NUOVO, VITA NUOVA”).
[36] è possibile amare in modo
disordinato, o malaticcio, o troppo feroce, o troppo esclusivo. Ciò
impedisce alle persone che amano, o sono amate, di approfittare dei reali
benefici dell’amore.
[37]
“Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori.” Il brano riportato si trova alla pagina
27 del manoscritto identificato nella nota n. 4 della prima sezione di questo
capitolo.
[38]
Luisa Piccarreta è la messaggera che Dio ha scelta per parlare di
questo ideale all’umanità del Millennio Felice, che San Giovanni
descrive in Ap 20, 1-6.
[39]
“Messaggi del Cielo dedicati ai due Cuori”, pp. 44-45. (Se
necessario, rivedere la nota n. 4 della prima sezione di questo capitolo).
[40]
Si tratta dell’immagine della centrale idroelettrica. (Se
necessario, leggere la sezione intitolata: “La Centrale
idroelettrica”).
[41]
Il libero arbitrio, dono di Dio, è la facoltà che
l’uomo ha di poter scegliere tra il Bene e il Male. Scegliendo il Bene
l’uomo guadagna il Paradiso, scegliendo il Male lo perde.
[42]
Le forze del Male sono gli spiriti infernali, o demoni; le forze del
Bene sono gli Spiriti celesti, o angeli.
[43]
Ef 6, 12.
[44] Le nostre facoltà, intelligenza,
forza, ecc... sono appesantite dalla materia che ci compone. (Carne e sangue
sono sostanze materiali).
[45]
La lettura frettolosa di questo brano non ha senso, specie se fatta per
pura curiosità. Questa è una lettura che idealmente si dovrebbe
fare davanti al Santissimo, o mettendosi alla presenza di Dio.
[46]
Vigneto traduce la parola inglese “vineyard”. Il testo che
qui si riporta è ripreso dall’articolo che la giornalista Sylvia
MacEachern ha pubblicato nel giornale “The Orator”, marzo/aprile
1995. (Indirizzo del giornale: P.O. Box 71022, Ottawa, Ont., K2P 2L9 - Canada).
L’articolo descrive quello che la giornalista ha visto e udito durante un
raduno di “Santo ridere” organizzato dal “Gruppo del
Vigneto”, tenutosi all’ “Auberge Tudor Hall” di Ottawa,
dal 30 marzo al 1 aprile 1995, col titolo: “Il Padre ci ama”. (La
traduzione italiana utilizzata in questo libro è stata preparata da J.
De Parvulis).
[47]
Puro caso o frase-testimonio? Se necessario, leggere in appendice il
testo intitolato: “La Centrale idroelettrica”, dove è
spiegata la differenza che c’é tra una luce normale (costante,
utile, non pericolosa), e quella che emana da un cortocircuito in azione (luce
irregolare, luce pericolosa per gli incendi che può causare).
L’ideale carismatico vero è come una luce costante, benefica,
controllata da Dio, ma le sue imitazioni fanno pensare alla luce dei
cortocircuiti in azione. Al di fuori dell’artificiosità
spettacolare, un cortocircuito in azione non ha nulla di attraente. (Lo
scoppiettio di un cortocircuito in azione può sembrare attraente sul
momento, ma non è luce che dura, capace di rischiarare in maniera
costante. è energia fuori controllo, pericolosa).
[48]
In questi raduni, gli addetti alle “preghiere” hanno il
compito di pregare in coppia con le mani tese sulla persona che lo richiede.
Gli addetti alle “prese” (la parola inglese è
“catchers” che letteralmente significherebbe
“prenditori”) hanno il compito di "prendere" nelle loro
braccia la persona che durante tali “preghiere” potrebbe cadere
all’indietro.
[49]
Alcuni cattolici hanno appreso che certi loro confratelli hanno
partecipato a questi avvenimenti. Dire che sono rimasti atterriti è dir
poco. Visto il successo che questo “santo ridere” ha ottenuto
presso certe comunità carismatiche di cattolici, la conclusione
più ovvia è che in futuro ci sarà di che rimanere ancor
più atterriti o allibiti. Prova ne è che i “ministri del
vigneto” promettono prodigi ancor più mirabolanti per i tempi a
venire. Cosa può portare “di più” un caos del genere?
Preti che durante un attacco di “Santo ridere” lasciano cadere a
terra l’Ostia Santa? Oppure versano per terra il Preziosissimo Sangue?
[50]
Traduzione: “Vigneto dell’aeroporto di Toronto”. Le
informazioni qui riportate hanno come fonte : Guy Chevreau: "Catch the
fire", Harper Perennial - Harper Collins - 1995, p. 17 e 18.
[51]
Cf.: Dave Roberts, The “Toronto blessing”, Kingsway
Publications Ltd.; Sussex, GB, 1994, p. 32.
[52]
Cf.: Dave Roberts, stessa referenza di sopra. Incidenti come questi
hanno spinto il giornale di Londra: “The Dayly Telegraph”, ad usare
il titolo seguente «Vietato guidare la macchina per i “benedetti”».
(Londra, Inghilterra, 20 novembre 1994). Secondo l’Istituto Cristiano di
Ricerca (il “Christian Research Institute”), tutto questo ha lo
stampo di una seria “eresia carismatica”.
[53]
«La Benedizione de Toronto, detta pure: “Santo
Ridere”, iniziò a Toronto nel 1994 durante un soggiorno di tre
mesi che Randy Clark, pastore della chiesa Vineyard (=Vigneto) dello stato
americano del Missuri, trascorse alla chiesa dell’aeroporto di Toronto.
Da quel momento la parola Vineyard è diventata sinonimo di “Santo
Ridere”. Quando Randy Clark arrivò a Toronto, aveva già
ricevuto la “Benedizione” da Rodney Howard-Browne, e l’aveva
pure trasmessa ai membri della sua congregazione, e ai vari animatori della sua
chiesa Vineyard. Avendo saputo di queste cose, Jean e Carol Arnott (Arnott era
pastore dell’aeroporto di Toronto) invitarono Clark alla chiesa
dell’aeroporto di Toronto per parlare e fare un po’ di
“ministero”, questo per la durata di quattro giorni. I quattro
giorni, iniziati il 20 gennaio 1994, durarono tre mesi, ma i “segni e
meraviglie”, ossia le manifestazioni bizzarre che normalmente sono
associate a questa “Benedizione”, continuarono a prodursi anche
dopo la partenza di Randy Clark. La notizia si è sparsa nel mondo, e la
gente ha iniziato ad affluire in gran numero per vedere ed esperimentare questo
nuovo tipo di “rinnovamento”. Malgrado un insegnamento dubbio, e
malgrado i legami che a quanto sembra esistono tra questa chiesa e un gruppo
già accusato di eresia carismatica, questi fenomeni si espandono ad una
velocità vertiginosa. » N.B. Lo stesso giornale che dà
queste informazioni (The Orator, vol. 6 , n. 1) dice che le manifestazioni che
sopravvengono durante queste assemblee “carismatiche” assomigliano
molto a quelle dei “Convulsionari di San Medardo”, giansenisti
fanatici che si sono manifestati tra il 1731 e il 1735.
[54]
Traduzione proposta : «Coloro che si intrufolano per ingannare.
»
[55]
Es 7, 11 & 22; 8, 3; Mt
7, 20-23.
[56]
Tra “potere” e “carisma” c’é un
abisso. Nel libro: “Il Gran
Messaggio d’Amore”, parlando all’interlocutrice che le
serve da strumento, la Voce Divina dice: “Sei
uno strumento, e lo strumento non agisce mai per volontà propria, ma per
Volontà di Colui che l’adopera”. Spiegazione: nelle
persone carismatiche i carismi assomigliano a dei poteri personali, ma tali non
sono, perché la persona carismatica è uno strumento nelle mani di
Dio, uno strumento che agisce in nome di Dio, senza poteri personali. (Colui
che fa e decide è Dio, non la persona carismatica).
In certi casi però una persona carismatica
può innamorarsi del carisma che esercita, innamorarsene al punto da
volerlo per sè. Se ciò avviene, tale peccato obbliga Dio a
ritirarsi, e quando Dio si ritira, con lui si ritira anche il carisma. Ma ecco
che alle volte, malgrado l’assenza di Dio il carisma sembra ancor
presente e operante nella persona ex-carismatica. Come mai? Il motivo è
che di nascosto il nemico di Dio si è sostituito a Dio nella persona
carismatica decaduta. Allora in questo caso non si tratta più di
carismi, ma di “poteri” provenienti da Satana. Per Gesù
Satana è un “sornione” perché fa credere alle sue
vittime che il potere che esse esercitano è una loro qualità,
anche se in realtà è lui che agisce tramite essi. In conclusione,
diciamo che la differenza che separa carismi
e poteri è più nella sostanza
che nella forma. Esempio: tra il monaco Rasputine e Padre Pio c’é
poca differenza di forma, giacché i prodigi del primo si possono
paragonare ai miracoli del secondo, ma la differenza è nella sostanza, e
cioè : mentre Padre Pio con i suoi carismi serve Iddio, Raspoutine con i
suoi poteri serve un padrone che non è Dio.
[57]
Lc 4, 5-8.
[58]
È da escludere che le parole di condanna di questo messaggio
possano riguardare l’IDEALE carismatico, ma è possibile che
riguardino quei movimenti che di carismatico non hanno più che il nome. La
“luce” irregolare di questi movimenti fa pensare alle scintille dei
cortocircuiti, che emettono luce, sì, ma luce irregolare, che
esplode, ed è pericolosa.
[59] Mt 24, 22-28.
[60]
Mc 14, 36; 15, 29-32.
[61]
Gv 4, 34; 17, 4.
[62]
Cf. Esodo.
[63]
2 Ts 2, 8-12.
[64]
Am 7, 7-17. Per approfondire, leggere il brano seguente, di Maria
Valtorta, citato da J. De Parvulis nel suo libro: “Mondo nuovo, vita nuova”, pp. 132-133 (edizioni Segno,
anno 2000).
«Non occorrono folgori perché questa collera divina sia
manifesta. Non cataclismi. Non diluvi. Basta che Dio vi lasci in balia di voi
stessi, ed ecco che voi stessi vi date la morte, l’angoscia, la
disperazione. L’ira di Dio, quella vera e immutabile, più che
manifestarsi con castighi si manifesterà coll’abbandono di Dio a
voi stessi. Quelle che voi chiamate “ire di Dio”, le guerre, i
mezzi atroci di distruzione, i cataclismi, le pestilenze, ancora non sono ira
senza mutazione, ira assoluta. Sono rimproveri, sono richiami da parte di un
Padre offeso sì, ma ancora
premuroso di dare soccorso e perdono ai figli colpevoli.
Ma quando ogni “empietà e ingiustizia” sarà nel
cuore del 99% dell’umanità, quando empietà e ingiustizia
mentale o materiale avrà invaso ogni classe sociale, e financo
l’abominio sarà penetrato nella casa di Dio -
l’abominio della desolazione di cui parla il profeta, e lo
conferma il Verbo, né ancora avete dato il giusto significato alla
parola “desolazione” di cui è detto che sarà il segno
della fine, e lo sarà -
allora Dio non vi riprenderà più con paterni castighi -
che purtroppo, è vero, ne salvano pochi, ma perché i
più sono già servi di Satana
- ma vi abbandonerà a
voi stessi. Si ritirerà. Non farà più atto.
Sino al momento in cui un baleno del suo volere ordinerà ai suoi
angeli di aprire i sette sigilli, di suonare le quattro trombe, di liberare
l’aquila dei tre guai, e poi, orrore, sarà dato fiato alla quinta
tromba, e il Giuda dei tempi ultimi aprirà il pozzo d’abisso per
farne uscire ciò che l’uomo avrà desiderato più di
Dio.»
[65]
San Paolo dice che la Volontà divina si esprime attraverso
l’autorità umana. (Rm 13). Ma l’autorità umana deve
essere legittima. Da qui l’importanza per Napoleone di farsi consacrare
imperatore dall’autorità che il popolo in generale considerava
come suprema, il Papa di Roma. Ma Bonaparte agì per calcolo, non per
fede. Ne diede la prova qualche anno dopo imprigionando lo stesso Papa che gli
aveva conferito l’investitura.
[66]
è per decreto divino che questo piccolo dettaglio è presente. Lo è sempre. Se non ci
fosse, la lotta tra terra e inferno non sarebbe ad armi pari. Ma la persona che
giudica deve essere un po’ esperta, e prestare attenzione. Quando si
tratta di una apparizione soprannaturale, il dettaglio può essere dato
da un’imperfezione qualsiasi: un dito storto, un’unghia spuntata,
un abito sgualcito, eccetera; ma quando si tratta di una persona reale, il dettaglio è un comportamento
eterodosso, strano, simile a quello di Napoleone al momento della sua
“pseudo-investitura sacra”.
[67]
è necessario avere un minimo di stima per la verità. Senza
di essa nessun obiettivo vitale è raggiungibile. Chi cammina nella
foresta, o nel deserto, ha bisogno di una bussola. E per sapere se avanza nella
buona direzione ha bisogno che la bussola gli dica la verità. Mi
è capitato di udire un personaggio pronunciare le parole seguenti: “Vero o falso, non me ne importa
niente. La verità e la menzogna sono un’opinione. Si tratta di due
principi equivalenti. Anche il bene e il male sono equivalenti. Ciò che
è bene per te, può non esserlo per me.” Sono rimasto di stucco. Come fa un
essere ragionevole a pensare che il vero e il falso siano equivalenti? Che ne
sarebbe di quel capitano che a bordo di una nave, o di un aereo, dicesse ai
suoi passeggeri: “Gli strumenti di
bordo? Che dicano il vero o il falso non ha nessuna importanza. La
verità è un’opinione!”.
[68]
Come fare per riconoscere i falsi santi, i falsi mistici, i falsi
carismatici? La risposta che tutti danno è: “Un albero si riconosce
dai suoi frutti”. D’accordo, ma a che momento si deve giudicare
della qualità di un frutto? Prima
di mangiarlo o dopo averlo mangiato? Chi non sa di Biancaneve, e della mela
che mangiò? Sembrava buona come frutto, eppure non lo era affatto.
Qualcuno di nascosto le aveva iniettato del veleno. Frutti che sembrano buoni
ma che in realtà non lo sono, perché il Gran
“Sornione” vi ha iniettato del veleno, ce n’é ancora,
ma la Grande Apostasia
separerà il vero dal finto. Tutto sarà rivelato. I falsi santi, i
falsi mistici, i falsi carismatici non ce la faranno più a passare per
veri. (Applaudiranno d’istinto al falso papa).
[69]
Rileggere Mt 25 1-13: «... A mezzanotte, un grido: Ecco lo sposo! Andategli incontro! ...
Le stolte andarono infine a comperarsi dell’olio. ... Troppo tardi!
Durante quel tempo arrivò lo sposo. ...» N.B. Dove trovare un po’
d’olio per le lampade che rappresentano la nostra Fede? Il Libro azzurro di don Stefano Gobbi ne
è pieno. Tutti i libri citati in questo volume ne contengono.
Quest’opera stessa ne offre in abbondanza, essendo nata per diffondere i
messaggi che il Cielo ci manda per aiutarci a perseverare nella Fede in questo
tempo di prova.
[70] Don Stefano Gobbi ha fondato il
Movimento Sacerdotale Mariano (MSM.) nel 1973. Questo Movimento permette ai
sacerdoti e ai laici che lo desiderano di riunirsi periodicamente per pregare.
Durante questi incontri di preghiera, chiamati “cenacoli”, i
partecipanti pregano e poi ascoltano la lettura di un messaggio tratto dal
“Libro azzurro”. Tramite questi messaggi la Madonna comunica il suo
pensiero, il suo insegnamento, e rivela cose che alle volte sono nuove, adatte
ai tempi nuovi. L’insieme mondiale di questi “cenacoli”
finisce per costituire un grande “piccolo gregge” che la
Madonna tratta con affetto perché lo considera suo. In sintesi, il MSM
è un’opera che la Madonna ha fondata tramite don Stefano Gobbi.
Giovanni-Paolo II, sapendo degli attacchi che colpiscono questo Movimento,
purtroppo anche per iniziativa di certi membri della gerarchia cattolica,
conformemente ad un’antica prassi della Chiesa lo ha affidato ad un
“cardinale protettore”, sua Eccellenza Mgr Bernardino
Echeverria-Ruiz, arcivescovo di Guayaquil, Equador. Grazie a questa iniziativa
del Papa, il 29 giugno 1995 il “Libro azzurro” di don Gobbi ha
ricevuto l’ “Imprimatur” ufficiale dal suo Cardinale
protettore.
[71]
Mt 24, 15.
[72]
Dn 12, 9-12.
[73] Non bisogna dimenticare che il Trono
pontificio e la Cattedra di San Pietro non sono necessariamente la stessa cosa.
Il Trono pontificio è un seggio materiale, la Cattedra di San Pietro
è un seggio spirituale. Se per caso un giorno il Trono pontificio
sarà occupato da un impostore, la Cattedra di San Pietro sarà
vacante, e lo rimarrà finché durerà tale situazione
d’abominio e di desolazione. Il tabernacolo vuoto del venerdì
Santo simboleggia il tempo che Gesù, morto in croce, ha passato nel suo
sepolcro, e ambedue prefigurano il tempo di morte che la Chiesa, Corpo Mistico
di Cristo, dovrà rimanere nel suo sepolcro in seguito alla sua propria
“Passione e Morte”. Questo tempo di desolazione sarà
assai breve, ma durante il suo decorso regnerà sulla terra l’abominio,
come le scritture hanno predetto a proposito degli Ultimi Tempi, che sono
proprio questi, i nostri. (Attenzione: non confondere gli “Ultimi
Tempi” con la “Fine del Mondo”. I due si assomigliano, ma non
sono la stessa cosa).
[74]
Esiste un’edizione francese di questi sei libretti di Mgr Ottavio
Michelini, pubblicata in volume unico dalle Éditions du Parvis, col
titolo: “Confidences de Jésus à ses prêtres et
à ses fidèles”. Nell’edizione francese i dettati
non sono più in ordine cronologico, ma tematico. Mgr Ottavio Michelini
visse e morì in Italia. I suoi carismi di profeta gli attirarono
moltissime persecuzioni.
[75]
1 Co, 2, 14. Traduzione: «L’uomo naturale non è in
grado di accogliere ciò che viene dallo Spirito di Dio. »
[76]
Questo brano è ripreso dalle pagine 83-86 del libretto “Preghiere”,
di Maria Valtorta. Le quattro ultime meditazioni le sono state dettate da
Gesù (tre), e da Maria (una). Alla fine di questa meditazione (p. 87)
Gesù si congeda dicendo a Maria Valtorta: «Ti ho accontentata.
Ho parlato sempre Io. Ho voluto parlasse la mia eucaristica Voce. Abbiatela per
mio regalo. Benedico te e tutti quelli che l’ascolteranno. »
[77]
Maria Valtorta: “preghiere”, p. 25.
[78] I libri scritti da Maria Valtorta,
compresi i tre grossi volumi «I Quaderni», sono pubblicati
dal Centro Editoriale Valtortiano, Isola-del-Liri, FR, Italia.
[79] Il dott. Jean Caux abita a Parigi. Egli
è membro della « Commissione scientifica internazionale
incaricata di esaminare la Sindone di Torino per sapere se esso è
veramente il lenzuolo che fu utilizzato per avvolgere il Corpo di Cristo.
[80] Gli scienziati che hanno esaminato
questo pezzo di tessuto lo hanno datato del Medio Evo (13o/14o secolo), ma
questa datazione contraddice gli
elementi storici, oltre a contraddire i risultati ottenuti in altri campi della
scienza da specialisti degni di fede essi pure.
[81] Durante l’estate 1998 Giovanni‑Paolo
II si è recato a Torino per venerare pubblicamente la Sacra Sindone che
ivi era esposta. In tale occasione il Papa è stato imitato da
considerevoli folle di fedeli.
[82] Il dott. Caux ci informa che per la
Sindone questi esami potrebbero essere fatti sul pezzo di tessuto che è
già stato prelevato a Torino, il 21 aprile 1988. Questo pezzo non
è stato utilizzato dai laboratori di Oxford, Tucson, e Zurigo.
[83] Il mondo attuale non conosce Luisa
Piccarreta, ma in futuro la conoscerà, e sempre di più. Luisa ha
vissuto a Corato (Italia) dal 1865 al 1947. Veniva chiamata “Luisa la
Santa”. Ha vissuto delle esperienze mistiche fin dall’età di
9 anni, e queste l’hanno spinta, poco a poco, ad offrirsi a Dio come
anima vittima, per amore, per imitare Gesù nella sua Passione. In
seguito è caduta ammalata, e la malattia l’ha obbligata a rimanere
a letto per il resto dei suoi giorni. Alla sua morte, sopravvenuta
all’età di 82 anni, non è stato possibile raddrizzare il
suo corpo che durante tutti questi anni di degenza aveva preso la forma di un
“L”. Al momento dei funerali è stato necessario costruirle
una cassa speciale, fatta anch’essa in forma di “L”.
Oltre alla sua corrispondenza, Luisa ha scritto 36
manoscritti che parlano del Divin Volere in noi. Questi manoscritti sono stati
confiscati dalle autorità ecclesiastiche per dei motivi ancora mal
definiti, e per 58 anni sono rimasti nascosti negli archivi vaticani.
Recentemente sono stati recuperati grazie all’intervento provvidenziale
di due vescovi : Mgr Giuseppe Carata e Mgr Carmelo Cassati, ex-titolari
della diocesi di Trani, che comprende pure la cittadina di Corato. Ispirati
senz’altro dal Cielo, questi due vescovi si sono occupati ed ancora si
occupano di riabilitare Luisa, la cui causa di beatificazione è stata da
essi stessi introdotta presso le autorità vaticane. Il caso di Luisa
Piccarreta assomiglia a quello di Suor Faustina Kowalska, di Cracovia,
totalmente riabilitata dopo che i suoi l’avevano rigettata.
[84] Una persona di mia
conoscenza, un po’ scettica di natura, nell’udire queste parole ha
detto che a suo parere questa immagine invitava al “quietismo”
e alla pigrizia spirituale. Preoccupato dall’osservazione abbastanza
pertinente, ho chiesto aiuto al Signore, e il giorno dopo mi è accaduto
un fatto singolare. Uno dei miei libri stava per cadere dalla mensola
dov’era piazzato, e ho voluto spingerlo per fargli riprendere il suo
posto. Nel toccarlo mi è venuta la tentazione di aprirlo. Caso o
provvidenza, il mio sguardo si è posato su di una frase che sembrava scelta
apposta per rispondere alla mia preoccupazione, e in modo adeguato. La frase
era di Gesù, e diceva: “A questa vita interiore si giunge non
tanto scegliendo tale metodo di orazione anziché tal altro, ma
accettando con piena volontà di lasciarsi modellare, e rimanendo interamente
disponibile per questo. Nessuna paura: questa passività non ha nulla di
riprovevole perché nel contempo queste anime saranno anime attive,
attive nel compimento del loro dovere, e ciò nella misura stessa con la
quale si lasceranno modellare dallo Spirito Santo”. (Divins Appels,
p. 178. La traduzione italiana che qui si dà è di J. De
Parvulis).
[85] Ed infatti, tutti coloro
che in questa vita vendono la loro anima in cambio dei vantaggi materiali che
il diavolo promette loro, e che effettivamente è in grado di fornire
(soldi, poteri, onori, facili carriere), in un modo o nell’altro perdono
la loro libertà, la perdono anche su questa terra. Per esempio,
l’iniziazione massonica prevede che il candidato si impegni ad obbedire
ciecamente agli ordini che occasionalmente gli potranno arrivare
“dall’alto”. Ma chi si trova “in alto”? Visi
mascherati.
[86] “Il gran
messaggio d’amore”, p. 78. (In data 19 marzo 1969).
[87] Dante Alighieri: “La
Divina Commedia”, Vol. 1: Inferno, 3, 51.
[88] Questa verità è stata confermata da Vassula Ryden, che
un giorno è venuta trovarci in Canada e ci ha parlato di Dio. Ha detto:
“Quello che a Dio piace di più, quello che lo glorifica
maggiormente, è quando noi lo amiamo tutti assieme”.
[89] Il corpo e
il suo peso rappresentano le nostre miserie umane, le ali
rappresentano l’amore, che
è oblazione di sè. Se le ali sono preziose per il corpo
(perché lo sostengono), anche il corpo è prezioso per le ali (perché è per
lui – e tramite lui – che esse rimangono attive).
[90] In San Paolo si
può leggere: "Mi è
stata messa una spina nella carne, un inviato di Satana incaricato di
schiaffeggiarmi perché non cada in superbia. Tre volte ho pregato il
Signore di liberarmene, ed egli mi ha detto: ‘Ti basta la mia grazia,
perché la mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza’. Mi
vanterò quindi più volentieri delle mie debolezze,
affinché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio
nelle debolezze, negli oltraggi, nelle calamità, nelle persecuzioni,
nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono
forte". (2 Cor, 12 : 7-10).
[91] Victor Hugo, in una
delle sue poesie, considera questo blocco di materia come la sua "prigione d’argilla".
[92] Traduzione: Pecca quanto vuoi, ma credi ancora di
più (in Gesù Redentore). Questa interpretazione è una
trappola che l’Avversario ha teso all’umanità ai tempi della
Riforma protestante. In essa sono caduti numerosi cattolici, divenuti poi
luterani.
[93] Dieci secoli prima S.
Agostino aveva già chiarito il concetto con la famosa frase: "Colui che ti ha creato senza di te,
non ti salverà senza di te".